Spagna, tierra caliente

Qual’è la vacanza ideale? Ognuno di noi ne ha una in mente, o forse almeno una per ogni periodo della vita…! Beh, io e il mio ragazzo Carlo preferiamo unire sempre momenti di cultura a momenti di puro relax. Per questo abbiamo deciso di dedicare la prima settimana delle nostre ferie ad un attento e studiato itinerario in Andalusia, per poi...
Scritto da: Barbara Zoffoli
spagna, tierra caliente
Partenza il: 22/06/2008
Ritorno il: 29/06/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Qual’è la vacanza ideale? Ognuno di noi ne ha una in mente, o forse almeno una per ogni periodo della vita…! Beh, io e il mio ragazzo Carlo preferiamo unire sempre momenti di cultura a momenti di puro relax. Per questo abbiamo deciso di dedicare la prima settimana delle nostre ferie ad un attento e studiato itinerario in Andalusia, per poi spostarci verso le spiagge bianche e rosa di Formentera. Il grande organizzatore di tutto è Carlo che, innanzitutto, ha scelto le tappe principali della prima settimana, prenotando voli, alloggi e automezzi vari sui siti internet. Non abbiamo avuto né imprevisti, né cattive sorprese, anzi!! La magia del web ci ha consentito di spendere meno e guadagnare tempo. 22 giugno. Partenza da Forlì, con volo Ryanair, siamo atterrati a Valencia, una città giovane e colorata. Abbiamo alloggiato all’Expo Hotel (3*), raffinato, pulito e facilmente raggiungibile con la metropolitana (fermata Turia proprio davanti all’hotel) collegata direttamente all’aeroporto. Proprio in metropolitana abbiamo assistito alla vittoria della Spagna sull’Italia ai rigori del campionato Europeo di calcio…Un caldo benvenuto!! 23 giugno. Lunedì mattina, dopo colazione in uno splendido bar del centro commerciale “El Corte Ingles” davanti all’hotel, ci siamo incamminati nel parco che corre lungo il letto del fiume Turia, raggiungendo Plaza de la Virgen, Plaza de la Reina e Plaza de Toros. La cattedrale è molto suggestiva, anche perché ospita al suo interno il sacro Graal, custodito in una teca ben visibile…Da brivido!! Dalla Cattedrale si sale poi al Miguelete (circa 200 scalini) da cui si ammira un bel panorama sulla città. Poi ci siamo diretti con la metropolitana nella zona del porto con una breve visita al lungomare e alla spiaggia principale di Valencia (piuttosto affollata). A pomeriggio, abbiamo visitato l’Oceanografico all’interno della Ciudad de las Artes y las Ciencias dell’architetto Calatrava; è fantastico sia dall’esterno, a livello architettonico, sia per quello che contiene…Delfini, balenottere, squali, tartarughe, pinguni e tanti tantissimi pesci esotici…Prima di tornare in albergo non potevamo non fermarci ad ammirare e ad arrampicarci sulla “statua” di Gulliver situata all’interno del parco non lontano dall’Oceanografico. A sera, con volo interno, siamo partiti alla volta di Siviglia, arrivando in aeroporto verso le 22.30 e alloggiando (tragitto fatto in taxi per l’ora tarda) in centro all’hotel Abril (2*), una sistemazione semplice, ma comoda per raggiungere le fitte stradine della città.

24 giugno. Martedì mattina abbiamo visitato la cattedrale buia e maestosa; in essa sono custodite le spoglie di Cristoforo Colombo, in una bara gigantesca. Nella Cappella Maggiore si trova una pala d’altare immensa e completamente coperta d’oro. Visto che Carlo è un vero scalatore, abbiamo deciso di salire anche sulla Giralda, per ammirare Siviglia dall’alto!! Beh, merita! Soprattutto per le foto che si possono scattare e per la salita resa agevole dalle 35 larghe rampe al posto dei gradini! Dopo una passeggiata nel quartiere caratteristico del Barrio di Santa Cruz, ci siamo diretti verso Plaza de Espana…A dir poco maestosa, a forma di ferro di cavallo, con tante panchine raffiguranti le varie città della Spagna. A me è piaciuta molto! Poi, attraverso il Parque di Maria Luisa abbiamo costeggiato il fiume Guadalquivir fino alla Torre dell’Oro dove siamo saliti in cima per le consuete foto paesaggistiche molto valide anche questa volta. Prima di pranzo siamo entrati dentro la famosa arena di Plaza de Toros; la visita con annesso museo è guidata (5€), con traduzione in spagnolo/inglese, dura circa una ventina di minuti ed è utile soprattutto per avere un’idea della storia della corrida! Dopo un bel pranzetto a base di prosciutto (il famoso jamon serrano), hamburger e patatine, abbiamo visitato l’Alcazar, l’antico palazzo arabo della città dove hanno soggiornato i vari dominatori spagnoli. Purtroppo il caldo atroce (42/43 gradi) mi ha reso un po’ difficile la visita di questo palazzo e dei suoi eleganti giardini, ma comunque merita! Prima di rientrare in hotel siamo andati a ritirare l’auto presa a noleggio dall’Italia, una Fiat Grande Punto, si sentiva ancora il profumo del nuovo dentro. A sera giretto in centro e cena a base di paella in un bel localino del Barrio di Santa Cruz.

