Sporadi: verde e mare da sogno

Vacanze tra boschi, pinete, spiagge e un mare da favola
Scritto da: Miranda Bagnoli
sporadi: verde e mare da sogno
Partenza il: 09/07/2018
Ritorno il: 20/07/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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9- 20 Luglio 2018, Sporadi settentrionali: Alonissos, Skopelos, Skiathos

Alle 11,45 parte il nostro aereo: Bologna-Skiathos (Blue Panorama Airlines- € 402,00 – A/R per 2 persone).

Atterriamo alle ore 14,50 (+ 1 ora rispetto all’Italia) a Skiàthos, l’isola greca del Mar Egeo che con Alonissos, Skopelos e altri isolotti di piccole dimensioni fa parte dell’arcipelago delle Sporadi Settentrionali, famose per le spiagge e il mare da sogno.

Il piccolo ma trafficato aeroporto di Skiathos Alexandros Papadiamantis, intitolato al famoso scrittore nato sull’isola, si trova appena ad un paio di chilometri a nordest del capoluogo ed è considerato il più “pericoloso” d’Europa per la vicinanza alla spiaggia e per la pista estremamente corta, ma l’atterraggio è tranquillo. Prendiamo un taxi, poiché l’hotel da noi prenotato si trova a Skiayhos town, sul Porto Vecchio. Il taxi ci accompagna fino ad una piazzetta, perché non può proseguire lungo le caratteristiche e strette viuzze greche. Proseguiamo a piedi, con l’aiuto di google map, che ci fornisce indicazioni errate perché le stradine che s’intersecano non sono segnate sulla mappa. Arriviamo all’hotel accaldati, fortunatamente abbiamo portato solo due bagagli a mano, otre a borsa e zainetto. L’hotel Mato si trova in un vecchio palazzo, restaurato forse alcuni anni fa ed ora appare in stato di decadenza, con cortile popolato da gatti (fortunatamente a me piacciono i gatti; sentiremo altri ospiti lamentarsi). La proprietaria si scusa (parla in inglese e non conosce l’italiano) dicendoci che nel bagno, della stanza a noi assegnata, l’acqua non funziona, così per una notte ci invia in un altro hotel e ha già chiamato il taxi. È stata molto gentile. Resteremo a Skiathos per una notte, poiché il traghetto per Alonissos partirà alle 15,20 del giorno successivo (abbiamo preferito prenotarlo per il giorno successivo all’arrivo, pensando a possibili ritardi del volo).

Dopo esserci sistemati in hotel, usciamo e, consultando la mappa fornitaci dalla receptionist, saliamo e poi scendiamo in una spiaggetta di Skiathos town: Megali Ammos. Per un’oretta ci fermiamo in un tratto di spiaggia libera. Vicino ci sono anche lettini ed ombrelloni. Subito notiamo il verde dei pini e della vegetazione mediterranea vicino ad un mare dall’acqua azzurra e trasparente. Stranamente arrivano nuvole e ritorniamo in hotel, verso le 19,30, appena in tempo: comincia a piovere. Dopo la doccia usciamo e ci fermiamo in una taverna vicina al nostro alloggio: Lyhnari taverna. Ceniamo con piatti greci: “beef stew, onions, rice” e “pork stew with cheese, rice and potatoes” (non conosciamo la lingua greca e consultiamo il menu in inglese). Apprezziamo i piatti, anche se sono piuttosto pesanti. Ci offrono anche il dolce a base di formaggio, con mandorle e miele. Dimenticavo: in ogni ristorante portano il pane, bianco e nero, con burro.

