Stati uniti: costa ovest e parchi
Non avendo la certezza di partire (mi sono beccata la broncopolmonite la settimana precedente) non avevamo prenotato l’auto, ma avevamo solo confrontato alcuni noleggi: alla fine optiamo per ALAMO, quindi dopo aver passato i controlli e aver ottenuto il visto ci dirigiamo fuori dall’aeroporto, dove c’è una banchina e a ruota continuano a passare dei piccoli BUS che portano il nome degli autonoleggi. Saliamo al volo sul bus ALAMO e in un attimo siamo negli uffici.
L’anno scorso abbiamo avuto un incidente con un’auto noleggiata in Sicilia con la Hertz, e quindi decidiamo di acquistare la polizza all-inclusive: 14 giorni di auto di categoria media (Pontiac G6) al prezzo di $ 700.
Dopo varie peripezie arriviamo a Hollywood e alloggiamo in un Motel 6, catena di motel che ci avevano consigliato e che vivamente consigliamo, perché sempre piazzati strategicamente, puliti e anche abbastanza economici; siamo sull’Hollywood Boulevard, a pochi passi dal Walk of Fame e paghiamo $ 70! 01 Luglio 2008 Il fuso orario gioca a nostro favore, e alle 6 siamo già svegli e operativi. Dopo una veloce colazione sul Sun Set Boulevard, e una visita veloce a Beverly Hills, ci dirigiamo verso nord, diretti a San Francisco, costeggiando per buona parte del viaggio l’oceano e passando da Malibù, Santa Barbara e Santa Monica.
Questo trasferimento è molto lungo, e pernottiamo a Monterey, a 200 miglia da San Francisco, famosa località dove si trova il circuito Laguna Seca. Oggi purtroppo non abbiamo visitato molto, ma si capisce che abbiamo lasciato l’Europa! Le autostrade sono completamente free, non ci sono autogrill, né distributori, e soprattutto non c’è traffico: molte auto, ma tutte viaggiano alla stessa velocità, grazie allo speed-control.
Anche a Monterey alloggiamo in un Motel 6 ($ 60) e cena lì accanto da Denny’s.
02 Luglio 2008 Oggi visita di San Francisco: la città è collinare, e quindi facciamo su e giù per le vie, poi ci dirigiamo verso la promenade che porta al Golden Gate Bridge: c’è molta aria e molto freddo e l’oceano è agitato, ora capisco perché chi tentava di fuggire da Alcatraz non arrivava mai a riva…
Dopo 4 km di passeggiata arriviamo al Golden Gate, che è veramente maestoso, lungo circa 3 km, e così alto sull’oceano! Pranziamo velocemente nel Golden Gate Park.
Ci dirigiamo verso il quartiere Fisherman’s wharfs, ma trovare un parcheggio gratuito è impossibile. Paghiamo uno sproposito per due ore di sosta e ci dirigiamo a visitare il quartiere; le guide consultate mi avevano preparata, ormai il posto è solo un’attrazione turistica, non c’è segno dei pescatori che all’alba rientrano col loro bottino di pesce! Visitiamo anche il museo dei videogiochi (gratuito). Ceniamo e ci dirigiamo verso uno dei Motel 6 di San Francisco.
03 Luglio 2008 Finalmente partiamo!!! Il nostro viaggio voleva essere soprattutto visita di alcuni dei grandi parchi americani!!! Considerando che domani sarà l’Indipendence Day (04 Luglio), i pernottamenti vicino al parco YOSEMITE sono gli unici che avevamo prenotato (a marzo, con grande anticipo) dall’Italia.
Roby guida per tutta la mattinata (300 km), poi facciamo una veloce sosta a Mariposa, l’ultimo piccolo centro abitato prima di entrare nel parco (ci sono comunque ancora 50 km da percorrere) E’ proprio un piccolo paese che si sviluppa sulla strada che porta nel parco; ci sono alcuni ristoranti e alcuni negozi di souvenir, ma la cosa che ci colpisce più di tutto è la quantità di bandiere americane sventolate: si può chiaramente sentire il loro patriottismo! Arriviamo al nostro alloggio per le prossime 3 notti, YOSEMITE BEAR CABIN, una piccola casetta in legno immersa nel bosco. La proprietaria, Susan, ci accoglie calorosamente e ci avverte subito sul pericolo orsi, raccomandandosi di non lasciare niente di profumato (cibo, bevande, creme, dentifricio) in macchina; per essere sicura che avessimo capito ci mostra un paio di foto di macchine assalite nello scorso anno. Anche se sono già le 3, decidiamo di fare una veloce visita a Yosemite; acquistiamo la tessera annuale dei parchi dell’ente NPS (80 $), e entriamo. Siamo subito colpiti dal paesaggio, dalle sequoie, dalle cascate, ma soprattutto dalle cime di Half Dome e di El Captain.Parcheggiamo e facciamo una passeggiata che ci conduce a una delle numerose cascate e la risaliamo un po’! Tutto questo guardandoci le spalle per paura degli orsi! Rientriamo a Mariposa per una pizza, compriamo al supermarket il pranzo per il giorno successivo e poi a nanna, oggi è stato solo un assaggio di quanto cammineremo nei prossimi giorni! 04 Luglio 2008 Partiamo prestissimo, oggi è festa nazionale, non vogliamo passare la mattina in colonna all’ingresso del parco o a cercare parcheggio! Percorriamo alcuni dei sentieri segnalati nella zona della Yosemite Valley, camminiamo tutto il giorno, niente orsi ma vediamo molti daini, camosci, e un serpente a sonagli!!! Tutt’attorno alla valle sorgono imponenti vette, come Half Dome (mezza cupola) che è visibile in ogni angolo del parco, monolite di granito chiamato così per la sua inconsueta forma, è la parete verticale naturale più alta al mondo, e El Captain, meta prediletta degli amanti di free climbing.
