Stoccolma… tutto il mondo è paese
La curiosità per i paesi nordici rimane, quindi dopo due settimane di caldo salentino, posso anche fare un week end nella fresca Stoccolma.
I paesi nordici, la Svezia in particolare sono nominati come i paesi maggiormente accessibili d’Europa e del mondo. Stoccolma è la capitale pertanto sarà anche la capitale dell’accessibilità, cosi dicono, così si vendono, per questi motivi quando ho prenotato il volo e tutto il resto ho prestato meno attenzione del solito nel chiedere informazioni relativamente all’accessibilità.
Ho sbagliato !!! Mai abbassare la guardia…mai…
Volo con Raynair da Bergamo, arrivo a Skavsta a 100 km dal centro di Stoccolma, ci dicono prima di partire ma anche all’ufficio informazioni dell’aeroporto, che il pullman che porta alla città è accessibile.
Infatti è accessibile se la carrozzina fa le scale, non c’è alcuna rampa ed è un normalissimo bus da turismo, guardo pertanto partire i miei compagni di volo e quelli del volo successivo e molti molti altri….
Il taxi costerebbe circa 150 euro (più del volo di andata e ritorno). L’unica alternativa accessibile è prendere un bus locale (che ha la rampa) in circa 15 minuti ci porta alla stazione ferroviaria e da li poi prendere un treno che in un oretta arriva a Stoccolma.
Alla stazione chiediamo se il treno è accessibile, il bigliettaio che guarda per minuti e minuti il video come in preda ad una visione mistica, dopo un po’ ci da una risposta “Non sà… forse si …forse no… chissà”, pare che nessuno gli abbia mai fatto una domanda del genere, comunque dice che chiama l’assistenza per darci un mano.
Aspettiamo un oretta e mezza ed arriva il treno, un normalissimo treno con scalini. Scende il controllore che era stato avvisato che c’era il rotellante da far salire, mi chiede se riesco a camminare, lo guardo con occhi interrogativi del tipo “secondo te??”.
Mi chiedo sempre perché mi fanno spesso questa domanda, ora non voglio fare quello che si lamenta però se camminassi starei a farla così lunga ??!!!
Io non cammino e il controllore per castigo non mi fa salire, allora si mette al telefono per chiamare un taxi (che pagheranno loro), arriverà e ci porterà a destinazione. Quando???: “as soon as possible” e il “possible” si tramuterà in un’altra ora e mezza di attesa.
Arriva il taxi e dopo di due ore di viaggio ci porta a destinazione ovvero all’albergo che abbiamo prenotato. Il costo della corsa è di 1900 corone svedesi (circa € 200,00) che resta a carico delle ferrovie svedesi.
Per fare un piccolo riepilogo della giornata, siamo arrivati al terminale dei bus dell’aeroporto alle ore 13:00, se tutto fosse andato bene saremmo arrivati a destinazione alle 15:00, noi siamo arrivati 4 ore dopo ovvero alle 19:00.
Sono abituato a viaggiare, so che devo informarmi prima di partire, l’errore è stato mio nel non verificare in maniera scrupolosa se i trasporti dall’aeroporto di Skavsta (dove volano tutte le maggiori compagnie low cost) fossero accessibili, però è impensabile che nel 2011 nel paese dei super servizi sociali, come dicono che sia la Svezia, non ci sia la possibilità per un rotellato di accedere a mezzi di trasporti che portano alla capitale.
Ma l’avventura anzi la dis-avventura non è finita…..
Ho prenotato l’albergo attraverso www.booking.com, c’era un’offerta da non perdere al Hotel Nordic Sea (www.nordicseahotel.se), nella hall vi è un acquario di oltre 9.000 litri e con all’interno spettacolari pesci tropicali; decisamente un buon albergo (anche per il ricco buffet della colazione).
Sempre all’interno del Nordic vi è l’Ice Bar (il bar totalemente in ghiaccio).
Felice di aver trovato questa occasione, anche perché è in zona centrale, tra l’altro proprio affianco all’albergo vi è l’ingresso dell’Arlanda Express che porta direttamente all’aeroporto di Stoccolma.
Se mai tornerò a Stoccolma partirò da Malpensa, arriverò ad Arlanda e poi con l’express arriverò dritto dritto dentro all’albergo, probabilmente pagherò qualche euro in più, ma ne verrà di certo la pena per comodità.
Stanco ed anche un po’ deluso di aver perso tutto il pomeriggio per lo spostamento tra aeroporto e centro città, mi presento alla hall per recuperare le chiavi della camera prenotata, in cui avevo ovviamente segnalato che ero rotellato e che necessitavo di una camera accessibile.
Quando apro la porta della stanza scopro che è minuscola, ma posso anche chiudere un occhio, anche se non ho idea sul dove potremmo mettere i bagagli, ma la sorpresa più grande è che il bagno è super minuscolo, non riesco nemmeno ad entrare….
