Stoccolma a novembre

Tutto è in fermento per il Natale... shopping, mercatini, profumi di vin brulè, noccioline tostate alla vaniglia e tante luci sfavillanti nelle vie principali. Stoccolma non è solo Natale e shopping, ma soprattutto splendidi musei
Scritto da: suzi
stoccolma a novembre
Partenza il: 28/11/2013
Ritorno il: 01/12/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Stoccolma in Novembre

Siamo alla fine di novembre e tutto è in fermento per il Natale… shopping, mercatini, profumi di vin brulè, noccioline tostate alla vaniglia e tante luci sfavillanti nelle vie principali. Stoccolma non è solo Natale e shopping, ma soprattutto splendidi musei!

Giovedì 28 novembre 2013 – HOTORGET – SERGELS TORG – KUNGSTRADGARDEN

Siamo partite io e mia figlia Jasmine la mattina con Ryanair da Orio e siamo atterrate verso le 12:30. Il tempo di fare il biglietto del bus navetta al Flygbussarna (518 SK me + mia figlia minorenne), cambiare 100 euro al Forex ( 814 SK), fare la Stoccolma Card ( 795 adults + 295 child SK) … e siamo subito sul bus appena fuori dal piccolo aeroporto. C’è il sole!

Il vento è fortissimo ma ce lo eravamo già immaginati visto la ballata rock sull’aereo durante l’atterraggio… tiriamo su il cappuccio ben stretto. Un’ora e mezza di campi e foreste e siamo in città.

Giungiamo alla stazione centrale e …. zaino in spalla e cartina alla mano dobbiamo orientarci ed incamminarci a piedi verso il nostro hotel che si trova in posizione centralissima. Ma sta già sparendo il sole!! Cavoli.

Percorriamo la pedonale Drottningatan cinta di negozi allettanti che ci ripromettiamo di visitare. Una scritta d’acciaio incastonata nell’asfalto percorre centralmente la strada nell’ultimo pezzo fino al nostro hotel. Chissà cosa c’è scritto.

L’hotel BENTLEY della BEST WESTERN (3 notti 418 € con booking.com) sembra quasi nascosto sulla via con una piccola tettoia e 3 scalini per suonare il campanello.

Saliamo altre scale dove c’è un vecchissimo ascensore stile liberty. Mi accorgo che anche le finestre del portone erano decorate in art nouveau. A destra c’è l’entrata nel “cortile” che ospita la reception in stile moderno. Osservo la hall chiusa da ogni lato dall’edificio ed in alto da vetrate dove filtra il poco sole rimasto. Alcune finestre hanno pure un piccolo balconcino di ferro battuto. Tre lampadari enormi scendono dal soffitto… ricreando l’atmosfera di un salottino d’altri tempi.

Il resto della hall è adibito a sala da pranzo con tavoli e poltroncine ed un centrale tavolo buffet.

La bionda ragazza dall’accento english ci da le chiavi per la nostra room 113 affacciata sul cortile al primo piano. Ci facciamo dare anche il coffee maker da tenere in stanza che è completamente gratuito.

Entriamo nella elegante stanza malsagomata ma molto bella. Parquet scuro con tappeti persiani, quadri con cornici, poltrone in pelle e abat jour fioche la rendono molto signorile. Jasy si arrampica sulla poltrona per sbirciare nel cortile dalla nostra finestra alta. Il bagno è molto carino anche se ridotto. Tiriamo fuori le quattro cose dal trolley e partiamo in avanscoperta della città.

Percorriamo tutta la Drottningatan fermandoci a HOTORGET dove si trova un mercato all’aperto di fiori, frutta e verdura, calzini, valige…insomma un po’ di tutto.

Affamate ci fermiamo da Mc Donald’s, le ragazze al banco non sono molto veloci e tra l’altro velatamente sgarbate, va beh saranno stanche… o forse lo siamo noi.

Qui imperano i negozi di moda svedesi H&M, ce ne sono anche 2/3 nel giro di 100 metri.

