Stoccolma e l’isola di Gotland
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Martedì 08 Agosto
Partiamo dall’aeroporto di Roma Ciampino con il volo RYANAIR FR 1932 delle ore 07:20 per Stoccolma Skavsta. E’ una vera levataccia, basta però prenderne il lato positivo, cioè che avremo tutto il pomeriggio a disposizione una volta arrivati. L’equipaggio si compone della sottoscritta, di Fabio, di Dario e dei nostri amici Lucia e Gianni che si rivelano ancora una volta compagni di viaggio ideali.
Intorno alle 10:20 abbiamo già recuperato i bagagli e ci dirigiamo senza indugio presso il terminal della compagnia Flygbussarna: riusciamo a salire sul bus delle 10:55 e alle 12:30 siamo alla stazione T-Centralen di Stoccolma, godendo del piacevole ininterrotto panorama di boschi e foreste lungo il percorso (circa 100 km). Avevamo già acquistato i biglietti del bus A/R da casa online al prezzo di € 30,00 a persona.
Entriamo nella T-Centralen che ci appare subito fantastica: sembra più un centro commerciale che un terminal e scopriremo poi che è collegata alla stazione ferroviaria da una serie di efficientissimi tunnel e scale mobili. Mangiamo subito qualcosa al primo Subway che incontriamo, anche se poi ci renderemo conto di che varietà di buoni locali sia fornita scendendo al piano inferiore.
Per prima cosa, acquistiamo l’abbonamento settimanale per i trasporti pubblici (€ 35,00 a persona, assolutamente conveniente, presso uno dei punti vendita Pressbyrån) che ci permetterà di utilizzare ogni sorta di mezzo di trasporto inclusi alcuni traghetti, e finalmente ci dirigiamo verso la banchina della metro linea 19, direzione Hagsätra scendendo alla fermata Svedmyra nel sobborgo di Enskede, dove si trova il nostro hotel. Così come avvenuto l’anno scorso a Londra, abbiamo preferito alloggiare in posizione un po’ decentrata, visti gli alti costi degli alberghi al centro, ma ciò non ci ha comportato anche in questo caso nessuno svantaggio, visto che la metro funziona alla grande, impiegando solo 15 minuti dal centro, con passaggi frequentissimi.
Inoltre, scopriamo con piacere che l’Hotel Maude’s (www.maudeshotel.se) si trova a pochi passi dalla fermata. L’hotel sembra quasi uno chalet di montagna, semplice ma molto curato e con un’aria così tranquilla e familiare che ci ha conquistato subito: per di più, dall’altro lato della strada si trova un fornitissimo supermercato della catena ICA, per qualsiasi necessità.
Ci riposiamo un po’, ritorniamo con la metro 19 a T-Centralen e iniziamo la conoscenza della città sbucando su Sergels Tor, la piazza centrale della Stoccolma moderna, punto di incontro, dove si aprono negozi, centri culturali e supermercati. Imbocchiamo Hamngatan, una via molto commerciale, ma deviando poco dopo sulla destra, in breve ci troviamo dinanzi alla Jakobskyrkan e attraversando il giardino Kungsträdgården (il Giardino del Re), dove un tempo venivano coltivate le essenze rare per gli usi della corte, arriviamo sulla piazza più grande di Stoccolma, Karl XII:s torg, che si affaccia direttamente sul Mar Baltico regalando degli scorci fantastici. Affascinati dagli edifici che intanto prendono il colore rosato del tramonto (una luce a molto particolare, forse dovuta alla diversa inclinazione dei raggi solari), gironzoliamo lungo le banchine davanti al maestoso edificio del Grand Hotel, punto di riferimento per gran parte delle escursioni nei dintorni. Percorriamo lo Skeppsholmsbron, il ponte che porta all’isoletta di Skeppsholmen dove sono ubicati alcuni dei maggiori musei cittadini (Moderna Museet, Arkitektur Museet). Una passeggiata rilassante in questa oasi completamente immersa nel verde.
Avvicinandosi l’ora di cena, decidiamo di spostarci verso Gamla Stan, il nucleo medievale della città: ripercorsa a ritroso la strada già fatta, imbocchiamo Strömngatan e da qui il Norbbro, il principale ponte di collegamento, che è chiuso in fondo scenograficamente dalla mole del Kunglika Slottet (il Palazzo Reale). Passiamo davanti al Riksdagshuset (il Parlamento) e ci inoltriamo così nelle strette vie di questo bellissimo quartiere che da solo vale la visita della città.
