Stati Uniti, il nostro viaggio di nozze

Tour delle principali città degli Stati Uniti; tour in auto della costa tra New York e Boston, Tour in auto tra Utah, Arizona, Nevada e California. Visita dell'isola di O'Hau, Hawaii, Florida e Washington DC
Scritto da: nicola&giada
stati uniti, il nostro viaggio di nozze
Partenza il: 26/07/2009
Ritorno il: 31/08/2009
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
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Era tutta la vita che sognavamo di poter andare a visitare e a toccare con mano i mitici Stati Uniti d’America , cosi non abbiamo avuto dubbi sulla destinazione del nostro Viaggio di Nozze. Un bel po’ di mesi per organizzare tutto e via… senza appoggiarci a nessuna agenzia , soltanto utilizzando internet ed una Santa Poste pay, ci siamo sposati il 25 Luglio 2009 , e la mattina del 26 Luglio avevamo già il nostro aereo che ci aspettava sulla pista ; Volo Bologna-> New York con Air France.

  • NEW YORK

Arrivo in serata a New York ,aeroporto JFK ; il primo impatto con le formalità di ingresso negli Stati Uniti non è dei migliori , una fila di mezz’ora per riuscire a ricevere i timbri di ingresso , dopo aver compilato 2volte i vari formulari , dato che l’unica lingua rimasta era il giapponese, siamo stati anche troppo bravi .. Taxi dall’aeroporto fino a Manhattan, tariffa flat 40 Usd, alloggio presso Holiday Inn di Columbus Circle ( albergo di buona qualità , pulito ed in buona posizione , angolo SW di central park, prenotato dall’Italia ) 3 gg di visita a NY con le classiche mete : Statua della Libertà , Wall Street, Ground zero , Empire State Building, Central Park, Ellis Island, Time Square. Abbiamo trovato NY moto pulita, ordinata e consigliamo caldamente di noleggiare una mountain bike e lanciarsi in un giro all’interno di Central Park ( calcolare almento ½ giornata, non è proprio un giardino pubblico….) da non perdere la visita al museo galleggiante delle portaerei Intrepid e la visita all’Empire State Building.

  • RHODE ISLAND E BOSTON

La mattina del 4°giorno , taxi verso l’aeroporto LaGuardia per ritirare al noleggio Hertz l’auto prenotata dall’Italia : Toyota Camry praticamente nuova, rigorosamente 2.5 benzina ( consigliamo di prenotare l’auto per tempo , costa anche meno ) . Partenza verso Boston , Highway 95 north, deviamo verso lo stato di Rode Island e arriviamo a Newport. Bellissima cittadina immersa nell’oceano atlantico, un sacco di risotoranti di pesce sul mare, e prati all’inglese ovunque. Pernottamento in un motel e il mattino successivo di dedichiamo alla visita del centro , percorriamo Ocean Drive una strada che costeggia la costa frastagliata, tra ville antiche con parchi bellissimi . ( alcune sono visitabili ) Nel primo pomeriggio partiamo alla volta di Plymouth , dove abbiamo saputo che si può effettuare whale watching, ma putroppo arriviamo tardi e non ci rimane che goderci una bella passeggiata sulla spiaggia ed un freschissimo bagno nelle acque cristalline ma GELIDE dell’oceano. Il mattino successivo decidiamo di partire di buon ora e di andare a visitare Marthas Vineyard , un isola a circa 1 h di traghetto da Woods Hole . L’isola è molto bella , con scogliere e paesini caratteristici , si gira benissimo con il serivizio autobus ben organizzato. Putroppo il tempo non ci aiuta molto , ma siamo soddisfatti . rientriamo a Woods Hole e partiamo verso Boston per riconsegnare l’auto al noleggio dell aeroporto Logan. Di nuovo taxi ed arriviamo ad un hotel nei pressi dell’aeroporto che avevamo prenotato il giorno prima. Il mattino successivo visitiamo Boston, cittadina molto bella ed ordinata, con un parco bellissimo e numerosi edifici storici , tra cui la prima sede del governo americano , che è un piccolo edificio a tre piani in mezzo al downtown pieno di grattacieli . Pranziamo in un ristorantino sulla baia che sembra abbracciare la città . ( astice con patatine fritte tipo san carlo , uhm….. ) Nel tardo pomeriggio ritiriamo le valigie lasciate al motel e ci rechiamo al Logan per il ns volo con destinazione Salt Lake City, Utah.