Difronte e noi la KONSERT HUSET illuminata di blu… certo perché ormai e’ buio e sono le 16:00. Cerchiamo di vedere se è aperta e visitare il luogo dove vengono consegnati i premi Nobel. Purtroppo è chiuso ed una signora gentilissima ci dice che si puo’ entrare solo per concerti e i biglietti sono venduti sul retro…. Insomma niente visita.

Entriamo nel giustamente noto mercato al coperto HOTORSGALLEN… carino e vivace. Si trova al piano interrato ed è pieno di “bancarelle” di caffe’ spezie, carne, formaggi, frutta secca e non… noi comperiamo le introvabili noci pecans. C’è anche posto per mangiare e bere il caffè. Notiamo anche la loro specialità: carne di renna oppure di alce… sigh. Per noi è off-limits. Non si possono mangiare gli aiutanti di Babbo Natale.

Saliamo ed entriamo nel department store PUB molto bello e elegante. Acquistiamo delle formine per biscotti, ce ne sono tantissime di tutte le forme… Si vede che gli svedesi adorano fare biscotti in casa con i bimbi! Notiamo la coda ordinata e silente alla cassa… la ragazza alla cassa è letargica, lentissima, tanto da farti solidificare il sangue nelle vene… sorriso e grazie.

Continuiamo verso sud e arriviamo al SERGELS TORG. Grande piazza a due livelli con pavimento a losanghe bianche e nere. La torre moderna che sembra un cristallo grigio a pezzi sovrapposti è illuminata. Ma la sua unicità viene un po’ messa in ombra dalle luci sfavillanti degli edifici accanto… Cè una gigantesca riproduzione natalizia di alberi con le renne; in lontananza l’orologio NK svetta e gira su se stesso … La gente e’ tantissima e c’è vèrve. Sempre ben strette nella giacca a vento entriamo nella tanto nominata KULTUR HUSET. Boh… c’è un ristorante bio, sale con poltroncine libere e persone che giocano a scacchi… una miniatura di Stoccolma.. dei quadri moderni… boh? Un misto tra museo, spazio al coperto o caffetteria? Non ci piace per niente.

Nel livello inferiore della piazza ci sono delle tende-bancarelle con vestiti indumenti, ma noi passiamo oltre.

Ci dirigiamo verso il mercatino di Natale nel parco di KUNGSTRADGARDEN oltrepassando NK ma entrando nella GALLERIAN: H&M, Accessorize, e i soliti negozi. Il mercatino chiude alle 18:00 quindi ci sbrighiamo ad uscire.

Eccolo il parco ma non c’è il mercatino. Possibile? Forse la crisi ha colpito anche la Svezia? Guardiamo meglio e vediamo una pista di pattinaggio. Che carina… ma dove è la musica? Tutto silenzioso e direi un po’ trisitino. Dietro la pista ci sono delle casette rosso scuro, la metà è chiusa e l’altra si sta sistemando per chiudere in fretta… sono circa una quindicina.

Per chi cerca il Natale nei mercatini non lo trova qui di certo.

Andiamo ancora verso sud, verso il mare.. ohpps verso il lago. Perché Stoccolma non e’ sul mare bensì è sul lago Malaren di acqua salmastra dove puoi pescare tanto è pulita!

Cerchiamo la T-Bana (metropolitana) visto che abbiamo la nostra Stoccolma Card e non l’abbiamo ancora usata.

Ci perdiamo nel metro allo snodo T-Centralen … e capiamo che per arrivare a Hotorsget ci vuole solo che 10 minuti a piedi. Anche se fa un freddo becco dovuto al vento è sempre piacevole girare per le vie illuminate e vive!

Ritorniamo nella nostra accogliente stanzetta sovrariscaldata. Un te caldo è quel che ci vuole prima di andare a cena nel “cortile”. Già, la mezza pensione è inclusa! Hotel azzeccato. La cena a buffet è leggera ma qualcosa di caldo c’è. (dalle 18 alle 20) Nei tre giorni a venire scopriremo pietanze dal sapore un po’ strano: salsine rosa, feta e olive, fagioli al cumino, salsiccette, pasta al pesce o pasta verde (ma non al pesto), zuppa di pomodoro e fagioli, hamburger speziati, aringhe agrodolci… immancabili aringhe!

