Sri Lanka on the road… Dubai on the beach

Una settimana sull'isola di Cylon tra siti archeologici di rara bellezza e panorami mozzafiato, poi due giorni alla scoperta dell'intrigante Dubai
Scritto da: Onorevole
sri lanka on the road... dubai on the beach
Partenza il: 27/12/2012
Ritorno il: 06/01/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
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Enea, Marta, Silvia e io siamo stati in Sri Lanka dal 29 Dicembre 2012 al 05 Gennaio 2013 + 2 giorni a Dubai.

Mi sento di dire che è un viaggio alla portata di tutti, la cui organizzazione si è rivelata tutto sommato semplice. Dopo aver abbozzato un itinerario di massima, su misura per il tempo a disposizione e che ci permettesse di visitare le principali attrazioni dell’isola, mi sono affidato all’agenzia Blooming Lanka Tours di Negombo (www.bloominglankatours.com). Il titolare Tiron Nishantha si è offerto di aiutarmi con i mezzi di trasporto e gli hotel. Non posso che sponsorizzare questo metodo di lavoro. Non c’è niente di meglio di un viaggio organizzato con l’ausilio dell’immancabile Lonely Planet, dei consiglio di chi scrive su “Turisti per caso” e le indicazioni di un’agenzia locale. Col senno di poi mi ritengo molto soddisfatto del viaggio e i commenti positivi dei miei colleghi di avventura mi spronano ad organizzarne altri (obiettivo 2013: Vietnam!). Prima di raccontarvi tappa per tappa il nostro bellissimo viaggio scrivo alcune informazioni che spero possano rivelarsi utili a tutti coloro i quali intendono visitare questa meravigliosa isola. Qualora qualcuno di voi volesse ripercorrere le tappe del mio viaggio o sia alla ricerca di un aiuto nell’organizzazione, mi contatti senza problemi.

Le spese sostenute sono state:

Volo a/r aeroporto “Marco Polo” di Venezia – Dubai International Airport con la Qatar Airways (ottima compagnia, come del resto tutte quelle del Golfo): € 620 ca. (a persona) – biglietti aerei prenotati nel mese di settembre!

Volo Dabai International Airport – Negombo con la Mihin Lanka: € 125 ca. (a persona)

Volo Negombo – Dubai International Airport con la FlyDubai: € 185 ca. (a persona)

Totale spese per i biglietti aerei (a persona): € 927

Blooming Lanka Tours (a persona): € 320 ca. di cui € 150 in anticipo tramite bonifico bancario. Compresi nel prezzo: full optional van con autista + benzina + assicurazione + 2 stanze doppie in tutti gli hotel prenotati con formula B&B + vitto e alloggio in tutti gli hotel prenotati per Tiron e l’autista.

Visto d’ingresso (obbligatorio!): € 20 (a persona). Il visto è tranquillamente acquistabile presso l’aeroporto di Negombo.

1 notte al “Golden Sands Hotel Apartments” di Dubai: € 30 ca. (a persona). Una suite famigliare di 65 mq. con una camera da letto separata, un’area soggiorno a pianta aperta con letto matrimoniale e connessione internet gratuita. Piscina. Ottima posizione. Pulito e dotato di tutti i comfort. Staff disponibile e gentile.

Biglietti d’ingresso al Burj Khalifa di Dubai: € 23 ca. (a persona). Consiglio di prenotare i biglietti per tempo tramite il sito ufficiale www.burjkhalifa.ae.

E’ infatti possibile selezionare in quale orario si vuole salire sul grattacielo (ovviamente consiglio le ore prossime al tramonto!), ma alcune sono molto gettonate e si rischia di non trovare posto.

Cibo. mangiare in Sri Lanka è davvero cheap. Riso, pollo, verdure e curry fanno da padroni. E’ una cucina abbastanza speziata e in alcuni casi piccante. La frutta si trova ovunque e un casco di banane (consiglio di provare tutte le varietà in vendita) costa € 1 ca.