10 Luglio 2018: Skiathos-Alonissos

Ci svegliamo col sole, rimettiamo in valigia le poche cose tolte, scendiamo per la colazione, poi andiamo in spiaggia, a piedi: Megali Ammos. In questa sottile striscia di spiaggia sabbiosa affittiamo due lettini con ombrellone ( € 8). Come abbiamo già visto l’anno scorso, in Grecia ci si accomoda sul lettino scelto, poi passa l’addetto e ti fa pagare. Torniamo in hotel alle 13,00 e recuperati i bagagli ci avviamo verso il Porto Nuovo, da dove partirà il traghetto per Alonissos (partenza: 15,20 – arrivo:16,40), viaggiamo con Hellenic Seaways- .Flyingcat 5). Attracchiamo ad Alonissos alle 17,10. Con qualche difficoltà troviamo il Paradise hotel, abbarbicato sulla collina, vicinissimo al porto e raggiungibile, a piedi, attraverso una lunga scalinata; si può comunque raggiungere anche in auto o moto attraverso una strada più lunga. Il proprietario (anche lui parla inglese e greco) ci accompagna nella stanza 207. Dal balcone la vista è, a dir poco, stupenda: Mar Egeo, contornato da scogli e rigogliosa vegetazione, isolette; inoltre si affaccia sulla piscina.

Anche la stanza è tinteggiata coi colori del mare! Scendiamo in piscina e lì restiamo fino all’ora di cena. Scendiamo al porto, Patitiri è il nome di questa località sul mare. Qui ci sono diversi ristoranti, scegliamo l’Arcipelagos e prendiamo il “Piatto del pescatore” per due: ottima scelta (polipo, calamari, orata, cozze: tutti grigliati alla perfezione, con verdure, patate, pomodori)! Ci offrono un dolcetto speciale e il tutto per €40,00, compreso il buon vino della casa.

11 Luglio

Dopo una buona colazione nel patio dell’hotel, a bordo piscina, con vista sull’Egeo, scendiamo al porto di Patitiri, dove affittiamo un quad per tre giorni (€ 105, con estensione di assicurazione). Guardando la mappa dell’isola e consultando i consigli di altri “Turisti per caso”, andiamo a Kokkinokastro beach. È bella, scenografica: contornata da rocce arancioni, l’acqua è cristallina e il fondale è di sassolini; ci sono due file di ombrelloni con lettini e alle spalle la pineta (un ombrellone e due lettini: € 5,00). È tranquilla fino al momento in cui arriva il pullman che porta i turisti nelle principali spiagge dell’isola, quelle sulla costa orientale. Scopriremo poi che le spiagge del versante occidentale sono più selvagge e raggiungibili con mezzi propri, percorrendo anche sterrati.

Restiamo in questa spiaggia fino alle 14,30, poi decidiamo di proseguire verso nord e ci fermiamo a Tzortzi Gialos: mare stupendo, spiaggia stretta e sassosa, senza ombrelloni. Dopo alcune foto continuiamo il giro dell’isola, dalla strada, spesso in mezzo al verde, la vista del mare, degli scogli, del verde, del turchese è impossibile da descrivere! Arriviamo a Leftos Gialos: spiaggia sassosa con lettini, ombrelloni, pouf e dietro c’è pure un bar con piscina e lettini. Forse è troppo “turistica” e meno silenziosa delle altre. Qui attraccano anche le barche con molti turisti, che si fermano per circa due ore, però il mare è stupendo e restiamo.

Verso sera, al ritorno, saliamo ad Old Village, antico centro dell’isola, ricostruito dopo la distruzione causata da un terremoto. Si trova in collina, ma è possibile godere della vista del mare. Qui ci sono molti ristoranti e negozi, così pensiamo di ritornarci la sera, dopo una doccia in hotel. In fondo non è molto distante: circa 3 o 4 chilometri e viaggiare in quad è comodo e divertente.

Così la sera decido di assaggiare la famosa mousaka, mentre mio marito sceglie il souvlaki (spiedini di carne). La mousaka è abbondante e piuttosto pesante, buona, ma preferisco il pesce.

12 Luglio

Dopo una buona colazione con prodotti greci e una passeggiata sugli scogli sottostanti l’hotel, partiamo col quad alla scoperta di altre spiagge. Ci fermiamo a Milia beach, piccola, sassosa, dall’acqua che va dallo smeraldo, al celeste, al turchese, al blu.

