Stoccolma tips

Indirizzi e informazioni utili per un (long) weekend nella capitale svedese
Scritto da: Chiara Z.
stoccolma tips
Partenza il: 11/08/2012
Ritorno il: 15/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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GIORNO 1 – SABATO

Atterriamo all’aeroporto di Stavska con Ryanair. Il prezzo del volo non è male, anche se è necessario aggiungere 30 € a persona per la tratta in bus A/R per raggiungere il centro di Stoccolma. Appena prima dell’uscita del piccolo aeroporto acquistiamo al banco della Flygbussarna le due Stockholm Card (90 € a persona) che ci consentiranno di utilizzare i mezzi pubblici (metro, tram, autobus) e di entrare in tutti i musei per le 72 ore successive all’attivazione.

Si giunge alla stazione centrale della capitale svedese in un’ora e mezza. Da lì prendiamo la linea verde della metropolitana (qui chiamata Tunnelbana) fino a Fridhemsplan: è la linea più comoda anche per raggiungere le fermate del centro T Centralen, Gamla Stan e Slussen.

Arriviamo allo Stockholm Hostel (prenotato tramite Booking – 380 € in due per 4 notti – escluso l’affitto degli asciugamani di circa 20 € in due). La stanza arredata Ikea, essenziale e pulita, ha un letto a castello e il bagno privato. Ci si fa il letto e non è previsto il servizio di riordino giornaliero della camera. A disposizione degli ospiti cucina, deposito bagagli, internet, phon.

La cucina sarà utilissima per preparare la colazione ogni mattina (pane, nutella e succo d’arancia acquistati al supermercato ma ci sono famiglie francesi, tedesche e svedesi che si preparano dei veri e propri banchetti). Caffè, cioccolata calda, succhi di frutta, acqua in bottiglia si trovano al distributore a pagamento in cucina. Il the è gratis. Tale soluzione è utile anche per chi, cercando ancor più risparmio, può cucinare da sé pranzo o cena o preparare i panini per la giornata.

Visto che giungiamo alle 14.30 in ostello, abbiamo tutto il pomeriggio per passeggiare per l’isola storica di Gamla Stan, fotografando i vicoli e le persone. La sera ceniamo thai al Siam con dei semplici noodle e stir fried chicken (60 € in due).

GIORNO 2 – DOMENICA

La mattina successiva prendiamo il tram n. 7 vicino a T Centralen e ci rechiamo subito allo spettacolare Museo Vasa (d’estate aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 18). Saggia decisione, poiché dopo un paio d’ore si è formata una lunga fila di turisti all’ingresso.

Il cielo è scuro e cade qualche goccia di pioggia ma noi entriamo comunque a passeggiare nel parco-museo Skansen (d’estate aperto tutti i giorni dalle 10 alle 22) dove mangiamo delle golose ciambelle alla cannella, osservando le case tipiche, i lavoranti e gli animali.

Prendendo il battello (Hop in Hop off – 30 corone a persona) presso il molo in corrispondenza del Museo Vasa, attraversiamo il canale e sbarchiamo a Skeppsholmen, la piccola isola di fronte. Risaliamo a piedi la passerella in legno lungo l’acqua e troviamo il Moderna Museet (chiuso il lunedì – gli altri giorni aperto dalle 10 alle 18) e soprattutto il suo ristorante. Con un’ampia veduta che spazia sull’isola Djurgarden si mangia con un self service di alto livello (38 € in due). Insalata, acqua, caffè, panini e burro sono gratuiti. Consigliato per pranzo: trascorriamo più tempo a chiacchierare seduti ai tavoli che a visitare l’esposizione. Poi, infatti, si scende a vedere la collezione di arte moderna.

Rientriamo in ostello per una doccia e un riposino.

Prima di cenare nella zona emergente di “SoFo” nell’isola Sodermalm (non ricordiamo il nome del posto! Troppa birra?) scendiamo alla fermata Slussen e in pochi passi diamo un’occhiata alla chiesa Katarina Kyrka.

