Sri Lanka, un’esperienza di vita
Sri Lanka 20 NOVEMBRE – 03 DICEMBRE 2016
Era da tempo che sognavo di visitare questo splendido paese, terra natale di un’amica di infanzia, quando finalmente confermiamo lo Sri Lanka come meta del viaggio che faremo a novembre 2016.
Indice dei contenuti
Data la distanza sia geografica che culturale, decidiamo per la prima volta di provare a rivolgerci a un’agenzia viaggi. Basta un’ora per farci cambiare idea. La proposta non ci piace: tanti giorni, poco da vedere e soprattutto ci consigliano di andare a visitare “l’orfanotrofio degli elefanti”. Dal nome suona fantastico ma basta documentarsi un attimo per capire di quanto sia un posto costruito solo per turisti, dove di naturale non c’è niente se non dei poveri cuccioli portati lì per spillare qualche mancia… Dopo accurate ricerche su vari blog e siti, mi soffermo su una pagina di un’agenzia viaggi del posto: Bo-Mie Tours di Upasena Dunagaha (www.bomietours.com – upa.bomietours@gmail.com). Leggo molte recensioni positive, così decido di contattarli indicando solo il periodo che avevamo scelto, lasciando a loro la proposta di itinerario. L’offerta è ottima (l’orfanotrofio non è nemmeno citato) ed è proprio ciò che stavamo cercando, una vacanza da viaggiatori e NON da turisti! Così parte uno scambio di mail per organizzare il viaggio e finalmente arriva il giorno della partenza.
PREMESSA
Per questo tipo di viaggio mi sento di consigliarvi fortemente di organizzarlo con una guida del posto per una serie di motivi:
– visitarlo in completa autonomia è piuttosto difficile; i mezzi pubblici sono tutt’altro che comodi, gli orari non sono rispettati e riuscire ad orientarsi con i cartelli scritti in Singalese non è affatto una passeggiata;
– se intendete noleggare un’auto occorre che prestiate molta attenzione; lo Sri Lanka è una ex colonia inglese, per cui si guida a sinistra. Inoltre in questo paese le frecce della macchina sono per lo più un optional. Quello che si fa per superare, per svoltare, per salutare e per spaventare i cani a bordo strada è suonare il clacson. Per cui se sentite strombazzare di continuo, non spaventatevi! Per loro è più che normale, non come per noi che basta un attimo per creare il caos. “noi non si litiga mai. Se si litiga una volta però è per sempre” come ci ha insegnato il nostro favoloso Autista-Guida Ary – fare un viaggio con una persona del posto è un’esperienza unica. Vi guiderà e racconterà tantissime curiosità di ogni genere, dalla cultura, alla religione, alle credenze e agli usi e costumi. Saprà (quasi) sempre rispondervi ad ogni genere di domanda (la guida a fine viaggio non mi sopportava più xD ). La cosa importante è mettere in chiaro fin da subito che non vi interessano le esperienze prettamente turistiche che sicuramente vi verranno proposte, come la passeggiata in groppa all’elefante.
INFO UTILI
– ricordatevi che per accedere ai templi sacri è necessario indossare abiti lunghi, avere le spalle coperte, entrare scalzi ed è vietato fare foto dando le spalle al Buddha.
– le scarpe vengono lasciate all’esterno dei templi, dove una persona del posto le “custodisce” ed è buona cosa lasciare qualche rupia come mancia.
– Le ore di sole sono 12; il sole sorge alle 6:30 e tramonta alle 18:30.
– Ci sono due razze di scimmie: il macaca sinica o macaco dal berretto (per il suo pelo della testa); non supera i 50cm e pesa 8Kg massimo, è il più piccolo macaco esistente ed è una specie che vive solo in Sri Lanka. il semnopithecus dussumeri o entello delle pianure meridionali; ha il pelo grigio chiaro ovunque, tranne che sui palmi di mani, piedi, sul muso e sulle orecchie. è molto più grande dell’altra specie.
– Ci sono cani randagi ovunque (Ceylon o Lanka). All’inizio ero molto dispiaciuta di vederli sul ciglio della strada, ma col passare dei giorni aimè ci si fa l’abitudine (non che non sperassi fino alla fine del viaggio di poterne portare a casa almeno un paio). Non hanno ancora la cultura dei canili (me ne sono accorta perchè dopo 10 minuti in macchina con la guida mi sono trovata a spiegargli cosa fossero e in tutta risposta avevo uno sguardo piuttosto dubbioso). I cani comunque sono davvero tranquillissimi e trattati bene dalla gente del posto.
