Spiaggia sulle Dolomiti!

A Molveno con la canoa e le scarpe da trekking
Scritto da: graziano
spiaggia sulle dolomiti!
Partenza il: 03/07/2010
Ritorno il: 11/07/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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03 luglio 2010 sabato Le nostre ferie estive quest’anno abbiamo deciso di trascorrerle al fresco delle Alpi; così oggi alle 6:30 lasciamo Firenze diretti a Molveno, in Trentino, nel cuore del Parco Naturale dell’Adamello e del Brenta. Durante il viaggio sentiamo dalla radio che ben nove milioni di italiani sono oggi per le strade, ben presto ci accorgiamo che qualcuno deve essere anche per la nostra; infatti procediamo abbastanza lentamente e prima di Trento ogni tanto ci fermiamo. Per nostra fortuna poco dopo, a Mezzocorona, usciamo dalla A22; sono le 10:15. Subito la strada prende a salire verso Fai della Paganella, passiamo Andalo, e dopo 5 km siamo a Molveno; sono circa le undici quando giungiamo all’Hotel Panorama, dove abbiamo prenotato una camera (HP euro 58,00 a persona in camera con balcone vista lago). Un tappeto di erba e una spiaggia bianca separano Molveno dall’omonimo lago: ci sono molti alberghi, un attrezzato e ampio campeggio, un centro storico aperto solo ai pedoni. Dopo pranzo cominciamo a prendere contatto con il paese e con il lago: vediamo che c’è un lido ben organizzato dove sono noleggiabili pedalò e canoe, è anche possibile praticare la pesca sportiva pagando una licenza. All’albergo, ci viene consegnata, senza costi aggiuntivi, la “Molveno Card” che, presentandola a strutture convenzionate, dà diritto a sconti di vario tipo su impianti di risalita, noleggio barche, prenotazione campi da tennis, piscina olimpica… non solo a Molveno ma anche nei paesi vicini. Molto interessante! Sul far della sera si scatena il classico temporale di montagna con tuoni e lampi che sembrano scendere verso l’acqua e risalire verso il cielo cupo; poi tutto passa e, dopo cena, anche la banda del paese può fare la sua esibizione per le strade e davanti alla chiesa di San Bartolomeo, situata proprio nel centro dell’abitato. Come primo giorno ci sembra che basti, abbiamo fatto anche diverse foto; quando rientriamo in camera un bel lettone a due piazze ci spalanca le braccia. 04 luglio 2010 domenica Oggi è una bella giornata; sono appena le sei quando ci affacciamo al terrazzo e vediamo che uno splendido sole illumina le cime delle Dolomiti del Brenta. La valle del lago è in ombra e il panorama vi si rispecchia: una vera pacchia per chi come noi è sempre in cerca di foto spettacolari. C’è un sentiero, percorribile a piedi o in bici, che gira tutto intorno al lago. Subito dopo colazione, scarponi e bastoncini da trekking, e…via! Decidiamo di farlo a piedi: sono undici chilometri facili che percorriamo in tre ore e mezzo da Molveno a Molveno; lungo il percorso c’è anche un ponte romano e tra gli alberi spuntano panorami fantastici. Rientrati in paese pensiamo che una buona grigliata di carne ce la siamo proprio meritata. Ci siamo appena seduti al ristorante, quando cominciano ad entrare nella nostra sala istruttori con al guinzaglio il loro cane, abbiamo così l’onore di pranzare attorniati da terranova e labrador che in mattinata si sono esibiti in esercitazioni di salvataggio in acqua; abbiamo anche un po’invidiato quegli uomini dalla tuta blu che sono a stretto contatto con simili splendidi animali! Nel pomeriggio facciamo una passeggiata in riva al lago; intanto dal cielo continuano a scendere deltaplani verso l’apposito campo di atterraggio. Dopo cena, anche stasera si scatena un temporale, che noi prendiamo di buon augurio per la giornata di domani. 05 luglio 2010 lunedì Anche oggi, dopo aver piovuto tutta la notte, il tempo è buono e le cime delle Dolomiti del Brenta spiccano nel cielo limpido. Prendiamo la bidonvia per il Pradel: usiamo la Molveno card alla biglietteria (euro 19,20 per due persone A/R fino al Croz dell’Altissimo). L’impianto di salita dista dall’albergo 100 metri; un primo tratto con bidonvia porta a 1350 metri dove ci sono due rifugi: il Pradel e il Brenta; poi un secondo tratto in seggiovia fino ai 1500 di Croz dell’Altissimo – rifugio la Montanara. Andiamo subito fino alla Montanara e le vette sembrano lì a due passi, ma sappiamo che così non è; noi dobbiamo accontentarci di una passeggiata nei boschi vicini per poi ridiscendere a piedi verso il Pradel: a metà strada troviamo la fattoria didattica Tovre, adatta soprattutto ai bambini, con bovini, cavalli, asini, oche, conigli, ovini. Arriviamo al Pradel, passando in mezzo a mucche che pascolano nei verdi declivi; nella zona c’è anche il Forest Park, che è un campo scuola di montagna con percorsi artificiali a vari gradi di difficoltà: piccini e grandi possono esibirsi sotto la sorveglianza di un’esperta guida alpina. Pranziamo al rifugio Brenta (buono il capriolo con polenta), poi scendiamo con la bidonvia a Molveno mentre il tempo cambia di nuovo e minaccia pioggia; in serata infatti piove e l’aria si raffresca. Dobbiamo spendere qualche parola a riguardo di un’iniziativa che è chiamata “Activity Hotel” a cui aderisce, insieme ad altri, anche il nostro albergo. Si tratta di tenere piacevolmente impegnati, a titolo gratuito, quegli ospiti che lo desiderino, in un insieme di attività giornaliere con istruttori ognuno esperto nella propria disciplina (canoa canadese, percorsi di montagna, ecc.); un chiaro programma settimanale specifica l’attività di ogni giorno, basta prenotarsi. Anche oggi, come tutte le sere, nella piazza della chiesa, fatta ad anfiteatro, c’è uno spettacolo di animazione a tema, preceduto dall’immancabile babydance. 