Presso le località di mare il pesce è freschissimo e molto economico.

Durante la visita ai templi e agli stupa è obbligatorio camminare scalzi.

In sintesi la cronologia del viaggio:

Giovedì 27 Dicembre/Venerdì 28 Dicembre 2012: Venezia “Marco Polo” (ore 15.10) – Dubai (02.00) con 1 ora e 10 minuti di scalo a Doha.

Cambiate alcune decine di Euro in valuta locale (Dirham), lasciamo le valigie presso il deposito bagagli dell’aeroporto e ingaggiamo un taxista per immergerci nella Dubai by night.

Presso i desk dell’aeroporto il cambio era di € 1 = 4,61 Dirham.

L’opzione taxi per spostarsi in città è molto economica (Dubai d’altronde è uno Stato produttore di petrolio!) e 1 ora di tour notturno della città ci costa solo € 10. Che dire di questo emirato? Senza ombra di dubbio rimangono impresse nella mente le ampie vie illuminate che tagliano la città, tra edifici di recente costruzione e concessionarie d’auto di lusso. Il fiore all’occhiello della città è il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo (828 metri). La maestosità di questo grattacielo è esaltata dalle sue forme che lo proiettano, illuminato con sapienza, verso l’infinito. Di rara bellezza è anche il Burj al-Arab, o comunemente ribattezzato “la Vela”, uno degli alberghi più lussuosi del mondo. Inaugurato nel 1999, dall’isola artificiale sul quale è stato edificato, si erge a punto di riferimento per chi guarda in direzione del mare. Con l’illuminazione notturna si esalta ancor di più la sua peculiarità architettonica.

Terminato il tour in taxi, decidiamo di dirigerci verso la spiaggia e ammirare l’alba: mai scelta fu più azzeccata! La stanchezza tuttavia iniziava a farsi sentire e, con ancora indosso le felpe (la notte l’escursione termica ha la sua rilevanza) ci addormentiamo sui teli da mare. E’ ora di pranzo quando ci svegliamo e ci ritroviamo circondati da numerosi bagnanti (molti di lingua russa) e soffocati dalle alte temperature. Dopo aver pranzato, decidiamo di trascorrere la giornata a crogiolarci sotto il sole, alternando momenti di puro relax a passeggiate lungo la spiaggia in attesa del volo per lo Sri Lanka.

Ore 22.55 il volo UL226 della Mihin Lanka decolla da Dubai con destinazione Negombo, dove atterriamo alle 04.50 di Domenica 29 Dicembre.

Domenica 29 Dicembre 2012: ritirati i bagagli e sbrigate le pratiche burocratiche (relativamente veloci) per ottenere il visto d’ingresso, ci dirigiamo verso l’uscita dell’aeroporto.

Prima di incontrare il titolare dell’agenzia, ci fermiamo a cambiare Euro in valuta locale (Rupia) presso uno dei numerosi desk presenti all’interno dell’aeroporto.

Il cambio era € 1 = 162,77 Rupie.

Usciamo dall’aeroporto e incontriamo il titolare dell’agenzia e l’autista. Permettetemi di spendere due parole per queste due squisite persone.

Siamo stati davvero fortunati a trascorre la settimana con questi due ragazzi di una gentilezza, disponibilità, professionalità e preparazione senza paragoni. Il titolare dell’agenzia parla un buon inglese e conosce tanti curiosi aneddoti relativi alla cultura e alla cucina del suo Paese; inoltre, si è sempre reso disponibile ad accontentare ogni nostra richiesta. Durante il nostro itinerario ci ha saputo regalare delle “chicche” davvero affascinanti (vedi i pranzi nei “ristoranti” lungo i bordi delle strade). Inoltre, vorrei sottolineare l’ottimo rapporto qualità-prezzo del servizio da loro offerto. E che dire poi dei festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno? In quell’occasione abbiamo conosciuto anche il lato goliardico e festaiolo dei nostri due nuovi amici; due ragazzi impossibili da non ricordare con affetto!