Stanche morte ci rifugiamo nella stanzetta e Jasy si arrampica sulla finestra per assistere al resto della cena degli altri.. divertente!

Venerdì 29 novembre 2013: SALUHALL – GAMLA STAN – NOBEL MUSEET –MUNICIPIO – MODERNA MUSEET

Dopo la colazione a base di crèpe di gomma, pane burro e marmellata e un dolce con zucchero granitico, usciamo alla scoperta di un altro mercato al coperto un po’ piu’ famoso: SALUHALL.

Stoccolma si gira benissimo anche a piedi e di buon mattino (veramente sono già le nove), attraversiamo le vie residenziali verso Est dove tutto e’ calmo e tranquillo, poche auto circolano e sono poche persone mattiniere che lavorano. Giungiamo all’edificio di mattoni rossi caratteristico che si vede spesso nelle guide turistiche. Ci intrufoliamo per scoprire una replica di Hotorsgallen ma più carino e un po’ piu’ gtrande. Una testa di cervo imbalsamata ci ricorda che qui si mangia la renna. Ci sono uova, caffe’, verdure e frutti esotici riposte ad arte sui banconi. Assaggiamo un pezzo di formaggio, buono!

Usciamo al suono sfrenato delle campane e sempre a piedi partiamo verso sud per prendere la T-Bana per Sodermalm.

Sulla via incontriamo davanti al ROYAL DRAMA THEATRE un gruppo televisivo che intervista una bella reporter davanti ad una statua. Ovviamente non capiamo niente… ma poi scopriamo che la statua in bronzo è la riproduzione dell’attrice Margaretha Krook e … sorpresa delle sorprese: è riscaldata!

Con la nostra Stoccolma Card puoi viaggiare illimitatamente su bus, tram, metro ed entrare nella maggior parte dei musei. Peccato che tutti aprono dalle 10 di mattino e chiudono alle 16! Terribile! Scopriamo che il museo Hallwyl, antica dimora nobile, apre alle 12 e chiude alle 16. Praticamente se riesci a vedere 2 musei al giorno è già bello… quindi bisogna valutare bene prima di acquistare la Card così costosa! Forse in estate con le notti lunghe si riesce meglio a sfruttarla.

Nella stazione metro e ci soffermiamo a guardare i soffitti di roccia viva tutti colorati d’azzurro con palme bianche. Particolare!

Scendiamo a SODERMALM isola a sud di Gamla Stan dove dicono ci siano tanti locali, ma adesso di mattina tutto tace. C’è un altro mercato di alimentari al coperto ma tiriamo dritti. Cerchiamo un negozio particolare di indumenti sportivi Jack Wolfskin… mi sembrava di averlo visto su google map ma qui non c’è. C’è una mamma con passeggino e ci fermiamo a chiedere informazioni. La ragazza assorta in un SMS si affretta ad armeggiare con la borsa e penso: che carina mi fa vedere una cartina o un depliant… invece no! Stava nascondendo il cellulare e chiudendo la borsa! Che malfidente! E non ci aiuta nemmeno… Scopriremo poi che gli svedesi sono intolleranti verso gli stranieri e assolutamente non si fidano. Ci rimaniamo di sasso… Ecco il perché di tutti quegli avvisi in Hotorsgallen, nei negozi e nei coffee shop che allarmavano alla prudenza contro i borseggiatori ..”attenti, sembra uno di voi..” e la figura indicava due omini con cravatta di cui uno sfilava il portafoglio all’altro omino seduto”…

Bando alle ciance questo negozio “non s’ha da vedere” e decidiamo di salire a piedi verso Slussen, lo snodo stradale dell’incontro tra le due isole. Qui c’è l’ascensore Katarina che ti fa salire per ammirare dall’alto la città, ma e’ in riparazione. (sembra una gru) Sigh. La vista sarebbe stata eccezionale, con il sole aranciato contro i palazzi d’epoca facendoli sembrare d’oro… tutti in fila davanti all’acqua pacata del lago che li rispecchia simmetricamente!

