Splendida Minorca
Vicina, splendida, pulita e facile da girare...
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Scrivo su Minorca dopo pochi giorni dal mio rientro, al fine di essere certa di non dimenticare nessun particolare nella mia descrizione. Abbiamo scelto “Viaggi del Turchese” come tour operator in quanto non mi ha mai delusa nei tre soggiorni che mi ha organizzato. Siamo partiti in quattro domenica 19 luglio da Bergamo. Il volo Bergamo-Maò (capitale dell’isola) non fa scali e dura un’ora e 10 circa. Dopo il nostro atterraggio nel nuovo e pulitissimo aeroporto di Maò, in un’oretta scarsa il pullman ha attraversato tutta l’isola per accompagnarci all’Hotel Mediterrani di Cala Blanca, località a 4 km circa da Ciutadella (seconda città dell’Isola). L’hotel si è presentato come un imponente edificio bianco dalla struttura semplice e moderna, curatissima e molto, molto pulita. Le stanze sono abbastanza grandi e quasi tutte dotate di ampi balconi. Dopo una squisita cena a buffet ed una dormita restauratrice abbiamo esplorato il villaggio di Cala Blanca, ammirandone la serie di villette piccole, bianche e molto curate. I locali sono pochi e molto tranquilli: si può stare bene senza essere disturbati da rumori molesti. I negozi non sono numerosi ma supermarkets, farmacie e negozietti di souvenirs non mancano. Qui le cartoline ed i souvenirs più convenzionali sono i più economici dell’isola. L’indomani, dopo una colazione abbondante che può soddisfare qualsiasi tipo di dieta (dai corn-flakes alla frutta e dalle brioches alla pancetta con patate fritte), abbiamo piacevolmente constatato che a 50 metri dal nostro albergo, come annunciato dal catalogo, c’è una spiaggia meravigliosa, che è Cala Blanca. Attrezzata con lettini ed ombrelloni (15 euro al giorno) e godibile anche solo buttando un asciugamano sulla sua bianca sabbia, la spiaggia consiste in una tipica cala, ovvero un’insenatura circondata da roccia chiara che racchiude uno specchio di sabbia (qui chiarissima). La limpidezza dell’acqua e il chiarore della sabbia creano una trasparenza azzurra dall’”effetto piscina”. Attorno alla spiaggia ci sono bar e ristorantini tipici dal servizio veloce ed impeccabile e dal menù amplissimo (dalla pizza alla paella squisita, dalla frittata all’aragosta). I prezzi sono più o meno equivalenti a quelli medi italiani. La cornice è incantevole. La sera prendevamo il bus numero 64 per raggiungere il centro di Ciutadella. Il ritorno si faceva con lo stesso bus o con il taxi (Ciutadella-Cala Blanca in notturna costava 12,50 euro). Ciutadella è una piccola cittadina con un porto naturale molto suggestivo ed animato da ristorantini tipici (più o meno cari). Alcuni negozi rimangono aperti fino a tardi. Non mancano bar, caffè e ristoranti arredati con gran gusto. Gli antichi palazzi della cittadina sono tenuti splendidamente, come anche le strade e le minuscole viuzze che costituiscono il centro della città. Raggiungibile con un taxi per una cifra attorno ai 16 euro è Cala n’Bosch: un’ampia cala attrezzata con lettini e ombrelloni (a 15 euro al giorno). Colonia di inglesi e tedeschi, l’omonima località ha una bella marina con notevoli barche, negozi, supermarket ed autonoleggi. La spiaggia è più aperta di quella di Cala Blanca pertanto ci si può bagnare cullati da delle piacevolissime onde. Accanto alla spiaggia la serie di locali e ottimi ristorantini. Sempre in prossimità di Cala Blanca è la spiaggia di Santandrìa. Piccola, curatissima, dotata di ogni comfort, colpisce per il panorama mozzafiato e per i deliziosi localini arroccati su qualche discreta protuberanza rocciosa. La sabbia bianca pulitissima si immerge in acque cristalline e molto tranquille. Come tutte le spiagge, anche qui c’è un diving centre attrezzatissimo. La spiaggia di Santandrìa può essere goduta anche da portatori di handicap, che ho visto immergersi, con l’aiuto di una