Spiagge caraibiche nel cuore del Mediterraneo

Una settimana nella meravigliosa isola di Formentera, la più piccola dell'arcipelago delle Baleari
Scritto da: GioP.
spiagge caraibiche nel cuore del mediterraneo
Partenza il: 06/06/2017
Ritorno il: 13/06/2017
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
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MAR 06/06/17

Si parte, dopo svariati anni di ricerca di prezzi “umani” per una famiglia, verso la sorella minore delle Baleari, Formentera, l’isola dei VIP. Partiamo dall’aeroporto di Genova Cristoforo Colombo e con un volo non troppo economico della Volotea atterriamo, a sorpresa di tutti, dopo soltanto un’oretta e qualcosa a Ibiza. Talmente poco che scherzosamente (ma non troppo) constatiamo che volendo si può andare a fare una giornata di mare a Ibiza e poi tornare la sera stessa. Arrivati lì, dato che saremmo potuti entrare nell’appartamento affittato a Formentera solo alle quattro di pomeriggio, decidiamo di affittare una macchina per visitare in giornata Ibiza. Iniziamo il “mini-tour” dalla graziosa cittadina di Santa Eulària des Riu: bellissimi e ben curati il lungomare e la piazza del comune, arredati da piante e fiori di tutti i tipi e da una fontana molto elaborata. Da quello che abbiamo visto, anche i locali sono molto vivaci e particolari. Notiamo subito una cosa che ci accompagnerà per tutta la vacanza: la pulizia delle strade, degli arredi urbani e delle spiagge. Proseguiamo poi verso nord, nella zona da molti considerata più bella e selvaggia.

Facciamo una piccola sosta a Es Canar, cala Nova e cala Llenya, tutte graziose spiagge più o meno frequentate. Durante il tragitto ci sorprende la quantità enorme di cale e spiagge che ci sono: praticamente ogni 2-3 km. Sicuramente la più bella è Cala de Sant Vicent, che si raggiunge con una strada panoramica sul nord-est dell’isola. Acqua cristallina e vegetazione rigogliosa. Unica pecca: un grosso hotel non molto bello alle spalle della spiaggia. Tocchiamo il punto più a nord dell’isola andando al paesino di Portinatx, un insieme di hotel e palazzi nuovi di zecca sul mare e proseguiamo per Port de Sant Miguel, bella spiaggia ma rovinata da un enorme palazzo neanche ben tenuto. A questo punto, per mancanza di tempo, non concludiamo il giro ma tagliamo a sud per andare a visitare la città di Ibiza/Eivissa.

Devo dire che ci ha sorpreso: un vero gioiellino in stile mediterraneo. Consiglio soprattutto la cittadella, con case colorate, vie acciottolate strapiene di bei locali, vicoli e scalinate in fiore, passeggiate sulle mura che danno sulla baia e sulla “città bassa” e vivaci piazzette. Conclusa la veloce visita di Eivissa, prendiamo il traghetto che in quaranta minuti ci porta a La Savina, il porto principale di Formentera. Finiamo la giornata con una ricca paella di pesce e carne al ristorante/hotel Bellavista.

MER 07/06/17

Primo giorno a Formentera: dopo aver affittato la macchina ci dirigiamo verso la spiaggia probabilmente più famosa, conosciuta e quindi frequentata: Platja des Ses Illetes, sulla punta nord dell’isola (penisola di Es Trocadors). Questa zona fa parte del Parco Naturale di “Ses salines de Ibiza y Formentera”, perciò per accedervi occorre pagare 4 euro per la macchina e 2 per la moto. All’interno, prima della spiaggia, ci sono parcheggi comodi e ben organizzati. Attenzione però: l’entrata è a numero chiuso, perciò non conviene andarci troppo tardi se non volete rischiare di rimanere fuori (il rischio si corre soprattutto nei mesi di maggior affluenza turistica). Superate le dune ci si para davanti la spiaggia vera e propria: uno spettacolo. L’acqua cristallina ha tutte le sfumature di blu, dal trasparente al blu intenso, passando per l’azzurro e il verde smeraldo. A chiudere le acque tranquille della spiaggia ci sono tre isolotti rocciosi (Illetes appunto). Le sorprese non sono però finite: Es Trocadors, essendo una penisola stretta e lunga, ha spiagge da tutti e due i lati: se si vuole fare la passeggiata fino alla punta estrema, ad un certo punto si vede il mare sia a destra che a sinistra. L’altra spiaggia si chiama Platja de Llevant, un po’ meno bella ma meno frequentata e più tranquilla. Concludiamo la giornata con un tramonto incredibile sul mare, che vedremo ogni sera dalla terrazza di casa nostra.