06 luglio 2010 martedì Dopo colazione, visto che il tempo è discreto e che il nostro intuito dice che andrà migliorando, decidiamo di fare un’escursione nelle vicinanze del paese. A circa trecento metri dal nostro albergo, un sentiero che costeggia e risale il Rio Massò, immissario del lago di Molveno, porta a Molin dei Mori, dove rimangono le mura in pietra di un vecchio mulino; è visibile ancora la macina e la gora che esce dal torrente: costeggiandola si ritorna vicino al lago, da dove inizia un percorso segnalato che conduce, passeggiando lungo le sue sponde, prima al ponte romano (appena visibile in mezzo alla folta vegetazione) e poi dopo pochi metri ai resti dei fortini napoleonici. Duecento metri in salita e siamo alla baita Fortini di Napoleone, da cui si ha un’ampia veduta del lago e dove ci fermiamo per il pranzo (polenta con salsicce e fagioli, seguiti da crostata con marmellata di mirtilli; si sa in montagna si consuma!). Poi in nemmeno mezz’ora siamo in albergo; timido il sole ogni tanto ci accompagna nel cammino. 07 luglio 2010 mercoledì Verso le 8:30 prendiamo l’auto e ci dirigiamo ad Andalo. Qui con la telecabina (con la Molveno Card euro 10,00 a persona per il tratto Andalo/Albi de Mez-Albi del Mez/Paganella) in pochi minuti siamo ad Albi de Mez, poi con la seggiovia arriviamo fino a Cima Paganella (2120 metri). Da quassù l’occhio spazia a 360 gradi sulla sottostante vallata: a nord Andalo, dall’altra parte la valle dell’Adige giù giù fino a dove lo sguardo sfuma nella zona del lago di Garda. A piedi scendiamo, passando da Malga Terlago, fino ad Albi de Mez e poi a Malga Zambano dove ci fermiamo per il pranzo. Siccome abbiamo mangiato decisamente troppo (partendo dal primo per finire poi con yogurt con mirtilli) decidiamo di tornare a Cima Paganella a piedi; prendiamo il sentiero n. 604 e in poco più di un’ora siamo di nuovo sulla vetta. Un rapido riposo, poi seggiovia e telecabina per ridiscendere ad Andalo e in auto Molveno dove giungiamo stanchi, rossi di sole, ma soddisfatti per la giornata trascorsa. 08 luglio 2010 giovedì Giornata dedicata al riposo e alle foto delle due chiese del paese: la parrocchiale di San Bartolomeo e quella dedicata San Vigilio ricostruita nel ‘500 rielaborando una struttura romanica che raccoglie al suo interno affreschi di notevole rilievo. Dopo una tipica cena trentina consumata in albergo, la serata si conclude in piazza della chiesa con la “tombola del gusto” a cura dello staff di animazione della cittadina di Molveno. 09 luglio 2010 venerdì Partendo dalla parte alta di Molveno e percorrendo, per circa 500 metri, una strada asfaltata, che inizia subito dopo la bidonvia, si giunge ad una deviazione che, sulla sinistra, indica Pradel-Casina Bruniol; la prendiamo e dopo circa un’ora di gradevole salita in mezzo a boschi di abeti, facciamo una sosta alla Casa dell’Alpino – Gruppo ANA di Molveno, dove c’è un bel prato, una cappellina ed un’ area attrezzata per pic nic al coperto e all’aperto; percorriamo altri 400 metri fino alla località Valbiole da cui una strada a destra conduce ad Andalo in 2,5 km, e un’altra a sinistra alle vette. Ritorniamo alla zona Casa dell’Alpino da cui prendiamo a sinistra per un sentiero che in 100 metri porta a Casina Bruniol (proseguendo si arriva al Pradel) circondata da boschi, dove ci fermiamo per il pranzo. Ritorniamo poi a Molveno facendo lo stesso percorso della mattina e vi arriviamo dopo le 15:00. In serata animazione presso la piazza della chiesa con cuochi che spiegano ricette tradizionali trentine con possibilità di assaggio per tutti e degustazione di grappe locali (naturalmente ne acquistiamo una bottiglia). 10 luglio 2010 sabato Anche stamani il tempo è buono; decidiamo di fare ancora una volta il giro del lago a piedi e andare a pranzo alla Baita dei Fortini. Nel pomeriggio si rannuvola ma non piove, gironzoliamo sulle rive del lago in attesa della cena; poi, dopo il caffè, ci rechiamo nella sala congressi vicino al lago dove ascoltiamo il vasto repertorio di canti tradizionali di montagna del coro alpino Campanil Bas. 11 luglio 2010 domenica Si torna a casa; partiamo subito dopo colazione; per strada, superato Andalo, incontriamo il paesino di Cavedago dove in un consorzio compriamo del formaggio di malga. Proseguendo, lungo la strada in località Spormaggiore, fotografiamo i ruderi di Castel Belfort; poi il rientro procede “caldo” e tranquillo; usciamo a Pian del Voglio perché vogliamo mangiare al fresco del Passo della Futa. Intorno alle 16:00 rientriamo in casa nei trentacinque gradi di Firenze e non è che serva tanto affacciarsi al balcone nella speranza che da Fiesole ci giunga un sospirato alito di brezza. Andate al nostro sito www.webalice.it/graziano.alterini


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