Entriamo nella GAMLA STAN città vecchia e percorriamo la via centrale di negozietti di souvenir, pero’ prima ci fermiamo in un negozio di oggetti marinari… bellissimo: cartine nautiche, cuscini con velieri, bandierine, galleggianti, impermeabili da capitano. Ovviamente non sono per turisti i prezzi sono alti… ma se avessi una barca qualcosa di utile lo avrei trovato. (Nautiska Magasinet)

Via crucis tra i negozietti per acquistare pensierini per gli amici e per il nostro albero di natale (che è il nostro raccoglitore ufficiale dei souvenir) alcune decorazioni simpatiche in acciaio lucido di una renna, un frosty e un rametto di vischio, e “of course” il cavallino rosso simbolo della Svezia: il “DALA”.

Mi innamoro di un cappellino meraviglioso rosa-azzurro melange con la scritta STOCKHOLM con pom-pom, treccine e paraorecchie: perfetto! Degno sostituto di quello che ho perso all’aeroporto l’anno scorso.

Qui la carta di credito mi abbandona e mi faccio prendere dal panico… nooooo (il giorno dopo rifunziona e ipotizzo che i negozianti volevano il cash per gli acquisti di poco valore, boh?).

Jasy vede un ragazzo con il giubbino Jack Wolfskin e spudoratamente lo prendo per il braccio! Lui prima attonito e poi con un sorriso affabile mi dice che l’ha preso in Germania… peccato! Se fosse stato uno svedese mi avrebbe piantato una mossa di karate e sarei finita al pronto soccorso per una settimana!

Finalmente arriviamo nella zona STORTORGET dove c’è la famosa piazza principale con il tanto laudato mercatino.

Piccola e carina ci sono una ventina di casette di legno rosse: c’è una ruota che gira per la tombola, a tanti kioschetti per mangiare wurst e chissa’ cosa. E’ tutto abbastanza quieto e forse sarebbe stato piu’ magico alla luce della sera con l’albero centrale illuminato. Jasy parla con una signora che vende plaid con delle renne simpaticissime… poi’ si sofferma davanti ad una casetta che vende oggettistica natalizia.

Il babbo Natale svedese è uno gnomo di rosso vestito con la barba grigia lunga… anche le cartoline nei negozi sono invase da piccoli gnometti di tutti i tipi e forme, coniglietti e maialini porta fortuna.

Qui c’è il NOBEL MUSEET un museo interattivo che espone la storia tutti i vincitori ed i loro premi in colonne digitali. Interessante.

Qui vicino c’è la chiesa STORKYRKAN ed entriamo per una riflessione spirituale? Stile gotico-baltico un po’ barocco: tombe, organi e presepi… ma dobbiamo fare veloci perché vogliamo andare al municipio della citta’. Le visite sono solo con tour guidati e soltanto ad ogni ora (dalle 10 alle 15) e sono già le 13:00.

Il sole già sull’orizzonte ti fa rabbrividire e piano piano passando attraverso il parlamento in un quarto d’ora giungiamo al municipio. Un profumo di vaniglia ci fa fermare ad una bancherella che vende mandorle tostate calde e glogga fumante. Il glogga è un vin brulè servito in un bicchierino e e al momento ci metti uvetta e mandorle. Noi optiamo per le mandorle vanigliate… mmmmh calde che si sciolgono in bocca. Un piacevole momento sul ponte con un vento freddo freddo ma che fa brillare le luci rendendo l’aria limpida e i palazzi risplendono dell’ultimo sole. I profili dei palazzi lontani ormai scuri e l’acqua dorata ti fanno godere l’attimo che fugge. Qui ogni tramonto è speciale.

Giungiamo al STADTSHUS alle 13:40 a aspettiamo dentro la biglietteria-shop che la guida venga a prenderci. Ci divide 2 gruppi: svedesi e tutte le altre lingue. Entriamo nella grande hall famosa per il banchetto reale con i vincitori del premio Nobel il 10 dicembre… (manca poco). Salendo la scalinata ci sono varie stanze e la piu’ famosa è la stanza d’oro:. 18.000.000 di piccole tessere d’oro che compongono disegni deco’ sono la sede del gran ballo dopo il banchetto. Veramente regale. La gentilissima guida ci svela mille aneddoti… un tour veramente prezioso!

