Stoccolma a dicembre, tra buio e luci
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1° giorno
All’arrivo ad Arlanda sabato sera (poco prima delle 20) abbiamo deciso di prendere il treno (Arlanda Express) per arrivare più velocemente in città: ci mette solo 25 minuti contro i 45 del bus. Da giovedì a sabato il biglietto costa la metà viaggiando in 2 (2 al prezzo di uno!): quindi 280kr (circa 30 euro). Dalla stazione l’Hotel si raggiunge anche a piedi in circa 20′, ed è ciò che abbiamo scelto di fare noi. Viaggiamo con solo bagaglio a mano, il trolley ci segue docilmente e abbiamo una prima panoramica notturna della città: splendente per le luminarie cittadine e per una stella luminosa su ogni finestra… è davvero bello! E non fa tanto freddo. Alle 21.00 siamo già in possesso della nostra camera (erano disponibili solo le standard vista strada, ma potendo scegliere, per poche corone in più, vale forse la pena chiederne una con vista panoramica, soprattutto nella stagione in cui le giornate sono più lunghe di così…). L’hotel fronteggia l’isola di Djurgarden (dove hanno sede il museo Vasa e il Nordiska) e si trova a 150m dal Palazzo Reale, nonché dal centro di Gamla Stan. Infatti usciamo subito per mangiare qualcosa, ma consci del fatto che è sabato, è tardi e non abbiamo prenotato, ci accomodiamo al vicino Grill Ruby, dove mangiamo un buon hamburger accompagnato da birra locale a testa e .. ci rendiamo subito conto dei prezzi: 540kr in totale…
2° giorno
Tempo così così, decidiamo di rimanere nei paraggi facendo il giro del quartiere, visitando il Palazzo Reale con tanto di cambio della guardia (la domenica è con trombettiere e tamburo e commento dello speaker, alle 13.15). Ma prima… colazione! L’hotel offre un buffet davvero magnifico con orario esteso fino alle 11.00… ci rendiamo conto che la luce arriva tardi (alle 8 è ancora praticamente buio) e che tutte le attività si svolgono dalle 10 alle 17, comprese le aperture dei negozi e musei, che chiudono non più tardi delle 18. Alle 10.30 usciamo e per prima cosa compriamo la Stockholm Card, per 3 giorni (865kr). Ciò ci consentirà di entrare in tutti i musei e utilizzare i mezzi pubblici, compreso metro e traghetti urbani. La utilizziamo subito per visitare una parte dei Musei Reali; noi abbiamo scelto il Tesoro della Corona e l’Armeria Reale.Quest’ultima in particolare molto bella, con l’esposizione delle carrozze nei portici sotterranei. Notiamo subito che tutti i musei sono pensati anche per i bambini, con sale tematiche, possibilità di giochi interattivi etc.. Dopo aver assistito al cambio della guardia, decidiamo di perderci un po’ nei vicoli di Gamla Stan, arrivando prima fino a Riddarholmen, dove c’è la chiesa in cui sono sepolti i reali di Svezia (chiusa però al pubblico in questa stagione), poi a Sodermalm, dove raggiungiamo la cima della torre di Katerina Hissen, ascensore panoramico non più in funzione. Vale la pena di arrivarci anche a piedi, però!
Torniamo verso Stortorget, che è la piazza più antica e dedicata al mercatino natalizio, quindi piena di vita, e ci scaldiamo con un glogg (sorta di vin brulé) e un pepparkakor (biscotti di panpepato) ad una bancarella. Poi entriamo al Museo del Nobel, che dà proprio sulla piazza, per vedere qualcosa di diverso da un museo tradizionale: è infatti molto tecnologico ed interattivo, strutturato in modo particolare. A questo punto, è decisamente ora di tornare in albergo per una bella sauna! Come può mancare? Per le 20 abbiamo prenotato la cena al vicino ristorante Slingerbulten, dove scegliamo piatti tradizionali come il carpaccio di renna (tipo carne salada trentina) e le polpette, accompagnate dagli immancabili mirtilli rosse e patate. Il locale è carino e poco pretenzioso, piccolo: tutti i tavoli sono pieni,chi non ha prenotato non riuscirà a sedersi, almeno nel fine settimana.
