Stati Uniti e Canada nord orientali

Tour individuale di 16 giorni in auto tra città e natura
Scritto da: Paolo Tellaroli
stati uniti e canada nord orientali
Partenza il: 14/08/2014
Ritorno il: 31/08/2014
Viaggiatori: 3
Spesa: 3000 €
Ascolta i podcast
 

Milano – Boston – Maine

Partenza da Milano il 14 agosto 2014 con volo Alitalia Linate-Fiumicino-Boston. Tutto perfettto. Due notti a Boston presso il Courteyard Marriot Hotel, che abbiamo prenotato in anticipo. Gli hotel nel centro di Boston sono piuttosto costosi, ma il risparmio di due giorni per il noleggio dell’auto compensa il maggior costo dell’hotel downtown. Infatti fissare un hotel nelle località intorno a Boston avrebbe consentito un bel risparmio che però veniva annullato dalla necessità di allungare di due giorni il noleggio dell’auto, che sarebbe stata necessaria nel caso di alloggio fuori Boston.

Boston è una città molto bella; il giorno di Ferragosto lo abbiamo dedicato alla sua visita (freedom trail, beacon hill, north end, escursione al porto in barca che consigliamo vivamente, northend-little italy che conserva un’atmosfera più italiana rispetto alle Little Italy di altre città americane, messa serale nella cattedrale in mezzo a molti italoamericani); una giornata molto piena ma veramente piacevole e interessante.

Il giorno 16 ci rechiamo alla agenzia cittadina della Hertz dove abbiamo una piacevole sorpresa: senza aggravio di prezzo rispetto alla nostra prenotazione di un’auto più piccola ci viene assegnata una spaziosa e comoda Dodge Avenger, con la quale percorreremo più di 2800km. attraverso il Maine, il New Brunswick e il Quebec fino a Montreal. Il primo giorno molte ore di auto forse anche a causa del gran traffico di vacanzieri che vanno al mare. Ci fermiamo a Ogunquit, spiaggia molto bella e frequentata dai bostoniani, ma solo per poco tempo, perchè è affollata più delle nostre spiagge della Romagna. Visitiamo velocemente Kennebunch, Cape Elizabeth con il suo faro e Portland per arrivare poi fino a Brunswick (Maine) dove non troviamo un posto per dormire; in questi giorni tutte le località marine del Maine sono prese d’assalto. Dobbiamo andare fino ad Augusta per pernottare. Il giorno dopo ci deliziamo con una meravigliosa colazione con pancake ai mirtilli selvatici a South Rockport presso il Rockport Diner, tra persone del luogo che si godono il brunch domenicale. Purtroppo non abbiamo tempo da dedicare all’Acadia Park pur conoscendone il fascino. Ci rendiamo conto di avere completamente sacrificato il Maine , ma dobbiamo proseguire per essere a Blacks Harbor Canada la sera.

Fundy Bay – New Brunswick – Canada

Attraversiamo il confine con il Canada con una breve visita a St.Andrews on the Sea, località di mare molto bella per arrivare al B&B Harbor Tide Inn di Blacks Harbor NB, dove avevamo prenotato dall’Italia. Ci accolgono con calore in un B&B molto confortevole, telefonano all’unico ristorante del posto per prolungarne l’apertura e consentirci di cenare a prezzi modici (25 dollari canadesi a testa) a base di fish chowder e ottimo pesce.