  • TOUR PARCHI NAZIONALI

( Arches, Monument Valley, Antelope canyon, Death valley, Yosemite ) Arrivo a Salt Lake City e soggiorniamo in uno stupendo motel Hamilton Inn in zona aeroporto , con tanto di piscina a forma di cuore e colazione esagerata.. Dedichiamo la mattina successiva ad una rapida visita a SLC , ma torniamo abbastanza delusi e soprattutto molto accaldati . Ritiriamo la seconda auto , Chevrolet Impala 3.5 benzina, sempre alla Hertz presso l’aeroporto di SLC e partiamo verso Sud , direzione Moab , il paese che sorge nelle immediate vicinanze degli Arches National Park . Ci attende un tour stupendo tra Utah, Arizona , Nevada e California per un totale di 2403 Miglia ( 3600 km circa ) . Lasciata SLC , dopo un paio d’ore il panorama comincia a farsi interessante , cominciano a vedersi le tipiche strade infinite, piene di Dump ( gobbe ) e American Trucks; in diversi tratti costeggiamo la ferrovia dove le locomotive diesel trainano convogli lunghissimi. Arriviamo a Moab verso le 19, troviamo posto in un Motel 6 , la cittadina si rivela molto carina, ricca di motel, locali e ristoranti anche se totalmente immersa nel nulla. Il mattino seguente entriamo agli Arches di buon ora, per cercare di evitare il caldo e acquistiamo il National Parkpass , che da la possibilità di accedere a tutti i parchi nazionali usa al prezzo di 80 Usd. Consigliamo caldamente la visita di Arches, i paesaggi e l’atmosfera che si respira all’interno sono senza pari . Usciamo da Arches verso le 11 in quanto l’atmosfera comincia a farsi rovente e iniziamo un escursione sul fiume Colorado a bordo di un gommone . Ci siamo affidati alla Tag-A-Long expedition e vi assicuro che il divertimento è assicurato ; rapide col gommone, bagni nel fiume a volontà e un divertente pranzo consumato su una spiaggetta sulle rive di questo fiume , avendo come cornice i canyon di arches .. Il giorno seguente lasciamo Moab e continuiamo a dirigerci a Sud verso la Monument Valley; anche in questo tratto di strada incontriamo paesaggi sconfinati e stupendi , risalendo fino ad incontrare di nuovo una vegetazione verdissima e scendendo nuovamente nel deserto fino a Mexican Hat, dove percorriamo quella che è descritta da tutti come la più scenic delle scenic byways d’America, la I 163; verrebbe voglia di stoppare la macchina ogni 2 minuti per fermarsi ad ammirare e respirare la quiete di queste terre….. un esperienza da provare. Verso ora di pranzo arriviamo all’ingresso della Monument Valley , ricco di indiani Navaho che vendono ai lati della strada gioielli fatti da loro con pietre locali . Effettuiamo qualche simpatico acquisto , immancabile la foto della strada che entra nella Monument .( una delle immagini più note degli States ) Pranziamo presso il centro visitatori ed entriamo con l’auto per il giro all’interno del parco ( qui scopriamo che il ns pass non vale , in quanto il territorio è riserva indiana ) . 2 ore di strada polverosissima e piena di buce per ammirare tutti gli scorci che è capace di regalare quest aera, da John Ford’s point, alle Three sisters, ecc.. Ripartiamo nel tardo pomeriggio verso Page ed il Lago Powell, dove arriviamo in serata. Page è una cittadina molto carina affacciata su questo enorme lago artificiale dall acqua chiarissima. Pernottiamo in un fantastico ranch/motel in perfetto stile western, dove il proprietario, un vero cow boy, la sera intrattiene gli ospiti con barbecue all’aperto e il gioco del lancio del ferro di cavallo . Il giorno seguente visitiamo Antelope Canyon , un canyon forse meno noto di tanti altri , ma vi assicuro vale la pena di visitarlo : stretto ed angusto rivela colori e giochi di luce unici . ( mezzogiorno è l’orario consigliato per la visita ) Nel pomeriggio ci godiamo un bel bagno nelle acque del lago Powell , brulicante di moto d’acqua, gommoni , ecc.. e con spiagge di sabbia finissima, tant’è che sembra quasi di essere al mare . La mattina