Seguendo le segnalazioni favorevoli di altri “Turisti per caso”, vorremmo cenare da “Slingerbulten” in Stora Nygatan 24, ma a conferma della sua fama, lo troviamo al completo. Ci affrettiamo a prenotare per domani sera.
Dall’altro lato della strada, quasi di fronte, al numero 11, troviamo “Hermitage” (www.Hermitage.gastrogate.com), altro locale consigliato, vegetariano: piacevole sorpresa, mangiamo ottimamente e abbondantemente (è uno di quei posti “all you can eat”) spendendo circa € 14,00 a persona.
Cominciando ad accusare la stanchezza, ci avviamo verso la fermata della metro 19 (fermata Gamla Stan, a due passi dal locale) e rientriamo nel nostro hotel.
Mercoledì 09 Agosto
Oggi vestiremo i panni del turista a tutti gli effetti. Prima però, ci dotiamo della “Stockholm Pass 3 days” al prezzo di € 105,00 a persona, ritirandola presso la reception dell’hotel dopo averla prenotata anticipatamente: il costo può sembrare elevato ma ancora più elevato è quello dei biglietti delle varie attrazioni se acquistati singolarmente.
Con la solita metro 19 scendiamo a Gamla Stan e ci dirigiamo a Palazzo Reale i cui interni non ci colpiscono particolarmente: c’è però da dire che, al di là delle sale di rappresentanza, più fastose, in media si percepisce una maggiore sobrietà dettata probabilmente dallo stile di vita delle monarchie dei Paesi scandinavi. Ogni modo da vedere, come pure i sotterranei dove sono ospitati il Museo Tre Kronor e la Tesoreria Reale. Visitiamo anche, con ingresso sulla vasta piazza Slottsbacken, il Livrustkammaren (l’Armeria Reale), un po’ velocemente perché, essendo mercoledì, alle 11:45 sta iniziando la cerimonia del cambio della guardia nel Lejonbacken (Cortile dei Leoni) a cui assiste una vera folla di persone vista la pompa con cui si svolge (uniformi ottocentesche, soldati a cavallo, fanfare).
Al termine, visitiamo la Storkyrkan (la Cattedrale), costruita nel 1200 ma interamente rifatta nel ‘700: pregevole è il gruppo scultoreo in legno policromo raffigurante San Giorgio e il Drago e la Principessa e l’Agnello.
Uscendo dalla cattedrale, ci troviamo su Stortorget, una delle più belle piazze della città, caratterizzata da palazzi in stile ‘600 tedesco-olandese dai colori accesi e proseguendo lungo la Baggensgatan ci attira, al numero 12, un localino simpatico “Pastis” (www.pastis.se), gestito da un portoghese che parla un misto di tutte le lingue: gustiamo piatti molto particolari quali il merluzzo con i fagioli e salsicce, tutto ottimo, compresi i prezzi.
Riprendiamo l’esplorazione del centro storico fino alla Riddarholmskyrkan (la Chiesa dei Cavalieri), scrigno di tesori tra cui le tombe di cavalieri, stemmi e trofei, nonché i sarcofagi dell’attuale casa regnante, i Bernadotte.
Per il pomeriggio abbiamo previsto di spostarci a Djugården, un’altra fantastica isola su cui arriviamo velocemente con un traghetto dall’imbarco di Slussen in pochi minuti. La nostra meta è il Vasamuseet, un edificio moderno costruito per accogliere il relitto del famoso vascello Vasa, affondato il giorno stesso del suo varo nel 1628. Il museo è spettacolare, assolutamente imperdibile. Ritornati a Slussen, ci rendiamo conto di avere ancora tempo a disposizione, per cui saliamo su un bus Hop On Hop Off, sempre compreso nella Stockholm Pass che ci consente nel suo lungo itinerario di scoprire angoli della città che altrimenti non avremmo visto.
Avendo già prenotato ieri sera, oggi possiamo accomodarci da “Slingerbulten” (www.slingerbulten.com) che si rivela all’altezza della sua fama, spendendo circa € 30,00 a persona.