Il mattino del 17 i nostri ospiti si premurano di scoprire per telefono se il tempo consente l’escursione di whale watchign che avevamo prenotato in anticipo dall’Italia. Tutto è ok, prendiamo il traghetto Blacks Harbor-Grand Manan, la più grande delle Fundy Islands e iniziamo 4 ore di whale watching su una barca a vela di “Whales-n-sails”. L’escursione è stupenda, con una naturalista che ci intrattiene per tutto il tempo e ci descrive tutti gli avvistamenti di balene molto numerosi e interessanti. La sera traghetto di ritorno alle 17.30 per Blacks Harbor. Colazione notevole il giorno dopo e partenza per costeggiare tutta la Fundy Bay e arrivare al Fundy Trail Parkway. Percorso affascinante in auto per noi che non abbiamo tempo, con zone attrezzate per godere dei panorami mozzafiato sulla baia; rimpiangiamo di non aver dedicato più giorni alla Fundy Bay, che ci avrebbero permesso di fare escursioni a piedi in questo parco e poter visitare altre località ineressanti come Cape Enrage, che purtroppo dobbiamo saltare per arrivare a Hopewell Rock Parc il pomeriggio con la bassa marea. Entriamo sotto gli archi delle rocce molto interessanti camminando sul fondo marino; fra qualche ora le famose maree della baia (le più alte del modo) ricopriranno tutto facendo salire il mare di almeno sette-otto metri (consultare in anticipo gli orari dell’alta e bassa marea prima di pianificare una visita). Motel in loco alla sera con cena di aragosta per 30CAD a testa. Come per il Maine ci rendiamo conto che andava aggiunta almeno una giornata alla visita della Fundy Bay.

Dal New Brunswick al Quebec

I giorni 20 e 21 agosto li dedichiamo ad attraversare il nordest del New Brunswick, tagliare la penisola della Gaspesie per arrivare sulla riva sud del S.Lorenzo.

Visita a Moncton (Magnetic Hill e Tide Bore dove perdiamo però l’onda di marea che sarebbe arrivata il tardo pomeriggio), poi Shediac con Parlee Beach dove ci fermiamo sulla spiaggia con possibilità di fare il bagno nelle acque più calde di questi posti. Visita alla statua dell’astice di Shediac, tra due pullmann di turisti giapponesi, visita a Bouctouche alle dune sul mare e ultima tirata verso l’Acadia Canadese a Caraquet, dove pernottiamo. Caraquet è un caratteristico villaggio acadiano dove ahinoi è terminato da pochi giorni il festival dei violini. Prossimo transito a Campbellton con le statue del salmone, e il confine con il Quebec. Ci dirigiamo a Rimouskij sul S.Lorenzo tagliando la famosa Gaspesie che però richiederebbe quasi 1000 km. aggiuntivi per essere costeggiata completamente. Strade panoramiche e meraviglioso impatto con il S.Lorenzo, che sembra più un mare che un fiume. Lo costeggiamo per un’ora verso nord e poi ritorniamo verso Rimouskij dove pernottiamo. Pranzi e cene sempre a base di aragosta, salmone e altri piatti di pesce oppure in piccoli bistrot dall’atmosfera francese.

Il Quebec – Baie Sainte Catherine – Quebec City – Montreal

Il 22 visitiamo il bellissimo Parc du Bic con una bella escursione a piedi di due ore con vista finale stupenda sul fiume e entrata nelle diverse baie del parco. Già da Caraquet si comincia a sentire spesso il francese ed ora è la lingua ufficiale; spesso l’inglese non sembra ben accetto, se non dai turisti. Raggiungiamo Trois Pistoles dove prendiamo un ferry che attraversa il S.Lorenzo per portarci a Les Escoumins sulla riva nord. La traversata del fiume dura un’ora e mezza di navigazione. Costeggiamo ora la riva nord del S.Lorenzo per arrivare a Tadoussac, dove attraversiamo il Saguenay, un affluente del S.Lorenzo con un ferry frequentissimo e gratuito che ci porta a Baie Sainte Catherine. Alloggiamo a “Au Gite de la Chute” che avevamo prenotato dall’Italia via mail direttamente alle proprietarie Diane e Chantal, grazie a un suggerimento che avevamo trovato su una recensione di Turisti Per Caso, che ci consigliava caldamente di non fermarsi a Tadoussac.