Sistemati i bagagli sul van, partiamo alla scoperta di quest’isola che si rivelerà ogni giorno più affascinante.

Tappa della prima giornata: Mirissa. Questa località, che dista 300 km ca. da Negombo, è caratterizzata da un promontorio che divide il piccolo porto da una bella spiaggia sabbiosa, meta di numerosi backpackers. E’ una cittadina molto tranquilla, dove potersi rilassare al sole e gustare dell’ottimo pesce fresco di giornata in uno dei ristoranti della spiaggia principale. Lungo la discesa che da Negombo ci porta a Mirissa, si gode di panorami veramente suggestivi. Per scelta, avvallata anche dal titolare dell’agenzia, evitiamo la poco interessante Colombo (capitale dello Sri Lanka) ritenuta da tutti un mero centro commerciale privo di rilevanza storico-culturale. Optiamo invece per una sosta a Galle. Questa graziosa città si trova a 130 km ca. a sud di Colobo ed ha una rilevanza storico-culturale di non secondaria rilevanza.

Il periodo di massimo splendore vissuto da questa città risale al XVI secolo, quando i portoghesi la trasformarono nel porto principale dell’isola.

La città vecchia è un bene protetto dall’UNESCO nonché la fortezza europea di più ampie dimensioni tra quelle ancora esistenti in Asia. In realtà della fortezza rimane ben poco, ma è piacevole camminare sui bastioni che guardano diretti sul porto.

Terminata la visita a Galle (accompagnati da una giornata climaticamente stupenda) facciamo rotta verso MIrissa, dove alloggiamo al Sunbeam Coral Villa.

Personalmente ritengo questa guest house un posto di tutto rispetto. E’ spartano e non offre comfort (eccezion fatta per il condizionatore in camera), ma si trova in una buona posizione, le camere del piano superiore e la terrazza per la colazione hanno un vista sull’oceano non indifferente. A pochi passi c’è una piccola spiaggia e a soli 5 minuti a piedi si raggiunge la grande spiaggia di Mirissa, dove si possono trovare ristoranti e bar. Il proprietario e il suo staff (la sua famiglia!) sono molto cordiali e gentili. Ci accolgono con un sorriso (a dir il vero tipico di tutti gli abitanti dell’isola) e quattro ottime frullati di frutta fresca!

Per chi fosse appassionato, consiglio di puntare la sveglia presto la mattina e concedersi alcuni scatti fotografici sia dell’alba sia delle barche variopinte dei pescatori che rientrano dopo la battuta notturna di pesca. Se poi siete amanti delle corse mattutine sulla spiaggia, beh qui ne potrete approfittare in assoluta tranquillità.

Domenica 30 Dicembre 2012: visto il meteo favorevole e le belle spiagge intraviste il giorno precedente, decidiamo di concederci un’intera giornata di sole, mare e relax. Nel pomeriggio poi, io ed Enea ci cimentiamo (con risultati discreti direi) nel surf. Sono numerosi gli “stabilimenti” (non immaginateveli come quelli della Romagna – non c’è manco un ombrellone e un lettino!) che noleggiano tavole da surf. Il bello di questa zona dell’isola è che non si trovano mai spiagge affollate e caotiche.

Dopo aver surfato (sport davvero faticoso!), aver gustato un ottimo frullato alla frutta in uno dei tanti bar nei pressi della spiaggia, torniamo in hotel per una bella doccia calda e ci prepariamo per la cena.

L’obiettivo è abbuffarci di pesce fresco in uno dei ristoranti sulla spiaggia principale, molto semplici, ma estremamente rilassanti con i loro tavolini piantati nella sabbia, le candele e il rumore delle onde che s’infrangono sulla riva. Ah, dimenticavo… alcuni hanno addobbato piccoli abeti di Natale!

