Stupenda vacanza a Parigi

Sette giorni pienissimi nella capitale francese tra opere d'arte... e qualche consiglio
Scritto da: Lisette...
stupenda vacanza a parigi
Partenza il: 01/10/2012
Ritorno il: 08/10/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

PARTENZA

Il fatidico giorno si avvicina, dopo mesi di attesa. Così lunedì 1 ottobre ci troviamo, io e il mio ragazzo, all’aeroporto già 3 ore prima della partenza, interminabili… fin quando alle 10 inizia l’imbarco, finalmente. Siamo partiti da Palermo in direzione Orly Sud, volo durato all’incirca 1 ora e 50 minuti, per fortuna senza nessun intoppo. Tempo di arrivare, atterrare e recuperare i nostri bagagli e sono già le 13 circa.

Trasporto aeroporto-Parigi Sappiamo che a Parigi esistono dei biglietti che sono validi sia per la Rer, sia per la metro, sia per i bus, così ci guardiamo intorno per vedere dove acquistarl: esistono sia dei banchi appositi per i turisti per l’acquisto dei tickets, sia delle macchinette automatiche (circa 10 euro,visto che Orly è fuori città e quindi non vale la tariffa normale che dovrebbe essere intorno a 1,50-2 euro). Dovevamo scegliere soltanto il mezzo di trasporto per arrivare fino al centro, così abbiamo optato per l’Orlyval, una specie di treno che si trova direttamente all’uscita K. Ne passa uno ogni 5 minuti ,per cui non ci si può sbagliare. Ci lascia alla fermata Antony proprio in circa 6-7 minuti,che è anche il capolinea. Da qui abbiamo preso la Rer verso la direzione della nostra abitazione! E’ molto facile, perché in aeroporto si possono richiedere le mappe della Rer e della Metro gratuitamente, per cui dopo un pò si capisce come si utilizza e come ci si muove e diventa un gioco da ragazzi. Noi scendiamo a Chatelet-Les Halles e seguendo le indicazioni all’interno della metro ,con scritto “sortie Ferronnerie” (abitando proprio in rue de la Ferronnerie), riusciamo a tornare in superficie attraverso un ascensore che ci lascia direttamente a pochissimi metri dalla porta di casa.

Supermercato Lasciamo bagagli e ci mettiamo alla ricerca di un supermercato; qui è meglio valutarne diversi. Ne abbiamo trovato uno dove un pacco piccolo di patatine costava circa 3 euro. Poi per fortuna abbiamo trovato un Carrefour dove con 20 euro abbiamo comprato bevande,alimenti per cenare ecc. Inoltre all’interno della metro abbiamo trovato anche un Monop, molto diffuso a Parigi dove abbiamo pagato pochissimo ,per giunta trovando prodotti italiani come pasta e condimenti pronti Barilla e altro! La famosa baguette si trova alla boulangerie,a 90 centesimi circa, ma si possono trovare anche in grandi supermercati.

Primo giorno

Sono ormai le 16.30 passate, quindi decidiamo di dirigerci al Centro Pompidou, che è proprio dietro l’angolo. Stranamente non troviamo nessuno a fare la fila, eravamo i primi, per cui diciamo all’impiegata che siamo due ragazzi studenti, dell’unione europea, con meno di 25 anni (che a Parigi hanno agevolazioni ovunque) e ci dà un biglietto gratuitamente. Sinceramente mi aspettavo di meglio, invece ho trovato pochissime opere famose o comunque poche di autori conosciuti. Questo non importerebbe se solo colpissero, ma nonostante il mio interesse per l’arte moderna, ho trovato poco che mi facesse dire: “wow”. Ho apprezzato solo i quadri di Picasso e Kandinsky e il gioco di colori di alcuni quadri astratti. Dopo un’ora e mezza decidiamo di scendere e andare a fotografare la fontana che si trova proprio accanto al centro Pompidou, piena di colori,forme e spruzzi. La fontana di Kandisky.

SECONDO GIORNO

Partiamo alle 9 del mattino in cerca di Notre Dame (ovviamente non ci si può perdere perchè Parigi è piena di segnali e frecce), in 10 minuti arriviamo anche qui, davanti questa imponente struttura e si rimane incantati dalla bellezza, la cura del dettaglio, ogni minimo particolare crea nell’insieme la perfezione. Il fascino evidente dell’esterno e quello misterioso da ricercare all’interno, attraverso quel gioco di luci e ombre, i colori accesi delle fantastiche vetrate che si intrecciano con l’oscurità. Come la luce da ricercare nell’ombra. Anche qui entriamo gratuitamente,ma in questo caso l’entrata è libera per tutti , si paga solo la salita alle torri di Notre Dame,per chi vuole salire fin sù.