Risaliamo sul quad e raggiungiamo Chrissi Milia, spiaggia molto bella, turistica, attrezzata, con lettini e ombrelloni e un piccolo bar. Comunque ci sono al massimo tre file di ombrelloni e non si è stipati come nella nostra riviera e ci sono ampi spazi di spiaggia libera. Il fondale è sabbioso, dopo una breve striscia di sassolini, l’acqua è bassa per un bel tratto, è quindi molto adatta ai bambini; è una grande baia circondata da scogliere ricche di vegetazione. Restiamo fino alle 14,00. Si sta molto bene: non c’è un caldo umido e all’occorrenza puoi piacevolmente rinfrescarti nelle acque trasparenti. Ci dirigiamo verso nord, percorrendo la strada principale, asfaltata, fino ad Agios Dimitrios, spiaggia di sassi bianchi, levigati, con un mare limpidissimo, attrezzata con due file di ombrelloni. La spiaggia si protrae come una piccola penisola nel mare e intorno c’è sempre il verde. I colori sono indescrivibili! Guardo a lungo questo mare: voglio che mi resti impresso nella memoria! Affittiamo lettini e ombrellone e restiamo per due orette. Ci fermeremmo più a lungo, ma vogliamo vedere altre spiagge, riprendiamo la statale verso Patitiri, dirigendoci però verso la costa occidentale.

La nostra meta è Megali Ammos. Percorriamo circa quattro chilometri di sterrato, anche impegnativo, per fortuna abbiamo il quad! Una volta giunti a destinazione, non scendiamo alla spiaggia, attraverso un lungo sentiero fatto di pietre, da percorrersi a piedi, perché si sta facendo tardi. Incontriamo due ragazze che stanno risalendo. Questa è decisamente meno affollata! Torniamo indietro e dopo aver lasciato questo sterrato e aver percorso un po’ di strada battuta, ne prendiamo un altro seguendo l’indicazione per Tourkoneri beach: km 2,8. Questo percorso è peggiore del precedente, con molte buche, troviamo un cartello: “no cars”, ci sono anche pietre e la discesa è ripida! Mio marito continua col quad, io scendo e proseguo a piedi; incontro due papà inglesi a piedi (prima avevamo incrociato mogli e figli, al ritorno dalla spiaggia) e chiedo loro quanto manca, mi dicono circa dieci minuti. Mio marito mi raggiunge e poiché il sentiero è stretto, scosceso e sassoso, continua anche lui a piedi. Arriviamo in una baia stupenda! Ci sono solo due genitori e due bambini che si immergono. Al tramonto il mare trasparente assume colori irreali e si vedono i sassi sul fondo. Un cartello, in inglese, dice di non avvicinarsi e di non toccare le foche: siamo nel Parco nazionale marino, qui c’è il MOM, l’unico centro in tutto il Mediterraneo per la cura e la riabilitazione della foca monaca. In tutto il mondo si contano appena 600 esemplari, circa 300 vivono qui, al largo di Alonissos.

13 Luglio

Alle 14,45 partirà il nostro traghetto per Skopelos, così prepariamo i bagagli, facciamo colazione, col quad raggiungiamo Chrissì Milia, dove restiamo fino alle 13,00 circa. Torniamo a prendere i bagagli e facendo due viaggi col quad, per trasportare i due bagagli a mano e lo zaino, andiamo al porto, dove riconsegniamo anche il mezzo a quattro ruote e aspettiamo seduti all’ombra vicino al porto da dove dovremo partire col traghetto Gold Star Ferries. Abbiamo il biglietto prenotato on-line (o meglio la stampa di conferma) con il relativo check-in (stampa con Q-R code). La signora dell’agenzia ove abbiamo affittato il quad ci conferma il punto del porto dal quale partirà il traghetto. Non vediamo arrivare nessun traghetto e sono ormai le 14,30, così andiamo dall’altra parte del porto, che dista circa 5 minuti a piedi. Qui c’è molta gente che aspetta e chiedo all’impiegata dell’agenzia portuale, le mostro la prenotazione e lei, scocciata, mi dice: “Only English!”. Mi dice che devo andare a fare il biglietto nell’agenzia dall’altra parte del porto. Corro. Anche lì parlano solo in greco e in inglese, guardano con calma il mio “check-in” e mi comunicano di recarmi in un’altra agenzia distante “quindici passi”. Vado. Le giovani impiegate mi dicono che quel traghetto è stato eliminato: non partirà! Chiedo se ce n’è un altro e mi confermano che ci sarà il mattino successivo. Poi una, che parla un po’ in italiano e un po’ in inglese, mi dice che c’è la possibilità di prendere il traghetto per Skiathos alle 15,30 e da Skiathos potremmo prendere il traghetto per Skopelos alle 19,00. Accetto! Così lei mi fa i biglietti senza costi aggiuntivi. Torno al porto grande, da mio marito. Vicino a noi c’è una coppia belga: sono piuttosto arrabbiati! Anche loro si trovano nella nostra stessa situazione. La ragazza dell’Agenzia Hellenic Seaways ci ha raggiunto, aspetta con noi e poi spiega il tutto agli addetti all’imbarco. Così riusciamo a partire.