Giovedì 10 Agosto
Per oggi è prevista una gita “fuori porta” per visitare il castello di Drottningholms, adagiato sulle sponde del lago Mälaren. Ci si può arrivare anche via terra, ma poiché in estate sono in funzione i battelli, scegliamo di raggiungerlo con questo mezzo.
Con la solita metro 19 arriviamo a T- Centralen e da lì, a piedi, percorrendo a sinistra Vasagatan ci troviamo all’imbarco di Stadshuskajen (molo vicino allo Stadhuset, il Municipio): riusciamo a prendere al volo letteralmente il battello delle 10:00 che, con una piacevole navigazione attraverso il lago (Mälaren e Baltico si incontrano praticamente a Slussen), in un’ora ci conduce a destinazione. Il pacchetto comprendente la corsa a/r sul battello e gli ingressi al Castello, al Teatro e al Padiglione Cinese è fortunatamente compreso nella Stockolm Pass.
La mole del castello appare all’improvviso e suscita una grande ammirazione. E’ la residenza estiva della famiglia reale ed è stato il primo monumento svedese ad essere dichiarato Patrimonio Unesco. Belli e curatissimi i giardini e veramente interessanti anche le visite al teatro, purtroppo in inglese, ma abbastanza fruibile e al padiglione in stile cinese, secondo i dettami del Settecento.
Pranziamo nella caffetteria “Karamellan” con gustosi panini e dolce al prezzo di circa € 12,00 a persona.
Alle 15:00 ci imbarchiamo per il ritorno e, una volta a T-Centralen, decidiamo di fare la consueta puntata all’Hard Rock Cafè per comprare la T-Shirt da collezione.
Sempre con la metro 19, scendiamo poi alla fermata Globen per visitare il moderno complesso di edifici comprendenti un centro commerciale, l’Ericsson Globe con lo Sky View, la Tele 2 Arena, cioè lo stadio, l’Arenatorget, dedicato agli sport su ghiaccio e diversi alberghi e locali.
Lo Sky View è un ascensore a forma d palla di vetro trasparente che, scorrendo su una rotaia lungo l’esterno del Globe, conduce fino alla sua cima (130 m) da cui si gode di una bella vista sulla città a 360°.
Metro 19 fino a Slussen per esplorare Södermalm: ci troviamo così in un quartiere un po’ caotico, dove prevale l’architettura moderna. Percorriamo Gotagatan alla ricerca di un locale in cui cenare: presto ci rendiamo conto che l’offerta è sì notevole, ma rivolta ad una clientela giovane ed anche un po’ alternativa essendo oramai questo il quartiere di tendenza. Riusciamo a trovare alla fine un ristorantino in Noe Arksgranden 6 “Beerpot”, dove, dopo un momento di nervosismo generale perché non parlavano inglese, riusciamo a capirci e alla fine mangiamo più che bene a ottimi prezzi (circa € 20,00 a persona).
Venerdì 11 Agosto
Stamattina torniamo sull’isola di Djurgården per visitare lo Skansen, il grande museo all’aperto che ha lo scopo di mostrare come vivevano un tempo gli Svedesi e raccoglie perciò abitazioni di varie tipologie con i loro arredi, una chiesa, una scuola, alcune fattorie con le loro attività, una falegnameria e una officina meccanica e tanto altro nonché anche animali tipici della Scandinavia che vivono in semilibertà.
Con la solita metro 19 arriviamo a T-Centralen e prendiamo il tram 7 al capolinea in Hamngatan: il percorso è piacevole e in breve scendiamo proprio di fronte al museo in Djurgårdsvagen: consiglio di arrivare prima dell’apertura (alle 10:00) per non trovare coda. Il biglietto è compreso nella Stockholm Pass. La giornata di sole è ideale per questa visita che richiede parecchie ore da trascorrere all’aperto. All’ora di pranzo siamo ancora lì e optiamo per uno spuntino presso un chiosco di street food che prepara ottime piadine al pollo e pesto da consumare in un’area attrezzata per il pic- nic.
Ritornati con il tram al punto di partenza, andiamo a ritirare, presso l’Ente del Turismo in Sergels Tor, i biglietti per l’escursione in battello “I Ponti di Stoccolma” che risulterebbe piuttosto costosa se non fosse compresa nel Pass.
