Stoccolma per poveri studenti e non

La nostra bellissima avventura è iniziata il 23 agosto, quando, un variegato gruppo di 10 persone si è diretto da Sinnai (Cagliari) verso Alghero per prendere il volo Ryanair per Stoccolma. Dopo vari giorni di preparativi...(dire giorni è un eufemismo perchè la maggioranza si preoccupava delle bottigliette da 100 ml già da giugno)...era...
Scritto da: Kyoko81
stoccolma per poveri studenti e non
Partenza il: 23/08/2007
Ritorno il: 28/08/2007
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 500 €
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La nostra bellissima avventura è iniziata il 23 agosto, quando, un variegato gruppo di 10 persone si è diretto da Sinnai (Cagliari) verso Alghero per prendere il volo Ryanair per Stoccolma. Dopo vari giorni di preparativi…(dire giorni è un eufemismo perchè la maggioranza si preoccupava delle bottigliette da 100 ml già da giugno)…Era finalmente giunto il fatidico giorno che aspettavamo con ansia! Il volo ci è costato 60 euro in tutto, compresa la tariffa per il bagaglio a mano (max 10 kg). Partenza da Alghero prevista alle 19.10, ma solo dopo più di mezzora di ritardo siamo riusciti a salire sull’aereo. Incredibilmente arriviamo all’aereoporto di Skavsta in perfetto orario (22.40) perchè il pilota aveva messo il turbo…Ci sorprende un clima piacevolmente mite e con un po’ di stanchezza addosso ci rechiamo immediatamente a prendere il bus della flygbussarna che ci avrebbe portato in città. Costo 23€ circa, paghiamo in euro perchè a quell’ora non ci sono aperti i cambi valuta. In bus molti di noi dormono e altri guardano il panorama colpiti dal tanto verde che ci circonda… Arriviamo a Stoccolma (alla stazione T-centralen), cerchiamo la stazione metro (T-bana) e prendiamo la metro senza pagare il biglietto, non avevamo corone e le guardie giurate (o cos’altro erano?) vedendoci in difficoltà ci hanno fatto passare tranquillamente. Arriviamo presto al nostro ostello, Skanstulls Vandrarhem, nella via Ringvagen 135. Al nostro ingresso non troviamo nessuno alla reception vista l’ora tarda (era l’una di notte passata!), ma incontriamo due ragazzi un po’ loschi, ma gentili, che trovano la nostra chiave seppellita chissà dove (per la precisione in un safety box dal codice a noi sconosciuto) e ci procurano una stanza per dormire. Ci distribuiamo in questo modo: 8 di noi in una stanza con 8 letti (a castello) e 2 di noi, una coppia di piccioncini in una stanza singola con 2 letti. L’ostello è piccolo, ma molto pulito, le docce e i bagni sono divisi per sesso, con spazi docce ampi che ricordano un po’ un campo di concentramento. La mattina seguente ci svegliamo presto, ma essendo in tanti riusciamo a raggiungere il centro solo per mezzogiorno. Anche perchè prima andiamo a fare un’abbondante colazione nel cafè di fronte all’ostello a base di torte buonissime, pancake, té e cappuccino (qualcuno si era portato anche gli abbracci mulino bianco da casa). Le stradine strette e gremite di negozi ci affascinano subito, molti di noi si fermano a fare foto a qualsiasi cosa, ci pare tutto incantevole e diverso dalla nostra cara città natale. In pochi minuti arriviamo di fronte al palazzo reale di rappresentanza, chiamato Kungliga Slottet, giusto in tempo per goderci il cambio della guardia. Molto bello e suggestivo, anche se con i tanti turisti è difficile riuscire a vederlo bene, a meno di non riuscire a infilarsi in prima fila. Accanto a noi incontriamo i turisti italiani di Costa Crociere, storciamo il naso pensando che per noi il viaggio si rivelerà molto più economico e al risparmio!Infatti alla prima occasione facciamo la Stockolm Card (conviene assolutamente farla! )… Euro 58 circa per 72 ore (ma per noi durerà un po’ di più). Dopo non abbiamo più tirato fuori corone per musei e trasporti.

