Sri Lanka, l’isola incantata
L’itinerario 1° giorno: da Colombo ad Anuradhapura 2° giorno: Anuradhapura (la capitale più antica) e Mihintale (celebre tempio buddista); notte a Sigiriya 3° giorno: Sigiriya (fortezza su una roccia alta 200m) e Polonnaruwa (antica capitale); safari al parco di Winneria; notte a Sigiriya 4° giorno: Dambulla (grotte con splendidi affreschi) e Giardino delle spezie (culla della medicina locale); notte a Kandy (seconda città del Paese) 5° giorno: Kandy (Orfanotrofio degli elefanti, Giardino botanico, Kandian dance, Tempio del Dente) 6° giorno: strada collinare e piantagioni di tè; notte a Nuwara Eliya (città coloniale) 7° giorno: discesa verso la costa, Unawatuna e Hikkaduwa 8° giorno: Colombo, notte a Mount Lavinia 9° giorno: da Colombo alle Maldive 10°-14° giorno: Maldive Consigliato a chi… … ama la natura: è la sovrana assoluta, lussureggiante quella vegetale e sorprendente quella animale. E’ il lato più affascinante dell’isola, che sembra raccogliere tutti i tesori del mondo.
…Ama i siti archeologici e i templi buddisti: sono tanti e alcuni sono veramente superlativi …Ama i frutti tropicali e i sapori piccanti …Di un Paese apprezza la gente: quella di Sri Lanka è gentile e amichevole …Ama il mare oceanico: le coste del sud sono una vera favola Sconsigliato a chi … soffre di vertigini: i siti più belli sono decisamente sopraelevati e richiedono discrete scarpinate, ma offrono panorami da sogno.
…Cerca cittadine caratteristiche: non ce ne sono! …Adora lo shopping: pietre preziose e tè, ma l’artigianato non è speciale …Vuole il mare corallino: non qui, ma basta prolungare il viaggio alle vicine Maldive… Organizzarsi Prenotate un mini-van con autista. Muoversi da soli è sconsigliabile: non ci sono segnalazioni, le strade non sono facili e alcuni siti dispersivi, rischiate di perdere un sacco di tempo per orientarvi e di mancare gli aspetti migliori del viaggio, che solo una guida locale può conoscere e trovare per voi. All’aeroporto di Colombo ci sono molte agenzie che possono organizzare il giro per voi, ma noi abbiamo prenotato dall’Italia su segnalazione di un’agenzia affidabile e una guida speciale: la Ceylon Tours (www.Ceylontours.Net/, responsabile Mr. Lal) e l’autista Adhi (Nihal Adhihetty). Dormire Gli alberghi si prenotano in agenzia oppure lo farà la vostra guida giorno per giorno. Importante: le guide sono tenute ad offrirvi gli hotel convenzionati con la loro agenzia, spesso un po’ impersonali e neppure tanto economici. Se volete alberghi abbastanza tipici e più economici chiedetelo con chiarezza: Adhi ce li ha trovati. Mangiare Se amate i ristorantini tipici scordateveli! Esistono solo a Colombo e nelle località sul mare. Per il pranzo, capita di incontrare una Guest House gradevole, altrimenti si va a banane (squisite) e noci di cocco (da bere, superenergetiche), acquistate nei banchetti lungo la strada, oppure crackers (prendetene dall’Italia: i negozi alimentari non abbondano). Per la colazione e la cena non c’è storia: si sta in hotel a mezza pensione, con menù fisso o buffet (senza infamia e senza lode). Sulla costa, invece, fatevi consigliare un buon ristorante e fatevi una scorpacciata di pesce: è ottimo! Il piatto tipico è il “rice and curry”: un grande piatto di riso e tante ciotoline di verdure e intingoli speziati per condirlo. Le bevande tipiche sono il tè (superlativo!) è l’Arrack, un liquore all’anice che, di nascosto, bevono tutti a qualunque ora. Shopping Rispetto ad altri Paesi orientali l’artigianato non è un gran che: fondamentalmente oggetti in legno intagliato e batik. Le guide vi porteranno nei negozi statali, molto turistici e bruttini, mentre noi abbiamo trovato oggetti stupendi presso alcuni antiquari, a Colombo. Sono famose le pietre preziose, da acquistare solo in negozi convenzionati, per avere un certificato di garanzia. Noi abbiamo fatto scorte di tè, spezie, preparati ayurvedici… e collane fatte di semi colorati che vendevano per la strada davanti al Giardino botanico di Kandy.
Da sapere – I siti: nel primo che visitate, acquistate il biglietto cumulativo per l’ingresso a tutti i siti. – Nei templi si entra senza scarpe, quindi munitevi di calzini. Spalle e gambe devono essere coperte, anche solo con un pareo.
– Negli alberghi chiedete sempre di vedere le stanze prima di accettarle. – La guida non può cenare con voi in hotel, ma se lo invitate vi raggiungerà volentieri per una chiacchierata dopo cena.