successiva partiamo da Page verso il Grand Canyon North Rim, l’ingresso nord che è quello meno visitato , più verde e selvaggio . Durante il percorso infatti la strada sale molto e ci troviamo a più di 2000 metri godendoci un po di fresco che cominciavamo a rimpiangere. Ad un tratto , proprio di fianco alla strada in una enorme altopiano ecco una mandria di bisonti pascolare pacificamente.. Ci rendiamo conto che quest’aerea è veramente fantastica , per non parlare del Grand canyon lodge costruito in sasso proprio in riva al canyon dal quale si gode una vista fantastica del canyon, da qui partono vari percorsi da fare a piedi, optiamo per un paio d’ore di passeggiata sostando a tutti i Viewpoint , decidiamo di partire poco prima di pranzo e subito ci fermiamo x pranzare ancora alll’interno del parco in un grill dove mangiamo un magnifico BULL BURGER che ricorderemo per tanto tempo… anche adesso. Scendiamo quindi dalle montagne e ci ritroviamo nuovamente immersi nel deserto , oltrepassiamo il Colorado ed eccoci arrivati al Grand Canyon South Rim. Vale la pena salire sulla torre costruita dagli indiani per godere al meglio del panorama, che è molto diverso rispetto a quello del Nort rim, ma ugualmente affascinante. Procediamo in direzione grand canyon village osservando il panorama da altri view point, ma decidiamo di non pernottare in questa zona ma procedere già a Sud verso Williams , la nostra prima meta delle Route 66. Ceniamo in città in una caratteristica officina / risorante e pernottiamo in un altrettanto caratteristico motel , dove si dorme nei vagoni del vecchio Santa Fe . Williams è molto curata, tante le rappresentazioni dei vecchi distributori di benzina, meccanici , gommisti , ecc.. tipici della Route 66. Il mattino partiamo e , ovviamente, non percorriamo la rapida Highway I40W in direzione ovest, ma percorriamo la parallela OLD ROUTE 66 per tutta la prima mattinata, attraversando Ash Fork, Seligman e Peach Springs. Ognuno di questi paesini ha qualcosa di caratteristico da offire, per rendere bene l’idea sembra di essere proiettati nel film di Walt Disney ‘Cars’ , ed i vari personaggi li incontriamo proprio tutti : Cricchetto, Luigi , Hudson Hornet, ecc… ed effettivamente capiamo che la storia raccontata in Cars è proprio ciò che è accaduto a queste bizzarre località . Lasciamo la Route 66 a Kingman e procediamo verso Las Vegas, attraversando la diga di Hoover, dove ovviamente ci fermiamo per una breve visita. Eccoci quindi entrare in Nevada, percorrendo la Us 95 nord oltrepassando Las Vegas. ( abbiamo scelto di non fermarci a Las Vegas in quel momento poiché era venerdì, e ci è stato sconsigliato a gran voce di frequentare LV nel weekend per via dei prezzi che raddoppiano rispetto agli altri giorni della settimana ) Viaggiamo attraverso il deserto del Nevada, incontriamo più che altro gli ingressi delle varie basi aeree di Indian Springs, Desert Rock, Yucca e infinite distese di sabbia e sassi fino ad arrivare a Beatty , dove soggiorniamo in un Motel / Casino. Il mattino successivo partiamo di buon ora per addentrarci in Death Valley, passando dall ingresso Nord, dal quale si raggiunge Scottish Castle. Visitiamo dapprima Ubehebe Crater, un view point situato alla sommità di un cratere vulcanico ed in seguito ci rechiamo a visitare Scottish Castle ; una costruzione bizzarra , eretta da un altrettanto bizzarro personaggio che sosteneva di aver trovato l’oro nella valle della morte, e visse li tutta la sua vita. Il castello è visitabile e molto bello , gli interni sono perfetti negli arredamenti e un buon servizio di guide ranger accompagnano nella visita . ( naturalmente non in Italiano ) Prima di pranzo ci rimettiamo in cammino verso Tonopah, dove ci aspetta una sana sosta presso un buon McDonald. Nel pomeriggio proseguiamo il ns viaggio verso Lee Vining e a Coaldale entriamo in California, ma il paesaggio rimane piuttosto desertico fino a