bagnina esperta, grazie ad un’apposita sedia a rotelle galleggiante. Ho così visto anziani infermi potersi godere le meraviglie di questa splendida isola. Per chi ama la spiaggia selvaggia non attrezzata, può godersi l’incantevole Cala Macarelleta, raggiungibile solo in bici o con una camminata di mezz’ora a piedi partendo dalla famosa Cala Galdana. Data l’enorme difficoltà di trovare macchine a noleggio sull’isola, una volta aggiudicataci una piacevolissima Micra (pagando 165 euro per 3 giorni), abbiamo visitato la famosa spiaggia di Son Bou. Spiaggia aperta, dal mare abbastanza mosso, è affiancata dai ruderi di un’antica basilica. Numerosi sono i localini sulla spiaggia e nel villaggio abbastanza grande e dotato di tutte le strutture commerciali desiderabili. Splendide ville e villette si rivolgono verso mare verde azzurro e verso un piccolo stagno dove le anatre nuotano pacifiche a pochi metri dagli ombrelloni dei bagnanti. Sebbene non grande né particolarmente suggestiva, merita di essere visitata anche la città di Maò, capoluogo dell’isola, sita all’estremità opposta rispetto a Ciutadella. Le strade che percorrono l’isola sono larghe, tenute benissimo e poco trafficate. Il tessuto stradale ha una forma che ricorda la lisca di un pesce: strada principale che, da est a ovest, taglia in due metà l’isola e tante piccole diramazioni che la collegano alle località costiere. Non esiste, se non in alcuni brevissimi tratti, una strada costiera che colleghi tra di loro le varie località del litorale. Maò racchiude diversi monumenti molto interessanti e il suo porto naturale, tra i più grandi del Mediterraneo, comprende alcune isolette tra cui sono degni di nota il Lazzaretto e la Fortalesa de la Mola. E’ molto facile trovare in negozi, alberghi e ristoranti, brochures che illustrano i suggestivi giri in barca per ammirare le diverse attrazioni adiacenti al porto. Imperdibile è la visita alla Cova d’en Xoroi, situato presso il vivace centro di Cala en Porter. Trattasi di una locale/discoteca ricavato da una grotta. Le terrazze su cui si affaccia la grotta offrono uno splendido panorama sul mare aperto. La visita diurna, con consumazione di soft drink, costa 7 euro se si entra entro le 19.00. Poi i prezzi aumentano fino ad arrivare ai 24 euro per l’ingresso con consumazione dopo le 23.00 (prezzi aggiornati a luglio 2009). Verso il nord dell’isola si possono ammirare dei panorama mozzafiato nella zona in prossimità di Cala Morell (piccola spiaggia dalla sabbia rossa). Ville stupende dal bianco impeccabile perfino sui coppi del tetto, ne risaltano il suggestivo paesaggio che vede protagonista un mare blu gonfio che si scaglia prepotentemente sulle punte rocciose che proteggono la graziosa Cala Morell. Grande, fornitissimo e molto commerciale è il villaggio di Cala en Blanes. La spiaggia mi è apparsa piccola e appartata ma non ho indagato se ce ne fossero delle altre nelle vicinanze. Prodotto caratteristico dell’isola sono le ciabatte di pelle colorata. Diverse sono le fabbriche locali che le costruiscono e numerosissimi sono i negozi che le vendono ovunque sull’isola. Da assaggiare la ensaimada (dolce tipo brioche/krapfen semplice o ripieno di crema, marmellata o cioccolato), il formaggio e la sobressada. I non astemi potranno godere dell’aroma del gin Xoriguer e della “pomada”(liquore alcolico al 14%, servito in bicchieri da vino con acqua frizzante, un po’ di succo di limone o solo con acqua tonica e ghiaccio). Domina pasti e aperitivi ovunque la sangrìa (prezzo medio circa sui 10 euro al litro). Suggerimento: Menorca è naturalisticamente splendida e molto tranquilla ed è, secondo me, maggiormente apprezzabile da famiglie con bambini anche piccoli (non ricordo locale in cui non ci fossero dei seggioloni per bambini) ed adulti. L’isola non sembra offrire la “movida” sfrenata, ricercata dai più giovani e tipica di altre località della Spagna.