Arrivati a Skiathos facciamo una passeggiata, ci sediamo in un bar del porto e alle 19,00 partiamo per Skopelos. Giunti a destinazione, saliamo sul pulmino dell’hotel Denise, che ci aspettava, come da contatti telefonici. L’hotel sembra piuttosto lontano dal porto e quindi da Skopelos town, ma in realtà, scendendo a piedi, è vicinissimo! La proprietaria, Maria, è molto cordiale, conosce la lingua italiana. Ci mostra la stanza (la 303), che è grande, i mobili sono un po’ datati, ma la vista è stupenda: davanti a noi Skopelos town, con casette bianche dai tetti rossi e stradine in salita, che a fatica si vedono, e il Mar Egeo! Siamo accaldati e dopo una bella rinfrescata, alle 22 circa, usciamo. Scendiamo gli 80 scalini che partono proprio dietro l’hotel e arriviamo al porto. Ceniamo da “Takimata”, uno dei ristoranti consigliati da Maria. Qui il polipo in insalata e quello grigliato sono ottimi!

La giornata si è conclusa in modo soddisfacente, dopo l’inconveniente del viaggio, che da Alonissos a Skopelos avrebbe dovuto avere una durata di 15 minuti e invece abbiamo impiegato un intero pomeriggio!

14 Luglio

Mi sveglio alle 6,30. Dal terrazzo, ad angolo, posso godermi la vista del sorgere del sole sul paese, sui porti vecchio e nuovo, sul Mar Egeo. La brezza è piacevole. Alle 8,10 andiamo a fare colazione, poi scendiamo al porto e noleggiamo uno scooter 150cc. per tre giorni (€ 60,00). Abbiamo optato per lo scooter rispetto al quad, perché dovremo fare percorsi più lunghi e c’è un minor numero di strade sterrate. Dopo aver fatto rifornimento di carburante, ci dirigiamo verso Glossa (a nord-ovest), perché sul versante occidentale ci sono le spiagge più belle. La strada passa attraverso una ricca vegetazione, ci sono curve, in fondo Skopelos è montuosa. Ci fermiamo a Limnonari, bella spiaggia sabbiosa, attrezzata, e dopo uno sguardo proseguiamo verso Panormos e scendiamo a Milia beach, ampia spiaggia divisa in due parti da un’alta scogliera; l’arenile è un misto di sabbia e sassi e il un mare azzurrissimo. Ci torneremo! Oggi stiamo facendo un sopralluogo dell’isola, diretti ad Agios Ioannis Kastri , uno scoglio che si protende sul mare, con la chiesetta in cima (una delle location del film “Mamma mia”, del 2008, qui Meryl Streep e Pierce Brosnan cantavano: “The winner takes it alla- Abba). Arriviamo verso le 12,00. Saliamo i ripidi scalini, forse 200 e una volta in cima godiamo dell’unico e incredibile panorama! Rocce a picco su di un mare limpido, verde, turchese, blu!

