Srilanka e maldive
Finiamo in un centro commerciale per bere qualcosa. E’ incredibile ma non abbiamo visto un bar per strada in due ore che giriamo. Ne parliamo fra una bibita e una birra. Colombo non ci piace, e’ un insieme di caotiche e sporche viuzze in mezzo a modernissimi palazzi e mega centri commerciali. Ci sono dei quartieri che sembrano appartenere solo agli stranieri o a chi lavora con gli stranieri ed altri zeppi solo di povera gente. Ricorda una città del sud america più che l’Asia. Ma io non ho mai visto l’India…
A mezzogiorno ci facciamo portare da un altro Tre ruote al Grand Hotel Oriental. Scegliamo il suo ristorante all’ultimo piano. Vista sul porto. Il ristorante e’ molto particolare. Ha un’eleganza vecchio stile coloniale inglese ed il personale e’ vestito di bianco con fasce di seta blu. Mangiamo! C’e’ un enorme buffet. I gamberi sono piccantissimi! Primo impatto con la cucina “spicy” di Srilanka. Alla fine del lauto pasto assaggiamo l’Arrak! (distillato derivato dalla lavorazione del cocco) che ci accompagnerà per tutto il ns. Viaggio. Abbiamo un sonno pazzesco. Andiamo sul lungomare e ci addormentiamo sulle panchine mentre i nostri bambini giocano in spiaggia. I giovani srilankesi passeggiano sul bagnasciuga con le loro ragazze: chiacchierano, ridono, entrano in acqua vestiti. Oggi e’ sabato! E c’e’ il sole!!!! (NDR: E’ la prima volta che in un ns. Viaggio arriviamo a destinazione e non piove!) Verso le 16:00 ci spostiamo alla stazione. Dopo un attimo di panico poiche’ delle persone ci dicono che il treno per Anuradhapura e’ già partito (con me che gridavo “l’avevo detto io che era alle 15:50!!!”) ci calmiamo perche’ invece il treno c’e’, ed arriva sul binario 7! E’ certo. Meno certa e’ la carrozza prenotata perche’ noi abbiamo la “E’ ed il treno ha la B C D e F… la E?? … ci sediamo al vagone F ma vengono immediatamente a reclamare i posti… Si scopre poi che il vagone E c’e’ ma e’ in testa, prima della “A”. Un ragazzo mi spiega in perfetto inglese che non e’ detto che le lettere debbano essere in sequenza! Se ci pensi bene chi lo ha detto??? Chi ha detto che sui treni le lettere debbano essere in sequenza alfabetica? Alle 16:30 spaccate il treno Intercity Express (munito anche di ventilatori a soffitto) parte! E comincia l’avventura… il treno fa un rumore incredibile ed ondeggia in modo spaventoso poi, presa velocità inizia anche a saltare … Carlotta ed io ridiamo come pazze… Avverto Giampaolo di non mettere il braccio fuori del finestrino perche’ esso potrebbe cadergli improvvisamente addosso (ho letto che e’ successo ad un viaggiatore…Che si e’ rotto le dita). Dove si congiungono i vagoni intanto, le lamiere che fungono da passatoie saltano a più non posso sollevandosi anche di 50-60 cm. L’una dall’altra!!! Il panorama però e’ bellissimo, laghetti, colline, distese di risaie infinite e poi giungla, poi di nuovo corsi d’acqua, risaie e giungla. Assistiamo anche al colpo di scena di un viaggiatore che viene colpito da una sassata in testa… Soccorso e medicato scatena panico fra i viaggiatori perciò tutti i passeggeri s’impegnano a chiudere – non tanto i finestrini – ma delle controfinestre di ferro munite di feritoie per far passare l’aria. Chissà perche’ ci sono?! Forse spesso tirano sassate??? Comunque giacche’ ci hanno “spento” il panorama… ci dedichiamo ad osservare l’interno del treno. I passeggeri sono gentili con noi… ci offrono anche delle noccioline o meglio piccoli ceci tostati. Sono tutti ben vestiti e parlano bene inglese. Stanno andando anche loro in vacanza. Siamo gli unici turisti a bordo, o almeno non asiatici! Alle 20:30 precise arriviamo ad Anuradhapura! (e chi ha detto che i mezzi in Srilanka non sono puntuali?!) Lì ci viene a prendere il classico Tre ruote mandato dall’Hotel Shalini. E io mi chiedo “…E se avessimo avuto i bagagli?!” Non sapevo ancora che un Tre ruote in Srilanka può benissimo portare due bambini, due adulti e quattro zaini.. Oltre a bagagli a mano vari… L’Hotel Shalini e’ accogliente pulito. Ci hanno dato un’enorme stanza con cinque letti (due matrimoniali + un singolo… che sarebbe stato utilissimo per appoggiarci i bagagli se ci fossero stati!). Ceniamo a base di riso e curry (direi ottimo rispetto a quelli mangiati in seguito…) e poi alle 23:00andiamo a nanna. Prima notte in Srilanka in un letto.. Dopo 37 ore che non avevamo il piacere di toccarne uno!!!! 7 Dicembre 2003-Domenica Sveglia prestissimo per lo meno noi due adulti… Che così abbiamo l’occasione di rubare con la telecamera l’immagine dei nostri “micetti” che dormono profondamente sotto la zanzariera (che non servirebbe neppure…). Colazione. Noleggio biciclette e partenza per la visita di Anuradhapura. C’e’ il sole. La città sacra di Anuradhapura e’ immensa. Decidiamo di partire dal punto più a monte e riscendere. Si comincia quindi dal sito della Pietra di Luna e via via fra i vari Dagoba piu’ o meno antichi si giunge all’Albero del Bodhi. Oggi e’ domenica quindi giorno di pellegrinaggio. C’e’ un sacco di gente che porta le offerte, tutti a piedi nudi, tutti eleganti, le donne avvolte nei loro sari multicolori con i bambini per mano, scimmie affamatissime che rubano la merenda ai piccoli fedeli… Qui scopriamo che a parte l’obbligo di togliersi scarpe e cappello, puoi entrare nei luoghi sacri teoricamente a pancia scoperta ma devi avere le spalle e le gambe coperte. Dato che io indosso una maglia senza maniche mi fanno mettere un sari addosso! Per i pantaloni non c’e’ problema giacche’ abbiamo addosso ancora quelli invernali. Dopo una rovinosa caduta in bicicletta della sottoscritta, si va a pranzo alla Rest House vicino alla cisterna di Tissaweva. E’ molto tipica, in stile antico con tanti spazi verdi. La pulizia pero’ e’ decisamente migliore alla ns. Pensione a gestione famigliare. L’ultima tappa e’ al Vihara di Isurumuniya del III sec a.C., dove e’ conservata anche la famosa scultura degli amanti. Tornando in albergo ci si ferma a comprare una maglietta di ricambio e dei pantaloncini leggeri per la Carlotta… E’ il minimo! Acquisto comunque inutile perche’ durante la nottata arriveranno i ns. Bagagli. Cena ancora una volta ottima, Arrak e scambi di opinione sulla giornata. Mi rendo conto che siamo partiti solo Venerdì dall’Europa ed abbiamo già visto così tante cose…
8 Dicembre 2003-Lunedi’ Dopo colazione si va a Mihintale con un Tre Ruote, che è poi il ns. Mezzo di trasporto preferito! Mihintale e’ stupenda, Antica città sacra immersa nella giungla e costruita su di una collina alla cui sommita’ si giunge attraverso centinaia e centinaia di gradini scavati nella roccia, ma non ripidissimi. Molti poliomielitici chiedono l’elemosina per le scale. Noi non siamo preparati e non abbiamo monete di piccolo taglio. Siamo obbligati a far finta di niente e ci dispiace. Ci organizzeremo da domani! Proseguendo in mezzo alla giungla ed alle scimmie, alle varie rovine di tempi e di monasteri, si arriva fino al grande luogo di meditazione, posto sulla sommita’ piu’ alta della montagna. Una “pseudo guida” che parla italiano e che si e’ appiccicata a Giampaolo ci segue per tutto il percorso e riusciamo a “liberarcene” solo al momento in cui cominciamo a ridiscendere, dopo aver dovuto anche sborsare dei soldi che gli diamo se non altro perche’ ha aiutato la Carlotta in un tratto difficile! Riscendiamo dall’altra parte della montagna passando dal grande Dagoba costruito sulla collina di fronte. Il paesaggio da li’ e’ bellissimo.
Si rientra in albergo con il ns. Tre ruote che ci fa passare per una stradina lungo la cisterna, molto panoramica. Grazie. Pranzo veloce con Club Sandwich e poi si va (sempre con il Tre Ruote) alla stazione degli autobus… stavolta abbiamo anche gli zaini e scopriamo che miracolosamente ci stanno!!! Alla stazione c’e’ un sacco di gente, ma ci sono anche tanti autobus. Oggi e’ giorno di Luna Piena o Poya. E’ festa. Giornata dedicata alla preghiera (poya appunto). Si trovano quattro comodi posti sull’autobus per Polonnaruwa. Gli zaini ce li legano vicino al posto di guida. Siamo ancora gli unici turisti, ma veramente ne abbiamo visti pochissimi anche ad Anuradhapura e a Mihintale… Il percorso e’ panoramico e tranquillo. L’autista e’ prudente. Il viaggio e’ piacevole (anche qui ci sono i ventilatori a soffitto!!!) e ci sono anche suonatori improvvisati con tanto di “tamburelli”. Ci si ferma anche ad un posto di ristoro. Dopo 4 ore esatte (continua a stupirci la puntualita’ poiche’ eravamo preparati al contrario…) si arriva a Polonnaruwa. Gli zaini sono legati cosi’ bene che non riusciamo a slegarli… ci lavorano in tre! Uno di questi personaggi sara’ un incontro ricorrente nei prossimi giorni… Prendiamo il “mitico” Tre Ruote e ci facciamo portare all’Hotel SuduAralyia. Qui avevamo prenotato via Internet, in un bel posto con la piscina, lungo la cisterna a sud di Polonnaruwa. L’hotel e’ in effetti molto bello, ha la piscina ed un giardino meraviglioso in riva al lago, la camera per quattro e’ enorme, con frigo bar, A/C (che io per altro detesto) televisione, etc etc. E’ anche molto pulito! Ed il tutto per 88 Usd al giorno (circa 72 euro) inclusa la cena e la colazione per tutta la famiglia! Bagno in piscina, cocktail di benvenuto… Cena a la carte…, solito Arrak digestivo e nanna. (dopo il lavaggio di quasi tutti i vestitini di Carlotta perche’ tutto lo shampoon si era riversato nel suo zaino).