Il tour parte dal molo di fronte al Grand Hotel alle ore 16:30 e dura circa due ore che trascorrono velocemente regalando begli scorci della città: una cosa curiosa è vedere la gran folla di persone che si accalcano su minuscoli lembi di spiaggia, poiché quando c’è il sole tutti ne approfittano, essendo inoltre gli Svedesi amanti della vita all’aria aperta. A metà del percorso, si attraversa la chiusa che mette in comunicazione il lago Mälaren con il Mar Baltico.
Al termine dell’escursione, ci rendiamo conto di avere ancora parecchio tempo a disposizione e pertanto decidiamo di visitare il Fotografiska Museet in Stadsgårdsleden che rimane però piuttosto decentrato ai piedi di Södermalm: oltretutto non è collegato da mezzi pubblici che pur transitano davanti al suo ingresso e così da Slussen bisogna andare e tornare a piedi (più di un chilometro a tratta). Il museo non ci entusiasma affatto, ma forse dipende da noi perché è considerato un must mondiale ed è sempre affollato: per nostra fortuna il biglietto è compreso nel Pass.
Torniamo per cena a Gamla Stan poiché abbiamo già prenotato da “Brinken” (www.restaurangbrinken.com), in Kakbrinken 14/16 che scopriremo poi essere della stessa gestione di Slingerbulten (sono situati ai due lati di uno stesso edificio). Scegliamo lo stufato di cervo che ci entusiasma, così come i dolci e la cortesia del personale. La spesa rientra nella media, € 30,00 a persona, cosa decisamente non esagerata a Stoccolma.
Sabato 12 Agosto
Oggi è una giornata un po’ grigia ma non ci possiamo proprio lamentare, finora abbiamo avuto giornate limpide e temperatura ideale.
Andiamo a visitare il Millesgården, la casa museo dello scultore Carl Milles un po’ decentrata rispetto ai normali circuiti turistici, ma facilmente raggiungibile in tempi brevi nel sobborgo di Lidingo, in Herserudvagen 32.
Prendiamo così la metro 13 fino a Ropsten e poi il bus n. 201 chiedendo informazioni su dove scendere: dalla fermata al museo c’è poi una discreta camminata da fare, ma la visita ripaga ampiamente. Milles è l’autore dei cosiddetti “folletti acquatici” e di altre eteree figure sapientemente sparse nel bellissimo giardino che circonda la sua dimora, affacciato sul mar Baltico. Molto interessanti anche gli interni ricchi di opere d’arte collezionate dallo stesso Milles. Una visita sicuramente consigliata.
Intorno a mezzogiorno, seppur a malincuore, lasciamo questo luogo ameno (e chi non vorrebbe avere una casa così!) perché per le 13:00 abbiamo prenotato una visita allo Stadhuset (il famoso Municipio in mattoni rossi, un po’ il simbolo della città) in cui ci eravamo imbattuti più di una volta nelle nostre scorribande. Abbiamo contattato una guida italiana, Roberto Di Giulio (potete trovarlo al numero 0046765602938 o scrivere a info@stoccolmainitaliano.se), un ragazzo molto preparato che ci illustra tutti i segreti del municipio durante un’ora e mezza di percorso al costo di circa 20,00 a persona, che riteniamo assolutamente ben spesi. In realtà alle 10:30 dovrebbe essere prevista una visita in italiano, ma essendo una lingua poco richiesta, non ci si può fare affidamento. E invece l’edificio è proprio da vedere! Se non altro per la immensa sala dove si tiene il pranzo di gala per 1300 invitati dopo l’assegnazione del Premio Nobel e la sala d’oro dei mosaici dove invece si svolge il ballo.
Sono quasi le 14:30 quando salutiamo la nostra guida e ci affrettiamo a raggiungere Gamla Stan per rifocillarci presso il ristorante vegetariano Hermitage, già sperimentato.
Vogliamo raggiungere ora l’isola di Fjäderholmarna a cui si arriva con il traghetto dal molo di Nybroplan di fronte al Grand Hotel in circa trenta minuti di navigazione. L’isola è minuscola, fatta di casette rosse e qualche negozietto tipico, nonché una buona birreria e un negozio di cioccolata dai gusti particolari: se ne compie il periplo a piedi in pochissimo tempo, e il senso di pace e rilassatezza che si avverte non ha uguali.
Alle 19:00 siamo sul piccolo molo per prendere il traghetto di rientro e terminiamo la serata cenando ancora una volta ottimamente da Slingerbulten.