05 Luglio 2008 Partenza sempre all’alba, visitiamo la parte sud del parco, zona delle le Giant Sequoias: il paesaggio è molto diverso da quello della valley, vale veramente la pena vedere più aspetti possibili di questo parco e non limitarsi solo alla valle! Nel pomeriggio visitiamo Glacier Point, lungo l’omonima strada, porta a nostro avviso al miglior punto di vista della valle, che è quello anche più alto e consente una visione a 360° . Glacier Point offre una visuale sia sulla valle sottostante, che sulla vetta di El Captain, imponente e proprio di fronte, ma anche sulla Yosemite Fall. Rientrando per la cena, parlando con Roby di come ci siamo abituati velocemente a cervi, daini e scoiattoli… Vediamo un orso!!!! Noi stavamo costeggiando un fiume, e lui sbuca tranquillamente dai cespugli dall’altra sponda, beve e se ne va, mentre noi restiamo felici e a bocca aperta!!! Sapevo che ne avremmo visto almeno uno!!!! 06 Luglio 2008 Il nostro itinerario è cambiato: non possiamo visitare il Sequoia National Park, a causa dei numerosi incendi nella zona. Così partiamo dirigendoci verso la zona Death Valley, certi che avremmo trovato comunque qualcosa di interessante da visitare.
Ci fermiamo per pranzo al Tioga pass, e Roby è colpito dalla pubblicità di una città fantasma che si trova lì vicino: sapendo che il vicino americano non è esattamente ciò a cui siamo abituati, partiamo e ci dirigiamo verso Bodi.
Bodi era una cittadina isolata, sorta durante l’epoca della ricerca dell’oro; la città è stata poi abbandonata dopo la seconda guerra mondiale, le case e gli edifici sono stati chiusi ermeticamente ed è diventata un museo nazionale all’aperto. E’ la tipica cittadina dei film western, si può passeggiare tra saloon, emporio, la scuola, la chiesa e spiando dai vetri di questi edifici si vede l’arredamento interno, tutto è stato lasciato allo stato del ritrovamento: letti disfatti, piatti da lavare ecc… Per il pernottamento ci dirigiamo verso Mammoth Lake, famosa località dove si svolgono gare di Mountain Bike, così dice mio marito… Alloggiamo per 70 $ in una stanza dell’onnipresente Motel 6.
07 Luglio 2008 Sveglia presto, sulla strada principale di Mammoth Lake troviamo prima una forneria stile italiano, con dei dolci buonissimi: facciamo colazione, compriamo pizza per il pranzo. Sempre sulla strada principale, c’è l’ufficio informazioni per turisti, decidiamo di entrare e chiedere un consiglio per la giornata, visto che non eravamo preparati sulla zona. Il ranger di turno ci consiglia una visita alle Rainbow falls e a Devil’s postpile. Camminiamo per tutta la mattina e arriviamo alle cascate dell’arcobaleno, purtroppo è una giornata molto calda e l’effetto arcobaleno non è visibile, ma vale comunque la pena di visitare queste cascate: c’è un sentiero che le costeggia in altezza e si può arrivare fino al laghetto sottostante. Distrutti dal cammino di ritorno, prendiamo un bus che ci porti a Devil PostPile (lo capiremo solo a casa, le palafitte del diavolo): sono delle colonne esagonali di materiale vulcanico, altissime, e Veramente una cosa del genere non l’avevo mai vista! Ci dirigiamo verso la Death Valley, pernottiamo all’Indian Motel di Lone Pine per 80$.
08 Luglio 2008 Svegli prestissimo, andiamo al supermarket a fare scorta di liquidi, come consigliato in ogni guida.
Entriamo nel parco della Valle della morte con 8 litri d’acqua e un gallone (più di 3 litri) di Gatorade.