Usciamo nel cortile con vista sul lago, il cielo è quasi cobalto, ma i profili si vedono ancora. Soddisfatte torniamo alla nostra caldissima alcova.

Stasera vogliamo sfruttare l’apertura posticipata del MODERNA MUSEET fino alle 20. Ci incamminiamo a piedi ed oltrepassiamo il Grand Hotel che alla sera fa molta scena insieme agli altri palazzi d’epoca, e saliamo su un ponte pedonale di legno da dove si vede benissimo la città vecchia con la nave ancorata e il grande albero di Natale. Lungo il camminamento troviamo immancabile la corona dorata che indica la metà del tragitto, ovvero il simbolo reale: le 3 corone dorate.

Skeppsholmen è una piccola isoletta dedicata ai musei e il nostro e’ in cima alla collinetta. Fa freddo e ci rifugiamo volentieri nel museo. C’è del movimento strano… c’è un incontro con qualche artista? Ma tanto non lo conosciamo e tantomeno capiamo cosa dicono. Comunque le opere sono troppo moderne o troppo incapibili per me e rimango un po’ delusa… ci sono però alcuni quadri di Braque, Picasso, Kandisky (bello), Neel, Klee , Bacon che mi ripagano. C’è una exibition di Cindy Sherman alquanto discutibile.

Torniamo dritte all‘ hotel pianificando il domani.

Sabato 30 novembre 2013 – VASA MUSEET – SKANSEN – AQUARIA

Oggi tutta cultura nell’altra isola di Djurgarden dove si trovano innumerevoli musei e non riuscendo a visitarli tutti dobbiamo purtroppo scegliere. Il bus 44 ci lascia davanti al Nordiska Museet e girando tutt’attorno passiamo dal molo dove la brina luccica alla luce rasente del sole bianchissimo. Gli strati gelati sulla darsena sono talmente alti che sembra abbia nevicato… piccole orme di un passerotto ci accompagnano verso l’entrata.

Aprono tutti alle 10 e decidiamo di passare prima dal VASA MUSEET il galeone originale del 1628 che talmente pieno d’orgoglio del re Vasa Gustav II Adolf decise di affondare durante il varo… scherzo! Avendo un baricentro troppo alto ed essendo pieno di cannoni non riuscì a trovare equilibrio e colo’ a pico dopo pochi metri dalla riva, per questo si è preservato intatto fino ad oggi così che possiamo tutti ammirarlo.

Il galeone è unico nel suo genere, restaurato e riproposto con tante salette con vari argomentazioni: diorami del recupero; le ossa dei morti ritrovati nella nave; il pezzo di albero con punto di osservazione riprodotto in copia dove si puo’ salire; i pigmenti usati per colorare le sagome inquietanti scolpiti sulla poppa… insomma tutto abbastanza cupo. Peccato non si possa salire dentro la nave…

Andando verso lo SKANSEN dove troviamo l’entrata di Hazeliusbacken dove con 25 SK cad c’è la funicolare che ti porta in cima alla collinetta.

Sbarchiamo tra casette di legno scure tipiche svedesi del 18° secolo. Alcune hanno una fiaccola accesa all’entrata che significa che sono aperte e che si puo’ entrare.

Nella prima casetta scopriamo un piccolo e affollato tinello con una piccola panca alla finestra ed un tavolino con tovaglia country. Nella stanza attigua ci accolgono due signore attempate in abiti tipici che con il mattarello spianano l’impasto e lo cuociono nel forno. Il caldo tepore ed il profumo sono invitanti. Poi a turno si puo’ gustare un pezzo di pane sottile e croccante spalmato di burro… squisito!

Incontriamo un coro natalizio che intona dolci note svedesi. Hanno abiti e cappotti lunghi del ‘900. Proprio sul finire della canzone fa capolino uno scoiattolino color marrone rossastro dal pancino bianco che ci distrae e mentre Jasy lo rincorre per fargli una foto lui si insinua tra i legnami, la casa e le stalle sul retro. Non ha molta paura… se avessimo avuto almeno delle noccioline! Pensavo fossero in letargo questi piccolini invece poi ne incontreremo altri due.