25 giugno. Al mattino ci siamo alzati di buon’ora per dirigerci in auto verso Cadice, ci tengo a precisare che non è stato facile guidare in Spagna nelle città in particolare, soprattutto perché i cartelli stradali non sono molto chiari e talvolta scomparivano le indicazioni della meta da raggiungere! Comunque una volta arrivati a Cadice tramite una “autovia”, abbiamo parcheggiato e trovato subito una torre (la torre Tavira) su cui salire per vedere, anche qui, il panorama della città ovviamente…Dall’alto! Ci è sembrata una città portuale tranquilla, con le sue casupole tutte bianche e il suo lungomare soleggiato. E’ un porto storico…Pare essere la città più antica d’Europa..Bello!!Ripresa l’auto ci siamo diretti verso la punta meridionale della Spagna e dell’Europa…Non prima di essersi fermati nella splendida spiaggia di Bolonia dove abbiamo fatto anche un bel bagno nelle gelide acque dell’Oceano Atlantico. Carlo è anche salito sulla duna di sabbia che si trova all’estrema destra della spiaggia per fare delle bellissime foto panoramiche della baia e della pineta retrostante. Nel primo pomeriggio siamo partiti alla volta di Tarifa, situata a soli 14 km dalla costa dell’Africa..Un giretto veloce per il paese che non ha molto da offrire a parte il castello da cui scattare belle foto e la piazza retrostante. Poi ci siamo diretti verso Gibilterra dove abbiamo trovato prima del confine un hotel, il Roqamar (3*), veramente comodo e pulito, dove poter far subito una bella doccia prima di visitare la roccaforte inglese. Questa è stata sicuramente una delle mie tappe preferite! Verso le 18 del pomeriggio con la “nostra” Punto azzurra abbiamo oltrepassato la dogana e devo dire che non abbiamo trovato fila e siamo passati molto agevolmente, la scelta dell’auto si è rilevata poi molto comoda facendoci risparmiare così i 13€ della salita in funivia!! La particolarità di Gibilterra sono le scimmiette, ce ne sono tantissime ovunque nella salita che porta alla rocca (da cui si possono godere panorami mozzafiato) e salgono ovunque sulle autovetture quando i turisti si fermano a fotografarle! Gibilterra mi è piaciuta perché, oltre alla sua importanza storica, mi ha fatto fare un breve tuffo nel clima inglese (autobus a 2 piani, cabine telefoniche rosse, vigili col caschetto bianco, pub in stile anglosassone…) passeggiando a sera tra le viuzze di questa roccaforte.