– Mancia: preparatevi, tutti ve la chiederanno per qualsiasi cosa (anche per guardare le scarpe fuori dai templi!). Ricordate di lasciare una mancia consistente alla vostra guida a fine tour. – Sulle colline, se scendete per passeggiare tra le piantagioni di te, occhio alle sanguisughe! – Non dimenticate: zampironi e repellenti per le zanzare, giacchino impermeabile perché quando piove piove sul serio, un maglione per la collina dove di notte si gela, i crackers per i momenti di fame in mezzo al nulla. Il diario di viaggio 1° GIORNO – Adhi, la nostra guida, è come lo Sri Lanka: dolce e gentile, con gli occhi buoni, avvolto in una malinconica allegria, sempre pieno di sorprese e pronto alla risata. Finché non riesce a soddisfare ogni nostro desiderio, anche involontario, non è contento e si sforza continuamente di spiegarci ogni cosa nel suo inglese stentato. Arriviamo a Colombo di mattina. Adhi ci accoglie con collane di fiori, ci carica sul mini-van, parliamo dell’itinerario e poi parte sicuro verso Anuradhapura (circa 200 km da Colombo). Ma prima c’è qualcosa che vuole assolutamente farci vedere: è il paese di NEGOMBO, con il mercato del pesce. Se siete deboli di stomaco, saltate questa tappa: è un posto di una tristezza e povertà inenarrabili, intriso di mosche e odore di pesce secco. Ma per Adhi è una perla da non perdere… e dondola la testa soddisfatto, con quel gesto delicato tipico degli orientali. Verso sera arriviamo ad Anuradhapura in tempo per la cena, un bicchiere di Arrack con Adhi e la notte abbracciati dalle zanzariere. 2° GIORNO – Dietro a un laghetto pieno di ninfee si trova ANURADHAPURA, la capitale più antica, dove si visitano i dagoba (templi a campana) e le rovine che testimoniano i fasti del passato. Non è speciale perché è troppo grande e dispersiva, ma per fortuna Adhi sa portarci nei punti più interessanti, guidandoci tra sciami di monaci dalle vesti arancio e di bambini in divisa scolastica. Davanti ad ogni tempio ci sono fiori di loto e strisce di stoffa colorate lasciati come offerte. Purtroppo molti dagoba sono stati rivestiti con una colata di cemento bianchissimo: un vero scempio, di cui però i cingalesi vanno orgogliosissimi.
Un lunghissimo viale popolato da scimmiette graziose e moleste ci porta all’Albero dell’Illuminazione di Buddha, che ha più di 2000 anni ed è vegliato da monaci che vendono “protezioni” a fedeli e turisti. Poco oltre sorge il tempio di MIHINTALE, culla del Buddhismo, su una collina ventosa e panoramica, che si raggiunge con una lunga scalinata. La sera ci spostiamo a Sigiriya per una cena sotto il pergolato dell’hotel, il solito rito dell’Arrack e la notte. 3° GIORNO – SIGIRIYA è qualcosa di magico e indimenticabile, con una suggestione unica e impressionante. Attraversiamo una serie di giardini d’acqua prima di “scalare” la gigantesca roccia: 1280 gradini di ferro che avvolgono la roccia e che francamente non hanno un aspetto molto rassicurante! Ma quanto ne vale la pena: lassù ci sono le rovine di un’antica fortezza e un panorama da paura. Dopo una sosta all’hotel, dove si celebra un matrimonio (vi capiterà di vederne ovunque) sfolgorante di fiori, vestiti dorati e tessuti colorati, andiamo a POLONNARUWA, altra antica capitale. C’è il sole a picco, un caldo pazzesco, ma questo sito è davvero bello, soprattutto il complesso con il tempio circolare e la splendida “Moon stone”, pietra decorata che racconta la vita e il ciclo delle rinascite. Verso sera una jeep scarlancata ci porta nel parco di WINNERIA per un safari alla ricerca degli elefanti. Nel percorso avvistiamo gli animali più strani: iguane, manguste, martin pescatori, varani… Una lunga attesa poi – che emozione – il primo elefante! E improvvisamente si materializzano a gruppetti, escono dalla foresta per andare a bere e giocare tra loro. Rientriamo tardi, ceniamo in una sala fredda d’aria condizionata e poi chiacchieriamo con Adhi sulla terrazza dell’hotel, che guarda un gruppo di cerbiatti e più in là il lago. 4° GIORNO – La strada verso Kandy incontra DAMBULLA, un paesino misero ma allegro e caoticamente colorato. Qui si trova un sito dal fascino mistico e quasi surreale: le famose grotte, completamente rivestite di antichissime pitture, dove si trovano centinaia di sculture di Buddha. Pranziamo in un’accogliente Guest House, dove finalmente riusciamo ad assaggiare il tipico “rice and curry”.