Scendo per chiedere la sostituzione della camera, accettano la mia proposta solamente dietro ad un’ integrazione della quota stabilità.
Inizia così un mach tra me i receptionisti, che in modo gentile ma fermo non vogliono cambiarmi la camera senza l’integrazione, nonostante spieghi ed esibisca la mail in cui avevo chiesto una camera accessibile; mi spiegano che non hanno avuto la comunicazione da parte di booking, pertanto devo rivalermi sul sito in cui ho prenotato.
Loro sono fermi sulla loro posizione, io ancora di più. Spiego che non è un capriccio ma non posso entrare in bagno, chiedo del direttore, ma nulla, allora minaccio di chiamare la polizia, ed ecco che magicamente esce la direttrice, prima cerca di calmarmi, manco fossi uno pericoloso psicopatico, poi inizia a spiegarmi che è colpa di booking e bla bla….pertanto dobbiamo pagare l’integrazione.
Spazientito le dico: “Senti….se vuoi ce la cambi in trenta secondi, ho visto cambiare camere per molto meno….mi sembra che siete voi che state facendo quelli che non vogliono rimetterci i soldi”, così forse per inerzia, ci spiega circa tre/quattro volte che il cambiamento lo farà ma che è un favore che ci viene fatto dalla direzione dell’albergo e che si lamenterà con booking per i disguidi che spesso gli provoca.
“Ecco …brava….cambiami sta camera….poi vedi tu cosa devi fare, che sia un piacere del Nordic o di Booking o del Padere Eterno, poco mi importa”- penso tra me e me.
Cosi dopo un’altra ora passata a discutere, finalmente andiamo in camera…
La serata la trascorriamo al Ice Bar, è un bar fatto interamente di ghiaccio (la temperatura all’interno è -5), viene servita una vodka (al gusto di detersivo) all’interno di bicchieri di ghiaccio, sono di ghiaccio anche i tavolini, le pareti così come il bancone.
Insomma un luogo decisamente turistico, divertente, ci resti al massimo tre quarti d’ora, dopo aver fatto le foto di rito e bevuto la vodka al Nelsen piatti, si può tranquillamente uscire e lasciare all’entrata i mantelli neri e guanti dati all’ingresso.
Il centro storico di Stoccolma ovvero Glam Stan si visita velocemente, certo non è accessibilissimo essendo parecchio ciottoloso, vi sono diversi sali e scendi ma nulla di irraggiungibile.
E’ un piacere strotellare per le stradine tra le case colorate, tra piazzette ricche di locali e negozi con tante “inutilerie” che possono servire per arredare la casa, è bello vedere che anche qua ci sono scalini e non rampe per entrare nei negozi o nei luoghi pubblici. Si si è proprio bello.
La caratteristica maggiormente negativa di Stoccolma è il meteo: pioggia e venticello sono elementi che ovviamente non possono mancare, però all’improvviso esce sole e luce e tutto appare diverso.
Mentre ero a Glam Stan mi sono imbattuto nel cambio della guardia, non amo mai questo genere di “teatrini” turistici: sarò snob ma mi annoiano, in primis quello di Londra, così come quello nel Principato di Monaco e tutti gli altri, ma l’arrivo dei soldati e soldatesse in groppa a meravigliosi cavalli mi ha incuriosito a rimanere e ne sono rimasto soddisfatto nonostante la pioggia cadesse a catinelle.
Ammirare Stoccolma da uno dei battelli, che effettuano i tuor tra un isola e l’altra dell’arcipelago della città, è sicuramente il modo migliore per apprezzarla nella sua complessità, è bello vedere gli antichi edifici, così come immaginare le navi vichinghe che arrivavano nel porto, ora arrivano le mega navi da crociera.
Mi piace guardare i quartieri popolari ma moderni ed ordinati, così come ammirare la calma e la serenità con cui gli svedesi si godono la città: leggendo nei parchi, passeggiando o correndo con l’ipod. Apparire tutto così tranquillo e sereno, forse troppo, forse noioso…
Srotello per la città e non trovo tutta quella accessibilità che mi aspettavo, forse avevo delle aspettative troppo alte, ma resto deluso di non poter girare per la città totalmente da solo, questo è quello che mi aspettavo: “la piena indipendenza di movimento, il sentirmi libero” che solo in pochi luoghi ho trovato e che, erroneamente, pensavo di trovare nella capitale scandinava.
Certo posso buttare via i rifiuti nell’apposito contenitore creato per i disabili, peccato però che è stato posizionato in un luogo talmente ripido che ci vuole una gru per spingermi sino a lì…figuriamoci, poi, se avessi le mani occupate dai sacchetti di rifiuti.
Va beh…tutto il mondo è paese e nessuno è perfetto.
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