Ringraziamo ancora l’estensore del diario, perchè l’accoglienza di Diane è calda e ci fa sentire come a casa nostra, ci fornisce ogni dettaglio turistico e ci propone un programma dettagliato per la sera e l’indomani. Ci atterremo scrupolosamente ai suggerimenti di Diane, visitando Pointe Noire, facendo l’escursione in zodiac per il whale watching, percorrendo in auto un tratto del fiordo di Saguenay e visitando Tadoussac e le sue dune.

Tutto perfetto, in particolar modo le magnifiche colazioni preparate dalle proprietarie (tutte le info sono sul sito augitedelachiute.com). Il fiordo di Saguenay è bellissimo da percorrere, con una camminata di 3 km. Si raggiunge Baie Sainte Marguerite, dal quale si possono osservare branchi di beluga bianchi. La gita con lo zodiac è molto interesssante; ci è rimasta una piccola delusione perchè abbiamo inseguito invano una blu whale (il più grande essere vivente del pianeta) di cui siamo riusciti soltanto a vedere lo sbuffo impressionante alto parecchi metri; la balenottera azzurra purtroppo si è immersa lasciandoci ammirare solo il suo soffio possente. Salutiamo a malincuore Diane e Chantal la mattina del 24 agosto e ci dirigiamo a Quebec City, che visitiamo in 4-5 ore. La città è molto affascinante e sembra riportarci in Europa. Molti scorci ricordano la Francia, anche per la lingua e la visita è molto piacevole. Di nuovo a bordo per l’ultima tappa che ci conduce a Montreal, metropoli veramente affascinante. Da visitare il quartiere latino, Mileend (il quartiere ebraico), Petite Italie, il parco di Montroyal e la Città Vecchia. Abbiamo fatto anche una camminata dedicata ai luoghi citati nel capolavoro di Mordecai Richler “La versione di Barney”, gustando il famoso piatto di carne affumicata di Schwartz a Mileend, che merita veramente la coda per potere accedere al locale.

Salutata la nostra fida Dodge della Hertz, Il 26 agosto ci imbarchiamo su un volo della Porter per Washington con scalo nel City Airport di Toronto. Anche con Porter Airline il servizio è stato a dir poco perfetto e flessibile con un rimborso di 17CAD perchè avevamo un bagaglio da stiva in meno di quanto prenotato via internet da Milano.

Washington e New York

Siamo rimasti 3 notti a Washington presso il Capitol Hill Hotel, con costi abbastanza contenuti, un ottimo servizio (camera spaziosissima) e un’ubicazione perfetta perchè vicinissima al Mall. Il centro di Washington ci ha sorpreso piacevolmente perchè offre dei musei veramente eccezionali e gratuiti. La National Gallery custodisce numerosi capolavori dal trecento italiano a una gran raccolta di impressionisti; assolutamente da visitare così come lo Space&Air Museum, il più grande museo del mondo del genere, con pezzi unici originali (il modulo lunare, lo spirit of saint luis ecc.). Interessanti anche una raccolta di arte orientale, il museo di storia naturale e il museo dei nativi d’america.

Il giorno 28 abbiamo raggiunto comodamente a piedi dall’hotel la Union Station di Washington e con il treno Amtrak siamo arrivati alla Penn Station di New York intorno a mezzogiorno. L’hotel di New York, il Manhattan West è adiacente alla Penn Station e così abbiamo potuto dedicare il pomeriggio a una passeggiata lunghissima attraversando il Greenwich Village e Tribeca fino all’ex Ground Zero per ammirare la nuova Freedom Tower. Al tramonto ci siamo imbarcati sullo State Island Ferry con una traversata gratuita per ammirare dal mare il nuovo skyline del sud di Manhattan. Il 30 visita al Guggenheim con una magnifica mostra sul Futurismo italiano, pranzo a Eatitaly presso il Flate Iron Biuilding, Metro per l’aereoporto JFK per rientrare da New York a Milano con un ottimo volo dell’Alitalia.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche