Storia di un viaggio mai fatto
Dunque siamo partiti sabato mattina con un volo Alitalia, alle ore 9.55. Il viaggio è piuttosto lungo, ma per me non è un problema: ho già affrontato viaggi lunghi e sono ben attrezzata con un giornale di parole incrociate ed un bel libro che mi terranno compagnia. Magari ci sarebbe stata anche la possibilità di vedere un buon film. Atterriamo all’aeroporto Le Raizet alle ore 14.55 locali. Qui ci sarebbero venuti ad accogliere i responsabili della crociera e ci avrebbero accompagnati a bordo dove, dopo le varie formalità, avremmo avuto la chiave della cabina. La mia è al ponte Boboli, vicina a quella dei miei amici. Una breve rinfrescata e possiamo andare subito alla scoperta della nave e naturalmente cerchiamo subito il ristorante self service, perchè è ora di pranzo; a casa sarebbe ora di cena, quindi comunque si mangia. Nelle crociere c’è sempre tanto cibo a disposizione, anche troppo, ma in vacanza bisogna essere coccolati tantissimo. E così sarebbe cominciata questa bellissima vacanza. Si salpa alle ore 23.00 ed abbiamo davanti a noi un giorno intero di navigazione dedicato a girovagare per la nave, mangiare e prendere il sole ai piani alti della nave. La sera, al ristorante, avremmo sicuramente fatto amicizia con gli occupanti il nostro stesso tavolo da 8 persone…. chissà quante belle impressioni da raccontarci!
Lunedì 16 siamo pronti per la nostra prima escursione: io avevo scelto la visita al villaggio di Altos de Chavon con cena in battello. Questo borgo della Repubblica Dominicana viene considerato come un pezzetto d’Italia in stile mediterraneo, progettato dall’architetto italiano Robero Coppa nel 1976. Il villaggio è in pietra corallina con i tetti rossi e qui viene ad esibirsi perfino Andrea Bocelli. Nei negozietti del centro avrei sicuramente comprato ricordini per parenti ed amici ed infine avremmo cenato a bordo di un battello! Certamente ci sarebbe stato del buon pesce alla griglia… Tornati a bordo magari saremmo andati a vedere lo spettacolo al teatro Hortensia, poi un drink ad uno dei bar ed infine a dormire in attesa di un altro giorno pieno di cose da fare e vedere.
Il secondo giorno all’isola Catalina, avremmo potuto effettuare un giro in catamarano, scegliendo se farlo di mattina o nel pomeriggio. Comunque avremmo potuto crogiolarci al caldo sole caraibico e prendere una bella abbronzatura! Ed eccoci già a mercoledì 18 marzo con arrivo a Tortola, che fa parte delle Isole Vergini Britanniche. Una volta sbarcati, avremmo percorso sicuramente la spettacolare strada costiera Sir Francis Highway, ammirato il capoluogo Road Town e le splendide isole circostanti. Qui era previsto un drink a base di frutta mentre eravamo accarezzati dal caldo sole. Il rientro in nave, una veloce rinfrescata ed eccoci ancora in giro per i negozi della nave mentre il fotografo di bordo rincorre gli ospiti per gli scatti ricordo. Ed a cena eccoci insieme in allegria rivivendo la giornata appena finita. Chissà quante impressioni da scambiare con questi probabili nuovi amici, venuti da chissà quale parte d’Italia. Ed un’altra giornata finisce mentre siamo già proiettati al giorno dopo con l’arrivo a Saint Martin nelle Isole Sopravento Settentrionali.
L’isola è famosa per la vita notturna e per i negozi duty-free di gioielli e liquori. Qui ovunque è musica e allegria, ma quello che non avrei voluti perdere è il punto dove la spiaggia rasenta l’aeroporto e gli aerei atterrano pericolosamente vicino ai bagnanti. È uno spettacolo unico, anche se a volte pericoloso per l’imprudenza di alcuni turisti, ma in sicurezza, non vi avrei rinunciato. Certamente avrei fatto una bella ripresa di questa esperienza davvero unica! A cena ne avremmo sicuramente parlato con entusiasmo raccontandoci le nostre sensazioni. E così siamo a venerdì con l’arrivo all’isola di Martinica, isola caraibica che fa parte delle Piccole Antille. Avrei voluto fare l’escursione che comprendeva la visita della città di Saint-Pierre detta la Parigi delle Indie Occidentali, dove avrei potuto visitare la Cattedrale di Nostra Signora dell’Assunzione e poi una distilleria di rum. Questi luoghi per noi europei, sono un Paradiso in terra, quindi ci sentiamo estasiati e vogliamo fare tutto ciò che è possibile per non sprecare neanche un minuto, quindi il passaggio dal sacro, come visitare una chiesa, al profano, come visitare una fabbrica di rum, non ci intimorisce per nulla. Del resto qui il rum è molto famoso e buono. A fine settimana avremmo avuto la cena di gala con il comandante; è una serata in cui ci si veste eleganti ed il comandante saluta tutti gli ospiti all’entrata del ristorante concedendosi anche per una foto ricordo. Io ne ho di ogni crociera fatta ed anche questa volta non mi sarei fatta sfuggire l’occasione di aggiungere un’altra foto nel mio album dei ricordi. La serata con il comandante è ancora più festosa del solito e anche i camerieri indossano delle eleganti divise mentre servono piatti raffinati e decorati con gusto. Il comandante ringrazia tutti e spera di riaverci presto a bordo per un nuovo viaggio indimenticabile. È tutto così bello e perfetto, fantastico e strabiliante….. vorrei trovare altri aggettivi per esprimere quello che si vive quando si è in crociera, ma credo che si debba solo provare per capire. Sicuramente è la mia vacanza preferita!
Domani è già sabato ed è l’ultimo giorno di viaggio, ma abbiamo ancora tempo per visitare Guadalupa con una sosta in una delle sue spiagge affacciate sul caldo mare turchese. Abbiamo preso tanto sole e siamo abbronzati, abbiamo visto dei luoghi incredibili, che ci fanno sognare il mare caldo e le lunghe spiagge di sabbia bianca. Questo nostro sogno era lì lì per avverarsi, ma poi un brutto nemico invisibile ha deciso diversamente per le sorti di tutto il mondo. Ma non vincerà, noi siamo più forti e con tanta voglia di vivere e viaggiare. Tutto è solo rimandato a momenti migliori, quando potremo tornare a salutarci ed abbracciarci, perchè sorrisi e abbracci sono quelli che queste popolazioni riservano ai turisti che sbarcano nelle loro isole. A presto!