Lunedì 31 Dicembre 2012: lasciamo di prima mattina Mirissa e ci dirigiamo verso Kandy, capoluogo della provincia centrale. Qui alloggiamo al Panorama View Resort. Che dire di questo hotel? A dir poco stupefacente; non tanto per la struttura in sé (non aspettatevi chissà che) quanto per la vista di cui godono le camere e per l’organizzazione che ci riserverà nei festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno.

Il panorama mozzafiato che circonda l’hotel non deve stupire se si considera che Kandy sorge in una zona collinare, sulle rive di un piccolo lago artificiale.

Dalle 20.00, al modico prezzo di 3.000 rupie a persona era disponibile un BBQ buffet (abbiamo mangiato fino a scoppiare!), l’animazione di una band prima e di un dj poi ed infine spettacolo pirotecnico! Una serata di pura qualità, circondati dal calore e dai sorrisi dello staff dell’albergo (che dopo una certa ora s’è lanciato con noi delle danze!).

Martedì 01 Gennaio 2013: Kandy è molto carina ed è conosciuta in quanto rappresenta uno dei maggiori centri di pellegrinaggio buddhista dell’isola. Infatti, Kandy è sede del Dalada Maligawa, il Tempio del Dente Sacro. Questo tempio, bene protetto dall’UNESCO, custodisce la reliquia del sacro dente di Buddha. Secondo la leggenda, alla morte di Buddha il suo corpo fu cremato in India, ma il suo dente canino sinistro fu recuperato e affidato (dopo alcuni passaggi di mano motivo di guerre) alla principessa Hemamali che lo trasportò segretamente in Sri Lanka. Per maggiori info: www.sridaladamaligawa.com. Il Tempio del Dente sacro sorge all’interno del complesso del Palazzo Reale di Kandy.

Dopo una breve visita della città, Tiron ci ha portato al Kandyan Art Association and Cultural Centre per assistere ad uno spettacolo di danza tradizionale. Davvero molto bello! I ballerini sia uomini sia donne sono molto bravi, indossano maschere e costumi tipici e alternano gesti aggraziati a giochi acrobatici con il fuoco. Lo spettacolo è costituito da 12 danze rituali tipiche e si conclude con una passeggiata di alcuni ballerini sui carboni ardenti.

Mercoledì 02 Gennaio 2013: in marcia verso Anuradhapura, una delle antiche capitali dello Sri Lanka e un luogo sacro per l’induismo, ma importante anche per il buddhismo. Attualmente la città è tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Si rimane senza parole davanti a tanta maestosità. Il cuore della città è il Sri Maha Bodhi, un fico sacro che deriva dall’originale albero sotto il quale Siddhartha Gautama ottenne l’illuminazione durante una meditazione.

Gli edifici più importanti di questo sito sono senza dubbio gli stupa (in Sri Lanka li chiamano “dagaba“). Si tratta di monumenti buddisti la cui funzione è quella di conservare reliquie. Anuradhapura è piena di queste strutture. Cito alcuni monumenti degni di essere visitati: il Ruwanwelisaya, una splendida Dagaba bianca, alta 55 metri ca.; il Samadhi Buddha, una statua raffigurante il Buddha; il Thuparamaya Dagaba, che secondo la tradizione conserva una delle clavicole del Buddha; le vasche Kuttam Pokuna.

Ci sarebbero decine di stupa da elencare, ognuno dei quali ha una leggenda da raccontare. Leggende legate alle religioni che in questa terra hanno tutt’oggi un forte valore per le persone.

Il sito è molto bello da visitare a piedi o in bicicletta (tempo permettendo). Ricordo che all’interno dei templi/stupa è obbligatorio camminare scalzi!

Alloggiamo all’Anuradhapura Heritage, un bell’albergo situato vicino alla città vecchia. Le camere sono ampie e pulite, idem i bagni. All’esterno c’è un bel giardino con una piscina. Personale disponibile e gentile.

Giovedì 03 Gennaio 2013: next stop Polonnaruwa, seconda capitale dello Sri Lanka. Oggi è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e risulta uno dei siti archeologici meglio conservati dello Sri Lanka.