GIo 08/06/17

Iniziamo il secondo giorno piuttosto storditi dal terribile sole delle Baleari preso il giorno prima, perciò decidiamo di visitare la “capitale” dell’isola, Sant Francesc Xavier. Il centro storico è molto grazioso e consiste nella piazza centrale, dove ci sono la chiesa e il comune e in cinque vie pedonali che partono a raggiera dalla piazza. Le casette sono tutte in stile mediterraneo, imbiancate perfettamente e con contorni azzurri o blu e i locali e i negozietti non mancano, tutti molto particolari, specie quelli che vendono articoli orientali e ceramiche locali. Ad ogni angolo crescono buganville, il cui viola acceso contrasta col bianco delle abitazioni e l’azzurro intenso del cielo.

Verso le undici ci dirigiamo a quella che poi considereremo la più bella spiaggia di Formentera, Cala Saona. Più che la spiaggia in sé (dove si possono affittare ombrelloni a prezzi esorbitanti) è meravigliosa la scogliera rossa che parte da destra e sinistra rispetto alla cala e che contrasta con l’azzurro intenso del mare. Raramente abbiamo visto una trasparenza e delle sfumature tali nel Mediterraneo. Consigliamo di spostarsi di 200 metri a destra rispetto alla spiaggia dove si può trovare una caletta poco frequentata e con facile accesso al mare. Nel tardo pomeriggio ci spingiamo, attraverso una strada selvaggia e panoramica, fino a Cap de Barbaria, dove c’è un romantico faro sulla scogliera a picco sul mare. Cena al tramonto e la seconda giornata è andata.

VEN 09/06/17

In mattinata prendiamo la macchina e andiamo al Cap de la Mola, l’estremità orientale dell’isola. Anche qui un antico faro che, nonostante sia in decadenza (o forse è proprio per questo), mantiene ancora il tipico fascino dei fari. Visitiamo anche il paesino di “El Pilar de la Mola”, grazioso ma molto piccolo. Arrivate le 11:00, ci spostiamo al Calò des Morts, una cala selvaggia (amata dai nudisti) dal mare cristallino. Qui, grazie agli scogli che proteggono la cala dal mare “aperto”, è possibile fare un discreto snorkeling. Dopo pranzo ci spostiamo in una spiaggia molto famosa: cala de Mijorn, sabbia bianca e mare azzurro ma un po’ troppa gente. In serata andiamo a fare l’aperitivo a Sant Fransesc in piazza e facciamo acquisti sfrenati in un negozietto di ceramiche dal quale riusciamo a sfuggire solo alle nove di sera.

SAB 10/06/17

Sarà una giornata di delusioni: attirati dalle pubblicità nella cartina dell’isola che abbiamo, decidiamo di andare a Punta de sa Pedrera, vicino a La Savina, dove ci dovrebbero essere cale rocciose e baie meravigliose dove fare anche tuffi e snorkeling. Le belle baie ci sono, ma è impossibile entrare in mare, perché è costa alta e rocciosa. Niente tuffi e niente bagni. Facciamo comunque belle foto e una piacevole passeggiata. Dopo pranzo tentiamo di trovare Racò des Alga, un’altra cala selvaggia: ci perdiamo nell’intrico di viuzze rurali di Formentera e non la troviamo. Decidiamo quindi di rimediare ritornando nella conosciuta e mai deludente cala Saona.

In serata visitiamo Es Pujols, sbandierato come il centro della vita notturna dell’isola, ma lo troviamo un paesino finto e troppo turistico (il contrario della più autentica Sant Fransesc). Bellissima invece la spiaggia antistante.

DOM 11/06/17

In tarda mattinata ci dirigiamo verso Calò de Sant Agustì, una spiaggia meravigliosa davanti a un grazioso paesino dotato di rimessaggio di barche, anch’esso molto peculiare. Qua facciamo il miglior snorkeling della vacanza, sia per i magnifici fondali, sia per la fauna: oltre a salpe, saraghi e occhiate vediamo spugne, sogliole e una seppia di notevoli dimensioni. Il posto ci piace moltissimo e quindi decidiamo di rimanerci tutto il giorno.

LUN 12/06/17

L’ultimo giorno lo teniamo per il “gran finale”: la gita in barca (piuttosto cara, 22,50 euro a testa) per l’isola di S’Espalmador. Quest’isolotto selvaggio ha una particolarità: è diviso da Formentera, in particolare dalla penisola di Es Trocadors, da uno stretto canale di acque basse e cristalline. Anche qui l’acqua ha una trasparenza incredibile, ma la cosa più bella è il gioco di correnti che si crea nel canale: poiché le onde arrivano da entrambe le parti, in mezzo si è formata una secca che quasi arriva a emergere dall’acqua. Insomma, oltre al mare vero e proprio, è unica la conformazione del paesaggio. Ultime foto e ultimi bagni prima di ripartire la mattina dopo per Ibiza e poi per l’Italia.

Formentera ci ha colpito sotto molti aspetti: il mare, il paesaggio, il territorio, la vegetazione, i centri abitati semplici ma di impatto, ma soprattutto l’atmosfera rilassata e vacanziera che ti permette ti staccare del tutto dalla routine.

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cap de la mola

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calo de sant agustì

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cala Saona

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s'espalmador



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