Sprinclub golf jerba

SPRINCLUB GOLF JERBA: bello, ma andate anke in giro! Ciao, lunedì sono tornata da una bella vacanza a Jerba che era stata preceduta da una Sharm El Sheikh (v.Su Egitto 15/09/04)…Non sono sfondata, è che quella in Tunisia l’ho vinta! Quindi, la prima cosa che vorrei appuntare è la differenza maggiore che io ho notato tra Sharm e Jerba: mentre nella prima località si può avere un mare stupendo, con tanto di barriera corallina e pesci colorati, nella seconda si può vedere la vera vita araba, le case, gli usi dei tunisini, dato che non distante dalla zona alberghiera vi sono paesi e città (cosa non possibile da vedere a Sharm, zona puramente turistica). Quindi il mio consiglio è quello di visitare entrambe i posti e vi fate 2 vacanze con la scusa di dover vedere queste differenze! Dunque, a Jerba ho alloggiato nello Sprinclub Golf Jerba Abou Nawas, villaggio impeccabile nell’arredamento, cibo (in particolare per i dolci), personale, servizi… Persino l’animazione mi è piaciuta, trattandosi di giovani ragazzi NON assillanti! (E devo fare moltissimi complimenti al capovillaggio Marco, gli consiglio di lavorare in TV perchè avrebbe veramente successo!) Un aspetto che a me personalmente non piace è che, trattandosi di un villaggio a gestione italiana, si sente moooolto questa influenza italiana (cibi, animatori, musiche ecc ecc)…Mentre quando mi trovo in un paese straniero, mi piace parlare con le persone locali, imparare qualcosa della loro lingua e questo è proprio quello che ho fatto! E non è difficile attaccare discorso con gli arabi: come rivolgi loro la parola, diventano la tua ombra, e grazie a questo ho fatto diversi giri con diversi tunisini che mi hanno fatto vedere un po’ fuori del villaggio, altre spiagge e alcuni locali.

A proposito di questo, se dovete andare a Jerba, vi consiglio vivamente la spiaggia di quest’albergo, perché è l’unica pulita della zona, cioè l’unica che puliscono, perché sulle spiagge degli altri villaggi, confinanti con il mio, si accumulano alghe e strani vegetali che il mare butta fuori durante la notte; e questo non è uno spettacolo molto invitante, soprattutto perché a volte questi mucchi di alghe mandano anche degli odori non troppo gradevoli… Per quanto riguarda le escursioni, ho fatto il giro dell’isola, molto interessante perché si visita un mercato locale, il capoluogo Houmt Souk, un negozio dove fanno e vendono tappeti e uno dove lavorano la ceramica (a proposito, comprate il cammello magico! È fantastico! Ma non in questo negozio, è mooolto più conveniente all’interno del villaggio); inoltre, ho fatto un’escursione sulla terraferma, precisamente nel Sud tunisino; il programma è: visita del deserto roccioso, cammellata o giro in calesse sul deserto sabbioso (anche se io, avendo già provato il dromedario, ho preferito rimanere nel negozietto di un tunisino per incrementare il mio vocabolario di arabo); pranzo in un ristorante a Douz, nel bel mezzo del deserto, e nel pomeriggio visita a Matmata, dove, cioè, ci hanno girato Star Wars, dato che le case sono scavate nella roccia (si può anche visitarne l’interno) e dall’alto sembra un paesaggio lunare; infine, giro al granaio e al mercato di Medenine, dove si assapora l’essenza profonda dell’autentica vita tunisina, e, credetemi, lascia qualcosa nel cuore; tutto questo con una guida eccezionalmente preparata, e cosa ancora più eccezionale, biondo con gli occhi azzurri! Credo di aver detto tutto…Ah! l’ultima cosa: se qualcuno andrà in questo villaggio tra poco è pregato di salutare il bagnino della piscina Ferid o Nouri da parte di MARIAM. Grazie e… buon viaggio!! PS: Ciao Paola!