Domenica 13 Agosto
Oggi lasceremo Stoccolma alla volta dell’isola di Gotland, la seconda isola più grande del Mar Baltico. Abbiamo acquistato on line già da tempo un pacchetto comprendente il biglietto del bus che da Stoccolma porta a Nynasham, a circa 60 km dalla città, e del traghetto con la compagnia Destination Gotland, andata e ritorno, al prezzo di circa € 120,00 a persona.
Perciò ci alziamo di buon’ora lasciando a malincuore il nostro grazioso hotel per essere puntuali alle 8:50 al terminal di T-Centralen da cui parte il bus della Flygbussarna. Oggi è una giornata piovosa e anzi durante il tragitto verso l’imbarco comincia a piovere in maniera consistente. Attraversiamo nuovamente boschi e foreste punteggiate dalle caratteristiche casette rosse che sembrano l’unica forma di architettura rurale in Svezia e alle 10:00 scendiamo proprio di fronte all’imbarco dove già ci attende il traghetto. Ottimo servizio, niente che non funzioni nell’organizzazione. Partiamo alle 10:35 navigando su un mare nero che si confonde con un cielo sempre più cupo e ci riteniamo fortunati che la giornata di pioggia sia capitata proprio oggi. Pranziamo a bordo con degli ottimi panini e alle 13:50 siamo già a Visby, la “capitale” dell’isola. Nel frattempo si è anche rasserenato e la cittadina ci appare in tutto il suo splendore. Visby è famosa per aver preservata intatta la sua struttura medievale, circondata dall’originaria cerchia di mura.
Ci incamminiamo verso il nostro nuovo alloggio, l’Hotel Almedalens in Strandvägen 8 (www.almedalen.com), appena fuori di una delle porte cittadine, in una magnifica posizione: da una parte affacciato sul Baltico, dall’altra su un laghetto circondato da un giardino pubblico curatissimo pieno di fiori. Meglio non ci poteva andare, un hotel sicuramente da segnalare anche per la cortesia e la disponibilità della proprietaria che lo gestisce.
Ci riposiamo un po’ e poi subito ci ritroviamo nel mezzo della festa medievale che ogni anno si tiene a Visby in questo periodo, a cui partecipano appassionati provenienti da tutto il mondo abbigliati con i costumi dell’epoca, che cantano, ballano, mangiano, tanto che sembra di essere in un enorme set cinematografico. Ma noi siamo ansiosi di scoprire la città e, attraversato l’adiacente Botaniska trädgården (l’Orto Botanico), molto bello perché in forma di giardino pubblico, ci ritroviamo davanti alle rovine della chiesa di S:t Clemens (San Clemente), una delle tante chiese di cui era ricca Visby, ormai diroccate, ma ancora molto suggestive.
Di Visby ci innamoriamo subito, anche perché al tramonto si avvolge di una luce rosata da sembrare irreale.
E’ ora di cena e ci accorgiamo che a Visby se non hai prenotato non mangi, almeno in quei locali consigliati dalle guide e dopo aver rifiutato di metterci in fila all’aperto con la prospettiva di più di un’ora di attesa, ci convince la pizzeria “Mille Lire” in Sodra Kyrkogatan 9 (www.millelire.se), gestita da un ragazzo romano trasferitosi qui da non molto tempo. Rimaniamo ampiamente soddisfatti.
Stasera è piuttosto freddo, dal Baltico soffia un vento che non invoglia a camminare e il nostro unico desiderio è quello di infilarci sotto il piumone, mentre a Roma si toccano i 40°.
Lunedì 14 Agosto
Abbiamo prenotato da casa un’auto presso l’agenzia locale della Europcar che ci permetta di visitare l’isola in lungo e in largo. Scopriamo che l’agenzia è dall’altra parte della cittadina rispetto al nostro alloggio e per raggiungerla dobbiamo affrontare una camminata niente male: ma non importa perché l’aria è frizzante, il cielo incredibilmente terso e ciò ci consente di toccare quei punti della città più periferici e quindi più moderni ma che fanno parte del suo tessuto urbano. Ci assegnano una Skoda Yeti che si rivelerà perfettamente adatta alle nostre esigenze. A spasso per Gotland, dunque!