Bentos, dove svoltiamo sulla California 120 che iniza a salire in montagna e che scopriamo essere molto piacevole da percorrere ,troviamo Dump per quasi 10 km , tant’è che abbiamo addirittura saltato con la nostra Impala su un dosso da paura… saliamo a quasi 2000 metri e ritroviamo nuovamente le foreste , fino ad arrivare a Mono Lake ; un lago naturale che si è ritirato nel corso degli anni per ¾ della sua ampiezza , perché fornisce acqua a Los Angeles ma è un lago senza emissario . Da vedere le curiose formazioni calcaree che svettano dall’acqua e che rendono questo paesaggio surreale, quasi lunare. Dopo la sosta a Mono Lake siamo praticamente arrivati a Lee Vining e siamo ai piedi della Sierra Nevada … cerchiamo un motel per la serata, cena e….. cerchiamo di trovare un alloggio dentro al Yosemite National park per la sera successiva, ma il panico ci assale, sembra essere tutto pieno !!! l’idea di dormire la prossima notte in macchina sembra farsi sempre più reale, perciò decidiamo di lasciare perdere le ricerche e vedere se domani saremo più fortunati . Partiamo da Lee Vining salendo sulla Sierra Nevada attraverso il Tioga pass , dal quale poi scenderemo verso Yosemite village. La Tioga pass scenic byway è senz’altro la più bella strada di montagna da noi mai percorsa , vette di granito altissime ( il passo è a 3000 m di quota ) e un cielo azzurro regalano un piacere incredibile ad attraversare questi luoghi , sono numerosi i laghi dalle acque cristalline, tra cui , il più grande è il Tenaya Lake. Finalmente poco prima del passo ecco il casello di accesso allo YNP , e la strada inizia a snodarsi nella foresta affiancando un ruscello che si snoda tra foreste e prati di montagna ; sono numerosi i viewpoint a cui potersi fermare , ma questa strada è in realtà un intero viewpoint…. Toloumne meadows, Lambert Dome, Pothole Dome, Olmsted point,Half Dome, ecc.. sono solo alcuni dei più famosi . Siamo quasi del tutto scesi dal passo quando arriviamo a Tuolomne Grove, dove scendiamo per una passeggiata di 90 minuti circa per ammirare le sequoie giganti , per chi non le ha mai viste prima, come noi , è un bell’impatto !! Finalmente lasciamo la Tioga pass road e ci dirigiamo verso Yosemite village, e anche entrando nella Yosemite village, vi possiamo assicurare che lo spettacolo non manca… montagne altissime separate da una vallata verde e assolutamente pari … Parcheggiamo l’auto e studiamo come pianificare questi 1,5 giorni per visitare Yosemite. Decidiamo quindi di effettuare un bel picnic rilassante in una picnica aerea affianco al ruscello che si snoda nella vallata e prenotiamo per il giorno successivo un tour a cavallo di ½ giornata. Successivamente possiamo dire che la fortuna aiuta gli audaci , in quanto riusciamo a prenotare il pernottamento in uno stupendo bungalow proprio nello yosemite village, per cui siamo entusiasti di poter dormire all’interno di questa meraviglia della natura !! Nel tardo pomeriggio saliamo con l’auto sino a Glacier Point ; la strada per arrivarci è molto panoramica e piacevole da percorrere, e Glacier Point è veramente fantastico, si gode una visuale quasi a 360° di tutto quello che è lo Yosemite park e ci fermiamo li fino ad ammirare il tramonto, uno spettacolo che vi consiglio di non perdere. Rientriamo verso la valle e ceniamo nel ristorante dello Yosemite village ; un ottima cena ad un prezzo consono , ma paghiamo volentieri il conto perché erano ormai troppi giorni che la situazione cibo rasentava il minimo della decenza, per noi Italiani .. Il giorno successivo facciamo una bella passeggiata di circa 2,5 ore fino alle Lower Yosemite falls ; il percorso è un po’ in salita ma adatto a tutti , altro picnic e via con la passeggiata a cavallo pomeridiana, che si rivela essere molto semplice ma comunque affascinante. Nel tardo pomeriggio lasciamo tristi Yosemite e scendiamo verso la “vera” e calda California ; direzione Santa Cruz .