Sulla cartina vediamo di non essere proprio così lontani dal Palazzo del Lussemburgo, o per meglio dire, il Palazzo del Senato, così prendiamo la metro e dopo qualche fermata siamo proprio di fronte al cancello! Ci sbizzarriamo a fare le foto alla fontana,agli uccelli acquatici,ai giardini fioriti e all’edificio stesso. Una bella passeggiata nella natura,tra prati verdi e viali pieni di castagne.

Intorno a mezzoggiorno siamo al museo d’Orsay (esiste una fermata che si chiama proprio così e lascia proprio davanti). È un orario non molto idoneo, per cui troviamo una fila lunghissima di gente, e nonostante fossero veloci con le procedura, abbiamo aspettato almeno 25 minuti prima di poter entrare! Qui non si possono fare foto, difatti è pieno di “controllori” che gridano ogni minuto ‘pas de photo’, eppure non si può entrarvi e non fotografare il famoso orologio dorato o le opere più famose che tutto il mondo conosce! Museo ottimo,diviso in reparti da scegliere in base ai propri gusti personali. Innamorata delle 5 prove della Cattedrale di Rouen di Monet, delle Ninfee e soprattutto delle opere di Van Gogh e Gauguin.

Intorno alle 15 ci mettiamo alla ricerca di un luogo dove mangiare, così decidiamo di prendere la metro fino alla Tour Eiffel, eppure, una volta lì ci rendiamo conto che ci sono pochissimi locali. Optiamo per uno tra i tre presenti dove compariva il menù anche in italiano. Sbagliando. Ci portano una demi baguette con pomodoro, lattuga e fettine di pollo bollite, il tutto freddo, uscito da frigo, senza sale né pepe. Orribile. Circa 6 euro più un bicchiere piccolo di coca-cola a 2,50. Dopo il pranzo ci dirigiamo verso la Tour Eiffel e ci mettiamo a fare la fila per salire fino in cima con l’ascensore, pagando una tariffa ridotta di 12.50. Ci stiamo circa 2 ore tra fila,salita al secondo piano e successiva salita alla cima. Quando scendiamo da lì sono le 18 e dopo una giornata strapiena, ci dirigiamo verso casa, finalmente!

TERZO GIORNO

Quasi tutta la mattinata fino alle 12.00 “persa” al consolato italiano per risolvere un problema con i documenti. Ci accorgiamo di essere vicinissimi al Museo Marmottan-Monet, così con soli 5 euro entriamo a visitare le 100 opere di Monet. Dopo ciò prendiamo la metro per il Louvre, che ci lascia direttamente all’interno del museo. Visto l’orario decidiamo di pranzare al Mc Donald’s che si trova sempre all’interno e poi entriamo gratuitamente anche qui, perchè abbiamo meno di 25 anni. Non c’è bisogno di fare la fila come al museo d’Orsay, ma basta far vedere la propria carta di identità o libretto universitario proprio ai controllori che stanno all’ingresso e si può subito entrare. Che dire, il Louvre è stata l’esperienza più bella fatta duante la vacanza. È impossibile visitarlo tutto e appena vedrete le dimensioni capirete il motivo. Difatti dovete munirvi di mappa all’ingresso, e scegliere i percorsi che più vi interessano. Ovviamente senza saltare quelli delle opere italiane, stupende. Stupenda Amore e Psiche di Canova, così come le sale dedicate agli appartamenti di Napoleone III, pieni di sfarzo e lusso, impossibile non rimanere estasiati! 🙂 Ovviamente non possono neanche mancare le foto con le piramidi, all’esterno! 🙂

