Struggente, indimenticabile e bellissima Cambogia
All’uscita abbiamo preso un motoremorque che per $ 7 ci ha condotto in albergo.
Avevamo prenotato, tramite il sito “Asiarooms”, il “Mittaheap” al costo di € 37,00 al giorno. L’albergo lo sconsigliamo perchè è vecchio, non molto curato e la colazione un po’ scarsa. Si trova vicino al Central Market dove è possibile acquistare di tutto.
La sera abbiamo cenato da “Friends” dove vi consigliamo vivamente di andare perché non solo si mangia molto bene, ma si aiuta un’associazione benefica.
Per la città ci spostavamo chiedendo un passaggio per 1 $ a “temerari motociclisti” o con il motoremorque.
Il mattino del giorno dopo abbiamo visitato il complesso del Palazzo Reale, il Museo Nazionale che è a breve distanza dal Palazzo Reale in un elegante edificio rosso e possiede un’apprezzabile collezione di statue di arte Khmer.
Il pomeriggio abbiamo visitato il Museo Toul Sleng, una scuola adibitata a campo di concentramento da Pol Pot dove vi consigliamo di prendere una guida. Vi racconterà cose agghiaccianti, ma tanto istruttive, uno spaccato di storia che conosciamo ben poco.
Se volete, nella via di fronte al Museo c’è un negozio dove potete acquistare qualche souvenir facendo del bene. Merita una visita anche la collina di Phenm dove c’è un piccolo e suggestivo tempio buddista in cui abbiamo potuto assistere alla preghiera con delle musiche stupende. Abbiamo respirato un po’ di autentica aria d’Oriente.
Vi consigliamo anche una visita al ristorante FCC, con bella terrazza sul fiume, dove non è difficile immagine al tavolo affianco i giornalisti, tra cui Terzani, che commentavano i tragici fatti che hanno sconvolto la recente storia di questo Paese.
Non avrete nessun problema a mangiare perché sul lungo fiume vi sono molti ristoranti anche internazionali, ma controllate sempre il menu all’esterno, alcuni hanno prezzi italiani.
Io non ho avuto al possibilità di farlo, ma se dovete fare un massaggio rilassante ai piedi andate nei centri dei non vedenti. Non essendo prevista, com’è facile immaginare, nessuna pensione d’invalidità, le persone disabili cercano di guadagnare qualcosa facendo massaggi, vendendo oggetti e suonando i loro strumenti tipici.
Il mattino seguente abbiamo preso un pullman della linea “Angkor Express” che in sette ore per $ 7 ci ha condotto a Siam Reap. La linea “Mekong Express” costa $ 10 per fare lo stesso tragitto perché a bordo c’è una guida. I biglietti si possono acquistare in una delle tante agenzie viaggi che si trovano sul lungo fiume.
Portate qualcosa da mangiare perché le stazioni di servizio sono terrificanti. E’ interessante vedere cesti ricolmi di diversi tipi di insetti e “gustose” salsicce interamente ricoperte da mosche. Noi abbiamo preso dei panini in una paninoteca che si trova affianco all’FCC. Se ci andate evitate di prendere formaggi cremosi d’importazione (su di me hanno avuto un effetto devastante) e considerate che è un po’ caro.
All’arrivo alla stazione dei pullman di Siam Reap ci ha “adescato” uno degli autisti di un’agenzia che gratuitamente ci ha accompagnati in albergo e per i due giorni seguenti in giro per i templi di Angkor. Ci siamo trovati molto bene perché non solo era molto gentile e ci ha fornito anche delle spiegazioni storiche interessanti, ma è sempre stato puntuale e disponibile. L’albergo in cui abbiamo soggiornato era il “Prince d’Angkor” prenotato a Phon Phenm tramite l’agenzia viaggi dell’FCC al costo di 40 $ a notte per una doppia con prima colazione. L’albergo è veramente bellissimo, le stanze standard sono spaziose ed i bagni pulitissimi e poi c’è una splendida piscina con annessa vasca idromassaggio in cui rilassarsi dopo una lunga giornata in giro. Inoltre, la colazione è molto abbondante.
Per visitare i templi di Angkor occorrono almeno due giorni, il primo per lo small circuit ed il secondo per il big circuit, e vi consigliamo di utilizzate il motoremorque e non le biciclette (ne abbiamo visti tanti) perché il sito è molto grande. Un giorno non è assolutamente sufficiente perché rischiereste di non visitare templi come il Preah-Khan ed il Ta Som che sono tra i più belli dell’intero sito archeologico e sono un po’ più distanti degli altri.
L’ingresso costa 20 $ per un giorno e 40 $ per tre e non è necessaria nessuna fototessera. Per 2 giorni abbiamo dato all’autista 35 $. Le visite non si sono limitate soltanto al sito archeologico, ma siamo andati anche al villaggio galleggiante Tonle-Sap. Questo villaggio è visitabile a bordo di barche a motore al costo di 15 $ a testa (un po’ caro).
A nostro parere non è molto bello, ma assolutamente autentico. E’ abitato soprattutto da vietnamiti che non hanno i soldi per permettersi una casa da altre parti; infatti sono poverissimi e, se potete, non dimenticate di portare anche capi di vestiario da regalare a qualcuno dei numerosissimi poveri che incontrerete per strada. Ci sono tanti bimbi nudi che abitano le tante palafitte che vedrete ai lati della strada che conduce al lago.
Ricordatevi di portare un’offerta al Dottor Beat che è direttore di diversi ospedali pediatrici sparsi per la Cambogia, potete visitare il suo sito: www.Beatocello.Com. Portate la vostra offerta anche alla Chiesa Cattolica di Siam Reap, vi è una fantastica suora missionaria canadese che si occupa di tanti poveri, soprattutto di quelli del villaggio galleggiante per i quali a Natale prepara più di 2000 pacchi regalo. Comunque, anche a Siam Reap non avrete nessun problema perché è un posto molto turistico, ci sono supermercati, numerosi internet point dai quali fare anche le chiamate internazionali, ristoranti di tutti i tipi e anche un fonito mercato dove acquistare souvenir di tutti i tipi. I mercati di Phon Phemn sono molto più ricchi di mercanzie e caratteristici.
Ricordate, anche, di portarvi i dollari perchè, praticamente, è la loro valuta ufficiale.
La Cambogia è un Paese bellissimo, la sua gente provata da numerose ed indicibili sofferenze, ti riserva sempre un sorriso. Abbiamo avuto la possibilità di conoscere un po’ della storia di questo Paese non solo attraverso le informazioni storiche e culturali fornite dalle guide, ma attraverso le loro storie…Il sogno del nostro autista di diventare guida, l’indimenticabile sorriso del venditore di libri nel tempio Ta Som mentre con inspiegabile dolcezza raccontava come aveva perso il braccio, la tenacia di una suora che ha fatto dei sorrisi dei bimbi cambogiani la sua ragione di vita, il sacrificio di un medico svizzero e tanti altri frammenti di vita che porteremo sempre nel cuore e non dimenticheremo mai.