Pensavo fosse più faticoso, non è stato impegnativo ed io non sono più giovane! Fa solo molto caldo! Ma in alta si può godere anche di un piacevole venticello. Tornando verso sud, ci fermiamo a Kastani beach, vista l’ora è molto affollata e i lettini (due file) vicino al mare sono tutti occupati, andiamo quindi oltre la siepe di separazione, dove ci sono altri ombrelloni e comodi lettini di legno con confortevoli “materassi”, sull’erba, vicino ad una bar che spara musica troppo forte! Mio marito è stanco e suggerisce di fermarci lì (lettini e ombrellone: € 7,00). Passa la ragazza del bar e beviamo due birre; mangiamo della frutta, poiché abbiamo fatto un’abbondante colazione. Il mare è un po’mosso, l’acqua di questa baia di sabbia e ciottoli è bellissima. C’è molta gente. Anche questa spiaggia è stata location del film ( “Does your mother known” -Abba). Sinceramente preferisco spiagge più selvagge, se pur con un minimo di attrezzatura. Dopo la tappa in hotel, torniamo a cena alla taverna “Takimata”e gustiamo altri ottimi piatti di pesce.

Domenica 15 Luglio 2018

Oggi: spiaggia di Panormos. È una deliziosa baia, con un mare calmo e cristallino, circondata da taverne, forse è un po’ troppo vicina alla strada ed è piuttosto affollata. Occupiamo lettini e ombrellone vicino al mare, qui si paga solo la consumazione! L’acqua è trasparente e il mare è leggermente mosso, il fondale è ghiaioso. Pranziamo in una taverna sulla spiaggia: tuna salad e greeke salad + acqua e 1/2litro di vino, il tutto a € 20,00. Restiamo qui anche nel pomeriggio: il mare cambia colore, è stupendo! Andiamo a cena in una taverna sul porto vecchio: Kyratso’s kitchen. Il proprietario ci porta in cucina per mostrarci e descriverci i piatti e come vengono preparati, così possiamo scegliere in modo più consapevole. Io prendo “fisherman’s plate”, simile alla paella, ma con una pasta all’uovo a forma di grossi chicchi di riso. Mi piace. Mio marito sceglie uno stinco di maiale con patate. Ci offrono un dolcetto e un bicchierino di cherry. Concludiamo la serata con due cocktails in un bar sul porto nuovo: un mojito lui ed un margarita ghiacciato io, il primo non è un granchè,il secondo è fresco, con molto ghiaccio e disseta (costo totale: € 10,00).

16 Luglio 2018

Come ogni mattina, appena sveglia, godo del meraviglioso panorama. La giornata è ventosa e con uno splendido sole. Andiamo a Milia beach, attrezzata quanto basta: lettini, ombrelloni e spazi liberi. È bella, più selvaggia delle altre e poco affollata. Arriviamo presto e scegliamo ombrellone e lettini in prima fila, quasi coi piedi in acqua, ad angolo, così abbiamo un ampio spazio laterale. Pensiamo che anche qui l’affitto di lettini e ombrellone siano compresi nella consumazione, che un ragazzo viene subito a chiederci, ma scopriamo, più tardi, di dover pagare altri € 7,00 ad una ragazza. Notiamo che questa è la prassi o meglio uno stratagemma; lo fanno anche con altri turisti e una famiglia di tedeschi si rifiuta di pagare i 7 euro dell’affitto, avendo già consumato, e se ne va. Noi paghiamo e restiamo: questo mare è di un azzurro intenso, blu! Pranziamo con frutta, perché la colazione di Maria è sempre ottima, abbondante e genuina. Dopo bagni di mare e di sole, una lettura in completo relax , col solo suono del mare e delle cicale, alle 17,30 andiamo verso Limnonari, ma non ci fermiamo, perché questa stretta striscia di spiaggia, con molti lettini e ombrelloni, è molto affollata. Dopo aver riconsegnato lo scooter, ci rilassiamo in hotel, nella nostra grande terrazza, con birra e patatine al tzatziki.

Ceniamo alla taverna Finikas, piccola, semplice , con cibo fresco e preparato in casa come nelle vere e tipiche taverne greche. Si trova lungo una stradina che scende al porto.