  • SAN FRANCISCO

Pernottamento in un motel lungo la strada, arrivamo a Santa Cruz nella prima mattinata, il tempo è nebbioso e rimaniamo sorpresi perché all’interno era molto caldo e sulla costa è veramente freddo , comunque abbiamo il nostro primo impatto con l’Oceano Pacifico e data la temperatura facciamo una bella colazione americana su un bar della spiaggia, con tanto di uova strapazzate, patate arrosto , ecc…. cominciamo ad immedesimarci nella parte !! Partiamo quindi in direzione San Francisco , percorrendo la strada costiera che è un po’ più lunga ma di sicuro più panoramica; lasciamo l’auto al SF international airport. Dall’aeroporto scopriamo che downtown è distante circa 2 ore di autobus, e finalmente arriviamo all’ Hotel California di Geary street ( non potevamo prendere un hotel diverso …. ) L’albergo si rivela carino e soprattutto in buona posizione per visitare la mitica SF. Ci dirigiamo subito verso downtown ed arriviamo ad Union Square, dove abbiamo il primo magico incontro con le fantastiche Cable Cars….. che useremo per quasi tutti i nostri spostamenti nei prossimi 3 giorni . Visitiamo quindi Alcatraz ( vi consigliamo di prenotare la visita per tempo dall’Iltalia come abbiamo fatto noi ) merita assolutamente visitare il carcere utilizzando l’audioguida in italiano che rende la visita veramente toccante . Visitiamo Sausalito e il Golden gate bridge, la Coit Tower, Pier 49, Presidio, Lombard Street, Japanese tea gardens, ecc… San Francisco ci è piaciuta moltissimo , è sicuramente la più affascinante delle città americane che abbiamo visitato e ed è magicamente incastonata in una baia stupenda. I repentini cambiamenti di tempo a volte danno fastidio , ma possiamo dire che siamo stati fortunati incontrando la nebbia solo il primo pomeriggio , e in seguito sempre sereno. Comunque il consiglio è quello di portarvi una buona giacca a vento , anche nel mese di Agosto. Dopo 3 giorni lasciamo al mattino presto San Francisco facendo ritorno all’aeroporto, dove ci aspetta il volo diretto SF-> Honolulu ( Hawaiian Airlines ) .

  • HAWAII ( isola di O’Hau )