Nello stesso cortile di case scure c’è un cartello “folc music”… una signora sorridente in costume bianco-rosso con cuffietta bianca ci fa entrare e ci indica di fare silenzio. La stanza e’ in penombra e un grande fuoco scoppietta in parte ai due musicisti armati di violino. Ci sediamo dietro il tavolone di legno sulla panca ed iniziano con la musica! L’aria allegra e vivace, il focolare ed il calore delle persone felici mi riscalda l’animo. Mi fermo un istante : carpe diem!

Via per altre avventure ci dirigiamo verso una musica lontana finche non vediamo tanta gente che balla musica popolare in cerchio che fa sorridere (a noi) e tutt’intorno casette di legno verdi e rosse del mercatino di natale. Questo sì che è un mercatino! Ci saranno almeno un centinaio di casette.

Un contadino d’altri tempi, vestito di nero con cappello nero tipo quacchero è avvolto da una nube di vapore del suo alambicco che distilla artigianalmente la birra….. Un altro ragazzo con i baffoni e cappello da marinaio gira le mandorle vanigliate in una betomiera e quando gli faccio una foto mi dona un sorriso meraviglioso!

Venditori in costume vendono di tutto: dal formaggio, alle aringhe, ai souvenir, alle babbucce di feltro… insomma, molto suggestivo. Io compro una scatola di aringhe buonissime, faccio il bis di assaggi “sill dill” (c’è anche all’Ikea) … e comunque me lo butteranno vie le megere in dogana dicendo che contiene “anche” acqua e quindi potenzialmente pericoloso.

Una ragazza biondissima vende il dolce di Santa Lucia il “Lussekatt”. Un dolce con uvetta e zafferano. Ne assaggiamo uno ma è freddo e non lo gustiamo un granchè.

Il tempo ottimo fino ad oggi adesso ci ha abbandonato e nuvoloni grigi creano una cappa umida e freddissima.

Andiamo avanti e troviamo il Lille Skansen una mini fattoria al coperto dove ci sono tutti gli amici dei bambini, i pets insomma: coniglietti di tutte le razze che entrano ed escono attraverso dei tunnel. Porcellini d’india (i nostri preferiti), criceti, topini di campagna, tartarughe, pulcini, pesci rossi e cocorite! Insomma tutti gli animali da compagnia all’appello e tutti i bambini sono in agitazione e corrono da tutte le parti con gli occhi sgranati. Il regno dei bimbi!

Usciamo e ci allontaniamo perché vogliamo cercare lo zoo artico: lupi, orsi, linci, gufi grigi (bellissimi), cinghiali e dulcis infundo le renne e le alci. Quest’ultimi sono enormi quasi come dei cavalli, non pensavo.

Fa un freddo boia e torniamo verso il mercatino per scaldarci nei grossi bracieri di ferro sparpagliati intorno e ci posizioniamo come le aringhe per l’affumicatura! Che importa anche questo e’ Skansen.

Abbiamo fame, ma fa un freddo cane e di mangiare all’esterno non ci va. Sulla cartina ci sono dei ristoranti poco distanti. Ci incamminiamo tra viuzze e casette particolari, c’è anche un mulino a vento. Arriviamo al ristorante e la fila e’ immensa. Anzi di piu’. Non si vede la cima e nemmeno il menù esposto. Le file sono due e noi siamo quasi sull’uscio… attendiamo circa 15 minuti ma siamo ancora sulla stessa mattonella. Tutti gli svedesi attendono pazientemente senza fiatare… ci sarebbero volute almeno 2 ore per arrivare al banco. Per me sono tutti matti sti’ svedesi!

Cerchiamo il paesino antico con farmacia, fabbro e botteghe similari. Qui doveva esserci un punto cafè ma anch’esso e’ all’esterno. Uffa.

Ormai qui allo Skansen abbiamo visto le cose piu’ interessanti e decidiamo di ritornare sulla strada. Di fronte a noi c’è un ristorante stile “serra” color verde pastello con tante vetrate. Entriamo senza indugio ed un cameriere non svedese ci accoglie e ci fa sedere su un mini tavolino in mezzo ad altri. E’ affollatissimo ma siamo fortunati. Ci sediamo e beviamo il te che abbiamo preso al banco gratuitamente. Rigenerante. Poi ordiniamo polpette stile Ikea e una quiche al prosciutto e formaggio. Notiamo che i clienti non sono turisti ma svedesi, vuol dire che è un posto ambito.