17 Luglio 2018: da Skopelos a Skiathos

Alle 13,45 partirà il nostro traghetto per Skiathos. Per evitare gli inconvenienti del viaggio precedente, abbiamo fatto i biglietti il giorno prima, consegnando all’agenzia Hellenic Seaways prenotazione e check-in fatti on-line e stampati.

Prepariamo le valigie, facciamo colazione e scendiamo al porto. Esploriamo Skopelos town, percorrendo vicoletti, stradine in salita, scalette. Scopro un bel negozietto di abbigliamento e compro un abito lungo a fantasia coi colori del mare di questa verde isola. Saliamo alla chiesa che domina la piccola rupe che si affaccia sul porto vecchio. Skopelos è l’isola degli scalini! La salita non è affatto impegnativa, ma la chiesa è chiusa e, poiché fa molto caldo, scendiamo sotto la rupe, fra gli scogli. La spiaggetta è fatta di ciottoli e sassi, è libera, l’acqua è trasparente e fresca, proprio ciò che ci vuole per rinfrescarci un po’. Il marito di Maria, proprietaria dell’hotel Denise, ci porta i bagagli al porto. Il traghetto, o meglio la nave Hellenic Seaways parte puntualissima. Stiamo sul ponte, per godere delle splendide viste: isolette, coste, mare! Nei due piani sottostanti ci sono salotti climatizzati, con vari bar, ma noi preferiamo il ponte, che forse è anche più igienico (le poltroncine sono di plastica e non di tessuto come le poltrone e i divani dell’interno). Alle 15,15 siamo a Skiathos. Dal porto nuovo andiamo verso il nostro hotel: Matò hotel (già prenotato per la notte del 9 luglio, giorno in cui siamo atterrati), che si trova proprio sopra il Porto Vecchio, incastonato fra il dedalo di stradine e scalette. La proprietaria ci accoglie calorosamente. Ci mostra orgogliosa la stanza, all’ultimo piano, con vista mozzafiato sul mare, sul porto vecchio e sulla piccola penisola di Bourtzi, dove si possono ammirare, fra il verde, i resti di un antico castello veneziano del 1200, recentemente e in parte ristrutturato ricavando un teatro all’aperto. La stanza è carina, ma i mobili, con letto a baldacchino, sono vecchi e ci sono fronzoli e soprammobili inutili, però la vista di cui si può godere ripaga di tutto! Ci sistemiamo e scendiamo al porto per affittare un quad. Ci sono innumerevoli “rent a car/motorbike” e ci fermiamo al terzo, che ci dà un quad per due giorni, a € 80,00 dovremo restituirlo il giorno 19 alle ore 18,30/19. Soddisfatti, dopo aver fatto il pieno, ci dirigiamo verso sud e ci fermiamo in una delle prime spiagge, non troppo vicine alla città. Ci fermiamo a Tzaneria, nell’omonima baia; la spiaggia è circondata da una rigogliosa vegetazione Ci sono sassolini e il fondale è sabbioso. Pur essendo attrezzata, ci stendiamo sulla sabbia dorata mista a ghiai, sui nostri teli per il tempo di un bagno e di un po’ di sole. Al ritorno sento che il quad si sta surriscaldando e non riesco ad appoggiarvi le gambe, così andiamo a cambiarlo, con qualche discussione, in inglese! Alla fine il titolare dell’agenzia, piuttosto arrabbiato, ce ne dà un altro simile a quello che avevamo ad Alonissos e ci rifà il pieno togliendo il carburante dall’altro con un piccolo tubo. Andiamo a cena alle 21,30 circa, in una taverna poco distante dall’hotel, scendendo verso il porto: “Hellenicon”, con musica greca dal vivo. Mangiamo pesce, con sottofondo di sirtaki e di altre musiche greche, forse un po’più tristi. Il calamaro grigliato è grosso e duro e così possono ritenersi fortunati i gatti dell’isola, che di sera escono e vanno al ristorante: io allungo diversi bocconcini di pesce ad un gattino che sta vicino al nostro tavolo! Prendo anche il dolce: la baklava (abbondante, pesantuccia e troppo dolce).