Lo spettacolo è stupendo, non pensavamo che un deserto potesse avere tanti lati diversi: visitiamo il Devil’s golf course (campo da golf del diavolo), una distesa di sale in blocchi frastagliati e spigolosi, poi costeggiamo le colline dette tavolozze del pittore, che hanno passano dalla graduazione del giallo più tenue fino all’oro, e visitiamo Bad Water, il posto più basso del mondo, a – 85 m s.L.M.!!! A pranzo ci fermiamo a Fournace Creek, unico punto di ristoro della valle, visitiamo il museo (gratuito) della Death Valley e poi distrutti decidiamo di partire alla volta di Las Vegas.
Da notare che purtroppo all’interno della Death Valley abbiamo girato quasi sempre in macchina, la temperatura esterna era di 50° e quando abbiamo provato a fare una breve passeggiata, il caldo mi ha fatto quasi svenire. Delle nostre scorte liquide è rimasto ben poco…
Percorriamo km e km di deserto e poi all’improvviso eccola: Las Vegas! Non ci sono città di periferia, è spuntata in una zona desertica!!! Percorriamo lo strip alla ricerca di un’ hotel, ma sono tutti talmente belli e irreali che non sappiamo scegliere. Alla fine decidiamo per il Luxor, e prenotiamo (dopo esserci persi all’interno dell’albergo) per 2 notti a 109 $.
Riposiamo un po’ in camera e usciamo per cena: cosa dire, a Las Vegas c’è di tutto, persone super eleganti, e ragazzi in calzoncini. Decidiamo di osservare i giocatori d’azzardo per una sera, poi domani proveremo anche noi. Dopo cena, facciamo un salto all’hotel Bellagio a vedere lo spettacolo di fontane: è un salto di qualche km nel caldo e nell’afa della sera (più di 40° dopo le 10!), ma ne vale veramente la pena! 09 Luglio 2008 Finalmente giornata relax!!!! Piscina, sole, piscina e la sera gioco d’azzardo: stabilito un budget di 100 $, perdiamo 80 $ in 10 minuti e ci arrendiamo… Giriamo un po’ per i vari hotel, compriamo alcuni regali un uno dei numerosi centri commerciali e poi nanna! 10 Luglio 2008 Ci svegliamo con calma, e facciamo colazione. Giriamo ancora un po’ per gli hotel di Las Vegas: sono tantissimi e ogni volta sembra di essere in un posto diverso, Roma, Parigi, New York… Anche se dobbiamo ammettere che di giorno lo spettacolo perde un po’ di fascino! Nel pomeriggio ci dirigiamo verso Williams, l’ultima città prima di entrare nel parco del Grand Canyon (è comunque a 40 km dall’ingresso). Visto che purtroppo piove, e sono ormai le 5, rimandiamo a domani il Grand Canyon, e assistiamo ad uno spettacolo di strada, con sceriffi, cow boy, e indiani…
Due pernottamenti al Williams Grand Canyon Travel lodge, 150 $.
11 Luglio 2008 Partiamo prestissimo per goderci tutta la giornata al Grand Canyon, fortunatamente non piove, ma è comunque nuvoloso. Ci dirigiamo in auto sul versante est del South Rim, a strapiombo sulla roccia troviamo una torre di avvistamento molto bella, che ora è un negozio di souvenir. Lì c’è un ranger che ad orari prestabiliti, spiega la formazione del canyon: inglese un po’ stretto, ma molto interessante.
Ci spostiamo verso il Grand Canyon Village, parcheggiamo e passiamo il pomeriggio passeggiando sul ciglio del canyon; abbiamo anche la fortuna i vedere, proprio sotto di noi, due grossi condor appollaiati in sosta. Poco prima del tramonto decidiamo di scendere nel canyon per una breve passeggiata, poi risaliamo e ammiriamo lo straordinario gioco di luci e ombre che sui crea al calare del sole! 12 Luglio 2008 Siamo quasi alla fine del nostro viaggio, e oggi dobbiamo affrontare il trasferimento più lungo, dal Grand Canyon a Los Angeles: 740 km, ma arriviamo abbastanza presto, così facciamo una passeggiata sull’Hollywood boulevard, e io mi concedo come regalo vacanza, una bellissima french manicure in un beauty saloon! Cena messicana, e poi a nanna! 13 Luglio 2008 Colazione veloce e visita al teatro, foto di rito con le varie impronte di mani di attori famosi, abbiamo lasciato questo punto alla fine del nostro viaggio, perché durante la sera è impossibile fare fotografie qui, vista la quantità di gente presente! Ci dirigiamo verso l’aeroporto, lasciamo l’auto, e voliamo a casa! 14 Luglio 2008 Siamo in Italia, ci metteremo un po’ di giorni a prendere l’orario, ma il ricordo di queste vacanze resterà per sempre dentro di noi! Una cosa che mi ha molto colpito del lato organizzativo di questo viaggio sono le distanze; abbiamo percorso km e km senza incontrare paesi. Se potessi cambiare qualcosa, prenoterei in largo anticipo e cercherei di alloggiare all’interno dei parchi.