Stati Uniti occidentali… una meraviglia dopo l’altra

Classico tour con partenza e rientro a San Francisco attraversando Yosemite, Death Valley, Las Vegas, Zion, Bryce Canyon, Gran Canyon e la west coast
Scritto da: crisa82
stati uniti occidentali… una meraviglia dopo l’altra
Partenza il: 05/06/2010
Ritorno il: 19/06/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Tutto inizia con la solita sveglia all’alba…sono le 4 di mattina e io, Paolo, e mia moglie, Samuela, ci alziamo un po’ assonnati e molto emozionati per iniziare il nostro viaggio alla scoperta della parte occidentale degli Stati Uniti. Nel racconto che segue cercherò di darvi un po’ di notizie utili senza dilungarmi troppo sulle bellezze dei posti, vi dico solo che se avete intenzione di visitare queste zone avete scelto veramente bene perché i paesaggi che vedrete sono davvero stupendi e vari. Note preliminari: cambio euro – dollaro circa 1,2. Costo totale del viaggio di due settimane per due persone circa € 4.300 inclusi 400 € di shopping. 4.100 km percorsi in 11 giorni con auto a noleggio. Tutti gli hotel prenotati dall’italia (su booking.com, expedia.com, xanterra per death valley e grand canyon) tranne quello a Los Angeles. Sabato 5 Giugno: volo Venezia-San Francisco con scalo ad Amsterdam con KLM, costo a/r per persona € 750 (prenotato su expedia.com). Pernottamento presso Adante Hotel, vicino a Union Square, costo camera doppia 60 €. Siamo arrivati in città alle 15:00 un po’ distrutti dal fuso e dal viaggio ma ci siamo subito avventurati a SF camminando verso Union Square e poi attraversando Chinatown. Domenica 6 Giugno: giornata completamente dedicata alla visita di SF, lunga camminata verso la zona dei moli, visita al turistico molo 39, da dove ammirare l’isola di Alcatraz e i numerosi leoni marini. In tarda mattinata noleggiamo le bici per attraversare il Golden Gate e arrivare a Sausalito, piccolo paese sulla baia, troviamo il ponte nella sua versione più famosa…avvolto nella nebbia e questo lo rende ancora più affascinante. La bici è un ottimo mezzo per fare questa gita, il tragitto è gradevole e si è sempre su pista ciclabile. La sola andata è circa 13 km, si può rientrare in traghetto ma noi optiamo per il ritorno in bici che ci permette di vedere il ponte in modo più nitido visto che la nebbia si è un po’ diradata. Ritorno al molo, un po’ di shopping, cena e nuova lunga camminata per rientrare in albergo. Lunedì 7 Giugno: mattina dedicata alla visita di SF, in particolare il civic center e Alamo Square con le famose case vittoriane e una splendida veduta della skyline. Sicuramente SF merita qualche giorno di permanenza, è una città che affascina con i suoi saliscendi, la zona dei moli, il Golden Gate, Chinatown e i suoi grattacieli. Torniamo in zona Union Square per andare a ritirare la nostra auto. E’ una confortevole Ford Fusion prenotata con la Dollar al prezzo di 450 € per 11 giorni. Da qui, dopo un piccolo ritardo dovuto al mancato funzionamento del navigatore, parte il nostro viaggio on the road. La tappa di questo pomeriggio ci porta a Midpines alle porte del parco Yosemite. Circa 3,5 ore di viaggio. Alloggiamo in camera doppia presso lo Yosemite Bug Hostel, prezzo di 100 € a notte. Sistemazione veramente bella, l’hotel è costituito da casette di legno immerse nel bosco e servono cibo di qualità decisamente elevata rispetto a quanto troveremo nel resto del viaggio. L’hotel si trova a circa 45 minuti dall’entrata di El Portal dello Yosemite. Per stare più vicino al parco occorre spendere cifre superiori o accontentarsi sul tipo si alloggio (tenda). Martedì 8 Giugno: sveglia presto e dopo aver fatto colazione e aver ritirato il nostro pranzo al sacco via alla scoperta del nostro primo parco. Facciamo, al costo di 80 USD, la tessera che ci permette di entrare per un anno in tutti i parchi nazionali americani. Fatela se pensate di entrare in almeno 4 parchi visto che ognuno costa circa 20-25 USD. La giornata di oggi è dedicata alla visita della Yosemite Valley, dove facciamo belle camminate verso il Mirror Lake, le Yosemite Fall e le Bridalveil Fall. Dalla valle si possono ammirare le due famose pareti rocciose chiamate El Capitan e Half Dome che dominano un paesaggio meraviglioso. Ritorno a Midpines, cena e a letto presto. Mercoledì 9 Giugno: ripartiamo alla volta dello Yosemite, la prima tappa di oggi è Glacier Point posto a circa 2500 m da cui si ha una meravigliosa vista panoramica della valle visitata il giorno prima. Controllate che la strada per raggiungere Glacier Point sia aperta, è infatti chiusa per neve fino a primavera inoltrata. Pomeriggio dedicato