9 Dicembre 2003-Martedi’ Dopo colazione (alle 7:30) ci portano le biciclette che avevamo ordinato la sera prima. E qui si rincontra il signore del giorno prima. E’ l’uomo delle biciclette! Ci fa strada verso le prime rovine di Pollonaruwa (quelle all’estremo sud). Qui c’e’ la statua del re di Pollonaruwa con un libro in mano?! O con un pezzo di Papaya?… Ci spostiamo poi verso nord. La strada che corre lungo la riva della cisterna e’ bellissima, ci sono donne che lavano i panni, i mariti che pescano ed i bambini che ti corrono intorno. Regaliamo ai bimbi un po’ di penne biro che ci siamo portati dall’Europa dietro consiglio di un’amica. Rincontriamo poi l’uomo delle biciclette. Turisti europei continuano a non vedersene. Pensare che io ho prenotato gli alberghi qui nella zona delle città antiche perche’ immaginavo l’affollamento… Facciamo un paio di foto allo splendido paesaggio e poi continuiamo il ns. Viaggio in bici verso il punto piu’ a Nord. Gli ultimi metri in salita li facciamo a piedi. Che caldo!. Il tempio delle immagini e’ bellissimo. Valeva la pena di salire fino quassu’. Bellissimo tempio in mezzo alla giungla con molte sculture ed intagli. Ci sono anche migliaia di nanetti scolpiti intorno a tutto il perimetro che la Lonely Planet definisce “che saltellano”. Li osserviamo a lungo… Certo che a noi danno proprio il senso della staticità! Punti di vista?! Si ridiscende facendo tappa nei vari punti di interesse, Gran Vihara, Tempio Shiva, quadrangolo, palazzo reale. Polonnaruwa non e’ una città cosi’ antica come Anuradhapura perche’ e’ stata costruita fra il 1000 ed il 1200, ma e’ bellissima. Alle 14:00 finiamo la visita e dopo le ultime foto sulla piscina del re di forma stupenda (in realtà fungeva da cisterna per l’acqua). Si mangia alla Rest House. Anche li’ fuori c’e’ l’uomo delle biciclette… E’ onnipresente! Poi si rientra in albergo. All’ingresso dell’Hotel chi si rivede? L’uomo delle biciclette. Ci fa un offertaccia: per 2000 Rupie domani ci porterebbe in macchina a Sigiriya via Dambulla. Il prezzo e’ ottimo (probabilmente perche’ ci ha visto arrivare in bus…) quindi accettiamo. Bagnetto in piscina e tramonto sul lago. Cena. Nanna.
10 Dicembre 2003-Mercoledi’ Ore 8:30 dopo colazione (la mia sempre a base di curry…) si parte. L’auto con autista contrattata ieri ci porta attraverso un bel paesaggio fino a Dambulla. Li’ saliamo i nostri 532 scalini (li abbiamo contati io e Carlotta!!!) per andare ad ammirare i templi rupestri. Cinque grotte, ognuna con la sua storia, ognuna legata ad un epoca diversa. Gli antichi affreschi sulle pareti rocciose sono fantastici. Il porticato che scorre lungo la parete della montagna dove si aprono le grotte, assomiglia a quello di casa nostra…(quindi bellissimo!!). Ci sono un sacco di scimmie. Qui apprendiamo ns. Malgrado uno dei riti del buddismo. Praticamente mentre io e Carlotta eravamo intente a fotografare (con il cellulare) una simpatica scimmietta con il suo piccolino aggrappato al collo … Enorme rumore di scoppio alle spalle e schizzi di liquido addosso… tremendo spavento… Sapete cos’era? Quando un fedele ha un sacco di problemi va al tempio, prende un cocco, due cocchi… dipende da quanti problemi ha, e li scaraventa a terra sperando si rompano. Se il cocco si rompe il problema se ne va via insieme al liquido che ne fuoriesce (speriamo non si sia attaccato a noi…).
Verso le 12:30 arriviamo a Sigiryia alla Rest House, stanza a tre letti prenotata via Internet – 33 Usd compreso cena e colazione senza aria condizionata. Con l’aria condizionata era 42 Usd. Dato che io detesto l’aria condizionata mi son detta perche’ spendere 9 dollari in piu’??? E qui subito si impara una cosa abbastanza comune in Srilanka : camera A/C non vuol dire che ha solo l’A/C ma solitamente e’ anche molto piu’ bella. Infatti quando ci fanno vedere la stanza ci impressioniamo… Pareti scrostate ed anche sporche, tre letti giusto piazzati in mezzo alla stanza, bagno che necessita di urgenti lavori di ristrutturazione… “Va bhe’,- ci diciamo – per una notte ci adattiamo…” Intanto arriva Matteo e dice “mammaaaa… guarda che dall’altra parte ci sono delle stanze bellissime!”. Andiamo a vedere… in effetti stupende, con tende, tendoni di velluto rosso, frigo bar, bagno modernissimo, copriletti di ottimo gusto, quadri alle pareti.. Vado alla reception e chiedo… scusi… quelle camere?! Ah.. Dice.. Quelle hanno l’aria condizionata, voi avete prenotato quella senza. Sì ma scusi, a parte l’aria condizionata sono anche tutta una cosa differente… cioè un abisso… Ci facciamo un sacco di risate e quindi per 9 usd di differenza cambiamo camera per la gioia di tutti!! Pranziamo, direi anche molto bene, poi partiamo per l’ascesa alla rocca. Fuori dalla resthouse ci convincono a prendere un tre ruote per recarci all’ingresso sostenendo che il sentiero di cui ero a conoscenza non esisteva e che c’era piu’ di un km da fare a piedi… (cosa non vera perche’ al ritorno l’abbiamo fatta a piedi ed abbiamo visto anche dove era il sentiero!)… Entriamo dalla parte dei giardini acquatici del Re, con piscine, aiuole poste su diversi livelli, scalinate antiche scavate nella roccia. Da li’ si inizia a salire, credo siano circa 1500 gradini o piu’ per arrivare in cima ma non e’ assolutamente faticoso ed è particolarmente affascinante. Attraverso stretti sentieri, mura e cunicoli, affreschi ed iscrizioni si arriva alla piattaforma da cui parte l’ultima scala (stavolta in ferro) che si inerpica sulla costa della montagna. Qui, ragazzi… ho dovuto vincere il mio senso di vertigini… e dopo essere salita fino sulla cima a Sigiryia ora non mi posso piu’ permettere di raccontare che soffro di vertigini…
Il panorama comunque ripaga qualsiasi tentennamento. E non e’ solo un panorama e’ un senso di profonda pace che ti avvolge. Fra i resti di questo palazzo reale arroccato a 200 mt, con i suoi giardini e, anche qui l’immancabile “piscina” che dopo oltre 1500 anni raccoglie ancora l’acqua … e dove all’interno sguazzano ancora i pesci… Non ti stupiresti di veder sbucare Kasypa da dietro un angolo.
La sera bella cenetta, ci informiamo sulla partenza dell’autobus (dicono ogni mezz’ora) ci scoliamo una bella bottiglietta di arrak per recuperare le forze (e’ stata una giornata piena di scalini…) ed andiamo a nanna, dopo l’ultima scorpacciata di gelati da parte di Matteo (8 coppette!!) 11 Dicembre 2003-Giovedi’ Ore 6:30 sveglia. Colazione veloce. Pagamento del conto. Si aspetta l’autobus. Il receptionista ci fa l’ultima stracciatissima proposta (ieri ne avevamo gia’ rifiutate due rispettivamente a 5000 e 4000 rupie…): 3.200 rupie per portarci fino a Negombo (4 ore minimo…). Valutiamo velocemente il fatto che con gli autobus ce ne metteremo almeno sette… (con due cambi e dovendo passare da Colombo) e quindi accettiamo! Infatti alle 12:30 siamo gia’ a Negombo nel ns. Albergo “All Inclusive”, pieno di tedeschi piu’ o meno giovani… cioè praticamente il nostro albergo sembra la meta dei viaggi per la terza età… poco male c’e’ anche la ginnastica in piscina… La spiaggia di Negombo e’ come una qualsiasi spiaggia oceanica, sabbiosa, ondosa con l’acqua sufficientemente torbida. Prendiamo il sole tutto il giorno anche per non arrivare domani alle Maldive con l’abbronzatura del ciclista che ci ritroviamo tutti quanti! Beviamo mangiamo… Alle 16:30 io e Giampaolo decidiamo di andare a vedere i Canali Olandesi vicino al porto.. Cerchiamo un noleggio biciclette che non troviamo ma chiedendo qua e là troviamo subito una famiglia che ci “affitta” le sue. La mia e’ accettabile, quella di Giampaolo un disastro… Pero’ ci serve per arrivare in centro… caspita oltre 5 km… Pant pant… Armati di macchina fotografica e telecamera (rigorosamente con batteria quasi scarica…) fotografiamo il mercato del pesce… una piazza enorme, sporchissima, piena di corvacci neri e di mucche… con tutto il pesce ad essiccare ed i pescatori a rimessare le reti. Un olezzo… ma dei colori stupendi! Passiamo davanti al vecchio forte olandese e raggiungiamo i canali. Sono bellissimi ed arriviamo giusto in tempo per immortalare il tramonto! Peccato che la batteria della mia telecamera sia finita… Comunque Giampaolo fa delle bellissime diapositive. Poi a fine rullino durante l’ultimo trascinamento si avverte che la pellicola si rompe… “S’e’ rrott’..!”. Rientriamo verso l’albergo cercando un fotografo che abbia la camera oscura… ma niente… va bhe’… si prova domattina. Dopo cena (il buffet non era per niente male) viene a trovarci Chris, un amico di una ns. Conoscente ungherese che ha lavorato in Srilanka qualche anno fa. Lui e’ srilankese. Molto simpatico, chiacchieriamo tutta la sera, ci promette che ci prenoterà i biglietti del treno panoramico per kandy (cosa che noi non siamo riusciti a fare perche’ si puo’ prenotare non piu’ di 3 gg. Prima). Quando torneremo dalle Maldive ce li fara’ avere! Verso mezzanotte andiamo a nanna… e qui avviene la scena fantozziana. La sottoscritta, per ammazzare l’insetto avvistato sul soffitto da Matteo, in un raptus di incoscienza infila la mano attraverso le pale del ventilatore in movimento facendosi un male cane… L’insetto si salva!!… la mano meno…
12 Dicembre 2003-Venerdi’ Di buon ora con un tre ruote andiamo a cercare un fotografo… ma e’ talmente buon ora che sono ancora chiusi. Aspettiamo. Sistemata la faccenda del rullino (che si era effettivamente rotto), si torna in hotel e si fa colazione. Ci lasciano la camera fino alle 16:00. Bene cosi’ possiamo andare in aeroporto dopo esserci fatti una bella doccia.