Dopo 7 ore circa di volo , finalmente scorgiamo sotto di noi le prime isole Hawaiane , e l’emozione è fortissima.. scendendo di quota intravediamo la rada di Pearl Harbour con alcune navi della flotta del Pacifico all’ancora, e fuori dal porto un sommergibile americano in emersione che si accinge ad entrare nella baia. Trasferimento con il pullman fino al Best Western Waikiki Coconut ; albergo molto bello , in stile moderno , pulitissimo e con una abbondante colazione. La posizione è buona , a circa 200 metri dal mare e a 100 metri dalla passeggiata serale di Waikiki. Finalmente siamo in spiaggia e rimaniamo colpiti dalla cornice che ci circonda, una spiaggia bianca, un acqua cristallina, e alle spalle, dietro alle palme, alberghi , discoteche, ristornanti , molto strano , ma bellissimo . Sullo sfondo della baia , il vulcano Diamone Head. Ci aspettano 4 giorni di permanenza e di relax alle Hawaii , ne abbiamo bisogno dopo il caldo sofferto nei deserti di Utah, Nevada e Arizona, e dopo tutte le miglia che abbiamo percorso on the road. Decidiamo di affittare dapprima una moto ‘custom’ per effettuare un giro dell’isola , ma dopo qualche Km ci rendiamo conto che ad O’Hau cè sempre molto vento e per il giorno successivo optiamo x noleggiare una più comoda Ford Mustang cabrio , è tutto un altro viaggio .. L’isola regala scorci molto belli , è verdissima con montagne molto alte all’interno , che ricordano quelle di Jurassic Park ( infatti scopriremo poi che il filme è stato girato proprio alle Hawaii ) .La popolazione locale è caldissima e gentilissima e dopo qualche incontro anche noi salutiamo con “Haloa “…. Raggiungiamo Ovest dell’isola la stupenda spiaggia ( National Park ) di Hanauma Bay ; spiaggia con barriera corallina fantastica, ricchissima di pesci , sabbia stupenda, e prato verdissimo, un vero paradiso. Nel Nord da menzionare sicuramente è Turtle Bay , dove ci ritroviamo ad essere catapultati dalle spiagge affollate alle spiagge deserte; siamo da soli in un paradiso che sembra incontaminato. L’incontro con le Tartarughe marine avviene per caso , le notiamo dall’auto su una spiaggia vicino a Shark’s Bay , e corriamo subito a vederle . Ne troviamo circa 10 , che cercano di risalire la spiaggia per fermarsi a prendere il sole. Sono bellissime e le più grosse avranno un diametro di un metro e mezzo, fantastiche !! La cosa sconcertante è che possiamo metterci il costume e fare il bagno assieme a queste meraviglie, che incuranti della nostra presenza provano a passarci tra le gambe senza problemi , incredibile !! Un bel picinic in spiaggia con Ananas, e frutti esotici comprati dai contadini locali è quello che ci vuole, ci rimarrà in mente per un bel po’ il sapore di questa frutta , soprattutto gli ananas maturati fino all’ultimo giorno sotto il sole… Il giorno successivo decidiamo di rimanere in spiagga a Waikiki e prendere lezioni di Surf !! Ovviamente le onde erano piccole ( 1 metro circa ) , ma con il nostro istruttore Mike e 3 ore di lezione, riusciamo sfrecciare sulle onde, con tanto di servizio fotografico ( un po caro.. ) , ma che soddisfazione , ritrovarsi a fare SURF IN THE U.S.A……. L’ultimo giorno di permanenza lo dedichiamo infine ad una doverosa visita per rendere omaggio a ciò che è successo a Pearl Harbour : Arizona Memorial, Ford island, Uss Missouri , Punchbowl sono appuntamenti da non perdere, in particolare Arizona Memorial e Uss Missouri meritano al 100% di essere visitati . Calcolate una mezza giornata abbondante per la visita di questi luoghi , che si può effettuare solo con visita organizzata, da soli non si può. Ultimo bagno pomeridiano ed in serata lasciamo a malincuore O’Hau, con il volo per Las Vegas ( sempre Hawaiian) ma la promessa è fatta : “Torneremo !”