– Mi sento di dire che per il 99% avrete la possibilità di avere un geco in camera a tenervi compagnia.
– I prezzi dei vari biglietti aumentano di anno in anno e non sono quasi mai “fissi”. Ma la guida farà in modo di non farvi “fregare” più di tanto.
– Contate di aggiungere un 10-15% in più rispetto al preventivo perchè lascerete, per scelta e non, diverse mance a chi vi offre dei servizi; nel post scriverò tra parentesi “mancia” per farvi capire quando era espressamente richiesta.
– La guida molto spesso vi porterà a pranzare in ristoranti frequentati per lo più da turisti; noi che siamo abituati a mangiare per lo più al sacco all’inizio eravamo scoraggiati, ma poi ci siamo resi conto che in effetti era giusto così; trovare cibo dove il più delle volte eravamo dispersi sarebbe stato difficile, quindi abbiamo lasciato perdere e ci siamo adattati.
– moneta: Rupia. 1 Euro è uguale a circa 185 Rupie.
– acquistate la Lonely Planet Sri Lanka. Compagna perfetta di viaggio.
Di seguito vi lascio il link per visitare il mio blog se volete godervi più foto: http://raccontidiviaggidiy.altervista.org
Iniziamo il viaggio!
DOMENICA 20 NOVEMBRE: COLOMBO – SIGIRIYA
Arriviamo in aeroporto a Colombo con ETHIAD alle 15:30, dove ci aspetta con un mazzo di fiori (il primo della mia vita) la bellissima figlia di Upa, titolare di Bomie-Tours, in abito tradizionale, il Sari. La prima cosa che ci colpisce è l’umidità, che va ben oltre quella della pianura padana a cui siamo abituati. Usciti dall’aeroporto c’è l’autista pronto a caricarci sulla sua Geely, automobile bianca super curata. Carichiamo le valigie e ci dirigiamo verso il primo posto dove alloggeremo: il KUWERA ECO LODGE https://www.tripadvisor.it/Hotel_Review-g304141-d8603715-Reviews-Kuwera_Eco_Lodge-Sigiriya_Central_Province.html a Sigiriya . Il viaggio dura circa 3 ore e in questo lasso di tempo si passa dal caos del vicino aeroporto alla natura incontaminata della foresta e alle decine e decine di cani randagi che popolano le strade. Dopo mille strombazzamenti e attimi di insicurezze, intorno lle 18:30 arriviamo nei pressi di Sigiriya. Il sole ormai è tramontato. L’autista prende uno svincolo per una strada sterrata e sconnessa. Ogni tanto passano ragazzi in motorino, senza casco e a volte senza scarpe. Al termine di una telefonata dell’autista, che chiaramente non ci ha dato alcuna spiegazione, Erik chiede se qualcosa non va e l’autista risponde con un semplice: “ah ah”. Vi lascio immaginare quel che ci passa per la testa… Cerchiamo di mantenere la calma per un’altra decina di minuti, quando finalmente raggiungiamo il Lodge e ci ritroviamo in un piccolo angolo di paradiso. Questa serie di casette in mezzo alla natura animate da scoiattoli, uccelli di ogni tipo, gechi e dal continuo sgocciolio dovuto all’umidità dell’aria, ci fa scacciare tutta la preoccupazione accumulata. Ecco che finalmente iniziamo a vivere in serenità questo mondo così lontano dal nostro. Ceniamo con pietanze tipiche del posto, leggermente rivisitate (la proprietà del KUWERA è per metà di una coppia genovese), e passiamo la prima notte ai confini della foresta.