3° giorno
Bella giornata! per prima cosa, ci dirigiamo a Stromkajen, dove partano i battelli per il giro turistico dei canali (compreso nella Card) e alle 10.30 partiamo per la gita che dura circa 50′ e permette una bella visione della città dall’acqua. Soprattutto la panoramica sui palazzi di Standvagen e il giro dell’isola di Djurgarden sono molto fotogenici! Scesi dal battello, facciamo una passeggiata fino al Vasa Museet e ci tratteniamo al suo interno per circa 2 ore. Il vascello affondato a pochi minuti dal varo nel 1628 e ripescato praticamente integro dalla baia di Stoccolma dopo più di trecento anni vale davvero la pena! Sempre a Djurgarden è poi possibile visitare il Nordiska Museet (cultura scandinava) o il parco/museo all’aperto di Skansen, nonché il museo degli Abba! Io c’ero già stata anni fa, Roberto è pago della visita al Vasa, quindi riprendiamo la passeggiata ed arriviamo fino a Ostermalm, quartiere elegante dove è piacevole camminare in mezzo a bei palazzi. Da Karlaplan a Ostermalmtorg approfittiamo del Metro (super efficiente ed esteso) per sbucare proprio di fronte al Saluhall, che è un bellissimo mercato coperto. Sono le 15.30, ormai è buio(!) e abbiamo un po’ fame (la colazione è sufficiente per saltare il pranzo, ma …): ci sediamo ai banchi di Tyrsta Mari per mangiare una bella insalata di gamberi freschi. Il mercato è tutto pensato così, banchi di pescheria o gastronomia che offrono anche un servizio ristorante più o meno raffinato… un’ottima soluzione con un valido rapporto qualità/prezzo. Il giorno dopo ripeteremo l’esperienza per gustare una strepitosa zuppa di pesce.
Ritemprati dalla merenda/cena, riprendiamo la passeggiata lungo le strade più commerciali di Norrmalm, dove entriamo e usciamo da negozi di design o semplici grandi magazzini, un po’ per curiosità, un po’ per scaldarci… verso le 19 ormai è tutto chiuso, ci beviamo un caffè in una delle tante Expresso House sparse per la città: il caffè è sorprendentemente buono, soprattutto accompagnato dai tradizionali dolci natalizi allo zafferano.
4°giorno
Ancora una giornata di sole, approfittiamone! Per le 9.45 siamo di nuovo a Stromkajen, questa volta prendiamo un traghetto per Vaxhom, il centro più importante dell’arcipelago, che si raggiunge in poco più di un’ora di navigazione con sosta in vari piccoli approdi lungo la rotta. Il tempo sulla nave è già di per sé piacevole, permette di godere del panorama ed entrare nell’anima “sparsa ” di Stoccolma, che durante la bella stagione è tutta proiettata verso le isole dell’arcipelago che permettono di essere in mezzo alla natura e vicino alla città nello stesso tempo. Nella sua chiave invernale Vaxholm è comunque piacevole, vale un paio d’ore di passeggiata. Alle 13 il bus di linea 670 (questo però si paga a parte, non è compreso nella Card) ci riporta in città in circa 45′, proprio vicino ad una stazione della Metro. Tramite questo mezzo possiamo velocemente arrivare nei pressi della City Hall (Stadshus) dove proprio domani è previsto il banchetto per l’assegnazione dei Nobel, motivo per cui non si può visitare l’interno. Il colpo d’occhio sulla città è comunque davvero appagante e siamo contenti di esserci venuti. Decidiamo poi di visitare il museo Fotografiska, a Sodermalm, altro bellissimo punto di vista sulla città. È in corso una mostra dei ritratti di Herb Ritts; noi siamo dei profani in materia, ma la troviamo molto bella. Sia la struttura del Museo che la sua organizzazione sono rilevanti. Ci sono laboratori, corsi ed esibizioni temporanee. Per chi vuole, al secondo piano c’è il ristorante panoramico. È l’unico museo aperto anche in orario serale.
5°giorno
Ci restano solo poche ore, e piove! Non ci deprimiamo però, facciamo una passeggiata lo stesso, entriamo in qualche negozietto di Gamla Stan ed arriviamo fino ai più moderni negozi di Gotgatan a Sodermalm, finalmente ci compriamo qualche piccolo souvenir di design svedese! Abbiamo concordato il check out alle 13 e abbiamo prenotato tramite l’hotel, al costo fisso di 390Kr, un Airport Cab che ci porterà direttamente ad Arlanda. Servizio davvero comodo, considerato il maltempo e il fatto che, in due, costa meno del treno (se a prezzo pieno) e solo poco più del bus. Se poi si è in tre o quattro, è un vero affare! In generale, tutti i servizi sono efficienti e le informazioni turistiche ottime (in tutti gli uffici in cui siamo entrati abbiamo trovato persone informate e disponibilissime; ciò vale anche per il personale di hotel e ristoranti. Certo che sapere l’inglese è fondamentale). Alle 14.30 siamo quindi in aeroporto pronti a volare a casa, con un bilancio assolutamente positivo di questo city break: Stoccolma è una città bellissima, vivace, con aspetti supermoderni e altri assolutamente tradizionali, tantissima offerta culturale, un’anima sportiva legata alla natura ed un’altra metropolitana. Una città per tutti, insomma, dove c’è luce anche se fa buio!