L’arredamento è molto accogliente e le tendine bianche alle finestre gli danno un tocco familiare, tipo salottino da thè. Piattini dipinti e tazze colorate sono sui muri di legno color beige rosato. Tutto è in fermento e i camerieri non sono letargici come gli svedesi!

Ottimo pasto e ottima atmosfera salutiamo il proprietario che ci ringrazia e ci svela di essere un immigrato della repubblica ceca. Ristorante LILLE PARKKAFEET Djurgardslatten 76. (260 SK in tutto circa 32€).

Continuiamo per la nostra strada e ci imbattiamo nell’ABBA MUSEUM. Due cartrelloni esterni ci permettono di fare una foto scambiando il nostro viso con le due cantanti degli Abba. Very cool!

Ancora qualche passo dopo il parco divertimenti Gruna Lund (chiuso d’inverno) e arriviamo all’AQUARIA. Anch’esso gratis con la card.

Un caldo tropicale umido come i caraibi ci innonda… Wow! mi si appanna tutto anche l’obiettivo. Ponti vietnamiti su paludi e vegetazione tropicale, acqua con pesci-rana e botole per vedere i pesci dal sotto. Vasche con razze, murene, squaletti e tanti amici di Nemo… mini medusine e tanti altri. E’ molto piccolo ma ben curato. Arriviamo subito senza accorgerci nel bar-serra-ristò-palafitta sul lago. Bello anche se un po’ freddino, con tutte le vetrate che svelano un panorama bellissimo. C’è un mini giardino all’aperto con patio di legno che ti permette di accedere alla zona dedicata all’allevamento ittico delle trote. E attiguamente una stanza solo per i cavallucci marini. Straordinari!

Il mini-shop poco fornito pero’ ha un gabbiamo di legno colorato. E’ ben intagliato e poi.. è il mio volatile preferito. Deve venire assolutamente con me.

Ritorniamo in città prendendo il tram 7 (il nostro non era storico) che ci lascia direttamente in Sergels Torg.

Un attimo di ristoro con te bollente e dobbiamo uscire per sfruttare le ultime ore in cui i negozi sono aperti, o almeno alcuni, quelli piu’ grandi.

Non dico che sia tornato il sole ma almeno le nuvole sono sparite ed è ritornato il nostro gelido venticello. Scegliamo il grandissimo NK Nordiska Kompaniet e l’AHLENS e tanti altri che ci capitano sulla via. Per chi ama lo shopping meritano una visita.

Comperiamo dei cioccolatini in un negozietto… ma in hotel scopriamo che sono caramelle gommose ricoperte di cioccolato.. aiuto! sono durissime e dal gusto stomachevole. Anche per delle “fogne” come noi sono troppo disgustose.

Domenica 1 dicembre 2013: WOODLAND CEMETERY – GLOBE SKY VIEW – PALAZZO REALE – CAMBIO DELLA GUARDIA

E’ già finita la vacanza, valige in deposito e via col sole che sta sorgendo e prendiamo la T- bana verso il Woodland cemetery patrimonio Unesco.

Ci vogliono una ventina di minuti e bisogna azzeccare il metrò giusto. I treni della linea blu sono blu ma i treni della linea verde sono blu. E il nome sul treno che arriva non e’ il capolinea bensi la località piu’ importante della linea. Comunque tutto OK. Il treno riaffiora da sottoterra appena poco prima della Gamla Stan rivelando altri inaspettati panorami bellissimi della città vecchia…. Poco dopo distratte vediamo un cimitero dai finestrini. Ma allora e’ la nostra fermata e scendiamo al volo…

Entriamo nel cimitero… ma cosa ha di speciale? Sembra un cimitero qualsiasi, come fa ad essere patrimonio Unesco? Dopo averlo attraversato tutto giungiamo all’ingresso di quello vero di WOODLAND CEMETERY dove d’estate le persone vengono con la coperta a fare pic nic e a godersi il sole. Siamo scesi alla fermata precedente: Sandsborg anziché Skpogskyrkogarden.