QUARTO GIORNO: Reggia di Versailles

Prendiamo la metro intorno alle 9 del mattino e ci lascia a circa 400 metri dall’entrata principale, dopo circa 25 minuti di viaggio! Ci si trova davanti a un cancello dorato e una struttura enorme, con rifiniture d’oro. Qui entriamo senza fare la fila, anche qui rigorosamente senza pagare (studenti europei con meno di 25 anni). All’interno dei Grandi Appartamenti non ci si può perdere, perchè c’è un verso da percorrere, con le frecce. Passando di stanza in stanza si rimane estasiati di fronte alle stanze sfarzose, alle decorazioni sulle pareti, alla cura di ogni minimo particolare. Beh. Se è una reggia è anche normale 🙂 L’esterno merita quanto l’interno, giardini immensi, curati alla perfezione, fontane, prati verdi, labirinti di cespugli. Non ci siamo addentrati all’interno, perchè si tratta di km e km di natura e noi eravamo già distrutti a causa della visita del Louvre del giorno prima. Per cui abbiamo visto gli scorci più “famosi” che già erano un ottimo assaggio per comprendere tutto ciò che vedevamo in lontananza! Dopo un pranzo veloce al Mc Donald’s intorno alla due ci dirigiamo verso Montmartre, per visitare la famosa Basilica del Sacro Cuore. Il biglietto della Rer dava accesso anche alla funicolare,così ci risparmiamo anche la scalinata e ci ritroviamo subito lì davanti. Entriamo, l’accesso è libero per tutti! Deludente, mi aspettavo di meglio. All’esterno merita davvero tanto, ma all’interno non sono riuscita ad apprezzarla, ma ovviamente questo dipende dai gusti. Abbiamo fatto un giro veloce all’interno, perchè non abbiamo trovato nulla di particolare che meritasse tempo in più e una volta fuori ci siamo allietati per una buona mezzora con la musica di un cantautore che suonava sulle scalinate,attorniato da una folla di turisti 🙂 Alle 16.30 ci viene in mente di fare un giro al cimitero di Père Lachaise, uno dei cimiteri più famosi di Parigi, per il semplice fatto che lì vi sono sepolti tra i più importanti personaggi famosi della scienza, letteratura, cinema, musica e tantissimi altri campi. Inoltre è diverso rispetto ai cimiteri che abbiamo in Italia, perchè vi sono direttamente le tombe a terra, ornate con decorazioni, statue e ornamenti particolari… Vista l’immensità del luogo,abbiamo solo visto la tomba dei famosi amanti Eloisa e Abelardo, Rossini e Jim Morrison.

QUINTO GIORNO

Mattinata passata tra i Campi Elisi (sono stata convinta per anni che avessero qualcosa di particolare o che fosse una strada costeggiata da prati e fiori invece è una normale strada piena di negozi di ogni tipo). Camminiamo fino all’Arco di trionfo, che visitiamo solo dal basso, perchè non ci allietava l’idea di salire 300 scalini per arrivare sulla parte superiore, così dopo qualche foto prendiamo la metro in direzione Concorde, per ammirare il famoso obelisco, ma a parte ciò, e i lampioni particolarissimi, è una piazza quasi vuota! Però è molto frequentata perchè proprio lì c’è l’entrata per i Giardini des Tuileries, all’interno dei quali troviamo l’Orangerie, dove ci fanno entrare gratuitamente, questa volta facendo la fila e rilasciandoci un ticket di esonero. Qui entriamo nelle due famosissime sale ovali dove troviamo le 8 opere di Monet, enormi e con enormi intendo dire quadri lunghi almeno 10 metri. Stupendi! Una volta visitato questo piccolissimo museo, prendiamo la metro con fermata a Opèra, per visitare appunto, il magnifico palazzo. Abbiamo avuto uno sconto essendo studenti, pagando 6 euro al posto di 9-10 euro. Ma ne è valsa davvero la pena. Dopo il Louvre è la stata l’esperienza che più mi ha affascinato e non ci sono davvero parole per descrivere la bellezza di quel luogo. Mai vista nella mia vita. Le scalinate con tutto lo scenario da sogno attorno, i soffitti d’oro, le pareti perfette, piene di decorazioni, la sala degli spettacoli con soffitto dipinto da Chagall e quel legame tra color rosso e oro che faceva da cornice: stupendo! Dopo essere usciti, ci rendiamo conto di essere proprio di fronte alle Gallerie Lafayette, famosissime (a parte che per l’abbigliamento di lusso) per la struttura stile teatro, con la cupola con vetrate e decorazioni dorate e tutti i balconi dorati per ogni piano, con le luci che danno un effetto fantastico e lussuoso al tutto. Affascinata anche dai bagni, semplici, lineari, con porte che sembravano all’inglese, con divani e poltroncine sparse all’interno. 🙂 Visto che siamo in zona, decidiamo di arrivare all’Hard Rock, per comprare qualche maglietta come ricordo di Parigi e in seguito dopo aver visitato alcuni famosi Passages Couverts che troviamo in zona e visto che ormai sono le 18.30 e abbiamo i piedi gonfissimi, decidiamo di tornare a casa.

