Stagione perfetta per le Mauritius!

Prova un itinerario fuori dalle solite rotte con i consigli di Loris e Paola
Scritto da: Loriss
stagione perfetta per le mauritius!
Partenza il: 29/08/2010
Ritorno il: 15/09/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €

Cose da ricordare prima di partire:

Mauritius è un paradiso ma… …non ha le spiagge e il mare di Phuket, Maldive o Los Roques. …in quasi tutte le spiagge, un cartello vi avverte di pericolose correnti ANCHE A RIVA! …uno degli oggetti più gettonati è l’ombrello. …E’ tendenzialmente molto cara (uscite però dalla tendenza e la troverete sorprendentemente a buon mercato!).

Istruzioni per l’uso:

Noleggiate una macchina, un fuoristrada non serve però a nulla, le strade sono ottime. Se siete in un Resort, scappate e mischiatevi alla gente del posto… Imparerete molto. Qualsiasi cosa pagate (anche al ristorante) il prezzo per i turisti è maggiorato fino al 400%, quindi trattate e niente mance! Gli stranieri possono noleggiare solo mezzi con la targa gialla, in caso contrario, se avrete un incidente, preparatevi ad affrontare una trafila burocratica allucinante che alla fine vi darà in ogni modo torto, i mauriziani possono prestarvi la loro auto o moto, ma non possono noleggiarvela a pagamento, a meno che non siano autorizzati e in questo caso, la targa DEVE essere di colore giallo… La polizia campa con le multe…

Si parte il 29/08 da Bologna con volo di linea Air France € 900 a testa (grazie alla bella e gentilissima Barbara di Frigerio Viaggi) e il 30 mattina si sbarca a Mauritius. Abbiamo prenotato 15gg 1/2 pensione all’hotel Aanari di Flic en Flac (€ 816 a testa), un albergo con solo 50 camere, ben tenute, arredate con gusto e con personale simpatico parlante inglese e francese. Ci rendiam subito conto che siamo in piena fuori stagione, BENE! L’albergo è semivuoto e ci sono pochissimi turisti in giro. Di fianco all’albergo troviamo la piccolissima agenzia turistica Italy Tour, gestita dal simpaticissimo Domenico, transfugo da Livorno con la bella moglie Vanessa. Domenico si diverte a fare scherzetti ai turisti, raccontando per esempio che nell’isola non si possono noleggiare scooters, che è meglio avere un autista per via della totale mancanza d’indicazioni stradali ecc. Ovviamente tutto ciò non è vero, l’isola è ben servita dai cartelli stradali, e… Domenico non noleggia scooters… Ci trova comunque una nuovissima Kia Picanto a 28 euri al giorno, assicurazione casco compresa che ci consegnerà tra due giorni in albergo, un ottimo servizio davvero. Giornata in giro tra spiaggia e lungomare, per imparare subito che il cielo di Mauritius è una fisarmonica, pioggia finissima e sole bruciante! Pranzo da Papayou, circa 15 euri, cibo buono e curato. Cena in Hotel con discreto e abbondante buffet, occhio però alle bevande, CARISSIME!

01 settembre: praticamente idem.

02 sett: usciamo da Flic en Flac in direzione sud, verso Chamarel, per vedere le famose terre colorate, tempo molto instabile, clima gradevole e per nulla umido. Attraversiamo alcuni paesini nel distretto di Black River e dopo la simpatica cittadina marina di Tamarin. Imbocchiamo una bella e panoramica (ma molto stretta) strada verso le colline, occhio al guard rail, a Mauritius praticamente non esiste! Le terre colorate (300 mq?) sono un acchiappaturista, molto meglio le vicine cascate, immerse in una rigogliosa natura. Scendiamo poi verso Baie Du Cap, per ritornare a Flic en Flac lungo una deliziosa strada costiera, (nei giorni a venire la ripercorreremo con piacere più volte) incontrando alcune deliziose spiagge, totalmente deserte. Arriviamo poi alla ventosissima spiaggia dei surfisti di Le Morne, invasa da maschioni palestrati e virago illampadate, intente a preparare le vele dei vari tipi di surf, per poi lanciarsi in spericolate evoluzioni sulla cresta dell’onda. Per 10 minuti diverte, poi o vi lanciate anche voi oppure ve ne andate, in cerca di un posto meno incasinato. La giornata prosegue prendendo confidenza con i numerosi paesini costieri fino a Flic en Flac, che vi ricordo si pronuncia Flic on Flac!