LUNEDÌ 21 NOVEMBRE: SIGIRIYA E DINTORNI
Grazie ai consigli della nostra immancabile compagna di viaggio, Lonely Planet Sri Lanka, decidiamo di visitare Pidurangala, una roccia meno famosa della Roccia Sigiriya, o Lion Rock. Abbiamo optato per questa scelta per vari motivi:
– Il prezzo della più turistica roccia gira intorno ai 25-30 euro (i prezzi non sono mai fissi ma tendono a crescere anno dopo anno)
– Da Pidurangala si gode di una vista spettacolare sulla Lion Rock (che non si riuscirebbe a vedere salendo sopra alla stessa) e su tutto il panorama
– Ciò che si farebbe dalla Lion Rock sarebbe per lo più salire per la scalinata che porta in cima, mentre il percorso che porta alla vetta di Pidurangala passa in mezzo alla natura. Durante il percorso incontriamo una statua di Buddha coricato (enorme) ricavato nella parete della montagna e avvistiamo le prime scimmie; un’emozione incredibile vederle nel loro habitat naturale! Per me è stata una cosa pazzesca guardarle correre e saltare da un ramo all’altro. Credevo di aver avuto una fortuna incredibile ad averle avvistate così da vicino, solo dopo qualche ora e nei giorni successivi mi sarei resa conto di quanto loro facciano parte della vita quotidiana su questa fantastica isola. Dopo “qualche” scatto in cima alla montagna e dopo esserci goduti la natura dall’alto, si scende e si procede verso l’altra tappa.
Dambulla consiste in una serie di piccoli templi colorati e colmi di statue di Buddha scavanti all’interno di grotte nella montagna. Scimmie, scimmie ovunque! Scimmie che ti stanno vicino, che aspettano tu gli allunga mango e papaya che signore del posto vendono in sacchetti di carta ai piedi di scalinate o fuori dai templi (le scimmie non possono assolutamente entrare nei templi chiusi). Apro qui una parentesi: si definisce templio tutto il parco che circonda le pagode (che ce ne sono a centinaia) o le statue di Buddha dove le persone si recano a pregare e meditare. Sono il più delle volte spazi aperti ed è molto distante dal nostro concetto di “chiesa”. Mentre riprendiamo il viaggio in macchina per il rientro al Lodge, l’autista ci chiede più volte se vogliamo fare il giro turistico sull’elefante… chiaramente la risposta è sempre no. Non siamo favorevoli a cose che in qualche modo possono nuocere agli animali. Vi consiglio di non cedere; ci provano di continuo a farvi provare questa esperienza, ma piuttosto lasciate una mancia, che è a questo che loro puntano. Decidiamo alla fine di accontentarlo facendo un piccolo giro sul carretto trainato dal mulo, e sulla barca a remi in mezzo al lago che arriva fino alla casa di una ragazza che vi cucinerà una pietanza tipica e vi aprirà una noce di cocco per farvela mangiare e farvi bere la sua acqua. Sicuramente questa è una occasione per entrare veramente dentro alle loro usanze, ma non vi nego che mi è sembrata anche questa una cosa molto turistica e non so se la rifarei (mancia). Qui lascerei libera scelta di valutazione ad ognuno di voi. La serata al Lodge immerso nel verde è sempre rilassante e ci godiamo la cena.
MARTEDÌ 22 NOVEMBRE: SIGIRIYA E DINTORNI
Al mattino, dopo una colazione a base per lo più di frutta, incontriamo i proprietari genovesi del lodge che ci raccontano che alla notte un elefante ci aveva fatto visita mangiando la frutta degli alberi che davano sulla strada fuori dal lodge!
Il nostro autista ci aspetta per portarci ad Aukana e visitare il tempio con la statua di Buddha alta 12 metri. Anche qui l’atmosfera di preghiera si fa sentire ed è emozionante vedere i fedeli portare omaggi.
Successivamente ci dirigiamo verso Ritigala, dove vi è un tempio, o meglio, rovine di un tempio, completamente immerso nella foresta. Facciamo una lunga passeggiata tra gli alberi e incontriamo molte specie di insetti.
Ricca di rovine archeologiche risalenti a quando era capitale dello Sri Lanka, Anuradhapura ha il privilegio anche di ospitare lo Sri Maha Bodhi, che è l’albero più antico del mondo e secondo testimonianze è stato accudito da guardiani per più di 2000 anni. L’ingresso per avvicinarsi all’albero sacro è a pagamento; qui fate attenzione, cercheranno di chiedervi molti più soldi di quelli del biglietto (a noi per esempio hanno chiesto 4000 Rupie invece che 400) ma il nostro compagno di viaggio è prontamente intervenuto facendoci pagare la cifra corretta. Anche qui non mancano le scimmie, soprattutto quelle grandi, grigie e con i piccoli appesi a loro… davvero dolcissime. In questa cittadella vi è una pagoda (o stupa) bianca e altissima, più di 90 metri e un’altra decisamente più antica che prima del restauro era completamente ricoperta da piante. Ad Anuradhapura è anche presente la pietra di luna meglio conservata dello Sri Lanka.