Che cosa vedere. Il Museo archeologico, il gruppo del Royal Palace, il quadrilatero (un gruppo di interessanti rovine poste su una piattaforma sollevata cinta da un muro).

Anche qui, come presso il sito di Anuradhapura, consiglio di girare l’area a piedi o in bicicletta (ovviamente tempo permettendo), godendosi il silenzio della zona e contemplando senza fretta ogni singolo edificio.

Nel pomeriggio ci siamo spostati a Habarana per prendere parte ad un “Elephnat Back Safari“. Le gita a dorso di elefante (il nostro amico di safari si chiama “Mutu”) costano tra i $20 e i $30 per persona all’ora. Noi ci siamo affidati all’operatore “Sun Shine Safari”.

Visto che l’indomani ci aspetta la visita di Sigirya, decidiamo di raggiungere il luogo già in serata.

Alloggiamo al Melrose Villa di Sigirya. Mi sento di consigliare questa guest house, situata in posizione strategica per visitare la rocca l’indomani mattina. La struttura è nuova, le cabanas sono spaziose e pulite, hanno tutte un piccolo portico che si affaccia sul giardino e, cosa di non secondaria importanza, non manca l’acqua calda per lavarsi. C’è il ristorante ed il cibo è buono.

Venerdì 04 Gennaio 2013: scalata della rocca di Sigirya. Tutt’oggi gli storici non sono in grado di definire cosa sia stata in passato Sigirya. Secondo alcuni si tratterebbe di una reggia-fortezza, secondo altri invece si tratterebbe di un monastero buddhista. Qualunque funzione avesse, Sigirya rappresenta un luogo meraviglioso. La rocca di Sigirya è circondata da giardini acquatici, giardini rocciosi e giardini a terrazza. A metà altezza della rocca, una moderna scala a chiocciola sale dal percorso principale a una lunga galleria coperta scavata nella parete di roccia. Qui si trovano diversi dipinti raffiguranti giovani fanciulle. Questi sono in ottimo stato di conservazione ed è possibile ammirare la brillantezza dei loro colori. Sulla cima della roccia c’è una struttura architettonica (un palazzo o un tempio) circondato da un giardino costellato di piscine. Inoltre, dalla cima si gode di un panorama mozzafiato sulla pianura circostante. A mio modesto parere, Sigirya è l’attrazione più interessante dello Sri Lanka.

Purtroppo la nostra avventura in terra cingalese sta volgendo al termine e ci dirigiamo verso Negombo, non prima di aver visitato Dambulla. All’arrivo si presenta dinanzi a noi un immenso Buddha dorato edificato sopra un edificio in cemento armato. Dopo aver comprato i biglietti d’ingresso si percorre un sentiero laterale che conduce ai templi rupestri, ossia un complesso di 5 grotte scavate nella roccia all’interno delle quali si trovano numerose statue del Buddha, secondo alcuni più di 150. Non è tutto, infatti, le grotte sono ricoperte da immagini raffiguranti la vita del Buddha.

Questi luoghi non sono semplici “musei naturali”, ma rappresentano per la popolazione dello Sri Lanka dei veri e propri luoghi di culto. E’ facile incontrare anche persone in preghiera oppure persone che portano fiori di loto, candele o cibo come offerta per la divinità.

E’ importante ricordare che in tutti i templi dello Sri Lanka si entra a piedi nudi. Nello specifico, in questo sito si devono togliere le scarpe già dal cancello principale!

Sabato 05 Gennaio 2013: bye bye Sri Lanka! Alle ore 04.35 il nostra aereo della FlyDubai decolla dalla pista dell’aeroporto di Negombo con destinazione Dubai, dove atterriamo alle ore 07.50.