Giornata di sollazzo in spiaggia. Pranzo. Poi si gioca un po’ ai “mongalizza” nelle onde, bagagli e partenza! (NDR mongalizza e’ un tipo di maiale riccioluto ungherese) L’aereo per Male’ e’ alle 19:20 e ci hanno detto di recarci in aeroporto 3 ore prima!! A me sembra eccessivo ma dato che dobbiamo prima passare agli uffici della Srilanka Airlines per vedere di spostare i biglietti di ritorno (abbiamo il ritorno alle 6:00 del mattino del 1 Gennaio…) alle 16:00 partiamo dall’albergo. Le liste di attesa su cui siamo il 4 Gennaio sono sempre in “attesa”.
Facciamo il check-in e poi girovaghiamo per l’aeroporto… Chissà perche’ convocano tre ore prima?! La prossima veniamo solo 2 ore prima! Arriviamo a Male’ alle 19:45 ora locale. All’aeroporto incontriamo qualcuno del villaggio di Halaveli che ci dice di trovarsi il mattino dopo alle 6:50 in aeroporto… Io gli dico che dovevamo telefonare a Mr. Solih, lui mi dice che Mr. Solih e’ partito… Comunque decidiamo a scanso di equivoci di telefonare lo stesso a Mr. Solih appena giunti in albergo. Prendiamo la barca taxi per il centro di Male’ e poi, zaini in spalla ci avviamo a piedi verso il ns. Albergo prenotato via Internet, non e’ distante. Intanto Giampaolo si lamenta di come tutti gli altri turisti sono partiti con battelli di super lusso…?!? Si arriva al residence Buruneege dove, dopo mezz’ora di attesa… si trova l’orribile sorpresa che la suite con tendine rosse e quattro letti prenotata su Internet non e’ altro che una stanza brutta squallida con due letti, niente finestre, che si apre su una sala ristorante… E questo a 65usd?! Mi arrabbio moltissimo anzi di piu’. A quel punto mi fanno parlare al telefono con il “responsabile” che mi chiede quanto sono disposta a pagare … Neanche un centesimo! Ce ne andiamo… Dopo un paio di tentativi troviamo per 70 usd una bella stanza a tre letti all’Hotel Kam (pensa stava proprio di fronte al molo dove siamo scesi con la barca-taxi… ah ah ah…). Comunichiamo al villaggio (che conferma che Mr. Solih e’ in Srilanka) che siamo in un nuovo hotel… Dicono che ci vengono a prendere domattina alle 8:30 per portarci in aeroporto. OK! Dopo breve doccia andiamo a vedere la cittadina di Male’. Giampaolo che c’era stato 30 anni fa la trova completamente cambiata. In effetti si presenta come una cittadina moderna, ben tenuta, pulita e organizzata. Ci beviamo una bella bottiglia di spumante (rigorosamente analcolico) in un barettino dove Matteo e Carlotta si contendono gelati enormi (non senza conseguenze…)! Poi ci avviamo verso l’albergo e passando davanti ad un hotel curiosiamo nella festa di un matrimonio musulmano…Che eleganza! Nel ns. Hotel c’e’ anche la piscina ma al rientro non abbiamo piu’ voglia di fare il bagno poi e’ ridicolo fare il primo bagno alle Maldive in piscina a Male’, no?! 13 Dicembre 2003-Sabato ore 8:30 precise un incaricato del ns. Villaggio arriva a prenderci… A piedi ci accompagna al molo, ci mette su una barca-taxi (che paghiamo noi) che va all’aeroporto e ci spiega che li’ troveremo un altro incaricato… Bhe… Poteva risparmiarsi la fatica e dircelo al telefono ci saremmo arrangiati da soli… Comunque arriviamo al terminal degli idrovolanti e aspettiamo…, ci offrono the e caffe’… E noi aspettiamo… alle 10:30 finalmente ci caricano su un idrovolante bello rosso, che fa un bellissimo effetto sul mare blu… L’esperienza dell’idrovolante e’ eccezionale. I piloti sono in pantaloncini corti e senza scarpe. Il panorama e’ mozzafiato. Dopo due tappe intermedie in altri due atolli, arriviamo sulla piattaforma di Halaveli. Ma li’ non si vede nessuno. Il villaggio appare bello da li’… ma come ci arriviamo?! Dopo dieci minuti d’attesa il comandante dell’idrovolante che evidentemente da contratto non poteva abbandonarci sulla piattaforma, sfodera il suo telefono cellulare che ha un effetto immediato. Dopo due minuti si vedono arrivare alcuni maldiviani di corsa sul molo, saltano sulla barca li’ ormeggiata e partono per raggiungerci!!!… Forse non ci hanno visto arrivare… pero’ e’ strano che non ci abbiano “sentiti” perche’ nella quiete delle Maldive l’idrovolante che atterra non passa inosservato! Cocktail di benvenuto, formalita’ varie poi ci accompagnano in camera, bellissima, spaziosa, con un bel lettone ed altri due comodi letti, una bella veranda ed il rubinetto per pulirsi i piedi prima di entrare… a due metri dal mare… Organizzata la camera e gli armadi ci facciamo un bel bagno e poi andiamo a mangiare… Sono tutti italiani… Ma guarda… e’ un villaggio della Grandi Viaggi.. Meglio cosi’ magari Matteo e Carlotta fanno amicizia. Negativo non c’e’ neanche un bambino! Oggi e’ sabato. Abbiamo 8 giorni da passare qui.
14 Dicembre- 21 Dicembre 2003 (Domenica) Riassumiamo il soggiorno alle Maldive: mare splendido, tempo stupendo, bel villaggio, meravigliosa spiaggia (sia per nuotare che per fare snorkelling), cucina buona. In settimana sono arrivati altri bambini italiani per cui i ns. Figli si sono divertiti moltissimo… Noi invece dopo cinque giorni abbiamo cominciato ad annoiarci un po’… a parte un paio di uscite di snorkelling, “interminabili” giri dell’isola sia a piedi che in canoa, appuntamento delle sette di sera sul molo per vedere le mante ed i pescecani che vengono a riva a mangiucchiare cio’ che gettano loro i turisti… Con un sacco di libri letti e un po’ di fotografie scattate, abbronzati come africani, tutto intorno a noi scorreva lento e piacevole tranne che…: Durante una tranquilla sera, mentre prendevamo l’aperitivo, arrivano due coppie che non si sedevano praticamente mai al ns. Tavolo e ci dicono possiamo sederci qui con Voi?! Ma certoooooo! E caspita, mi cominciano a raccontare di aver trovato enormi ragni in camera (sia nell’una che nell’altra), neri grossi e pelosi e pure che saltavano. Mannaggia a loro… non potevano mica raccontarlo a qualcun altro?! Io che l’unica “bestia” che non sopporto e’ il ragno… poi che salta…?! Dopo le prime due notti passate a scrutare la camera da cima a fondo, a sigillare la porta del bagno e a far spruzzare insetticidi ho stabilito che da noi non potevano entrare! Capitolo chiuso. Infatti non ne abbiamo visti. Ci rimane sempre il dubbio che fossero veramente ragni… non e’ che per caso erano granchi? 21 Dicembre -Domenica Dopo aver pagato una carrellata spaventosa di extra (in due riprese…Una ieri sera e una stamattina…Perche’ forse si vergognavano a farceli pagare tutti insieme) ci portano alle 7:30 sulla piattaforma dalla quale siamo arrivati, dove aspettiamo l’idrovolante che, puntualissimo arriva (meno male perche’ fra un’ora e mezza abbiamo il ns. Aereo per Colombo!) Sull’aereo per Colombo si gela… C’e’ l’aria condizionata al massimo… stanno tutti con i giubbotti pesanti… loro sono fortunati perche’ arrivando da Zurigo e li hanno a portata di mano… Scendiamo a Colombo puntualissimi, sono le ore 11:50. Cerchiamo di chiamare Chris, il ns. Amico Srilankese che fra l’altro dovrebbe averci recuperato i biglietti per Kandy. Dovevamo andare a pranzo insieme. Non puo’ venire a pranzo con noi purtroppo. Ha un parente in ospedale pero’ fara’ un salto al ristorante per darci i biglietti. Veramente gentile! Dopo una breve visita agli uffici della Srilanka Airlines per le ns. Liste d’attesa… (inutilmente anche questa volta) ripassiamo dal banco Taxi dove due settimane fa vendevano il coupon per il centro di Colombo a 920 Rupie.. Ci dicono che quel banco taxi non funziona per gli stranieri… ma protesto.. E due settimane fa?! Ci dicono IMPOSSIBILE… Va bhe’ a volte le cose cambiano. Usciamo fuori. Ci sono i taxi per stranieri! 1500 rs. Iniziamo a discutere… ma perche’ se 2 settimane fa ne ho pagate 920 adesso ne devo pagare 1500? Alla fine ci accordiamo per 1000! Decidiamo di tornare a mangiare all’Oriental Hotel, d’altronde il panorama e’ stupendo e si mangia bene… Ci raggiunge il Chris e ci regala i biglietti. Noi insistiamo per pagare ma dice che e’ un suo regalo di benvenuto nel suo Paese. Abuwayan! Alle 15:15 ci rechiamo in stazione. Il treno parte alle 15:35. E’ domenica, menomale che abbiamo prenotato… La ns. Carrozza e’ quella panoramica quindi non ci si puo’ sbagliare e’ l’ultima! Si viaggia seduti in senso contrario e la parte finale del treno consiste in una grande vetrata! Questa volta ci sono due coppie di turisti stranieri oltre noi! Il treno viaggia come l’altro. Ondeggia e saltella… ma ormai ci siamo abituati. Faccio amicizia e chiacchiero un po’ con una signora Srilankese. E’ di Kandy, parla bene inglese, sono venuti oggi che e’ domenica a Colombo a fare un giro, con i loro 5 figli, tutti maschi! La mia Carlotta suscita curiosita’, cosi’ bionda… Addentrandosi nelle colline il panorama diventa veramente bello, cascate, montagne, e giungla giungla giungla… Ogni tanto qualche altopiano coltivato a risaia e poi giungla. La strada ferrata qui serve anche come strada pedonale ma quando arriva il treno tutti si inoltrano nella giungla… E poi riemergono.. Come dal nulla. E’ bellissimo vedere da questa posizione il brulichio di persone che appena passato il treno riappaiono sui binari a decine ed in fila.