alla visita della foresta di Mariposa, vicino a Wawona, dove si possono vedere le gigantesche sequoie. Se vi piace camminare non fermatevi nel lower trail ma andate fino all’upper, qui c’è molta meno gente e più sequoie e se siete fortunati come noi potrete vedere qualche cerbiatto fare capolino nel bosco. Lo Yosemite è veramente un parco bellissimo. Vi consiglio, se avete tempo, di fermarvi almeno 2 giorni. Se avete solo 1 giorno andate nella valle e se riuscite fate una puntata a Glacier point. Giovedì 10 Giugno: lungo trasferimento (circa 6,5-7 ore) dallo Yosemite alla caldissima Death Valley attraverso il Tioga Pass (3000m), ancora innevato. Anche qui accertatevi dell’apertura della strada. Durante il viaggio abbiamo vissuto un piccolo momento di panico quando poco dopo aver imboccato la strada per la Death Valley, quindi con alle spalle 50km di niente e davanti 100km peggio e cellulare senza campo, si è accesa la spia dell’olio. Per fortuna abbiamo trovato uno stabilimento di estrazione del sale da dove abbiamo chiamato l’assistenza la quale ci ha detto che la macchina avrebbe dovuto fare il tagliando entro 1000 miglia, quindi a Las Vegas sosta alla Dollar. Alloggio presso lo Stovepipe Wells, hotel carino e dal prezzo abbordabile (circa 70 €) considerando la posizione all’interno del parco ma con un grave inconveniente…il condizionatore è molto molto rumoroso quindi potete decidere se stare svegli per il rumore o per il caldo, consiglio portatevi dei tappi per le orecchie. Venerdì 11 Giugno: mattina di visita alla Death Valley: badwater, punto più basso, deviazione per la Artist drive, camminata al golden canyon (carina ma molto faticosa per il caldo) e poi soste ai punti panoramici di Zabriskie Point e Dantes View (1500m); da quest’ultimo c’è una vista impressionante della valle. Anche se visitata un po’ in fretta, la Death Valley ci è piaciuta tantissimo per i suoi paesaggi assolutamente particolari e incontaminati. Nel pomeriggio trasferimento a Las Vegas (2,5 ore) e dopo sosta alla Dollar per cambio auto arrivo al Fitzgerald Hotel (doppia 32€ a notte), ottima sistemazione per costo e posizione. Si è nel cuore di downtown la zona con i primi casinò di LV, direttamente su una zona pedonale dove c’è molta animazione durante la sera. La Strip con i famosi alberghi è a circa 3 km e ci si può arrivare in autobus a tutte le ore del giorno e della notte. Sabato 12 Giugno: prendiamo l’autobus alla volta della strip e iniziamo il giro per i più famosi alberghi: New York, Parigi, Venetian, Bellaggio, Caesar, Wynn…è incredibile cosa hanno costruito in questa città, va assolutamente vista una volta nella vita. Da non perdere lo spettacolo della fontana davanti al Bellaggio e la vista dalla cima della Stratosphere Tower. In serata ci dedichiamo un po’ al gioco ma lo facciamo nei casinò di downtown dove le puntate minime sono più alla portata delle nostre tasche. Domenica 13 Giugno: nonostante le ore piccole di ieri sera oggi ci alziamo presto perché ci attende una giornata molto intensa ed oltretutto “perderemo” un’ora di tempo per via del fuso orario diverso che c’è in Utah. La prima tappa è lo Zion National Park (circa 3-3,5 ore da LV), lasciamo la macchina al centro visitatori, e prendiamo la navetta per visitare il parco. Purtroppo non abbiamo tempo per camminare molto all’interno del parco ma comunque Zion merita una sosta anche se breve, il contrasto tra le rocce rosse e la vegetazione è veramente spettacolare. Ripartiamo poi alla volta di un altro parco, il Bryce Canyon. Ci arriviamo in circa 2 ore attraversando paesaggi veramente belli; nonostante il freddo (Bryce è oltre i 2000 m e ci saranno attorno ai 15° con forte vento) ci dirigiamo subito verso i punti panoramici e rimaniamo veramente estasiati, questo canyon è veramente bello. Anche qui bastano un paio d’ore per la visita ma avendo più tempo ci si può avventurare nei numerosi sentieri. Ci trasferiamo a Panguitch (circa 35 minuti) dove alloggiamo al Western Motel (65 €), Panguitch è una piccola città ma con diversi motel. Probabilmente non prenotando avremmo potuto risparmiare qualcosa. Lunedì 14 Giugno: oggi altra lunga tappa che ci porta al tanto atteso Gran Canyon. Ci aspettano circa 6 ore di viaggio, per fortuna recuperiamo l’ora persa ieri visto che l’Arizona pur avendo lo stesso fuso dello Utah non ha l’ora legale quindi per capirci ha la stessa ora di California e Nevada. Dopo numerose soste negli spettacolari view point (in alcuni ci sono anche piccoli mercatini degli indiani) e una sul bel lago Powell (anche qui siamo entrati grazie alla tessera per i parchi); arriviamo