Il viaggio è stato da me studiato per permetterci di visitare anche l’emirato. Per questo motivo, dopo aver portato i bagagli presso il Golden Sands (di cui ho già parlato in precedenza). Viste le poche ore di sonno alle spalle decidiamo di passare la mattinata presso la piscina dell’hotel. All’ora di pranzo, dopo un pisolino rigenerante sotto il bel sole di Dubai, ci dirigiamo verso il “Mall of the Emirates”, il centro commerciale con all’interno la celebre pista da scii. E’ stupefacente vedere dove può arrivare l’uomo (con l’ausilio dei soldi!). Lo scopo della giornata è uno: attendere l’arrivo del tramonto per salire sul Burj Khalifa. Prima però, giretto al “Dubai Mall”, il centro commerciale più grande del mondo, all’interno del quale è possibile ammirare il Dubai Aquarium.

Finalmente è giunta l’ora: si sale sul Burj Khalifa! Per un appassionato come me di grattacieli, l’emozione è tanta. Ho avuto la fortuna di salire su alcuni degli edifici più alti del mondo (Shanghai, New York, Kuala Lumpur), ma l’idea di salire sulla piattaforma d’osservazione esterna più alta del mondo, mi elettrizza! Il tour è tutto tranne che deludente e, come è logico aspettarsi, si gode di una vista sconfinata tra il deserto e il mare. Ma le emozioni non finiscono qui: ad attenderci, ai piedi del Burj Khalifa c’è la “Fontana di Dubai”, un sistema di fontane che ad intervalli regolari eseguono giochi di luci, acqua e fuoco a ritmo di musiche arabe ed internazionali.

Dubai non è solo modernità; basta spostarsi verso il “Dubai Creek” per assaporare la tradizione araba dell’emirato.

Domenica 06 Gennaio 2013: alle ore 07.20 salutiamo Dubai e ci imbarchiamo sul volo della Qatar Airways che ci riporterà al punto di partenza, Venezia (con breve scalo a Doha). Atterriamo nel Bel Paese alle ore 13.40.

Si potrebbero riempire pagine e pagine di diario anche solo per tentare di trasmettere le emozioni e le sensazioni provate durante questo viaggio, ma ritengo che sarebbero comunque sminuite. Un luogo dev’essere assaporato e vissuto per poterlo avere poi sempre con sé. Lo scopo di questo racconto è quello di aiutare e rassicurare tutti coloro i quali hanno anche solo una mezza idea di pianificare una vacanza in Sri Lanka. Forse ancora oggi troppo sottovalutata, “l’isola risplendente” (questo il significato della parola sanscrita “lamka”) è una meta che consiglio di visitare non solo per le sue bellezze paesaggistiche e storico-culturali, ma soprattutto per l’ospitalità del suo popolo, i sorrisi della sua gente e il calore delle amicizie che si riescono ad instaurare.

L’itinerario da me descritto illustra sinteticamente le principali mete visitate, ho volontariamente omesso alcune escursioni, vedi visita ad una fabbrica di batik, visita ad un sito per l’estrazione, la lavorazione e la vendita della celebre “pietra di luna”, la visita ad un giardino dedito alla coltivazione delle piante e delle erbe destinate all’ayurveda, la medicina tradizionale, la visita ad una piantagione di tè (vera prelibatezza del Paese) e tante altre attività per così dire minori che hanno riempito le nostre giornate sull’isola.

Due parole anche per Dubai. Personalmente non ci trascorrerei una vera e propria vacanza ad essa dedicata, tutt’al più consiglio fortemente di visitarla come tappa intermedia, sfruttando magari uno scalo. Infatti, Dubai sta diventato sempre più prepotentemente un crocevia obbligatorio per destinazioni finali nel continente asiatico.

Leggo di molti che non amano particolarmente l’eccessiva modernità e il continuo sviluppo urbanistico-architettonico di Dubai, tuttavia non si può non restare affascinati dalla magnificenza di un grattacielo come il Burj Khalifa o dalla spettacolarità dei giochi di luce, acqua e fuoco della Fontana ai piedi dello stesso. D’altro canto “ogni viaggio comincia con un vagheggiamento e si conclude con un invece”.

Alla prossima avventura…



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