  • LAS VEGAS

Dopo la notte trascorsa in aereo sbiarchiamo di nuovo nel caldo torrido del deserto all’aeroporto McCarran di Las Vegas, shuttle bus verso lo Strip , che è vicinissimo all’aeroporto e approdiamo al nostro albergo , il Planet Hollywood . L’albergo è da cartolina e scopriamo essere uno dei più importanti e famosi di Las Vegas, arriviamo distrutti dal volo e dormiamo tutta la mattina, tentiamo di uscire nel pomeriggio per un tour dello strip ma sembra che qualcuno ti punti contro un asciugacapelli, è improponibile uscire dagli hotel prima di sera e quindi optiamo per una più fresca permanenza nella piscina dell’albergo fino ad ora di cena. Usciamo per cenare in uno dei tanti buffet della città dove spendi poco e mangi quello e quanto ti pare, abituati ai pasti americani siamo entusiasti di poter scegliere tra tante cose. LasVegas si rivela per come te la sei immaginata e per come la vedi in CSI , piena di gente che ha tanta voglia di divertirsi , esagerazione da tutte le parti , prostitute che ti vengono proposte ogni minuto , tanto bere, limousine luccicanti e ovviamente casinò. La cosa che ci ha colpito di più è di certo lo spettacolo delle fontane del Bellagio , che è sempre diverso a seconda della musica e vale veramente la penda vederlo . Decidiamo di tentare la fortuna al Paris, e investendo una somma modesta giochiamo alla Roulette per circa 2 ore , siamo soddisfatti di non aver perso più di tanto , per cui concludiamo la serata… Abbiamo deciso di passare una sola notte a Las Vegas giusto per toglierci la curiosità di vederla e possiamo dire che abbiamo fatto la scelta giusta, probabilmente per rimanere più tempo bisognerebbe essere in gruppo . La mattina successiva abbiamo il volo per Miami , con scalo ad Atlanta .

  • MIAMI BEACH ,CAPE CANAVERAL E FLORIDA KEYS

Arriviamo in mattinata al Miami international airport, e con 40 Usd abbiamo un taxi fino a Miami Beach . L’impatto con Miami è nella norma, non entusiasmante, forse anche per il caldo appiccicoso a cui non siamo più abitutati ( il caldo del deserto e delle Hawaii era secco e molto più sopportabile ) Il ns Hotel è di poche pretese, ma in ottima posizione, 50 metri dall’oceano , e all’inizio della famosa Ocean Drive. Parlando con altri Italiani scopriamo che Miami è famosa per gli hotel “fregatura “ , infatti in molti si lamentano di aver pagato tanto per servizi da poco . La spiaggia è molto grande e molto bella, il mare , nonostante sia una città è caraibico , sinceramente non pensavamo di trovare un mare cosi bello proprio davanti all’albergo… Sarà per il caldo , sarà per la stanchezza che abbiamo accumulato da settimane di entusiasmante ma anche stancante tour, decidiamo di poltrire un po’ in spiaggia ed evitiamo di lanciarci in tour della città ,ecc… ma ci godiamo il mare ed il noleggio moto d’acqua ….. fantastiche !! Prenotiamo un bel suv gigante alla Avis per partire verso le Florida Keys, ed attraversare il mitico Seven miles bridge. Al momento del ritiro dell’auto ci dicono che i suv sono finiti , cosi dobbiamo “accontentarci “ di una Chevrolet Camaro nuova fiammante……. Del resto ha solo 450 cv, speriamo di riuscire a sorpassare se ne avremo bisogno … L’interno della Florida è monotono e paludoso , notiamo diversi cartelli che avvisano a proposito di “crocodile crossing “ come da noi attraversano daini e cinghiali , la lo fanno i coccodrilli… arriviamo sulle prime isole Keys e in direzione Key West imbocchiamo il seven miles bridge, molto bello il panorama dal ponte, sembra di volare sull’acqua tra un isola e l’altra ; decidiamo di fermarci al Dolphin reasearch centre di Grass Key, dove a caro prezzo è possibile entrare e avere la possibilità di incontrare i delfini accarezzandoli , oppure, ancora più a caro prezzo , di fare il bagno con loro , decidiamo per l’incontro che risulta essere divertente. Il programma prevederebbe di arrivare fino a Key West e pernottare la , per poi fare ritorno il giorno successivo verso Orlando , ma scopriamo che quella sera stessa è stato confermato da Cape Canaveral il lancio dello schuttle Discovery , cosi decidiamo di fermarci al Bahia Honda State Park , per un bagno in acque cristalline e bollenti , che ricorderemo per molto tempo .. vi suggeriamo una visita a questa stupenda zona, anche se sulla spiaggia non si riesce a resistere per più di mezz ora per via del caldo e della sabbia rovente, cosi si finisce per consumarsi in acqua… Verso le 18 facciamo quindi dietro-front verso Orlando , per arrivare a Cocoa Beach dove troviamo un motel, e facciamo provviste di cibo e birra per assistere al lancio previsto per mezzanotte circa ; troviamo un luogo dove è presente un grande camper con parabole e maxischermi che fanno vedere le attività che si stanno svolgendo prima del lancio , se non chè a soli 8 minuti dalla partenza , il lancio viene rinviato di 12 ore … delusissimi torniamo al motel !!!! Il mattino dopo decidiamo di andare a visitare il JFK Space center di Cape Canaveral , e l’Astronaut Hall of Fame ; entrambi carini ma nulla di esagerato . Arriviamo ad Orlando , dove “visitiamo” uno dei più grandi outlet della Florida ( che prezzi!! ) e restituiamo la nostra Camaro all’Orlando int Airport, pernottiamo in un motel vicino all’aeroporto ed al mattino prendiamo il volo per la nostra ultima destinazione… Washington D.C.