Alle 18:00 arriviamo a Kandy. Ho prenotato telefonicamente all’hotel Queens (ne avevo scelto un altro a gestione familiare ma non c’e’ stato verso di trovare posto). All’arrivo l’hotel si presenta molto bene. Bellissimo palazzo coloniale in pieno centro di Kandy, a due passi dal tempio del dente e proprio sul lago. La hall molto imponente. Personale gentile. Ci danno le camere. Bruttine ma soprattutto sporche… Anche qui il problema e’ l’aria condizionata? No, ce ne fanno vedere altre… tutte uguali. La descrizione non corrisponde certo a quella della Lonely Planet, con i copriletti antichi?!!. Comunque ci installiamo nelle ns. Due camere adiacenti e sistemiamo i bagagli. Disfiamo tutto anche perche’ qui ci staremo tre notti! Poi vado a chiamare quelli del servizio ai piani e gli chiedo gentilmente di pulire… perche’ anche il bagno fa schifo, le piastrelle… lo sciacquone del water perde… anche quello della stanza dei bambini. Sotto i letti e’ pieno di “gatti”… quelli della polvere per fortuna. Intanto noi scendiamo a bere qualcosa. Il racconto dell’avvenuta pulizia e’ di mio figlio Matteo: “Sono arrivati in due in camera con uno straccio sporco e rovinato come quello con cui noi puliamo il cane. Uno e’ andato in bagno con lo straccio, l’ha bagnato un po’ e l’ha sbattuto per terra poi con una gamba gli e’ saltato sopra e dallo straccio semi bagnato e’ uscito tanto di quello sporco che invece di pulirlo, il bagno si e’ sporcato ancora di piu’. Poi senza neanche sciacquare lo straccio e’ uscito dal bagno e l’ha dato all’altro che gliel’ha chiesto. Quello che non aveva piu’ lo straccio ha iniziato a dare calci al letto per spostarlo cosi’ l’altro poteva pulire con il suo straccio (sporco) il pavimento. Poi sono andati dall’altra parte del letto e da li’ lo hanno spinto col piede per rimetterlo a posto. Poi e’ toccato al comodino, uno dei due l’ha alzato e l’ha successivamente mollato per terra cosi’ uno dei bicchieri e’ caduto… Poi hanno cambiato gli asciugamani e sono andati via”.
Alla sera decidiamo di provare una piccola trattoria locale dove abbiamo mangiato con pochissimi dollari.. Ma tutti mi hanno dato addosso perche’ non e’ piaciuta!! D’altronde non si puo’ organizzare tutto perfetto in due ore…
22 Dicembre 2003-Lunedi’ Colazione al Queens direi eccezionale! Ripaga sicuramente il livello delle camere… tanto che decidiamo di cenare qui anche la sera. Il ristorante ci ispira! Si va subito al Tempio del Dente giusto in tempo per visitare tutte le sale di preghiera, il museo dell’elefante, etc. Riservandoci il tempio principale per le 10:30 quando viene dato il segnale d’inizio della preghiera a suono di tamburo! Sono i suonatori di tamburi di Kandy. Assistiamo anche ad una cerimonia che sembra ricordare un battesimo ma e’ a porte chiuse. Andiamo ad assistere all’apertura della porta dove e’ custodito il dente. Si vede lo scrigno dorato. I suoni. Qui rimangono impressi i suoni. I tamburi di sottofondo (che suonano incessantemente per un’ora, le preghiere che si levano melodiose dal coro dei fedeli ammassati lungo le scale ed ovunque ci sia posto. Anche i profumi rimangono impressi, peccato che questi ultimi non si possano in qualche modo “inscatolare”. Dopo aver fatto le foto di routine con l’elefante a guardia del tempio, andiamo a visitare i templi minori induisti. Visitiamo poi il museo di Kandy, dove cercano di venderci i biglietti per lo spettacolo delle danze che si tiene al centro di cultura… Noi, data la mia diffidenza, non li compriamo… All’uscita ci abborda un altro personaggio che tenta a sua volta ed insistentemente di venderci questi biglietti… Noi andiamo direttamente al centro culturale. Li’ compriamo i biglietti… ma – in tutti i casi – da un commesso del centro d’artigianato che si trova all’interno. Ci riserva anche i posti segnando i ns. Nomi sulle sedie?!? I prezzi sono identici ovunque. Non abbiamo capito come funziona esattamente la vendita dei biglietti.. Ma comunque li abbiamo. Li’ inoltre compriamo i piu’ begli oggettini artigianali che abbiamo fino ad ora visto in giro. Peccato che abbiamo ancora tanti giorni di “zaino” davanti a noi per cui dobbiamo rinunciare alle cose piu’ ingombranti. Un incisore di ottone crea al momento un elefantino a Carlotta con inciso il suo nome. Riscuote successo. Gliene ordiniamo altri tre per la sera da regalare agli amichetti. Pranziamo li’ al centro culturale: c’e’ un ristorantino molto carino. Non servono alcolici ma a mezzogiorno si puo’ evitare. Al pomeriggio proseguiamo il giro panoramico per Kandy con un tre ruote. Passiamo dalla stazione per prenotare il treno verso Nuwara Elia ed Ella per dopodomani… Non c’e’ posto! Dicono possiamo rischiare… ma viaggiare in piedi per ore senza goderci il panorama della zona delle montagne e’ assurdo. Dovremo procurarci un taxi. Telefoniamo ad un tizio conosciuto la sera prima nell’osteria. Si era proposto di accompagnarci a Pinnewala a vedere gli elefanti domani per 2000 rupie. Gli confermiamo l’incarico, poi vedremo di discutere con lui la tariffa per i gg. Successivi. Appuntamento 8:30 all’Hotel Queens. Andiamo a comprarci una bottiglietta di shampoo cosi’ visitiamo la zona commerciale di Kandy, intendo la zona dove loro vivono, dove ci sono i loro negozi, i loro ristoranti, etc. Passiamo dalla Srilanka airlines ma ancora nessuna novità… Anzi ci dicono che comunque la lista d’attesa del 4 via Francoforte non e’ valida perche’ dato che il ns. Biglietto e’ via Parigi si può solo cambiare la data ma non il percorso!!!! (bella notizia!!!…) Ci mettiamo in lista su Parigi ma chissà ormai non saltera’ fuori nemmeno un posto… Sostiamo a curiosare in un negozio di Batik, sete, sari, etc.. I prezzi mi sembrano parecchio alti… ma !? Non abbiamo ancora termini di paragone. E’ già tardi e dobbiamo correre allo spettacolo. Arriviamo al centro culturale… i ns. Posti “prenotati” con tanto di striscia riportante il ns. Nome sono ancora li’! Perfetto. I danzatori di Kandy sono bravi ma lo spettacolo dopo un po’ stanca… (ci sono anche dei turisti che dormono…) Si arriva alla parte finale dove ci sono quelli che camminano sui carboni ardenti e mangiano il fuoco. Qualcosa da filmare! … Ma la solita batteria mi pianta in asso! Finito lo spettacolo torniamo in albergo per la cena. Mentre gli uomini salgono un attimo in camera Carlotta ed io c’intrufoliamo in un mercato coperto, esattamente a fianco all’albergo, dove vendono scarpe, vestiti, sari, tovagliato, sete… Di tutto e a prezzi stracciati. Subito notiamo che la stessa identica camicia che nel negozio di oggi piaceva a Giampaolo qui costa un terzo! Non compriamo niente anche perche’ sta per chiudere ma ci ripromettiamo di tornarci domani sera! Ci sono anche i batik! Cena ottima con vino srilankese!!. 23 Dicembre 2003-Martedi’ Dopo un’abbondantissima colazione che nel mio caso stamani è stata a base di piccantissimo curry con specie di tagliolini a forma di nidi (il buffet del Queens e’ proprio eccellente!) alle 8:30 ci viene a prendere il ns. Autista e partiamo per Pinnewala, dove si trova l’orfanotrofio degli elefanti. Non avevamo previsto una tappa poiche’ la Lonely Planet non dava notizie di pensioni ed alberghi… invece ce ne sono a decine!!! Anche ristoranti con terrazza direttamente sul fiume dove si bagnano quella novantina di elefanti piccini e anche grandi. Ce n’è uno poverino senza un piedino… Matteo si arrabbia moltissimo perche’ un altro elefante (cattivissimo!!) o spinge e lui cade. Fa fatica a rialzarsi… Abbiamo acquistato i biglietti che pero’ in teoria per vedere solo il bagno degli elefanti non servivano… Li controllano solo dall’altra parte della strada dove c’è il vero e proprio istituto… che andiamo a visitare ma, mentre tutti gli elefanti sono al bagno di là non c’è assolutamente nulla da vedere. Solo qualche elefante, oltretutto legato con le catene che fa finta di lavorare. Finita la visita e rientrando verso kandy ci facciamo fermare un attimo a circa 3 km. C’è un altro istituto per elefanti (il Millenium Elephant Foundation) dove si puo’ anche fare un giretto sopra.. Costosissimo! Prendiamo solo un elefante e ci andiamo in tre io e i bambini… Arriva l’elefante, gli mettono un cuscinone in groppa e ci fanno salire… paura… quella volta che siamo andati in Thailandia c’era l’impalcatura con i seggiolini… Va bhe’… Speriamo non decida di scendere giu’ al fiume… Passeggiatina di venti minuti nella campagna e rientro. Il tizio dell’istituto si offre di farci le fotografie… Non ne è venuta nemmeno una… pazienza! Dopo il ns. Autista insiste per farci vedere un giardino delle spezie. Carlotta ed Io ci affoghiamo dalle risate perche’ il ragazzo che faceva da guida non so se per timidezza o che altro, ogni volta che finiva una frase faceva una risatina “hi hi hi hi”. E questo per tutto il giro. La visita è gratis ma ci offrono di acquistare unguenti e oli vari… gli stessi che in qualsiasi bancarella srilankese costano un quarto. Non compriamo niente lasciamo una piccola mancia.