GIORNO 3 – LUNEDì

Ci rechiamo a visitare il municipio in mattoni rossi Stadshuset (d’estate aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 15.30 – si entra solo accompagnati dalla guida), dove alle 10 prendiamo al volo la visita guidata in italiano. La durata è di 45 minuti ed è singolare il racconto del protocollo seguito nella serata più importante dell’anno, la cena dei premi Nobel. Uscendo non troviamo i biglietti per salire alla Torre, già tutti venduti.

Attraversiamo il ponte e andiamo verso il Palazzo Reale (aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17), dove entriamo per un veloce excursus delle nobili stanze … anche qui usciamo al volo alla ricerca di due posticini per osservare alle 12.15 il cambio della guardia nello slargo gremito.

Termina proprio all’ora di pranzo (12.45) e non possiamo esimerci dal recarci nella bella piazzetta di fronte al Museo Nobel e mangiare presso un altro interessante indirizzo di Stoccolma, il Kaffekoppen, con un paninone, una deliziosa zuppa e torta al cioccolato (34 € in due).

Ci attende una passeggiata fino al molo di Stromkayen di fronte lo storico Grand Hotel per salire sul battello per il “Royal Canal Tour”: il giro dell’isola Djurgarden con audioguida in italiano (visita compresa nell’acquisto della Stockholm Card).

Scesi, di nuovo gambe in spalla fino al museo Fotografiska (aperto tutti i giorni fino alle 21) per l’esposizione di Sally Mann. Anche qui, all’ultimo piano un caffè-bistro con splendida veduta, divani, poltrone e un’atmosfera alternativa.

Si cena a Gamla Stan, provando un “trappolone turistico”. Cediamo, infatti, al Menu tips del Ristorante Agaton che consiglia le polpette svedesi ma, una volta accomodati, ci troviamo di fronte un menu da 40 € a portata e niente polpette. Ci alziamo ma il cameriere ci intercetta, consegnandoci il foglietto con il menu “scontato”. Stessa scena agli altri tavoli, con altre coppie perplesse che ricevono il “Menu tips” sempre in seconda battuta, dopo le proteste. Mangiamo comunque discretamente (56 € in due).

GIORNO 4 – MARTEDì

Sotto un nitido sole nordico raggiungiamo il molo di fronte il Grand Hotel – Museo Nazionale per prendere il battello che in un’ora e mezza arriva a Vaxholm (i biglietti si acquistano a bordo, durante la navigazione – 36 € in due A/R). Si attraversano paesaggi boschivi da dove spuntano le caratteristiche case in legno. L’isola dev’essere un rifugio per la terza età. C’è poca gente, qualche turista e un paio di negozietti con aria provenzale.

Fotografiamo, camminiamo e troviamo anche qui l’indirizzo che risolleva la tranquilla giornata concedendoci un pezzetto di paradiso: Hembygdsgards Café. Prendiamo pane, formaggio ovino, salmone con la salivazione senza controllo a causa della vista di un tavolo imbandito con torte da catalogo, neanche a dirlo una bontà. L’acqua è gratuita e si trova sul tavolo sotto la tettoia. Ci accomodiamo nel giardino affacciato sul quieto canale. La stanzetta “del pescatore” affianco è aperta solo il venerdì, sabato e domenica.

Rientriamo a Stoccolma e proviamo a tornare, sempre a piedi, alla Torre dello Stadshuset dove per grazia divina ci accaparriamo gli ultimi 2 biglietti per l’ultima visita delle 17.15 (durata 35 minuti). Saliamo a piedi senza fatica e godiamo di una veduta a 360 gradi, utile per capire la disposizione delle isole principali. Per cena torniamo al Kaffèkoppen per gustarci il viavai di gente, grazie alla serata piacevolmente tiepida.

GIORNO 5 –MERCOLEDì

È il giorno del rientro, ma non ce ne andiamo senza mangiare altre polpette, puré e pollo con patate gratinate all’unico self service dell’aeroporto Stavska (25 € in due).

Note pratiche:

L’acqua in bicchiere è gratuita

Ogni persona incontrata, giovane o matura, parla inglese perfettamente

È una città ideale per le famiglie con innumerevoli attrattive a misura di bambino (Museo Vasa, Skansen, il parco giochi a Djurgarden, il cambio della guardia, il giro in battello, le camminate a Gamla Stan senza il transito di auto)

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Gamla Stan

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Lungo i canali di Stoccolma



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