Visitiamo dapprima la chiesa di Bro, che conserva splendidi stucchi e sculture, adagiata su un prato e circondata dal cimitero antico, come in uso nei paesi nordici. Proseguiamo in direzione dell’imbarco per l‘isoletta di Färo, che fronteggia l’estremità settentrionale di Gotland: il traghetto per il trasporto auto (gratuito) fa la spola di continuo fra le due sponde. In pochi minuti siamo così in questo luogo che fu eletto a propria dimora dal regista Ingmar Bergman. E’ già ora di pranzo e ci fermiamo da “Färohus”, una costruzione un po’ isolata in mezzo ad un prato. Entriamo e non ci sono altri avventori e il menù non è certamente vario, scritto su una lavagnetta. Ci accoglie in un immenso salone un’anziana cortese signora: ci servirà “fish and chips” e tutto si rivela alla fine superiore alle aspettative. Durante il periplo di Färo scopriamo spiagge bellissime, piccoli agglomerati di casette di pescatori, scogliere e calette su un mare incredibilmente blu. Abbiamo così l’opportunità di vedere i “Raukar”, fantastici monoliti rocciosi, risultato dell’erosione durante l’era glaciale, tipici di Gotland, che si trovano sparsi lungo le spiagge soprattutto a Langhammars.
Ci rimbarchiamo intorno alle 18:00 e ci fermiamo a Tingstade, un delizioso villaggio di pescatori formato da qualche cottage sulla riva di fronte alle barche ormeggiate mentre l’avanzare della sera rende tutto dorato. Torniamo a Visby con gli occhi pieni di meraviglie.
Vogliamo cenare da “Bakfickan” in Stora Torget 1 (www.bakfickanvisby,se), consigliato da tutte le guide, dove ieri è stato impossibile: ci va un po’ meglio, solo un’ora di fila e finalmente ci fanno accomodare. A conti fatti, a noi non ci ha entusiasmato per niente, la zuppa di pesce niente di eccezionale, buoni i gamberi serviti scenograficamente in una cassettina di legno con fette di pane e salse varie. Comunque un posticino da visitare.
Martedì 15 Agosto
Per continuare l’esplorazione dell’isola, oggi ci dirigiamo verso sud, incuriositi dal fatto che esiste un villaggio chiamato ROMA e nei pressi visitiamo il Romakloster, ruderi di una antica abbazia oggi azienda agrituristica e destinata anche a concerti all’aperto ed eventi.
Ammiriamo la spiaggia di Katthammarsvik, da cui lo sguardo spazia sul mar Baltico di un colore blu intenso e percorrendo alcune strade bianche lungo la costa, non possiamo fare a meno di fermarci continuamente per gustare i panorami: qui le spiagge sono per lo più sabbiose e la vegetazione è molto simile alla macchia mediterranea, con i pini che si protendono a ridosso del mare.
Così facendo, arriviamo a Ljugarn, da sempre una delle località balneari più frequentate dalla buona società svedese, tanto che la sua edilizia è composta principalmente da villini immersi nel verde. Qui abbiamo una intuizione felice! Lungo Stranden I Ljugarn, in Claudelins Vag 5 (di fronte ad una spiaggia di sabbia), decidiamo di pranzare da Bruna Dörren, uno strano locale, molto alternativo, il cui arredamento è formato da materiali di recupero trovati nei mercatini dell’usato. Altrettanto bizzarro è l’esterno del locale. Si mangia benissimo accompagnati da musica rock anni ’70, che fa letteralmente commuovere Gianni e Fabio.
Riprendendo il cammino, ci fermiamo a Öja dove sorge, in mezzo ad una radura ai margini di un bosco, una chiesa medievale che conserva un Crocifisso del 1200, una bella statua della Vergine e le pareti ricoperte di affreschi del 1300.
Prossima tappa è Burgsvik, altra spiaggia gettonata che però non ci entusiasma, mentre bellissimo è il contesto per arrivarci, una passeggiata in mezzo al boschetto densamente abitato dai conigli selvatici che non hanno paura di gironzolarci intorno.
Siamo arrivati alla punta sud dell’isola dove ci fermiamo dapprima a Holmhällar, un pittoresco villaggio di pescatori fatto di piccole case di pietra e un panorama indescrivibile dall’alto delle rocce e poi a Hoburgenn per ammirare le scogliere e un Raukar dalla forma particolare, chiamato l’Old Man” perché sembra il volto grinzoso di un uomo con tanto di naso sporgente.