Il ns. Autista fuori non c’è perche’ ha bucato una gomma ed è andato a cambiarla… Aspettiamo sotto il sole. Qui non piove mai dal 6 Dicembre non abbiamo ancora visto una goccia di pioggia… Entriamo in un negozietto e scopriamo del cioccolato srilankese buonissimo… ne compriamo qualche pacchetto. Intanto arriva il ns. Autista e ci porta in un ristorante ahimè stavolta scelto da lui… Peccato. Mangiamo veloci e ci avviamo verso Kandy. Sosta al Giardino Botanico. Da non perdere. Alle cinque rientriamo in Hotel e cominciamo la contrattazione con il ns. Autista affinche’ ci porti i successivi tre giorni da Kandy a Dalohise, da Dalohise a Nuwara Elia ed infine da Nuwara Elia a Tissamaharama (Yala Park) passando da Ella. Tra una birra e un arrak ci accordiamo per 100 dollari tutto incluso! (80 euro). Stretta di mano ed appuntamento per il mattino dopo alle 9:00! Litigata colossale con quella della reception che avevo pregato al mattino di farmi un fax urgente (sempre per la storia degli aerei) e lei non me lo ha fatto perche’ costava due dollari e 80 cents e non sapeva se ero d’accordo. Me lo fa subito! Poi si va al mercatino e si fanno acquisti. Matteo trova una camicia tipo “Cavalli” bellissima..2 dollari. Giampaolo ne compra due o tre… Io alla fine non compro niente (l’eterna indecisa…). Poi qualche batik… un vasetto di balsamo.
Cena all’orientale sempre in hotel. Alla sera Giampaolo ed io facciamo due passi in città. Compriamo una bottiglia di Arrak da portarci in viaggio e dei cioccolatini (quelli buoni!!). Poi nanna.
24 Dicembre 2003-Mercoledi’ Dopo l’ennesima delusione presso gli uffici della Srilanka Airlines… partiamo! Dopo qualche metro l’autista si ferma scende dalla macchina attraversa la strada si inginocchia davanti ad un piccolo tempio e prega. Sara’ un brutto segno??? Poi iniziamo il ns. Viaggio attraverso le colline. È un po’ nuvolo ma non possiamo lamentarci.
Il ristorante oggi pero’ lo scelgo io dalla mia Lonely Planet. A Dickoya, e faccio bene perche’ è bellissimo. L’Upper Glenclairn e’ un palazzo degli inizi del 900, con vetrate e giardino terrazzato. Ha un panorama splendido sui laghi ed e’ pieno di fiori. In piu’ abbiamo anche mangiato benissimo e speso praticamente niente. Dopo pranzo proseguiamo e giungiamo a Dalhoise. Li’ ho prenotato alla Green House. Due camere per 4 dollari l’una. Si fanno 200 mt a piedi con gli zaini in spalla poiche’ la Green House si trova in cima a tutto il resto, con terrazze a “palafitta” e un’ultima scaletta ripida ripida piena di fiori e piante… cosi’ ci alleniamo per questa notte! Siamo qui perche’ stanotte facciamo la scalata all’Adam’s Pick! L’autista dopo una discussione con la proprietaria perche’ non gli dava da dormire se ne va. Pare che qui in Srilanka tutti abbiano dei posti letto gratis per gli autisti che accompagnano i turisti) ma la signora del Green House aveva affittato anche il divanetto dell’ingresso per la notte.. Sicche’… Prendiamo possesso delle ns. Camere semplici ma carine, la signora ci offre un the, ci godiamo un po’ il panorama, poi facciamo un giretto in paese. … Stanno arrivando tanti fedeli, alcuni con coperte, altri armati di pesantissimi berretti di lana, altri con zaini e sacchi a pelo… turisti pochissimi. Alcuni fedeli si stanno bagnando nel torrente. È il rito, si purificano prima del pellegrinaggio. È cosi’ bello. Si cominciano anche a sentir dei suoni. I suoni di Srilanka.
Facciamo un giro per le bancarelle separatamente uomini e donne: dobbiamo comprare qualche regalino per Natale da scambiarci reciprocamente domani sera ma… Abbiamo scelto proprio il posto giusto! Qui ci sono solo bancarelle per la gente del posto… Cuffiette… bamboline… giovini per bambini… Bigiotteria… Carlotta ed io recuperiamo una collanina per Matteo ed un laccetto di cotone lavorato a uncinetto che si puo’ adattare a reggi-occhiali per Giampaolo. Anche volendo non si puo’ fare di meglio.
Si ritorna alla rest house per cena. E li’ sorpresa!!! Mentre ceniamo arriva la figlia della proprietaria vestita da Babbo Natale con regali per tutti… troppo bello! La proprietaria deve essere veramente una persona in gamba. È la Donna Marketing di Dalhoise… La cena per la maggior parte dei componenti della ns. Famiglia (ad esclusione della sottoscritta) è immangiabile per quanto è piccante e speziata. Giampaolo butta giu’ qualcosa e ai bambini facciamo fare delle uova. La signora si preoccupa… non era buona??? No no.. – ti dispiace anche in questi casi… non sai che dire perche’ il piccante per loro è come il parmigiano per noi… se manca sulla pastasciutta non è cosi’ buona! Verso le 10:30 andiamo a letto. 25 Dicembre 2003 – Giovedì NATALE Sveglia alle 1:30! Alle 2:00 si parte… Alla fine partiamo alle 2:15 perche’ c’è anche lo spuntino che ci ha preparato la signora della pensione the caldo e biscottini! Ci avviamo per il sentiero… E cammina… cammina… Cosa da ridere ogni tanto mi arrivano SMS… In effetti è la vigilia di Natale ed in Italia ed in Ungheria -dove abitiamo – sono le 9:00 di sera. Fanno gli auguri e noi da quasi un ora stiamo faticando… Ma la fatica maggiore sopraggiunge dopo la prima ora e mezza… Cose da non crederci ad un certo punto sembra che non ce la fai piu’. Poi ti guardi intorno in mezzo a tutta questa folla di pellegrini, bambini, vecchi, persone malate… loro ce la fanno, a fatica ma ce la fanno. Allora vai avanti. Ogni tanto ti fermi in una delle innumerevoli sale da the, bevi un the… ti riposi… Poi dopo un po’ smetti anche di bere il the perche’ ti scappa pipì e le toilette sulla strada scarseggiano… Alle 4:30 un cinghiale a tutta velocità a momenti travolge me e Carlotta!!! E questo solleva l’ilarita’ di molti. Alle 4:45 crediamo di non farcela piu’!!!… La scalinata è sempre piu’ ripida ed i gradini sempre piu’ alti! Non parliamo nemmeno piu’ fra noi. Solo Carlotta ha ancora la forza di correre…E canta pure! Ad un certo punto incontriamo una coppia di Italiani… BUON NATALE!!… Chiedo loro se sanno quanto c’è ancora… Mi guardano increduli poi lei dice: se ci fossimo gia’ stati sicuramente non ci avreste incontrato qui… Alle cinque e qualcosa giungiamo alla parte della scalinata dove ci sono le ringhiere! CHE BELLO!! Vi confesso che da li’ in poi io sono salita a forza di braccia (le gambe non le sentivo piu’…). Alle 5:45 arriviamo in cima all’Adam’s Pick (2200 mt.)! L’orma di Adamo o del Buddha o di chi per esso è rigorosamente coperta da tessuti, sete cuscini. Quindi non si vede. Ci fanno dare un’offerta e fanno inginocchiare anche a noi sull’orma… Va bhe’… preghierina… I suoni non sono molto affascinanti quassu’… C’è questa voce all’altoparlante che comunica un sacco di cose incomprensibili, che copre i canti e le preghiere… Dopo un breve giro intorno al santuario (non c’è molto da vedere) ci dirigiamo su per una scala laterale che conduce ad una piccola terrazza. Vogliamo ammirare l’alba. Carlotta, che ha fatto tutto il percorso saltellando senza nessun problema, proprio nel momento in cui il sole sta per fare capolino urge di una visita alla toilette… cosi’, in mezzo alla folla pressata ci facciamo strada a fatica per cercare le toilette che stanno (ovviamente) dal lato opposto del santuario… Torniamo di corsa giusto per filmare il sorgere del sole! Dopo il sorgere del sole tutti si spostano dall’altro lato della montagna da dove si puo’ ammirare l’ombra della montagna stessa proiettata sulle nubi basse. Avevo letto qualcosa sulla Lonely Planet in merito alle farfalle che vanno sul Picco di Adamo a morire ma non immaginavo che fossero cosi’ tante… belle colorate… .
Si fanno un po’ di diapositive… Poi si comincia a scendere! E se per salire ci abbiamo messo 3 ore e mezza per scendere ne impieghiamo piu’ di 4!! (Io e Matteo quasi cinque)… Arriviamo anche a guardare con invidia quelli che salgono… Le ginocchia non reggono… Bhe… passerà.
Arrivati alla Green House la signora ci propone un bagno caldo alle erbe che noi accettiamo subito… Prima andiamo io e Carlotta. In una stanza da bagno alquanto rurale, con anche qualche ragnetto alle pareti, ci accoglie una grande tinozza in ferro con acqua bollente e foglie ed erbacce varie che galleggiano al suo interno.
Io e Carlotta (dopo aver introdotto abbondante acqua fredda all’interno al fine di evitare ustioni) ci immergiamo. È piacevole e ci stiamo una buona mezz’ora. Poi torniamo in camera e diciamo a Giampaolo e Matteo che possono andare… diciamo loro che c’è una bellissima vasca in marmo che li aspetta. Loro si avviano tutti contenti e noi ridiamo.
Alle 12:3 arriva il ns. Autista e stiamo per andarcene quando la signora della Green House ci porta la colazione! Dice che è compresa nel prezzo pertanto dobbiamo mangiarla…
Facciamo colazione decidendo a questo punto di saltare il pranzo… anche perche’ stasera ci aspetta un mega cenone natalizio in albergo a Nuwara Elia! Dopo un meraviglioso percorso attraverso le piantagioni di the e le montagne, arriviamo a Nuwara Elia all’Hotel St.Andrews dovutamente prenotato con largo anticipo via Internet. Entriamo zoppicando nelle belle sale stile coloniale. È molto bello, classico ed elegante. Questa sera ci voleva proprio.