A pomeriggio inoltrato ritorniamo al Lodge per goderci la serata.
MERCOLEDÌ 23 NOVEMBRE: SIGIRIYA E DINTORNI
Nel sito archeologico di Polonnaruwa si possono vedere le rovine del palazzo reale, la vasca delle abluzioni e la sale delle udienze. Rinmaniamo sorpesi dalle enormi dimensioni dei muri rimasti in piedi del palazzo reale e il nostro autista ci racconta delle centinaia di stanze che vi erano presenti.
Al pomeriggio ci aspetta il tanto atteso Safari al Minneriya National Park. L’autista ci lascia in compagnia di un altro ragazzo che ci farà da autista in questo safari dove vedremo cerbiatti, iguane, diverse specie di uccelli e gli immancabili elefanti! Che dire, fantastico vederli liberi in branco con i cuccioli che vagano e mangiano erba in questo enorme parco immerso nel verde… dopo un centinaio di scatti e dopo esserci goduti tutta quella natura usciamo dalla riserva per raggiungere l’autista (mancia all’altro autista). Serata sempre tranquilla al lodge.
GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE: SIGIRIYA – KANDY
Al mattino presto inizia il nostro viaggio verso Kandy. Facciamo una prima sosta a Matale per vedere un tempio Buddista e intravederne uno induista. Lungo la strada prima ci fermiamo a visitare una fabbrica di Batik, dove una signorina gentile ci mostra tutta la lavorazione di questi tessuti e alla fine ce li fa indossare (mancia), poi facciamo un giro anche in un giardino delle spezie. Non è obbligatorio comprare nulla, l’autista ci spiega che i prezzi qui sono decisamente più alti rispetto a quelli che si trovano in giro e noi in genere non le usiamo.
A Kandy si può percorrere a piedi tutto il diametro del lago. Guardando in alto tra le chiome degli alberi vi accorgerete di quante volpi volanti abitino qui. Questi pipistrelli sono davvero bellissimi; sono ricoperti da pelo rossiccio e ricordano come colore e dimensione un cane. Di giorno se ne stanno tranquilli sugli alberi, di notte vanno in cerca di cibo tra cui grossi frutti. Ci godiamo il resto del pomeriggio in giro per questa caotica città (ben diversa dl nostro concetto di metropoli chiaramente) e verso sera l’autista ci accompagna al nostro secondo albergo, il Richmond House.
VENERDÌ 25 NOVEMBRE: KANDY
Passiamo la mattinata liberi nella città e chiediamo esplicitamente all’autista di non portarci in un ristorante per il pranzo perchè ci tenevamo a mangiare qualcosa direttamente in giro vivendoci il posto, così siamo entrati in una specie di forno e ci siamo presi degli involtini a pochissime rupie. Ci diamo appuntamento nel primo pomeriggio per visitare il tempio che ospita il dente di Buddha. Anche questa è una tappa assolutamente da non perdere; oltre a qualche turista, ci sono tantissimi credenti che si recano lì per pregare e meditare. L’atmosfera è sempre incredibile. Finita la visita andiamo verso il Peradeniya Botanical Garden, considerato uno dei 5 giardini botanici più belli del Mondo; anche qui il prezzo dell’ingresso è chiaramente differente a seconda che tu sia turista oppure no (l’autista se la rideva molto per questa cosa :)). Il parco merita davvero una visita. Oltre a centinaia di differenti specie di piante e fiori, si possono vedere una quantità infinita di volpi volanti, qualche cane, moltissimi uccelli e altrettante scimmie che giocano tra di loro e rovistano nei sacchi neri.