Andiamo subito al museo delle 3 corone, un museo interamente adibito nel seminterrato del castello, tutto scolpito nella roccia. Molto interessante e suggestivo vista la luce fioca che illumina scarsamente gli oggetti e i reperti medievali. Subito dopo visitiamo le stanze del castello reale, un’ala è tutta dedicata alla futura regina Vittoria, con un esposizione di sue fotografie e filmati. Facciamo il giro sul lato opposto del palazzo, su Slottsbacken, ed accediamo alla sala delle bardature e del Tesoro, nonché alle sale dell’esposizione delle scarpe dei reali. Vi consiglio vivamente di visitarlo specie se siete appassionati di abiti d’epoca, non ne rimarrete certo delusi. Ah! Poi a dimostrazione che gli svedesi sono molto più avanti di noi all’ingresso di quasi tutti i musei ci sono delle seggioline portatili che i visitatori pigri e poltroni si possono portare dietro a tracolla e utilizzarle in caso di piedi dolenti per ammirare meglio le esposizioni! E’ pomeriggio inoltrato quando usciamo e i nostri bisogni primari ci spingono a cercare un posto per il pranzo. Dopo tante ricerche e giretti vari, non conoscevamo ancora bene la città, arriviamo da MAX. Un fast food veramente buono, con prezzi modici e bibite gratis (cioè tu la paghi e poi te ne metti quanta ne vuoi). Subito dopo l’itinerario ufficiale prevedeva il National Museum, ma decidiamo, vista l’ora tarda (i musei chiudono tutti alle 17), di fare l’unica gita in battello compresa nella Stockolm card ovvero il “Gran Canal Tour”. Appena maturata la decisione ci rechiamo immediatamente alla banchina del Blasieholmoshamner dove prenotiamo il successivo giro in battello in partenza alle 17.30. In quei 50 minuti abbiamo preso la decisione di trasferirci tutti e 10 a Stoccolma, il giro in battello infatti ci ha permesso di ammirare il panorama in tutte le sue sfumature colorate, i suoi parchi e le sue casette da favola. La voce guida in italiano ci ha consentito di apprezzare maggiormente quello che stavamo vedendo. Il cullare del mare ci fa sentire ancora di più la stanchezza accumulata e decidiamo di comune accordo (stranamente) di tornare in ostello a farci una doccia e a rilassarci prima di uscire per cena. La temperatura verso sera si abbassa leggermente, indossiamo giacchine e felpe…Contenti di esserci sottratti per qualche giorno all’afoso caldo della Sardegna.

A cena andiamo da Mc Donald’s, come accennato il nostro itinerario di viaggio è dedicato a studenti o a giovani con non molte risorse finanziarie e tanta capacità di adattamento…E ovviamente con uno stomaco di ferro! Notiamo che già alle 10 di sera le vie di soderman (l’isola che ospita il nostro ostello) si svuotano pian pianino…Gli svedesi vanno a letto presto! Ecco perchè in giro si vedono tante coppie giovani con due o tre figli al seguito! Torniamo in ostello a dormire per riposarci in attesa della giornata seguente.

Il secondo giorno a Stoccolma ci riserva una bellissima giornata. Si parte dal Museo di Junibacken dedicato alla scrittrice di Pippi calze lunghe, all’interno si trovano le riproduzioni di tante casette in miniatura a misura di bambino (e anche di noi sardi), molto carine e pittoresche, poi un trenino ti porta fare un giro nel mondo di Pippi. Noi ragazze ci divertiamo a farci foto in continuazione, i ragazzi invece si annoiano minacciando di cercare un posto dove vedere la partita del Cagliari il giorno successivo. Direi che il museo è dedicato soprattutto ai bambini o a chi, come noi, ha ancora un che di fanciullesco dentro di sé. Dopo Pippi ci aspetta il Vasa Museet, il museo più visitato della Svezia…E devo dire che ne vale veramente la pena! Infatti ospita un vascello del 1600 affondato 20 minuti dopo la sua partenza e ancora intatto tanti secoli dopo! E’ veramente sorprendente, non crederete ai vostri occhi nell’osservare quell’immensità. La giornata prosegue con quello che in assoluto è il mio museo preferito. Si tratta del museo all’aperto di Skansen. Il parco è enorme e contiene sia lo zoo che l’acquario, ma anche un infinità di case provenienti da tutta la Svezia e risalenti a varie epoche, queste ultime sono curate nei minimi particolari, al loro interno troverete anche i vari personaggi vestiti con abiti dell’epoca! Da notare soprattutto la scuola di inizio ‘900 con il maestro e la maestra che sembrano usciti da una puntata di Anna dai capelli rossi! Lo zoo è veramente spettacolare, specie per chi come noi è amante degli animali, e soprattutto delle scimmiette! La cosa più bella è stata che molti esemplari, come i lemuri, non sono rinchiusi, ma stanno in mezzo ai visitatori, che possono persino toccarli.