26 giugno. Al mattino di buon’ora ci siamo diretti in auto verso Ronda…La strada è un po’ tortuosa, perché si arriva a 1.000 metri di altitudine partendo dal livello del mare, ma la cittadina piccola e romantica offre panorami fantastici. La veduta più bella è quella che si può ammirare dal Ponte Nuevo, a picco sulla gola del Rio Guadalain. Il mio ragazzo, Carlo, è sceso fino in basso tramite una scala tortuosa e ripida all’interno di una caverna umida, per scattare qualche foto, io sono arrivata fino a metà!! Verso mezzogiorno siamo risaliti in auto per raggiungere e pranzare a Torremolinos costeggiando il mare e passando all’interno delle varie città costiere (Marbella…). A noi la famosa Costa del Sol non è piaciuta molto, perché è troppo fitta di alberghi e casermoni! Comunque merita una fermata! Qui ho rischiato pure un colpo di sole…Era caldissimo e non c’era nemmeno un’ombra sotto cui ripararsi, nonostante si trattasse di una città di mare. A causa dell’afa siamo risaliti in auto per andare verso Malaga, sfruttando il fresco dell’aria condizionata. Malaga è una città portuale molto grande, che abbiamo fotografo dall’alto salendo sull’Alcazaba da cui si gode di una visuale a 360 gradi sulla città. Una volta scesi da questa fortezza ci siamo diretti verso Granada. Il nostro Hotel, Los Tilos (2*), si trova in una posizione comodissima, con veduta panoramica su una tranquilla piazzetta piena di ristoranti, proprio dietro alla cattedrale. Anche qui il caldo si è fatto sentire (di giorno fino a +43 gradi), ma per fortuna al mattino e alla sera si poteva godere di un’arietta più mite, rispetto a quella di Siviglia. La nostra prima sera a Granada è stata segnata dalla vittoria della Spagna contro la Russia nella semifinale degli Europei di calcio…Non potete immaginare che caos infernale c’era in tutte le strade e le piazze della città. Ma la cosa più buffa era che la nostra auto era parcheggiata al di fuori dell’area videosorvegliata quindi, per motivi di sicurezza e di comodità, verso le 23.00 abbiamo pensato di sistemarla in un garage a pagamento, più vicino all’hotel. E’ stato quasi un incubo riuscire a percorrere meno di un chilometro, con i tifosi spagnoli in completo delirio per la vittoria!! 27 giugno. Di primo mattino abbiamo visitato l’attrazione principale della città, l’Alhambra, avendo già prenotato i biglietti dall’Italia tramite internet da circa 1 mese sui quali era segnato l’ingresso al Palazzo Nazaries alle ore 9.30 (consiglio a tutti di acquistare in internet i biglietti per evitare lunghe code e soprattutto di scegliere la visita mattutina per beneficiare di temperature più gradevoli rispetto al pomeriggio). All’interno abbiamo visitato il palazzo di Carlo V, il Patio dei Leoni, i Palacios Nazaries e, infine, i Giardini del Generalife. Per me è stato un tuffo interessante nell’antica cultura araba, fatta di decorazioni minuziose e affreschi dorati. Visitare questo palazzo è stato bello, ma devo ammettere che Carlo ha avuto un’idea fantastica: a sera abbiamo cenato in un rinomato ristorantino, presso il quartiere arabo dell’Albaicin, proprio di fronte all’Alhambra illuminata…Quella sera si è creata un’atmosfera magica, quasi da favola! Nel pomeriggio invece visita al quartiere dell’Albaicin, al mercato araba della seta, alla cattedrale e alle varie piazze del circondario. 28 giugno. Abbiamo pensato di dirigerci verso la Sierra Nevada, centro prettamente sciistico invernale, proprio sopra a Granada a 2.600 metri di quota. A parte alcuni tornanti un po’ fastidiosi, la strada è facilmente percorribile fino ad un rifugio/bar, dove io mi sono fermata a prendere un po’ di sole (+22 gradi). Carlo invece è salito più in alto, a piedi, per scattare qualche foto alle cime ancora innevate nonostante la stagione. Dopo aver respirato un po’ di arietta fresca, verso le 13 siamo ripartiti per la marcia di avvicinamento a Valencia, facendo sosta in serata ad Alicante. Qui abbiamo soggiornato all’hotel Albahia carino e direttamente sul mare; a sera abbiamo visitato la Città, in particolare il centro storico e la zona portuale con un lungomare pieno di palme molto bello e suggestivo; non siamo saliti sul castello di Santa Barbara perché era tardi, ma ci siamo divertiti a girare per le stradine e vedere le bancarelle e gli stand della Fiera di San Giovanni con migliaia di persone che erano accorse per festeggiare. 29 giugno. Siamo partiti alla volta di Valencia per lasciare l’auto presa a noleggio in aeroporto. Qui si è chiusa la prima settimana del nostro fantastico viaggio…Perché poi da qui abbiamo preso il volo per Ibiza, per andare a trascorrere una settimana di puro relax a Formentera…Ma questo è un altro racconto! Prima di chiudere questa vacanza, voglio lasciare qualche consiglio pratico: – lo spagnolo è una bella lingua e, pur non conoscendola, si riesce a comunicare molto bene anche in italiano; – se si decide di andare in Andalusia nei mesi di giugno, luglio e agosto, bisogna prestare attenzione ai colpi di calore, nel primo pomeriggio! – se possibile, è utile prenotare alberghi e monumenti più importanti tramite internet, per evitare file e perdite di tempo e anche per risparmiarsi un bel po’ di soldi; A noi questa parte della Spagna è piaciuta moltissimo, per la sua vivacità, ma anche per la tranquillità e simpatia della gente! Un viaggio da 10 e lode! Un saluto da due “turisti per caso”, Barbara e Carlo



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