Nel pomeriggio decidiamo di avventurarci nel mercato cittadino, allestito sotto ad una piazza. Qui troviamo ogni tipo di negozietto, dalle spezie, ai vestiti, agli oggetti tipici. I venditori non aspettano altro che si entri a guardare la loro merce, e spesso ti portano da uno o dall’altro con la speranza di riuscire a venderti qualcosa; ovviamente con me ce l’hanno fatta 🙂 ho comprato un paio di pantaloni ultra leggeri con degli elefanti a poche centinaia di Rupie (praticamente li ho pagati 3 euro, e solo perchè sono una turista!). I prezzi sono appunto molto convenienti. La serata, o meglio, il tardo pomeriggio, lo passiamo in un simil teatro dove si svolge uno spettacolo di danze tradizionali. Qui ci sono ballerine, acrobati, uomini mascherati, mangiafuoco e fachiri. Sicuramente strutturato per turisti, ma comunque un’esperienza da provare. (mancia oltre al biglietto di ingresso). Dopo una cena quasi europea (ci servono pollo e patatine, e vi garantisco che dopo una settimana di pollo e riso al curry apprezzerete!), passiamo la notte di nuovo al Richmond House.
SABATO 26 NOVEMBRE: KANDY – NUWARA ELIYA
Partenza al mattino per raggiungere la “patria del the”, attraversiamo una strada a tornanti che sale tra le piantagioni dove si possono vedere le donne che A MANO raccolgono le prima tre foglie della pianta (perchè sì, si raccolgono solo quelle…). Ci fermiamo a salutare un amico del nostro autista che poi scopriamo essere un “mago”. Noi non siamo amanti di queste cose, ma non abbiamo via di fuga, così la buttiamo sul ridere e ci godiamo lo spettacolino di questo signore con gli occhi talmente chiari da sembrare bianchi… ovviamente alla fine ci chiede una “mancia” (come se avessimo potuto avere possibilità di scelta) molto alta, circa 30 euro. L’autista, fortunatamente si intromette e con 15 euro ce la caviamo. Poi arriviamo ad una fabbrica per assistere al processo di lavorazione della pianta del tè. L’autista ci spiega in modo esaustivo i passaggi, il lavoro e la differenza tra un’ottima qualità ed una più scarsa. La visita è gratuita, ma alla fine del tour troverete un market dove acquistare qualche scatola di infuso. I prezzi sono decisamente alti rispetto ai negozietti che si trovano nei paesi, quindi sta a voi decidere. Sicuramente scegliere di portare a casa come souvenir una confezione di tè al posto dei soliti soprammobili è un’ottima idea. Nel pomeriggio inoltrato, dopo qualche strada sbagliata e dopo aver chiesto indicazioni a tutti, raggiungiamo il prossimo hotel, THE ROCK
DOMENICA 27 NOVEMBRE: NUWARA ELIYA – ELLA
Ci svegliamo intorno alle 4:30 di mattina per raggiungere la riserva naturale di Horton Plains e riuscire a vedere l’alba. Spettacolo incredibile. Incontriamo lungo la strada i primi cervi e ci avventuriamo in un facile trekking circondati da natura incontaminata. Qui ci sono i World’s End. Lo spettacolo e l’emozione che si prova è unico. Riusciamo anche ad avvistare un picchio (la foto purtroppo è sfocata). Ciò che mi ricorderò per tutta la vita però sarà questa foto (foto con luce verde) che tutt’ora non mi so spiegare. All’uscita della riserva, mentre siamo già in macchina, ci accosta quella che io continuavo a chiamare renna. Amo da morire gli animali ed è per questo che li rispetto cercando di non avvicinarmi per non spaventarli… ma quando ho visto che era lei ad entrare con la testa nella macchina ed a mangiare dalla mano dell’autista non ho resistito. Prima mi sono accertata che non fosse pericolosa, dopodichè sono scesa dall’auto e l’ho accarezzata. Non vi sto a spiegare l’emozione! Il musino morbidissimo e le corna pelose mi hanno fatta innamorare di lei! Usciti da Horton Plains andiamo verso la stazione di Nanu Oya dove prenderemo il treno per Ella. Questa cittadina è raggiungibile anche in macchina (Ary ci aspetterà là), ma quando leggerete che è un’esperienza imperdibile, fidatevi. Se deciderete lo Sri Lanka come prossima meta del vostro viaggio, questo percorso in treno veramente non può mancare. è impossibile spiegare quanto sia bello. è senz’altro il percorso su rotaie più bello che io abbia mai fatto. Non fatevi mancare anche le noccioline e il tè che i venditori locali vi offriranno! Verso sera raggiungiamo Ella e il nostro Hotel, Sky Green.