03 sett: tempo ancora instabile, minaccia un bel temporale. A pochi km c’è il Casela Park, con centinaia d’uccelli, novanta voliere strapiene, struzzi, maiali selvatici, cervi a iosa, una sonnolente tigre in un bel recinto grande con annesso laghetto e la possibilità di fare un minisafari in jeep nella adiacente Yemen Reserve. Nonostante piova 15 minuti sì e 10 no, optiamo per il safari, che si rivela carino e divertente, con numerose zebre che, finalmente con un bel sole, si fanno docilmente avvicinare per strappare una caramella e un pezzo della vostra maglietta, a loro avviso appetitosissima! Per pura fortuna assistiamo al pasto degli animali erbivori, che si radunano a centinaia attorno al grosso mucchio di mangime scaricato dal camion dei Ranger, le foto ovviamente si sprecano. Proseguiamo poi verso la bella spiaggia di Preneuse, dove visitiamo la dimenticabile Martello Tower. Pranzo al piccolissimo Blue Dalphin di Preneuse, davvero a buon mercato: un piattone di riso misto, uno di noodles con pesce e tre birre per soli 6 euri!!!

04 sett: si parte per l’altopiano centrale. La prima cittadina è Quatre Bornes, piena di simpatici ingorghi per via del suo affollatissimo mercato tessile, ma senza alcun turista. Ancora pochi Km ed eccoci alla ancor più affollata e davvero multi etnica Curepipe, tutta da scoprire, con i suoi bellissimi mercati indigeni (spulciate tra le innumerevoli bancarelle e troverete di sicuro qualcosa di cui non supponevate nemmeno l’esistenza) che si alternano a improbabili centri commerciali. Pranziamo al ristorante Honk Kong, pessima scelta, e ritorniamo a “casa” fermandoci a goderci uno splendido tramonto sulla spiaggia pubblica di Albion, pochi Km a nord di Flic en Flac. Cena in hotel con buffet cinese….ma…mozzarella con aglio e pinoli, che ci azzecca???

05 sett: partiamo per le alture di Plain Champagne, nel bel mezzo del Black River Gorges Park, con una bella strada panoramica che ricorda da vicino i nostri appennini. Quasi in cima incontriamo le cascate Alessandra, deludenti, ma con un panorama vista mare davvero notevole. Raggiungiamo poi il Vanilla Crocodile Park, a Riviere Des Anguilles, dove l’attrazione principale non sono di certo i rettiloni, bensì gli immensi cheloni (le tartarugone giganti) che vivono in semi libertà a centinaia, UN VERO SPETTACOLO!!! Assistiamo, con immensa e davvero insperata fortuna, all’accoppiamento di due tartarugone… no comment, guardate il video!! Al ritorno, Flic en Flac è irriconoscibile, la spiaggia pullula di mauriziani con tende, gazebi improvvisati, brandine e tutto l’occorrente per giganteschi barbecue in riva al mare….ebbene sì, è domenica! Decidiamo di stare al simpaticogioco e dopo aver acquistato birra, pane alla cipolla, tete de porc, saucissons du demon e uno strano prosciutto indigeno, facciuamo uno spuntino in spiaggia, circondati da gatti, cani, uccellini, e uno spaurito pulcino che al termine dell’improvvisato pic-nic sarà aumentato di mezzo chilo!

06 sett: ripassando per la sempre simpatica Quatre Bornes, ci dirigiamo a Port Luis, una strana città, con la voglia di New York e i vicoli di Trastevere. Il tanto decantato mercato, dopo la ristrutturazione del 2025, è diventato un susseguiri di bancarelle che mostrano a prezzi assurdi capi d’abbigliamento firmati improbabilmente Armagni, Verzace, Napapajry, Guccio, Kevin Kline, Dulce e Gobbana ecc. La parte ortofrutticola è invece davvero autentica, non perdetevela!

07 sett: ripassando per la caotica Port Louis, dominando a frustate l’incredibile traffico, ci dirigiamo ancora più a nord, per vedere Grand Baie, Pereybere e le altre famose e peculiari località alla moda di Mauritius, facendo però una sosta a Pamplemousses, per vedere il famoso giardino botanico, che si rivela davvero splendido, con spettacolari alberi ultracentenari, bambù enormi, palme di tutti tipi e liane che avrebbero fatto impallidire anche Tarzan! Grand Baye Pereybere si rivelano per quel che sono… vi piacciono Rimini e Riccione? Venite qui e la differenza sarà minima. Il mare non è certo quelo che avete visto sui depliants. Molto carina, ma quasi senza spiaggia, è la “spiaggia” di Mont Choisy. Visitiamo poi l’unico acquario di Mauritius A Point Aux Piments, davvero una fregata, vasche minuscole e sporche… Tempo e soldi sprecati.

