Sri Lanka… una sorpresa

La voglia di conoscere e scoprire Paesi lontani e diversi dal nostro per cultura e tradizione ci ha portati in Sri Lanka
Scritto da: carlotta068
sri lanka... una sorpresa
Partenza il: 25/03/2012
Ritorno il: 09/04/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Non volevamo un viaggio organizzato da un agenzia, così dopo aver letto la Lonley Planet per avere le prime informazioni, mi sono dedicata ad una ricerca su internet.

Grazie a “Turisti per caso” ho trovato i contatti che mi servivano e dopo uno scambio di e mail con una guida locale, nonché titolare del sito “Bomietours” “Upa” abbiamo stabilito il tour da seguire adattandolo a tutte le nostre esigenze. Così, io, Giuseppe e Andrea (mio figlio di 10 anni) abbiamo organizzato la partenza per lo Sri Lanka Comprato il volo ad un prezzo conveniente con la Jet Airwais ( costo € 400,00 circa ) compagnia seria e confortevole abbiamo fatto scalo a Nuova Delhi.

Finalmente arriva il giorno della partenza, il viaggio è stato abbastanza stancante, ma giunti a Colombo la curiosità ci ha fatto dimenticare le ore di volo che avevamo sulle spalle.

Upa ci ha accolti con un mazzo di fiori e siamo subito partiti in auto per raggiungere Bentota, una località sul mare a sud di Colombo.

Durante il tragitto ci siamo fermati a casa di Upa dove abbiamo conosciuto la sua famiglia che ci ha offerto un tè . Questa cordialità inaspettata ci ha stupiti per l’accoglienza così diversa dalle nostre abitudini.

Il mattino successivo siamo partiti per visitare la fortezza di Galle e durante il viaggio ci siamo fermati a Kosgoda dove dal 1988 è stato avviato un progetto di monitoraggio delle nascite e della crescita delle tartarughe, facendo schiudere le uova e liberandole in mare dopo qualche giorno dalla nascita. Lo tsunami del 2004 ha provocato morte e davastazione, infatti troviamo lungo la strada monumenti commemorativi.

Della Fortezza Olandese di Galle rimane poco, anche se si può passeggiare sui bastioni che separano il mare dal porto.

Il desiderio di conoscere e scoprire si faceva sempre più forte in previsione del safari al Parco Naturale di Yala.

Così il mattino seguente siamo partiti alle 5, l’atmosfera elettrizzante, i panorami mozzafiato e… dulcis in fundo… il Leopardo; non credevamo ai nostri occhi, non so quante foto abbiamo scattato, ma le abbiamo tenute tutte come ricordo indelebile.

Finito il safari siamo andati a visitare due Templi, il primo Buddista a Situlpawwa e il secondo Induista a Katarangama, che impressione , questi templi… così diversi dalle nostre Chiese, in principio anche difficili da comprendere, ma nel corso della vacanza Upa è riuscito a farci capire, rispondendo alle nostre domande e curiosità, il significato di queste costruzioni immense.

La vacanza è proseguita alla scoperta di Templi più o meno conosciuti dai turisti,mercati locali,villaggi,laghi artificiali coperti da fiori di loto, bufali al pascolo, risaie a perdita d’occhio, uccellini di tutti i colori, pescatori, gente del posto sempre sorridente,incontri inaspettati…” un elefante affamato” che occupava la strada e per poter passare abbiamo dovuto dargli il nostro “pranzo” le banane!

Abbiamo preso un trenino a Ella, una piccola stazione dove la gente del luogo si accalca per salire. Un trenino senza porte, molto lento utilizzato dai locali per piccoli trasferimenti. Il viaggio è durato più di 3 ore tra coltivazioni di tè e villaggi, moto bello e per noi incredibile.

Questo è lo Sri Lanka che volevamo vedere e grazie a Upa e i suoi ” fuori programma” ci ha proposto una visione alternativa del paese.

La vacanza è proseguita con una camminata in montagna a Horton Plains, siamo partiti alla mattina presto, c’era molto freddo eravamo a 2000 mt circa, ma lo spettacolo della natura ha ripagato tutte le fatiche.

Successivamente abbiamo visto una coltivazione di tè e la fabbrica dove viene lavorato e venduto, fatto visita al tempio di Kandy dove è custodito il dente di Buddha, dobbiamo ringraziare Upa che con la sua conoscenza e la voglia di trasmettere abbiamo colto aspetti che un turista qualsiasi non avrebbe notato.

Che dire di Anuradhapura, si rimane senza parole davanti a tanta maestosità.

Nonostante le visite ai templi fossero quotidiane e alcune anche impegnative per lunghe camminate, Upa è riuscito a stemperarle facendoci visitare una fabbrica di Batik, percorrendo strade secondarie a volte anche non asfaltate, pranzando con frutta e verdura lungo canali dove la gente ( compreso lui) faceva il bagno e il bucato…

Dove le scimmie erano attente a raccogliere e rubare… tutto ciò di commestibile.

Gli ultimi giorni nel centro dell’isola li abbiamo passati visitando Sigiriya e Polonnaruwa, non ci sono parole adatte per spiegare l’immensità e le sensazioni che si provano davanti a questi capolavori.

Per finire la vacanza e riposarci dopo le camminate e le partenze all’alba, abbiamo trascorso 4 giorni al mare, ovviamente in una località dove il turismo non è ancora arrivato, “Nilaveli” nella costa nord est vicino a Trincomalee; qui le strutture turistiche sono inesistenti, ma la lunga spiaggia, i pescatori e la natura rendono il posto incantevole.

Purtroppo la vacanza finisce qui e con dispiacere torniamo a casa salutando Upa con la promessa di vederlo in Italia e di ritornare il prossimo anno ad esplorare con lui la parte nord dell’Isola.

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io e Upa



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