LUNEDÌ 28 NOVEMBRE: ELLA – TISSAMAHARAMA
Montagne alte e orizzonti infiniti ci accompagnano per una lunga parte del tragitto che porta alla prossima tappa. Durante una sosta per vedere una cascata, affido la mia reflex ad Erik che per poco non se la fa rubare da un piccolo di scimmia (ho riso veramente tanto, ma solo perché non ce l’ha avuta vinta il piccolino xD ). Lungo la strada ci fermiamo al piccolo sito di Buduruwagala, dove ci sono 3 grandi statue incise nella roccia. L’hotel dove alloggeremo per due notti, l’HIBISCUS GARDEN, si rivela un posto da favola. Sono camere fatte a casette in un prato verde enorme con al centro una piscina. Ci sono molti fiori e piante tipiche, per non parlare dei pavoni, degli uccellini, tra cui qualche pappagallo verde, e di un paio di iguane che convivono tranquillamente in questo posto da favola… Siamo riusciti a vedere il pavone volare ed a fare la ruota. Questo alloggio non si può definire economico, ma ne vale assolutamente la pena. Ci godiamo la cena nella terrazza che da sul giardino e poi andiamo a riposarci nella nostra casetta dove facciamo a gara di chi trova più gechi.
MARTEDÌ 29 NOVEMBRE: TISSAMAHARAMA
Kataragama. Dopo la colazione ci dirigiamo verso questo gruppo di templi dove incontreremo molto da vicino le scimmie grigie, quelle più grandi, con il loro piccolo al seguito che cercano di scroccare più cibo possibile. Arrivati all’ingresso del parco con i templi ci sono decine e decine di bancarelle di frutta da comprare per poterla portare in dono al Buddha. Il nostro autista ci spiega che per lui questo luogo è molto sacro e acquista un cesto pieno di frutta. Noi subito chiediamo se dobbiamo fare altrettanto, e lui ci spiega che non è obbligatorio. Durante la camminata dentro a questo sito favoloso mi perdo spesso ad osservare le pagode ed a scattare foto alle scimmie. Mi accorgo che la guida è un po’infastidita e mi spiega (in modo molto pratico) che è preoccupato di un possibile attacco da parte degli animali per rubargli la frutta, così decido di sbrigarmi. Arriviamo presto in prossimità di un piccolo tempio addobbato di luci, dove proverò un’emozione fortissima. L’autista entra, parla con il sacerdote e ci fa cenno di entrare (su su dai!). Ci togliamo le scarpe, entriamo, il sacerdote vestito di bianco prende il cesto di frutta e lo appoggia dietro ad una tenda. Poi inizia una specie di rituale che consiste in una cantilena frenetica accompagnata da un oggetto simile a uno spolverino che agita verso di noi e verso la tenda. Il rito finisce con un segno di gesso bianco sulla nostra fronte e la riconsegna del cesto di frutta. Nella mia ignoranza, credevo che la gente lasciasse marcire enormi quantità di frutta ai piedi delle statue, mentre invece l’autista ci spiega che la frutta viene benedetta e poi deve essere mangiata. Così senza se e senza ma, la mangiamo e la offriamo a bambini e ragazzi vicini che prendono parte al banchetto. La nostra guida-autista poi ci spiega che nel rito ha fatto benedire noi come coppia, la nostra vita e il nostro viaggio. Questa è stata indubbiamente l’esperienza più forte e più carica a livello spirituale di tutto il nostro percorso in questo paese. Lungo la strada per arrivare ad un monastero immerso nella foresta, ci imbattiamo in un elefante; anche questa avventura merita di essere raccontata. L’autista avvista l’esemplare munito di zanne (che tra l’altro in Sri Lanka solo il 7% dei maschi ce le hanno) e inchioda con la macchina. Probabilmente qualcosa che va oltre la sua esperienza da guida l’ha fatto fermare. Io chiaramente non perdo occasione per poter fotografare l’animale enorme fermo a pochi metri da noi. Solitamente gli elefanti non sono pericolosi se lasciati stare, ma il fatto che Ary resti immobile ci fa pensare