Proseguiamo per il GIARDINO DELLE SPEZIE: un vero laboratorio della medicina naturale orientale. Ci mostrano piante che conosciamo bene ma non abbiamo mai visto prima: il pepe, il cacao, la vaniglia, accanto ad altre sorprendenti e sconosciute. Dopo un piacevole massaggio, ci accompagnano, ovviamente, nel negozio e in un attacco di shopping compulsivo compriamo intrugli di ogni tipo: sbiancanti per i denti, oli miracolosi, unguenti prodigiosi, creme dalle grandi promesse… E’ sera quando arriviamo a Kandy, che dall’alto è deliziosa, con il tempio dorato affacciato su lago. 5° GIORNO – KANDY: pieni di entusiasmo, arriviamo all’ORFANOTROFIO DEGLI ELEFANTI in tempo per assistere all’allattamento degli elefantini. Una delusione cocente: i piccoli sono bellissimi, ma l’ambiente è tremendo, una specie di grande circo dove gli elefanti sono messi in mostra a beneficio di mandrie di turisti che si calpestano per una foto. Molto più piacevole è il GIARDINO BOTANICO, un paradiso curatissimo di palme e alberi giganteschi tra fiori esotici di mille colori. Sorpresi da un temporale di proporzioni ciclopiche, facciamo felice Adhi e accettiamo di assistere alle danze tradizionali di Kandy: uno spettacolo un bel po’ turistico, in effetti, anche se qualche pezzo acrobatico merita davvero. Siamo stanchi e bagnati ma, commossi dall’incrollabile entusiasmo di Adhi, ci ritroviamo al TEMPIO DEL DENTE di Buddha, tra tamburi martellanti e fiumi di gente, prigionieri in una lunga coda che non si muove di un passo per accedere alla stanza della reliquia. Dopo una buona mezz’ora di supplizio rinunciamo all’impresa e ci limitiamo a visitare il tempio, uno dei più sacri di Sri Lanka. Dopo una cena rigenerante, ci sta anche una birra fresca con Adhi al “pub” dell’hotel.UN CONSIGLIO: rinunciate alle danze e fatevi invece un giro per la cittadina: deve essere carina, ma noi non abbiamo avuto tempo di vederla. 6° GIORNO – Partiamo per la STRADA COLLINARE verso Nuwara Eliya, dove arriveremo nel tardo pomeriggio. E’ uno spettacolo meraviglioso, che continua a cambiare drasticamente davanti a noi: foreste di palme, cascate impressionanti, boschi intricati, piantagioni di tè di un verde indescrivibile, rigogliosi orti a terrazza. Visitiamo una fabbrica di tè, con tanto di piacevolissime degustazioni, poi arriviamo a NUWARA ELIYA, la “perla” delle colline… non aspettatevi gran ché: al di là dei paesaggi stupendi e di alcuni antichi palazzi coloniali trasformati in hotel, il resto è fatiscente e non c’è proprio nulla da vedere! La sera c’è un freddo mostruoso, aggravato dall’enormità delle stanze dell’hotel: tanto Arrack e 5 strati di vestiti addosso.
7° GIORNO – Scendiamo le colline verso la costa: 345 km, sarà una lunga giornata. Ci concediamo una sosta in un istituto medico (a metà tra una beauty farm e un ospedale), misero ma di ottima reputazione, per sperimentare il famoso massaggio ayurvedico. Che è qualcosa di tosto! Usciamo bolliti e rilassati, unti dalla testa ai piedi: sarà benefico, ma noi siamo orrendi! La strada è costellata di coloratissimi templi indù: sulle colline vivono infatti gli indiani che lavorano nelle piantagioni di tè. Mentre lo scenario naturale cambia di nuovo davanti ai nostri occhi, costeggiamo un parco lagunare in cui avvistiamo un coccodrillo, veniamo ospitati da una famiglia locale che ci mostra come si prepara la pasta di curry, visitiamo un luogo dove vengono salvate le tartarughe marine… e finalmente eccoci al mare! Baie orlate di palme, sferzate dalle onde di un mare turchese, con i famosi pescatori in bilico su alti trampoli come creature sovrannaturali. La baia di UNAWATUNA sembra meravigliosa (se potete passateci almeno una giornata), ma noi ci fermiamo nella vicina HIKKADUWA, dove ci concediamo, finalmente, una favolosa cena di pesce insieme ad Adhi, in un ristorante sulla spiaggia. Un ulteriore tocco di poesia ce lo regala la luna che, quella sera, si riflette sul mare creando magici nastri d’argento. 8° GIORNO – Andiamo a visitare COLOMBO: dopo aver visto solo piccoli paesi e “cittadine” difficili da definire tali, ci sembra perfino bella. Comunque ha quel ché di metropolitano che un po’ ci mancava. Siccome vogliamo che l’ultima sera in Sri Lanka sia assolutamente speciale, la passiamo a MOUNT LAVINIA, un sobborgo della capitale, dove c’è un albergo da urlo con una superpiscina e una magnifica spiaggia. Una meraviglia, ne valeva proprio la pena. 9° GIORNO – Adhi ci accompagna all’aeroporto, ci salutiamo veramente commossi. Destinazione: MALDIVE, per gli ultimi 5 giorni di relax totale nel paradiso terrestre. Ma questa è un’altra storia e la lascio alla vostra immaginazione…