18 Luglio

Scegliamo la spiaggia di Koukounaries, seguendo il suggerimento della proprietaria dell’hotel e di una guida e- book. È lunga circa 2 km, la sabbia è chiarissima, il mare è cristallino, è incorniciata da una folta pineta (Koukounari, in greco, significa pigna). La pineta confina con un lago salato. È attrezzata (ombrellone e lettini: € 8,00). È adatta a famiglie con bambini. È molto affollata, però il mare è stupendo: va dal verde smeraldo nei pressi della riva ad un blu intenso, nel punto in cui i fondali diventano più profondi. Secondo la guida, da me consultata, è considerata la piaggia più bella dell’isola e del Mar Egeo e secondo molte riviste di viaggi sarebbe una delle dieci spiagge più belle del mondo. Restiamo fino alle 17,00 circa, perché si sta molto bene: caldo asciutto e ventilato, i nostri lettini sono vicino all’acqua (siamo arrivati prima delle 9.00!). Col quad ci spostiamo più ad occidente: il paesaggio è incantevole, ci accompagna la vista del mare e della costa di Skiathos e, in lontananza, si può individuare la penisola greca. Dall’alto vediamo una splendida piccola baia: Kirfi Amnos, quasi nascosta dalle colline. Per raggiungerla è necessario percorrere a piedi un lungo sentiero immerso nel verde della macchia mediterranea. Ci sono pochi ombrelloni e forse una kantina-bar. Dopo alcune foto, decidiamo di proseguire col quad, lungo questa strada sterrata, addentrandoci in una foresta di pini (Mandraki Forest): eccoci a Mandraki beach! Per me è una delle più belle! Il mare è stupendo, di un colore azzurro con venature verdi, è un po’ mosso e a questi colori si aggiunge la bianca spuma delle onde. La spiaggia è di compatta sabbia dorata. Ci sono due file di ombrelloni che occupano solo una piccola parte della spiaggia. La scogliera che circonda questa baia è color ocra. È tranquillissima! Ci fermiamo per un bagno, poi continuiamo ad esplorare questa meravigliosa costa. A nord della spiaggia di Mandraki, oltre il promontorio, troviamo Elias: la sabbia è dorata, il mare blu intenso. C’è vento, il mare è mosso e nell’acqua ci sono molte foglie. Ci sono due file di ombrelloni, affittati dalla taverna. Ci facciamo alcune foto fra le dune, ricoperte di bassa vegetazione, che circondano la spiaggia. Dopo un lungo giro all’interno della Mandraki Forest (mio marito ama percorrere questi sterrati e il quad è comodo per il passeggero!), torniamo, passando per l’interno dell’isola, e ci ritroviamo a Troulous, lungo la costa meridionale, a circa 9 km da Skiathos town. Anche se è tardi, è ancora piuttosto affollata, forse per l’ampiezza del sabbioso arenile, dotata di molti servizi. Anche qui l’acqua va dall’azzurro al blu cobalto e la spiaggia è delimitata da alti promontori rocciosi tappezzati di pini. Dopo una sosta in hotel, andiamo a cena in un ristorantino lungo una delle stradine che arrivano al Porto Vecchio: Tpaiiesi. Stasera la scelta è per la cucina greca: fiori di zucca, tzatziki e pita per me, filetto di manzo con patate, riso, insalata mista per lui; io aggiungo il kataifi (dolce con pasta fillo, mandorle, miele…). Mangiamo molto bene!