Dopo lo Skansen, le cui meraviglie dovete assolutamente esplorare, andiamo a fare un giretto al Grona Lund, un luna park risalente all’inizio del secolo scorso, molto carino e colorato…Ricorda un po’ i luna park che vediamo nei film, con le caramelle giganti e il carosello. Solo tre di noi hanno il coraggio di andare sulle montagne russe, gli altri preferiscono risparmiare 60 corone (circa 6€) e un possibile infarto. Stanchi morti, non torniamo neppure in ostello e andiamo direttamente a cena da Pizza Hot, vicino alla stazione T-centralen, spensiamo circa 8/10€ a testa e mangiamo una sorta di pizza, abbastanza buona, ma niente di paragonabile alla vera pizza. Chi si accontenta gode comunque! Torniamo in ostello più morti che vivi, nella speranza di fare una bella dormita. Alle 2 di notte sentiamo un tonfo. Ci svegliamo un po’ intontiti e vediamo uno di noi a terra in un mare di sangue. Era caduto dal letto a castello alto più di 2 metri! Il letto non aveva nessuna protezione… Allarmati alcuni di noi escono di corsa dalla stanza a cercare aiuto, mentre altri cercano di far riprendere coscienza al nostro amico infortunato. Fuori dalla stanza regna il silenzio più assoluto, nonostante nel sito dell’ostello era garantita la sorveglianza 24 ore su 24 non c’era un’anima a cui potersi rivolgere per avere un numero di emergenza da chiamare. Troviamo il numero dell’ambulanza nella guida Lonelyplanet e con un inglese stentato proviamo a spiegare all’operatrice al telefono l’accaduto, ma niente da fare. C’era troppo da attendere in linea. Intanto il nostro amico si riprende e ci accorgiamo con sollievo che tutto quel sangue veniva solo da un profondo taglio al sopracciglio. Consapevoli che sarebbe potuta andare molto peggio e con idea di denunciare l’ostello per i suoi letti a castello per niente a norma di legge ci dirigiamo verso l’ospedale più vicino…In realtà non era poi così vicino (2 km a piedi), in mezzora siamo al pronto soccorso e dopo parecchie ore riusciamo a far visitare il nostro amico. Se la cava con due punti nel sopracciglio e un grosso bernoccolo in testa. I medici sono stati comunque gentili e impeccabili. La mattina successiva la passiamo a dormire per recuperare la nottata in bianco, alcuni di noi, meno stanchi di altri, visitano il museo delle poste e la cattedrale…Poi tutti insieme andiamo a pranzo, mangiamo il kebab più cattivo del mondo al prezzo di 5€. La sera ci dirigiamo verso l’isola di Skeppsholmen e visitiamo il museo dell’architettura, il moderna museet (che sono nello stesso palazzo) e solo 2 di noi il National museum. Sicuramente la giornata meno interessante, specialmente perchè i suddetti musei sono abbastanza noiosi per chi non si interessa di architettura o per chi non capisce (il 90%) l’arte moderna. Nel moderna museet ci sono comunque molte opere famose, di Andy Worrol, Salvador Dalì, Picasso, Chagall, Paoul Keet, Edward Munch, Modiglioni…

Nonchè opere mostruose come quella che abbiamo soprannominato la “pecora di scorta”, se ci andate capirete. A cena si va nell’italianissima pizzeria Navona, dove spendiamo poco e mangiamo una pizza quasi simile alla nostra. Dopo la cena alcuni di noi tentano di fare un po’ di vita notturna, ma il tentativo è decisamente mal riuscito perchè non si riesce a trovare il locale descritto nelle guide come ultra mondano e il luogo è pressoché deserto.

Un altro errore colossale fatto dallo staff dell’ostello è stato quello di sbagliare la prenotazione di 2 dei nostri amici, infatti, convinti che loro avevano prenotato per una notte in meno rispetto alla prenotazione che risultava a noi (peraltro comprovata dalla mail) hanno osato spostargli tutti i bagagli nel magazzino, da notare che i bagagli erano sfatti e tutte le cose personali messe qua e là nella stanza. Ovviamente ci siamo arrabbiati e loro hanno rimediato al danno restituendo 100 corone e una nuova stanza ai nostri amici.

Il quarto giorno, ahimè il giorno prima della partenza, ci aspetta la visita al palazzo reale di Drottingholm, residenza della famiglia reale. Un luogo veramente da favola, il freddo pungente che oramai ha investito Stoccolma a noi fa piacere in prospettiva dei 40 gradi che ci attendono da là a qualche giorno… Sognamo tutti di essere principi e principesse…Ma torniamo subito alla realtà quando decidiamo di non visitare il teatro annesso al palazzo per dare la priorità al giro in cerca di souvenir a buon mercato da portare ai nostri cari. Il pranzo è sempre da Mc Donald’s, il gruppo inizia a lamentarsi per il pessimo cibo e si decide di comune accordo di fare l’ultima cena all’italiana.

Dopo la ricerca affannosa dei souvenirs, con lunga tappa da H&M, andiamo al supermercato di fiducia appartenente alla catena ICA e compriamo spaghetti e sugo barilla e polpette congelate… Tutti felici concludiamo il nostro bellissimo viaggio a Stoccolma a suon di spaghetti in una grande tavolata che occupa tutto l’ostello. Il giorno successivo è quello della partenza, oramai la temperatura è scesa a 10 gradi e i nostri giubbini leggeri non bastano più. Siamo tristi e la giornata uggiosa è come la proiezione all’esterno del nostro morale. Il volo è previsto per le 15.30, ma prendiamo il bus della flygbussarna a mezzogiorno dalla stazione centrale. Avevamo controllato dal giorno prima gli orari e il punto di partenza in modo da non rischiare di perderlo. Pranziamo con dei panini al prosciutto e formaggio acquistati con le ultime corone rimaste in un piccolo negozietto dentro l’aereoporto di Skavsta. Il volo è lungo e noioso…Arriviamo ad Alghero e troviamo 40 gradi. Che incubo…Ci aspetta poi il viaggio in macchina verso Cagliari! Tutti soddisfatti decidiamo di fare un altro viaggio al più presto… Ma Stoccolma ci rimarrà sempre nel cuore! Buon viaggio a tutti!!



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