SESTO GIORNO

Prendiamo la metro e ci fermiamo alla fermata Blanche, e ci troviamo proprio di fronte al Moulin Rouge. Dopo qualche foto dall’esterno (visto che non è visitabile) e visto che in zona non c’è più nulla di interessante, riprendiamo la metro e questa volta di fermiamo a Les Invalides. Non siamo molto attratti dalle armi, dal museo dell’esercito, per cui, andiamo al banco informazioni, ci danno il biglietto gratuito (anche questa volta perchè siamo studenti europei con meno di 25 anni), ed entriamo direttamente alla chiesa du dome, famosissima per contenere la tomba di Napoleone. Nel pomeriggio ci diamo un po’ di libertà e non visitiamo nulla, anche perché le cose più importanti le abbiamo già viste. La sera, dopo le 23, prendiamo la metro verso la Tour Eiffel, perchè non volevamo andare via senza vederla illuminata, quando allo scoccare della mezzanotte, ha iniziato a luccicare, per dieci minuti, come ogni sera, regalandoci una visione stupenda 🙂 con luci che a intermittenza si spegnevano e accendevano veloci.

SETTIMO GIORNO

Giorno di libertà, passato tra negozi di souvenirs, locali francesi, passeggiate e come ultima cosa, a 11.50 euro, la crociera sulla Senna. Ce ne sono diverse compagnie di bateaux mouches, ma quella più conveniente è quella che si trova scendendo alla metro “pont de l’Alma”, attraversando il ponte che trovi davanti e facendo il biglietto proprio lì, dove c’è l’insegna Bateaux Mouches. Dura circa 1 ora e 10 minuti e guardi la città proprio dal battello sulla Senna, osservando proprio quegli edifici che si affacciano lì: Maison de la radio, Palais de Chaillot, tour Eiffel, Arco di trionfo, Grand Palais, Concorde, Louvre, hotel de ville, istituto del mondo arabo, Notre Dame, palazzo di giustizia, museo d’Orsay, museo della Legione d’onore, Invalides.

OTTAVO GIORNO

Avevamo l’aereo alle 7.30 del mattino e dovevamo essere a Orly Sud già alle 5.30. Quindi abbiamo prenotato un taxi, che alle 5 era già sotto casa nostra… In 25 minuti siamo arrivati in aeroporto, pagando di più, visto che era un orario notturno: circa 38 euro, 19 euro a testa.

CONSIGLI

– Una bottiglietta di acqua da mezzo litro, nei bar costa un bel po’, può andare da un minimo di 2,80 fino ai 4,50. Quindi meglio andare in un supermercato, comprare bottigliette di acqua piccola e altre di acqua grande (quelle grandi costano circa 60 cent) e prima di uscire da casa fare un travaso 🙂

– Quando andate nei ristoranti, trovate tra le bibite anche l’acqua, con i prezzi esagerati che ho detto su, non compratela mai, non c’è motivo, chiedete una caraffa di acqua “carafe d’eau” e loro te la portano gratuitamente. Se vi guardate attorno infatti vedete i parigini (che ovviamente sanno ciò) che hanno sul tavolo una caraffa, mentre i turisti che hanno una bottiglia perchè non sanno che si può avere in modo gratuito.

– Se si avvicinano ragazzi con un braccialino in mano (ci è capitato due volte) allontanatevi perchè cercheranno di mettervelo al polso (ovviamente poi vi costringeranno a lasciargli dei soldi credo,perchè altrimenti non avrebbe senso). Ci è capitato due volte, a volte sanno essere insistenti e ti seguono per qualche metro, ma se comunque cambiate direzione alla fine se ne vanno, perchè molto probabilmente non vogliono dare nell’occhio.

– Se si avvicinano gruppi rom con un foglio in mano, chiedendo firme, ditegli soltanto no e non daranno fastidio. È successo quattro volte che ci hanno chiesto se parlavamo inglese e noi abbiamo risposto di no e sono andati via, sono soprattutto ragazzine di 14-15-16 anni o signore grandi! In pratica se tu decidi di firmare, loro ti mettono fogli davanti, ti si mettono attorno (perchè camminano in circa 5-6) e quindi mentre tu stai attento a cosa ti dicono, qualcuno apre lo zaino o infila la mano nella borsa che è nascosta dai loro stessi fogli.

– Assaggiate qualcosa alla boulangerie, come croissant alle noci, pain au chocolat o pain aux raisins e con meno di 2 euro assaggerete qualcosa di buono e di diverso rispetto all’Italia.



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