Le ombre sono lunghissime ed il sole appena sorto ci riscalda. (Sono le 10 in punto)

Distesa di prati davanti a noi sembrano non finire… solo una macchina si incammina in una via del cimitero… è veramente enorme.

Capiamo che sarebbe una camminata nel vuoto e una grande perdita di tempo, quindi torniamo sui nostri passi. T-Bana verso Globen dove si trova il GLOBE ARENA.

Qui almeno c’è vita e il sole limpidissimo fa brillare gli edifici di vetro. Ci aspetta l’ascensore a sfera che percorre esternamente la semi-sfera bianca dell’arena.

Siamo tra i primi e dopo una video proiezione sulla costruzione dell’arena e dello SKY VIEW (così si chiama l’ascensore esterno.) Saliamo nella palla di vetro…. piano piano sale senza tremolii… fa effetto vedere le case che diventano sempre piu’ piccole e si intravedono le guglie verdi delle chiese in lontananza di Gamla Stan. Wow siamo arrivati in cima!! Il vento fischia così forte attraverso la fessura delle porte d’entrata che fa venire i brividi dalla paura. Ma la pallina di vetro è ferma e stabile e lentamente scende ripercorrendo i binari di prima. A metà salutiamo gli altri visitatori nell’altro ascensore che sta salendo. Bel diversivo in una giornata limpidissima.

Mangiamo da Mc Donald’s nel centro commerciale in parte all’arena. Piccola sosta prima di andare verso la Gamla Stan dove c’è il palazzo reale KUNGLIGA SLOTTEN.

Eravamo obbligati a vedere dove vive il re Carlo XVI Gustavo Bernadotte… e poi con la Card è gratuita.

Sono un pò delusa dagli interni dell’appartamento reale che sono nello standard, non eccezionali.

C’è l’esibizione del 40 anni di regno, con il trono dell’incoronazione e i vestiti ufficiali del re e le sue varie imprese.

Oltre agli appartamenti reali visitiamo il museo “3 Kronor” ovvero i muri dell’antico castello di cui c’è una miniatura, molto piu bello di quello attuale. Nei sotterranei, tra passerelle in mezzo ai resti delle antiche mura e utensili antichi, sbuchi dall’altra parte del castello… Volevo vedere il tesoro ma non so piu’ dove sono.

Una pattuglia reale di gendarmi con fucile aspetta in silenzio sull’attenti. Dopo pochi minuti un urlo del capo brigata e tutti partono in marcia in strada e rincorrendoli nel perimetro del castello ci ritroviamo all’entrata del Castello, dove si incontrano con un’ altra parata di militari con elmi luccicanti e ghette bianchissime.

Il CAMBIO DELLA GUARDIA è accompagnato da suon di tamburo e tromba… l’esibizione iniziata alle 13:15 precisi si protrae per una mezz’oretta. (gli altri giorni iniziano alle 12 e non tutti i giorni della settimana).

Alle 4 abbiamo il bus di ritorno per l’aeroporto e non ci rimane molto tempo per altre escursioni…

Un vento fortissimo si è levato ed il sole e’ accecante… due ragazze orientali ferme sul ponte per una foto si sono viste scaraventare il loro sacchetto con gli acquisti nel fiume!

Ci godiamo il ritorno verso l’hotel lungo tutta la Drottningatan. Un ultima cioccolata con un dolce roll-verde (sperando non sia menta) al 7-eleven sedendoci in vetrina a godendoci gli ultimi trambusti della gente alla ricerca del regalo per Natale.

Ritirato i bagagli, lungo le vie dalle luci limpidissime rimpiango di non essere rimasta piu’ a lungo. Vorrei fare delle foto ma la luce è poca e il vento ribalta il trolley di Jasy urlando dalla paura. Siamo già alla T-Centralen sulla via Kungsgatan.

… mentre il bus si incammina verso l’aeroporto in lontananza vedo il Globe Arena illuminato con un cavallo color blu-viola. Difatti si tengono le gare internazionali d’ippica… se avessi avuto piu’ tempo chissa’ quante cose avrei potuto fare…

God Jul (buon Natale)

Suzi e Jasmine

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