19 Luglio

Mio marito vuole andare a Big Banana beach, una delle più famose dell’isola. Accetto e col quad arriviamo fino al parcheggio, dopo la spiaggia di Koukounaries, lì finisce la strada. Seguiamo l’indicazione per Banana beach. Arriviamo su di un’altura, c’è una sbarra, quindi parcheggiamo e proseguiamo a piedi, scendendo fra gli ulivi. Quando siamo quasi giunti ci accorgiamo che quella è Small banana, spiaggia ufficiale per nudisti, allora torniamo indietro (avevamo letto qualcosa sulla guida, ma pensavamo fossero collegate e che quella fosse l’unica strada), ripercorriamo l’ardua salita, risaliamo sul quad e torniamo al parcheggio, dal quale, ogni 10 minuti, parte un piccolo bus con destinazione “Big Banana”. La spiaggia è di sabbia fine, l’acqua è limpida, ci sono tre file di ombrelloni con passerelle in legno e lettini in legno con alti “materassi”: direi forse un po’ troppo chic! Non mi piace! Ormai siamo lì e scegliamo un ombrellone, come si fa in tutte le spiagge. Quasi tutti sono ancora liberi e ne scegliamo uno in prima fila. Dopo un po’ arriva un dipendente, in “divisa” e chiede se siamo ospiti dell’hotel Elivi, dico di no e lui ci dice, gentilmente, che la prima fila è riservata agli ospiti dell’hotel (5 stelle); allora ci spostiamo in seconda fila. Passano poi per chiedere affitto lettini e ombrellone: € 20,00! E i lettini non si possono nemmeno spostare! Mio marito vuole restare, io sarei andata in una spiaggia più selvaggia! Almeno gli alti materassi sono comodi e c’è anche il cuscino appoggiatesta incorporato. Guardo il lato positivo: posso leggere comodamente, fra un bagno e l’altro in quest’acqua trasparente. Intorno alle 15,00 propongo di spostarci sulla costa occidentale fino a Megalos Aselinos, spiaggia tranquilla e silenziosa, con una taverna che affitta i pochi lettini. Il paesaggio è aspro e selvaggio; la sabbia è a grana grossa e le acque trasparenti degradano lentamente; oggi il mare è mosso e poter godere del solo infrangersi delle onde è meraviglioso

Dobbiamo consegnare il quad entro le 19,00 e così lasciamo questo paradiso! Alle 18,00 consegniamo il quad. Siamo sul porto nuovo. Percorriamo la via Papadiamantis, ricca di negozi, taverne, bar, e ci fermiamo a mangiare qualcosa: due gyros pita e 2 birre piccole (€ 10,00)! Ottimi! Torniamo in hotel percorrendo il dedalo di viuzze in salita, incontrando tanti gatti, facendo le ultime foto: domani mattina partiremo, purtroppo! Dopo doccia e sistemazione bagagli, usciamo, passeggiamo lungo il Porto vecchio e ci fermiamo in un ristorante (Lola, mi sembra…): calamari fritti e mussels saganaki, buonissimi!. Passeggiamo fino alla penisoletta (o isolotto, che separa il porto vecchio dal porto nuovo, ed è collegato alla terraferma da una strada) Bourtzi, poi ci sediamo in un bar sul porto nuovo per concludere la serata, e la vacanza, con due ottimi cocktails: mojito e caipiroska, accompagnati da piattini di frutta fresca e qualche salatino.

20 Luglio

Sveglia alle 6,45. Colazione, gentilmente anticipata, alle 7,30. Alle 8,00: taxi per l’aeroporto. L’aereo dovrebbe partire alle 10,00, ma partirà con due ore di ritardo: alle 12,15. Atterriamo a Bologna alle 13,15 (con un’ora di fuso orario).

Bye bye Sporadi!

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Alonissos: "Piattodel pescatore"

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SKiathos town e Old Port

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Alonissos- Agios Dimitrios

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Alonissos Chrissì Milia beach

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Skiathos

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Alonissos

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Alonissos

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Alonissos -Kokkinokastro beach

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Alonissos -Kokkinokastro beach

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Alonissos -Patitiri

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Alonisso: vista dalla stanza del Paradise hotel

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Skiathos: Kirfi Ammos

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Skiathos: Mandraki beach

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Skiathos town

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Skopelos: Milia beach

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Skopelos: Panormos beach

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Skopelos: Agios Ioannis

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Skopelos: vista dell'Egeo da Agios Ioannis

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Skopelos town (vista dall'hotel Denise)

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Skiathos: Megali Aselinos



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