Alla sera cenone con scambio di miseri regalini (ma il pensiero è quello che conta) poi un paio di bicchierini di Arrak al piano bar dell’hotel. Faccio una suonatina al pianoforte anch’io… ma suscito esclusivamente l’interesse del pianista (che forse mi è grato perche’ si riposa!!). Poi, sempre zoppicando andiamo a nanna. In camera c’è qualche segno di battaglia… ma Matteo e Carlotta ormai dormono profondamente.
26 Dicembre 2003 –Venerdì Ci svegliamo con dei dolori pazzeschi alle gambe. L’Adam’s Pick si fa sentire… Ore 8:00 colazione! (Buffet gigantesco…) Io mi prendo un sacco di… qualcosa che credevo olive… e che invece purtroppo si rivelano dei frutti incredibilmente acidi. Poi partiamo per Ella. In serata dobbiamo essere a Tissamaharama. Passiamo a visitare una fabbrica di The (la Pedro Estate) dove ci fanno fare un bel giro guidato. Sempre zoppicando ci arrangiamo alla bell’e meglio su e giu’ per varie scale… E scalette. Compriamo anche il the! Facciamo un po’ di diapositive alle donne che raccolgono il the nelle piantagioni di montagna. Che bei colori. Guadagnano solo 50 dollari al mese… ma sono pero’ tutti molto decorosi. E questa è l’Asia. Ed è anche quello che mi piace dell’Asia. Sul tragitto ci fermiamo per una breve visita al tempio rupestre di Dowa… Giampaolo si lamenta… Ancora scale… Ad Ella (che se non sei un appassionato di trekking di montagna a parte il panorama stupendo non c’è molto da vedere) ci fermiamo a pranzo in un ristorantino scelto dalla Lonely Planet. Un po’ difficile da trovare… Con il ns. Autista che non capisce perche’ ci ostiniamo ad andare in un posto anziche’ un altro… Ma la scelta anche stavolta si rivela buona! Ottima vista sui monti. Proprietari gentilissimi. Si mangia bene e si spende poco. Dopo pranzo ripartiamo. Tappa d’obbligo alle famose cascate di Ella. Oggi c’è folklore… anche per loro è festa, le scuole sono chiuse e sono tutti in gita. Fanno il bagno, cantano, ridono, c’è anche un’orchestrina improvvisata da un gruppo di ragazzi, in verità leggermente ubriachi ma simpatici.
Si riparte per Tissamaharama. Il viaggio è ancora lungo. Alle 17:00 si arriva a Tissamaharama. Dopo aver scaricato i bagagli, preso possesso delle camere (trattando il prezzo relativamente all’uso dell’aria condizionata o meno…), pagato il ns. Autista … saliamo al volo su un “tre-ruote” per dare un’occhiata ai dintorni prima del tramonto. Giro sul lungo fiume. Stupendo. Tre o quattro foto al tempio di Sandagiri con i riflessi del tramonto stagliati sugli imponenti muri bianchi, una filmatina ai bagnanti nei canali e nella cisterna (lago) di Tissa Wewa. Due passi sotto gli alberi pullulanti di pipistrelli. E poi ritorno in albergo. Lite con i bambini per la scelta della stanza poi a cena. Prendiamo accordi per il safari di domani al parco di Yala ma facciamo presto: è lo stesso proprietario che organizza ed andremo con il suo fuoristrada! A questo punto ci accordiamo pure su una deviazione finale della gita cosicche’ possiamo passare dl villaggio di Kataragama… alle 18:00 in tempo per l’ora della preghiera). Poi si cena! Fumatina di sigaro, bevutina di arrak e lunga chiacchierata con i proprietari – il Sig. Tissa e famiglia. È molto piacevole stare qui. Direi che si comportano in modo molto simile a quello con cui noi trattiamo i clienti del ns. Agriturismo. Complimenti! 27 Dicembre 2003 –Sabato Sveglia alle 4:30. Alle 5:00 partenza per il safari al Parco di Yala. Il tempo è bello come sempre (quest’anno siamo stati molto fortunati!!!!). Dopo un’ora di viaggio entriamo al parco. Paghiamo gli ingressi (salatissimi…!!!) poi ripartiamo con tanto di “guida” affidataci dalla direzione del Parco, munita di manuale da bird watching. Alle 6 e trenta avvistiamo gia’ il primo elefante. Difficile da non vedersi… praticamente ci sbarra la strada. E’ oltretutto uno dei pochissimi elefanti in Srilanka con le zanne!!!! È l’alba. Alle 7:20 “salta” la frizione del ns. Discovery… “s’è ro’tt!!” Ma il ns. Autista è bravissimo per cui proseguirà per tutto il giorno senza! Verso metà mattina avvistiamo pure un leopardo… da eco le grida della ns. Guida del Parco “..Siete proprio fortunati, siete proprio fotrunatii!!!” Poi abbiamo visto cervi pomellati, coccodrilli ed oltre alle miriadi di specie di uccelli, moltissimi bufali, coccodrilli, varani e scimmie.
Il parco di Yala è molto bello. C’è steppa, giungla, foresta, laghi, paludi, montagnole rocciose, canali e spiagge! Spiagge… Ecco per l’appunto alle 11:30 arriviamo su una spiaggia dove ci dicono che fino alle 15:00 non si riparte. Sarebbe inutile ci spiegano perche’ c’è troppo caldo e gli animali durante questo lasso di tempoo si rintanano nella foresta. Alle 12:00 abbiamo gia’ finito i ns. Panini e le ns. Birre. Di acqua ce ne resta poca… Ci annoiamo. Se avessimo capito bene che dovevamo fermarci cosi’ a lungo o ci saremmo portati l’”attrezzatura da spiaggia (a parte che il mare qui è orribile) oppure avremmo scelto il safari di mezza giornata. È che il prezzo piu’ o meno è identico… allora avevamo pensato tanto vale… ma..
Dormiamo un po’… Passeggiamo un altro po’… poi convinciamo il ns, autista a partire un po’ prima… ah ah.. Li sorprendiamo mentre stanno studiando dalla nostra guida i nomi degli animali selvatici del parco in lingua italiana!! Nel pomeriggio avvistiamo molti meno animali che non durante la mattina. A parte uno splendido elefante (anch’esso con zanne!).
Alle 16:30 iniziamo a dirigersi fuori dal Parco, questa volta verso nord. Scarichiamo la “Guida del Parco” e non gli diamo nemmeno la mancia… in effetti il ns. Autista ci aveva detto che se lo aspettano sempre… pazienza. Siccome il ns. Autista oltretutto ne sapeva almeno dieci volte di piu’ della guida … si decide fra noi che la mancia la daremo a lui (se non altro per la fatica che ha fatto a guidare senza frizione tutto il giorno!).
Alle 17:30 si arriva a Katagarama. La prima cosa che ci colpisce sono i negozi che espongono la frutta… Decorazioni bellissime. E man mano che ci addentriamo nel centro della cittadina queste bancarelle si infittiscono fino ad essere una attaccata all’altra. Centinaia di bancarelle che espongono frutta cosi’ ben disposta… Uno spettacolo!! Il ns. Autista ci spiega che sono vassoi preparati per le offerte al tempio. Ci dirigiamo verso la zona sacra, attraversiamo un ponticello sopra un torrente nel quale bambini donne e… Famiglie intere si bagnano. Alle 18:00 sono gia’ in coda decine di fedeli con vassoi stracolmi di frutta, in attesa dell’apertura delle porte del tempio. Nel giardino del tempio maggiore c’è l’angolo per la “rottura” delle noci di cocco. Incontriamo anche gli austriaci che avevamo conosciuto al Queen di Kandy. Poi rientriamo in albergo. Cenetta ricostituente e nanna!!!! 28 Dicembre 2003 –Domenica Tre-ruote per la stazione dei bus e poi direzione Tangalla! Il bus è strapieno hai hai hai!!! E’ domenica!! Ci fanno pagare anche il posto per gli zaini.. Pochi centesimi di euro comunque…
Certo che l’esperienza non è come la precedente (da Anuradhapura a Pollonaruwa). L’autista, appena fuori città incomincia a correre come un pazzo… sorpassa in curva, frena, accelera, suona il clacson come un forsennato… L’autobus barcolla, ondeggia salta pure! La mia famiglia tutta zitta. Avverto il peso dei loro sguardi di disapprovazione per la scelta dell’autobus come mezzo di trasporto… Quindi taccio anch’io. D’altronde come puoi prevedere?! L’altro viaggio era andato liscio come l’olio. Dopo un’oretta arriviamo alla cittadina di Amabanatota … E il bus che fa??? Si ferma per un quarto d’ora perche’ è in anticipo! Incredibile… e perche’ allora ha corso cosi’ tanto? Arriviamo dopo un’altra oretta “sprint” a Tangalla ed aspettiamo per cinque minuti il tre-ruote che doveva venirci a prendere dalla pensione che ieri sera il Sig Tissa ha prenotato per noi… Ma non viene nessuno… quindi prendiamo un tre-ruote a caso. Arriviamo alla Fisher King di proprietà di un tedesco in pensione (che cucina alla srilankese) ed un parente del Sig Tissa. Ci fanno vedere le ns. Camere con bagno e A/C ma buie buie e poi sul retro… Io ne adocchio altre due… belle, grandi, con spaziose vetrate sul mare, senza bagno privato… ma che importa? I bagni comuni sono li’ fuori a 2 mt e pulitissimi. Costano anche meno (4.5 usd al posto di 6!!) quindi si risparmia pure! Posiamo i bagagli e mentre aspetto che la truppa si sistemi corro in spiaggia! Ahhh che bello il mare… in effetti un po’ mosso… Anzi se devo guardare bene mossissimo!!! Va bhe… non puo’ essere sempre tutto perfetto… nel contempo il bel tempo non ci ha mai abbandonato in questa vacanza. Quando arriva il resto della famiglia in spiaggia raccogliamo un po’ di conchiglie e poi decidiamo di fare un giretto. Prendiamo un tre-ruote (che novita’!). Andiamo a vedere la baia posta ad ovest del paese. In centro c’è anche un mercato dove facciamo un breve giro ma non compriamo niente.. Poi ci facciamo portare al ristorante il “Cactus” sulla spiaggia, all’estremo sud di Tangalla oltre il promontorio. C’è solo un signore, che fa tutto: cucina, serve, prende le ordinazioni ?! Eccellente! Colossale mangiata di gamberi, calamari