08 sett: in spiaggia sotto uno splendidio sole con un mare azzurrissimo, in una bellissima spiaggetta senza nome poco a sud di Le Morne, in compagnia solo delle onde e del vento. 09 sett: attraversando la parte sud orientale, passiamo per le splendide colline centrali, visitando, seppur di passaggio, la puilitissima Moka (dove abita il presidente), l’anonima Quartiere Militaire, l’incasinata Centre Du Flac, per approdare poi sulla costa a Belle Mare, rovinata dai megaresort che occupano le spiagge, impedendone la visuale. Un angolo di paradiso (per quanto ancora?) si rivela invece Trou D’Eau Douce, con una costa composta da varie bellissime spiaggette ancora incontaminate, percorribili tramite una stradina sterrata costiera a senso unico… un vero paradiso! Scendendo ancora a sud, imbocchiamo una delle strade costiere più spettacolari che abbia mai visto! La strada asfaltata è solo circa 30 centimetri più alta del livello del mare e il risultato è prevedibile….ogni tanto guidate in mezzo al mare! (Seppur con una profondità di pochi centimetri). Senza più alcuna spiaggia in vista, con una costa altresì molto frastagliata, diretti alla famosa Blue Bay, attraversiamo il centro molto trafficato (ma và?) di Mahebourg, sonnolenta cittadina sorvolata perennemente dagli aerei in arrivo e partenza dal vicinissimo aereoporto. A Blue bay piove , ma ciò nonostante la spiaggia è piena di famiglie e scolaresche. Per via del maltempo, il famoso blu delle sue acque purtroppo non è cosi evidente ma è comunque una baia molto bella e ci concediamo una birra in attesa che torni il sole, cosa che però non avviene. Qui la strada costiera si interrompe per riprendere a Souillac dopo15 km, ma quel tratto di costa lo abbiamo già visto più volte e ritorniamo a Flic en Flac con l’”autostrada”. Noterete con stupore che detta autostrada (in realtà una piccola superstrada) è piena di rotonde… l’avrà mica progettata un italiano?

10 sett: ci polleggiamo nella spiaggia pubblica (in realtà deserta) di Albiòn cuocendoci al sole e facendoci sbattacchiare a riva dalle onde. Pomeriggio in piscina, per fortuna deserta anche quella. 11 sett: ancora vita da spiaggia, in un’altra bellissima baia subito dopo Le Morne, dove il mare si ritira leggermente per formare una piccola laguna, con l’acqua caldissima. Sotto il sole che scotta, ci godiamo un panorama mozzafiato: guardando l’ azzurrissimo mare, il cielo è tutto sereno, voltandosi invece verso le montagne, il cielo appare pieno di roteanti nuvoloni, neri e minacciosi… insomma un contrasto davvero da pelle d’oca!

12 sett: oggi ricorre una delle più importanti feste nazionale indù, quella di Ganesh, il Dio Elefante e di conseguenza Flic en Flac è pervasa da un’atmosfera festosa, i mauriziani prendono davvero sul serio le loro innumerevoli feste religiose e ogni dottrina partecipa attivamente anche a quelle della “concorrenza”, in perfetto stile “bipartisan”, che qui poi è di fatto “multipartisan”, in quanto le religioni si sprecano. Decidiamo di andare a Surinam, pochi Km a sud dopo le Morne, dove dovrebbe esserci un mercato tradizionale. La cittadina è pervasa da bancarelle, chioschi, ristorantini mobili e tutto ciò che ci si aspetta da una gran festa rurale. Mentre fotografo un tempio indù con decine di persone in fila per entrare e rendere omaggio al Dio Elefante, alcune persone ci invitano ad entrerà e improvvisamente ci troviamo inusitati ma graditissimi ospiti di un incredibile banchetto religioso! Ci fanno accomodare ai lati di un lunghissimo tavolone, dove, sopra alcune tovagliette verdi di carta oleata, ci propinano spadellate di riso condito con saporitissimi e speziati vegetali, il tutto da mangiare rigorosamente con la mano destra…un vero spasso, sia per noi, verosimilmente imbarazzati, sia per loro, felicissimi di avere ospiti occidentali inattesi! Il piatto forte si rivela un dolce dall’aspetto vagamente somigliante ad un vomito, ma con un sapore davvero paradisiaco… credetemi, questo pranzo sarebbe bastato da solo a fere di questo viaggio, un viaggio memorabile, e pensare che la maggior parte dei turisti, non sa nemmeno dove si trova. Credo che forse nemmeno all’un per cento dei turisti sarebbe venuto in mente di partecipare ad un simile evento, ma credetemi, in barba a qualsiasi nostro concetto d’igiene è stata un’esperienza bellissima e indimenticabile… lode al Dio Ganesh! 13 sett: in giro per Flic en Flac per gli ultimi acquisti, domani si parte, con impresso indelebilmente nel cuore, non tanto il mare, quanto il “clima” se capite ciò che intendo, di questa davvero splendida isola, con l’augurio che riesca a preserversi il più possibile dal turismo “italiota”. Davvero con sentimento,

Loris e Paola.



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