nel primo pomeriggio all’ingresso del parco nazionale del grand canyon. Basta arrivare al primo punto panoramico per restare estasiati di fronte a tale meraviglia. Passiamo l’intero pomeriggio ad ammirare i vari panorami spostandoci un po’ in macchina, un po’ con le navette e un po’ a piedi. Da vedere assolutamente il tramonto. Alloggiamo presso il Marswick lodge (circa 70 €), sistemazione comodissima visto che si trova nel grand canyon village. Martedì 15 Giugno: dopo un’ultima, breve passeggiata sulle sponde del canyon prendiamo la macchina e lasciamo quello che è stato l’ultimo parco del nostro viaggio. Oggi torniamo in California, ci aspetta un lungo viaggio di 8 ore per arrivare a Los Angeles. Inoltre dopo poco i paesaggi non sono più quelli incantevoli a cui ormai eravamo abituati. Comunque guidare in america è sempre molto rilassante per noi abituati al traffico italiano, perciò anche questo trasferimento passa senza molti problemi. Arriviamo a Los Angeles prima di cena e cerchiamo un Motel in Hollywood Boulevard, rimaniamo subito un po’ delusi dal famoso viale che è molto squallido rispetto a come ce lo aspettavamo. Rimandiamo comunque ogni giudizio definitivo a domani perché stanchi decidiamo di andare a cena, purtroppo optiamo per un ristorante tailandese, carino come locale ma terribile come cucina…per la prima volta nella vita, noi 2 ottime forchette, non tocchiamo niente! Mercoledì 16 Giugno: partiamo subito per approfondire la nostra conoscenza di LA ma come ieri sera restiamo delusi, anche la zona della famosa Walk of Fame si rivela non all’altezza delle attese. Decidiamo allora di fare un giro a Beverly Hills dove si possono ammirare alcuni villoni (per lo più soli i muri di cinta), poi andiamo verso l’oceano attraversando i quartieri di Venice Beach e Santa Monica, fermandoci a Malibù. Anche qui siamo abbastanza delusi, ci aspettavamo una serie di locali sulla spiaggia con tavole da surf in bella esposizione ma non troviamo niente di ciò (forse anche per il poco tempo dedicato alla ricerca…). Dopo un breve pranzo lasciamo la litoranea per andare verso Camarillo, qui si trova un grande outlet dove si possono comprare vestiti di marche più o meno note a prezzi veramente vantaggiosi. Dedichiamo l’intero pomeriggio allo shopping e poi ci dirigiamo verso Santa Barbara dove alloggiamo presso il Fiesta Inn (65 €). Finalmente una bella località di mare anche se rispetto alle nostre abitudini si “spegne” molto in anticipo, negozi e ristoranti, infatti, chiudono abbastanza presto. Giovedì 17 Giugno: dopo un breve giro a Santa Barbara partiamo in direzione nord, oggi faremo gran parte della costa californiana. Facciamo alcune soste: a Guadalupe per vedere le dune di sabbia e per pucciare i piedi nel Pacifico (anche se la temperatura e il sempre intenso e fresco vento non invogliavano), a Morro Bay, carina località di mare, per pranzo e in un punto panoramico per ammirare gli elefanti marini. Da qui in poi la costa diventa più bella con scogliere a picco e baie che si susseguono, ma la guida più stressante, è tutto un saliscendi e una curva dietro l’altra. Iniziamo quasi a rimpiangere il fatto di aver optato per la litoranea e non per l’autostrada. Il rimpianto aumenta quando, nei pressi di Monterey, ci ritroviamo imbottigliati, incoscientemente, nel traffico causato dalla prima giornata degli US Open di golf! Per via di questo imprevisto arriviamo a Santa Cruz solo per cena, anche perché qui come in tutto il resto del viaggio è difficile trovare ristoranti aperti verso le 9. Alloggiamo presso il Travelodge Santa Cruz per circa 65 €. Venerdì 17 Giugno: è il giorno del rientro, abbiamo solo il tempo per una passeggiata nel centro di Santa Cruz, niente di speciale, prima di tornare all’aeroporto di San Francisco per, purtroppo, tornare a casa. E’ stato un viaggio veramente bello, soprattutto fino alla tappa del grand canyon; col senno di poi avremmo preferito visitare qualche altro parco all’interno (canyonlands, capitol reef o la monument valley) e ripartire magari da Las Vegas. In realtà avevamo valutato questa ipotesi ma l’avevamo scartata per via dei costi più alti (volo e noleggio auto). Comunque il mio consiglio è, se riuscite, di stare il più possibile nei parchi, che sono la vera meraviglia soprattutto per noi abituati agli “angusti” spazi europei, ed evitare Los Angeles (anche se noi l’abbiamo visitata in modo superficiale) e la costa californiana; in realtà ci sono anche qui bei paesaggi ma certamente non più di quelli che si possono ammirare sulle strade litoranee italiane.


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