e varie. C’era pure il vinello. Spesa esigua. Oltre a cio’ la baia dove sorge il ristorante è anche riparata dalle onde e si puo’ fare il bagno! Finiamo la giornata sulla spiaggia gongolandoci al sole! Conosciamo verso sera una svizzera che è li’ da tre mesi…! Bhe’ in effetti se si calcolano i prezzi… e una persona fa un lavoro che glielo permette… (scrittori, traduttori, giornalisti, disoccupati…) sicuramente spende meno che restando a casa! Alla sera ceniamo in albergo anche perche’ siamo pigri pigri! Si magia bene. Li’ facciamo conoscenza con una coppia di australiani che stanno facendo il giro del mondo: 8 mesi… pensa che meraviglia. Dopo cena loro vanno a vedere le tartarughe che depongono le uova… noi le abbiamo gia’ viste due anni fa in Costa Rica quindi soprassediamo. I bambini poi gia’ dormono. Durante la notte siamo costretti a svegliare i proprietari (e meno male che si sono svegliati!!) perche’ andando in bagno ci si e’ chiusa la porta con le chiavi dentro…!! Ha ha! 29 Dicembre 2003 –Lunedì Dopo colazione partiamo per Mirissa. Ci dispiace lasciare Tangalla ma in teoria fra 3 giorni saremo gia’ sull’aereo! Al telefono la SriLanka Airlines non ci da nessuna notizia… e quindi nel dubbio siamo obbligati ad accelerare le tappe. Peccato! Lungo la strada facciamo due soste: la prima al “Camino di Ho-o-maniya”, una formazione rocciosa sulla costa dove l’acqua del mare viene spinta dalle onde con forza all’interno di un incavo alto 23 mt. Con conseguente fuoriuscita di spruzzi altissimi! La seconda tappa è al tempio di Wewurukannala, un complesso di tempi dove oltre alla statua del Buddha seduto fra le piu’ alte dello Srilanka, c’è un tempio a decori tipo fumetti che raffigura ogni tipo di torture e punizioni inflitte ai peccatori. Veramente impressionante… tanto che Giampaolo ed io usciamo. Stranamente i ns. Figli lo guardano tutto ed escono… pure ridendo… Si vede che noi ci immedesimiamo troppo…
Mezzo di spostamento scelto questa mattina (35/40km.)… indovinate un po’? TRE-RUOTEEEEE!!!!! A Mirissa abbiamo qualche difficoltà a trovare posto. L’albergo dove finalmente troviamo disponibilità è cosi’ cosi’ e anche sufficientemente sporco ma… la spiaggia e’ stupenda! Ci sono anche moltissimi Italiani… in pratica sono quasi i primi che vediamo (a parte alle Maldive)… ma la maggior parte di loro non soggiorna li’: fanno parte di gite organizzate da Hikkaduwa, pensa un po’… Riposo e mangiate colossali di pesce. Mare spiaggia… aperitivo sul promontorio. Coca Cola calda (niente alcolici) o acqua (calda anch’essa)… hanno appena aperto il locale (anzi ufficialmente lo aprano domattina) quindi non hanno ancora il frigorifero! Auguri!! Cena in albergo dove facciamo amicizia con una coppia di Bologna e dopo cena andiamo a bere qualcosa insieme in uno dei tanti bar sulla spiaggia (Matteo e Carlotta inclusi che brontolano per la “mediocrità” della disco music).
30 Dicembre 2003 –Martedì A colazione facciamo amicizia con una coppia di Rimini che si sta recando anche lei a Unawatuna! Tutti senza prenotazione … Perfetto! Ne vedremo delle belle dato che siamo alla vigilia di S.Silvestro! Ci salutiamo dandoci appuntamento da qualche parte sulla spiaggia nel pomeriggio… ma ci ritroveremo molto prima!! Paghiamo il conto e dopo una mezz’ora abbondante di tre-ruote (ormai nostro indiscutibile mezzo di trasporto) arriviamo ad Unawatuna. Ieri avevo gia’ fatto diverse telefonate per riservare delle camere… ma tutti o dicevano pieno… o dicevano per una notte no!… ho pensato meglio andare di persona! Ma la situazione non si è rivelata delle migliori. Con la mia brava Lonely Planet alla mano comincio a perlustrare le rest house… Entro dove mi capita: la prima pensione PIENA… la seconda anche, la terza e la quarta…Pure!!!.
Il ns. Autista ad un certo punto ci dice… vi porto io da un conoscente… Squallore di posto, ad almeno 200 mt. Dal mare.. Eh NO!!!! Gli ultimi due giorni li faccio sul mareeee!!. Dopo un’ora avanti indietro, offerte piu’ o meno convenienti (in sostanza ho visto l’80%) degli alberghi di Unawatuna, troviamo una (1) camera libera al hotel Unawatuna Resort (4****) ma solo per una notte! Il prezzo per tutta la famiglia è di 90 dollari compresa colazione e cena a buffet… (70/72 euro… dato l’ambiente una scemata!!!) .. Pero’ solo per una notte.. E domani??? Quindi proseguiamo nella ricerca ed andiamo verso est… Troviamo posto nell’ultimo orribile albergo della baia (No, in effetti l’albergo era carino ed in una posizione fantastica … erano le camere penose…) che pretendeva 25 us dollars a camera solo per dormire, bambini NO sconto… quindi in 4 persone: 50 dollari a notte per delle camere che definirei oscene! Li’ incontriamo quelli di Rimini che girano anche loro da piu’ di un’ora. Loro prendono la stanza li’. Ci dicono che ne hanno viste di peggio!… noi torniamo di corsa all’hotel Unawatuna sperando che la camera ci sia ancora!!!! C’è! E domani??? Domani, mi dicono, se vi va bene vi diamo 2 camere doppie in una dependance sul retro. Forse le camere che riservano normalmente agli autisti???? Costo 33 usd per camera doppia con colazione e cena!!… Nonche’ l’utilizzo di tutti i servizi dell’albergo piscina, campi da tennis, bar lettini in spiaggia, asciugamani, etc etc… Bhe… Il massimo!!! Accettiamo. Depositiamo i bagagli in camera e facciamo l’ennesima telefonata alla Srilanka Airlines dove come al solito non ci danno buone notizie sulla lista d’attesa del 4 Gennaio. Ci toccherà partire la notte di Capodanno… sigh! Faccio l’ultimo tentativo e chiedo qual’è il primo volo disponibile? Mi rispondono il 7!! Il 7?? E’ fantastico. Ci precipitiamo in taxi a Galle mentre i bambini sono in piscina e dopo due ore e mezza (!?) di attesa usciamo con i ns. Biglietti cambiati… Volo per l’8! Decidiamo di stare ad Unawatuna fino al 3. La spiaggia è molto bella, il mare anche, l’albergo è molto ben tenuto ed il servizio è ottimo… Ci sono anche degli italiani e Matteo e Carlotta hanno gia’ fatto amicizia con altri ragazzini. Pranziamo all’albergo poi ci mettiamo a prendere il sole in spiaggia. Il mare è limpidissimo ed abbastanza calmo. All’estremità ovest della spiaggia poi è un “olio”. Ci sono anche i pesci colorati! Perlustriamo tutta la spiaggia per vedere cosa offre e scoviamo (proprio vicino al ns. Albergo un ristorantino piccolo piccolo ma che promette molto molto bene. Domani proveremo. Nel pomeriggio facciamo un giro in catamarano! Ma immaginatevi un catamarano autentico!! Costruito con tronchi di legno originali!!!! Verso sera incontriamo i ragazzi di Rimini e ci facciamo due chiacchiere di fronte ad un aperitivo in uno dei tanti bar sulla spiaggia. Cena in albergo con un buffet veramente eccezionale! Prenotiamo (va prenotato!) lo spumante per il cenone di domani sera e… Ma sì, anche una bottiglia di vino (bando alle spese). E’ l’ultimo dell’anno e dobbiamo festeggiare. Poi andiamo a nanna.
31 Dicembre 2003 –Mercoledì Dopo colazione ci fanno vedere le camere… un po’ squallidine, un po’ buie, ma pulitissime e con grandi bagni. Ci trasferiscono loro tutti i bagagli mentre noi ce ne stiamo in spiaggia. Nel ns. Albergo c’è un Progetto Internazionale per la Protezione delle Tartarughine. Quando depongono le uova il luogo viene recintato e protetto e quando si schiudono le tengono qualche giorno in piccole vasche di acqua salata e poi le aiutano a raggiungere il mare senza essere divorate dai gabbiani o volatili vari! E giusto stasera alle 18:00 ci sara’ questo avvenimento! Ci danno un volantino dove chiedono la collaborazione di tutti! E noi ci saremo. Si va a pranzo nel ristorantino avvistato il giorno prima (il primo verso Ovest dopo l’Hotel) e li’ ci si scatena con gamberi, astici, seppie… Il servizio è lentissimo… ma da domani adotteremo un trucco! Si va alle 12:00 si ordina… si beve l’aperitivo sdraiati al sole (hanno anche loro i lettini a disposizione dei clienti) e quando è pronto si mangia. Matteo e Carlotta sono rimasti in albergo dicendo che mangiavano due pizze… Ma ad un certo punto arrivano e ci divorano metà gamberoni! Sob..!! Giampaolo dopo pranzo va in camera assalito da un terribile male all’orecchio… Io mi siedo con Matteo e due ragazzini italiani con cui ha fatto amicizia e scherziamo un po’ assieme! Ridiamo molto (ogni tanto è bello tornare bambini!!). Le femmine invece sono in piscina.
Ore 18:00 Armati di telecamere, macchine fotografiche digitali e no ci rechiamo sulla spiaggia per assistere all’entrata in mare delle tartarughine. Caspita, sono centinaia e contemporaneamente poco piu’ in là ci sono anche quelle che stanno nascendo… vengono aiutate ad uscire dai gusci e poi messe nelle vasche. Che carine. Nel frattempo un tizio mi convince a mettermi un pitone al collo (sicuramente oggi devo aver bevuto troppo per pre-festeggiare la fine dell’anno!!!) ma Giampaolo non mi filma! Giustamente ci sono le tartarughine, Ma siccome un’altra occasione cosi’ (mi riferisco al serpente intorno al mio collo) sicuramente non ricapiterà.. Lo imploro “Giampaolo filmami… filmami… veloceeee…!!!” Persino Carlotta accarezza il serpente (incredibile la fiducia che riescono ad incutere le mamme!).