  • WASHINGTON D.C.

Arriviamo a Washington al mattino e scopriamo che tra l’aeroporto Dulles ed il centro città ci sono due sane orette di shuttle bus… il nostro albergo è Henley Park hotel su Massachussets Avenue , poco distante dal Mall e dalle altre attrattive della città . ( albergo molto bello ed in ottima posizione ) Visitiamo dapprima il Mall con i giardini e il museo della storia americana. Il giorno successivo , dati gli spazi notevoli da percorrere decidiamo di noleggiare un tandem e con questo efficiente mezzo di trasporto visitiamo il Campidoglio , la National Library , i vari Lincoln monument, Jefferson Memorial, Roosvelt Memorial, ecc… scopriamo con amarezza che la White House è visitabile solo se prenotata almeno 2 mesi prima presso l’Ambasciata al proprio paese, per cui facciamo solo qualche foto dal cancello , come la maggioranza delle persone. Visitiamo il Washington Monumento ( L’obelisco ) dove si può salire con l’ascensore ed avere un bel panorama sulla capitale. Visitiamo inoltre il Vietnam e , WWII e Korea Memorials ed il Pentagono. Da visitare il quartiere di Georgetown , molto carino con una bella zona di bar e locali affacciati sul fiume Potomac. In generale Wahington ci ha impressionato per la vastità degli spazi , le strade e i giardini sono ancora più grandi di quelli già grandi delle altre città che abbiamo visto , ma a parte questo non ci ha colpito molto , anzi siamo rimasti un po’ delusi , sarà perché dalla Capitale ci saremmo aspettati qualcosa di più , avendo visto capitali come Roma , o Parigi , a nostro parere non c’è confronto. Cosi siamo arrivati al nostro ultimo giorno negli Stati Uniti ; prendiamo a noleggio l’ultima auto , attraversiamo il Maryland, il Delaware ed infine entriamo nel New Jersey , oltrepassando il ponte da Verrazzano ; come per saluto , diamo l’ultimo sguardo alla Skyline di Manhattan , che è stata la prima meta di un viaggio che noi riteniamo stupendo e carico di emozioni , come nessun altro lo è stato mai … questi posti e questo stile di vita ci ha colpito nel cuore, siamo impazienti di poter tornare e poter completare sempre più la conoscenza di questi vasti e mitici territori . Il volo di rientro da JFK a Bologna è carico di ricordi e commozione, ma anche di voglia di riabbracciare chi ci aspetta a casa, perché dopo cinque settimane un po’ di nostalgia cominciava a farsi sentire !!! Consigliamo a tutti di vedere gli Stati Uniti . Nicola & Giada



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