Ci sarebbero ancora tante cose da vedere, ma si avvicina l’ora di rientrare e a malincuore, attraversando ancora bei paesaggi, ce ne ritorniamo in hotel.
Stasera ceniamo da “G:A Masters” in Södra Kyrkogatan 10, dove, pur avendo prenotato, troviamo posto all’aperto, fortunatamente sotto il tendone con le stufe accese. Ottima cena anche questa sera a prezzi ragionevoli.
Ultimo giro nella Visby notturna e poi a preparare le valigie.
Mercoledì 16 Agosto
Purtroppo oggi siamo al termine del nostro soggiorno su questa splendida isola: ci svegliamo con il cielo coperto ma non fa freddo. Mentre gli uomini si occupano della riconsegna dell’auto presso l’agenzia Europcar, Lucia, Dario ed io ci immergiamo nella quotidianità di Visby, scopriamo angoli non visti tra cui una serie di strette vie di deliziose casette basse con le facciate interamente ricoperte da piante di rose (Visby infatti è detta anche “Città delle rose”), poi percorriamo Adelsgatan, una strada centrale piena di negozi di qualità e compriamo qualche souvenir da riportare a casa (c’è un bel negozio che propone una buona varietà di tè, caffè, ceramiche, telerie per la casa).
Ritiriamo i bagagli in hotel e ci affrettiamo verso l’imbarco mentre comincia a piovere: che fortuna, pioverà solo durante la traversata. Il traghetto parte in orario alle 12:45 e alle 16:00 arriviamo a Nynasham da dove alle 16:30 abbiamo il Flygbussarna che ci sbarca alle 17:20 a T-Centralen.
Siamo di nuovo a Stoccolma e ci fa molto piacere fare questa nuova tappa prima di lasciare la Svezia. Acquistiamo il ticket 24 ore per i trasporti pubblici al costo di circa € 13,00 a persona che rimarrà quindi valido fino alla nostra partenza domani. Con la metro 19 scendiamo alla fermata Medborganplates perché a pochi passi abbiamo il nostro ultimo alloggio, l’Hotel Scandic Malmen in Goetgatan 49: è il classico hotel delle grandi catene che non è propriamente il nostro genere, ogni modo pulito, camere funzionali anche se minimaliste, bagni essenziali, ottima colazione, ma privo di qualsiasi contatto umano.
Poco dopo, siamo già di nuovo sulla metro che ci riporta a Gamla Stan per un ultimo giro in questa parte fantastica della città prima di cenare nuovamente da Slingerbulten che ci eravamo premuniti di prenotare prima di partire per Gotland. La cena è veramente eccezionale, meglio di così non potevamo salutare Stoccolma (Lucia ed io gustiamo stracotto di toro, Gianni e Fabio la tipica aringa del Baltico e Dario un bel medaglione di renna).
Giovedì 17 Agosto
Lasciamo i bagagli nel deposito dell’hotel e scesi dalla metro a T-Centralen, percorriamo quelle strade del quartiere Norrmalm che non abbiamo ancora visto, Hötorget cioè la piazza dove si tiene un coloratissimo mercatino di frutta e verdura e su cui si affaccia l’imponente edificio del Konserthuset (dove si svolge la cerimonia della consegna del Premio Nobel) e le vie adiacenti fino al mercato di Östermalm Saluhall che però è parzialmente agibile in quanto in fase di ristrutturazione. Sulla via del ritorno, Fabio approfitta di un negozio di modellismo ben fornito per un piccolo acquisto.
E’ il momento di andare a riprenderci i bagagli: alle 12:40 saliamo sul Flygbussarna per l’aeroporto di Skavsta, forse anche con troppo anticipo visto che il volo partirà alle 16:30, ma sembra che il traffico su questo tragitto sia piuttosto caotico in certe ore e quindi tutti consigliano di tenersi larghi. Il volo Ryanair FR1931 parte in orario e alle 19:20 atterriamo a Ciampino. Che magone! Anche questa vacanza è finita ma rimane la consolazione di essere rimasti ampiamente soddisfatti della nostra esperienza che ci sentiamo senz’altro di consigliare, per la bellezza dei luoghi visitati ma anche per quel senso di tranquillità e di benessere che si avverte quando si viaggia in un paese perfettamente organizzato.