che qualche cosa non vada. Io: “Ary? tutto bene? cosa facciamo?” Ary: “Io non lo so” Ottimo… lo spazio per fare inversione in quella stradina non c’è, così si limita a fare qualche metro in retromarcia. Ad un certo punto accelera talmente forte da sgommare e passare veramente a pochi centimetri dal pachiderma. Ci confessa poi che aveva paura ci attaccasse per cercare di prendere la frutta che aveva nel baule… Quello che vi posso dire è che per un attimo ho avuto timore, ma che è prevalsa l’adrenalina e la felicità di avere avuto l’occasione di stare così vicino ad un animale tanto grande quanto affascinante. Più avanti nel sentiero incontriamo un cinghiale. Ormai il nostro compagno di viaggio aveva capito la mia passione, così quello che fa è richiamare a versi l’attenzione di questo animale che si avvicina alla macchina a tal punto di mangiare la frutta che l’autista teneva in mano. Ma gli incontri non finiscono qui! Una volta arrivati al parcheggio del monastero c’è un altro cinghiale che gironzola tra le macchine e i TUK fermi, e una decina di scimmie che si organizzano per fregare una pagnotta a un credente. La scena è bellissima; queste scimmie che si distribuiscono da una parte e dall’altra per disorientarlo mentre una entra nel TUK e ruba la borsina. Il signore che le rincorre con la ciabatta in mano faceva pensare di essere dentro a un film comico 😀 Per finire lungo il percorso che porta al monastero contruito sulle colline, avvistiamo qualche tartaruga e un coccodrillo.
Jeep-safari Yala N.P Pranziamo in hotel e nel primo pomeriggio troviamo fuori ad aspettarci l’autista con un altra guida già sulla jeep. Oggi lui starà con noi xD. In questo parco c’è la possibilità di avvistare un sacco di animali (un po’come in tutto lo Sri Lanka). A parte una gran quantità di elefanti, abbiamo visto bufali, scimmie, iguane, gru, cerbiatti, aironi, coccodrilli e ben 2 leopardi (sì, sembra la canzone dell’arca di Noè, ma i leopardi noi li abbiamo visti :D). Dopo il ricco pomeriggio ritorniamo nel piccolo paradiso a goderci l’ultima serata prima del mare.
MERCOLEDÌ 30 NOVEMBRE: TISSAMAHARAMA – MIRISSA
Colazione e partenza per il mare. Lungo il tragitto ci fermiamo per una passeggiata sulla costa la prima volta che avvistiamo l’oceano, ed arrivati all’hotel sul mare con un po’di amarezza salutiamo la nostra guida-autista e lo ringraziamo anche con una mancia molto apprezzata.
GIOVEDÌ 01 – VENERDÌ 02 DICEMBRE: MIRISSA
NON MANGIATE INSALATA O VERDURA CHE NON SIA COTTA. Ho passato attimi veramente pessimi. Non entrerò nei dettagli, ma ho passato 24 ore a stare male. A parte questo siamo riusciti a rilassarci un po’nella piscina e ci siamo divertiti tra le alte onde dell’oceano.
SABATO 03 DICEMBRE: MIRISSA – COLOMBO
Dopo la colazione viene a prenderci un ragazzo per portarci a Colombo. Lungo la strada ci fermiamo a visitare la cittadina fortificata di Galle. Nel pomeriggio si arriva a Colombo al Mirage Hotel. A qualche centinaia di metri c’è una stazione da dove si prende il treno che porta al centro della città. Il centro è molto molto caotico, è necessario prestare attenzione e non farsi agganciare dalle persone che propongono City Tour perchè con una buona guida (tipo la Lonely Planet) la si può girare tranquillamente a piedi. Per tornare in albergo optiamo per il TUK. Cercate di contrattare un po’per il prezzo, è divertente!
DOMENICA 04 DICEMBRE: COLOMBO
Passiamo la mattinata e il primo pomeriggio in giro per la città. Oggi per spostarci da un posto all’altro prendiamo i tuk. Verso sera partiamo per l’aeroporto e alle 21:00 parte il volo.
Se siete arrivati fino in fondo sono sicura che un po’ vi sarà sembrato di viaggiare con noi. Questa non è una vacanza, è un percorso e un’esperienza che tutti dovrebbero vivere.