Finito lo show (ho dovuto anche pagare!!) ritorniamo alle tartarughine, ci sono le onde ed alcune tornano a riva… bisogna rimetterle in acqua e stare attenti ai gabbiani! Dopo una bella doccia ci mettiamo gli abiti piu’ “eleganti” che ci siamo portati… sempre relativamente ai formati da zaino… e andiamo a cena. Musica spettacoli… hanno organizzato proprio bene. Il buffet è ottimo, sparso ad isole fra il ristorante, la spiaggia ed il giardino. Alla fine non mangiamo molto ma beviamo parecchio. Tanto che Giampaolo ed io dopo la mezzanotte facciamo un bel bagno in mare! Tutti bagnati ci rimettiamo i vestiti (poverini) ed andiamo a fare gli auguri al proprietario del ns. Ristorantino il quale ci mette un tavolinetto in spiaggia con candelina e ci dà da bere a credito (avevamo lasciato tutto in camera…). Pagheremo domattina. Recuperiamo i ns. Figli e all’alba delle 3:00 andiamo a dormire.
1 Gennaio 2004 –Giovedì Sveglia con comodo – colazione – Giampaolo ha sempre piu’ male all’orecchio.
Andiamo a pagare i cognac che abbiamo preso ieri sera a credito ed il proprietario del ristorantino ci guarda e ride molto… Chissà perche’? Giornata di riposo ed abbronzatura. Il tempo è sempre splendido.
Per oggi abbiamo ordinato l’aragosta!… nella speranza che chi mangia l’aragosta il primo dell’anno…
(NDR: speranza purtroppo ad oggi non confermatasi…) Rincontro quello del pitone e fuggo… Domani è l’ultimo giorno… decidiamo di andare a Galle! Ci siamo stati solo per gli uffici della Srilanka e non abbiamo assolutamente visto il quartiere vecchio! Al pomeriggio facciamo un giretto per il paese e troviamo anche un enorme negozio di antiquariato e cose vecchie. Ci sono cose stupende ma ahimè le cose che ci piacciono sono fuori “dimensione”.
2 Gennaio 2004 –Venerdì Dopo colazione partiamo per Galle. Matteo e Carlotta si rifiutano di venire. Li capisco, ormai hanno formato un gruppetto di 6-7 ragazzini tutti italiani e della loro età… Pace, andiamo noi. Giriamo il centro storico per un paio d’ore… poi ci installiamo sulla terrazza di un ristorante ma dopo qualche minuto ci rendiamo conto che non è nulla di speciale, il servizio è pessimo ed è pure caro per cui ce ne andiamo di corsa, prendiamo un tre ruote al volo e torniamo al ns. Ristorantino sulla spiaggia! E viaa!!! Altra mangiata. Giampaolo ha sempre male alle orecchie. Stamattina gli hanno procurato degli antibiotici… speriamo gli passi! Domani partenza per Hikkaduwa! E le ultime tre notti le faremo in un all inclusive a Beruwela per finire in bellezza! 3 Gennaio 2004 –Sabato Si parte presto per Hikkaduwa – sempre a treruote!! Ad Hikkaduwa le piccole pensioni e guest house sono tutte piene. Optiamo per un albergo senza infamia e senza lode… tanto è per due notti. Dopo aver depositato i bagagli in camera ci avviamo alla spiaggia… e li’ scopriamo una realtà completamente diversa dalle precedenti. Gli alberghi e le guest house sono tutte recintate.. Alcune addirittura con filo spinato! Lettini sulla spiaggia niente! Ristorantini romantici nessuno… Che squallore. Il mare comunque ripaga dato che la barriera corallina (che peraltro stanno distruggendo) è li’ a due passi ed è pieno di pesci colorati che si possono ammirare anche stando in piedi nell’acqua. Andiamo a fare snokelling ma è stressante perche’ decine e decine di motoscafi che portano in escursione i turisti ti passano a destra e a sinistra creando onde e facendo un rumore incredibile… E poi… Povera barriera corallina… Facciamo due passi per la lunghissima spiaggia… È assurdo… sembra che la spiaggia non appartenga al villaggio. C’è pochissima gente eppure le pensioni sono tutte piene… I villeggianti sono tutti all’interno delle recinzioni, ciascuno nel suo albergo. I lettini non si possono portare fuori… roba da matti! Non troviamo niente di carino per pranzare quindi decidiamo di stare in albergo ma il menù è deprimente. Al pomeriggio Giampaolo ed io facciamo un’altra lunga passeggiata sulla spiaggia ed avvistiamo un ristrantino a gestione familiare su palafitta. Niente male: stasera mangiamo li’. E mangiamo benone! Tanto che ordiniamo l’aragosta per domani sera. 4 Gennaio 2004 –Domenica Mattinata in spiaggia ma dopo pranzo decidiamo di fare un’escursione sul lago. In catamarano (sempre di quelli autentici!!) visitiamo le sponde del lago, i coccodrilli, i varani e varie specie di uccelli. Ci fermiamo a visitare un tempio sulla costa. C’è anche la scuola! Quello posto sull’isolotto al centro del lago invece è un luogo di ritiro spirituale. Non si puo’ nemmeno attraccare! Verso sera prendiamo un tre ruote per Ambalangoda, località famosa per gli intagliatori di maschere. Il posto citato dalla Lonely Planet è ormai chiuso… Meglio perche’ appariva un po’ troppo turistico. Il ns. Taxista ci porta allora presso una famiglia, dove troviamo cose bellissime ed a prezzi stracciati! Acquistiamo gli ultimi regali, chiacchieriamo un po’ con i proprietari… Una bambina e’ tutta felice di sapere che siamo di Milano perche’ il suo papà lavora li’, da anni. Ci da anche una sua fotografia.
Rientriamo carichi di maschere (dove le metteremo???… domani prendiamo il treno!). Di corsa andiamo al nostro ristorantino (l’aragosta ci attende!!!) e decidiamo di portare loro in omaggio quello che non ci servirà piu’… Anche perche’ non abbiamo piu’ spazio: gli asciugamani da spiaggia e i vestiti di Matteo e Carlotta, almeno quelli che sicuramente un’altro’anno a loro saranno piccoli. Li regaleremo a quella famiglia (ho visto che hanno diversi bambini!). Cena da favola. Poi si va a nanna.
5 Gennaio 2004 –Lunedi’ Alle otto e trenta ci rechiamo alla stazione di Hikkaduwa. Treno per Beruwela. Un’ora in piedi fra scossoni e saltelli… al solito. Questo treno pero’ e’ pieno di turisti! Matteo ed io ci facciamo un sacco di risate perche’ gli srilankesi vicino a noi continuano a mangiare!!!… evidentemente fanno colazione. Arriviamo al ns. Hotel 4 stelle con un tre ruote… tutti malvestiti e con zaini in spalla… Ci guardano stranamente… Alle 11:00 prendiamo gia’ possesso della camera… Molto bella, elegantissima. Ci mettono dei bei braccialetti colorati ai polsi e l’albergo è nostro!!! Si va in spiaggia… Anche qui tutto è chiuso e recintato. In piu’ ci sono anche le guardie all’altezza dei cancelli aperti sul mare. I lettini sono rigorosamente posati sull’erba all’interno della recinzione e come finale – con grande delusione – scopriamo che il mare è orribile… Direi come a Negombo anche se almeno li’ era tutto sviluppato sulla spiaggia… Che tristezza… Ma perche’ non siamo rimasti ad Unawatuna?! E’ chiaro poi che se sapevamo prima del cambiamento del volo potevamo anche farci tre o quattro giorni in piu’ anche a Tangalla e a Mirissa. Quelli si che erano posti al mare!!! Comunque ormai siamo qui. Godiamoci l’all inclusive e zitti! I bambini stanno tutto il giorno in piscina. Noi passeggiamo un po’ sulla spiaggia ma è veramente deludente, fangosa… uno schifo! Il mare per di piu’ è mosso e sporco! La cucina in compenso è eccellente… Si beve anche il vino … Ed è tutto compreso nel prezzo… cosa vuoi di piu’ dalla vita?! .. Il Mareeeee!!!! Pazienza. Serata in discoteca.
6-7 Gennaio 2004 – Martedi’/Mercoledì Gli ultimi due giorni li abbiamo passati dormendo mangiando bevendo e facendo il bagno in piscina… No!! … C’è stato anche il corso di Yoga!!!! Davanti alla spiaggia (all’altezza dei guardiani e strettamente sotto controllo) svariati venditori e venditrici di souvenir e parei esponevano la loro merce tutti i giorni… Non era chiaro se erano loro quelli emarginati al di fuori dell’hotel o se eravamo noi dei “turisti in gabbia”! Ieri sera abbiamo visto anche il temporale!!!! Qui abbiamo fatto amicizia con una coppia: lui di Srilanka e lei italiana – vivono in Belgio! Molto simpatici. Cosi’ abbiamo anche passato piacevolmente un paio di pomeriggi. Stamattina ci siamo svegliati e dopo colazione abbiamo appreso che oggi non si devono alcolici! (carino… tu stai in un all inclusive e non puoi bere nulla!) perche’ è giorno di poya (preghiera) quindi divieto assoluto di servire alcolici in tutta la nazione… capita una volta al mese… A noi ovviamente capita proprio qui e proprio l’ultimo giorno… Pazienza… Dopo il tramonto pero’ cominciano ad uscire le prime birrette etc… Spendo le ultime rupie per acquistare dei parei in spiaggia e poi regalo alle signore altri vestitini dei ns. Figli. Cena superba. Ballatine in discoteca e… Buona notte a tutti: stanotte il taxi è alle 2:30!! 8 Gennaio 2004 –Giovedì Arriviamo all’aeroporto di Colombo alle 4:45! Orario perfetto: due ore esatte alla partenza! Procedure di chek in veloci ed imbarco puntuale. 6:45 si decolla. Dopo questo splendido mese di vacanze ci resta solo l’amarezza di aver sprecato gli ultimi giorni in posti che non ne valevano la pena.
Dopo un giretto panoramico per Parigi per ammazzare le cinque ore di attesa in aeroporto ripartiamo per Budapest alla 18:50! Arrivo a Budapest alle 21:00.. Meno male che c’è il nostro amico Gabor che ci è venuto a prendere. Altri 150 km in macchina e finalmente a nanna! Domattina c’è: la scuola per i ns. Figli ed il ritorno alla routine per noi.