Spagna del Nord: Asturie-Cantabria-Biscaglia, una piacevole sorpresa..
Itinerario: Mantova-Carcassonne-Asturie-Cantabria-Bizcaya-Lourdes-Avignone-Pisa Km percorsi: 4450 (Golf 1.6 benzina/GPL) Persone: 2 (io Andrea ed Elena) Ma entriamo nel dettaglio, cercando magari di dare qualche info in più su dei particolari o sulle sistemazioni scelte per i pernottamenti (un inciso: tutte le sistemazioni elencate hanno parcheggio privato, spesso chiuso proprio da cancelli, conditio sine qua non per quanto mi riguarda): Martedi 10 agosto: Mantova-Carcassonne. Partenza di buon’ora alla volta di Carcassonne per una prima tappa di avvicinamento alla Spagna di circa 800km, che ci porta nel primo pomeriggio ad arrivare in piena Occitania, a Carcassonne. Qui avevamo prenotato (tutte le sistemazioni che elencherò eran state prenotate prima della partenza, verso maggio-giugno..odio il pensiero di perdere magari delle ore preziose per cercare un posto per dormire..) presso la chambre d’hote “Domaine de Canardis (), in un borgo chiamato Montlegun, che consiglio vivamente. Bellissima casa, camera accogliente e con arredamento tipico, pulizia, ottima colazione con croissants caldi, baguette, pan brioche e confetture varie a bordo piscina (utilizzabile chiaramente..), gentilezza dei proprietari e un buon rapporto qualità/prezzo (70€ a camera con colazione) nonché l’ottima posizione ne hanno fatto la soluzione ideale. In 5 minuti siamo ai parcheggi della Citè Medievale,che visitiamo per intero alternando la visita con un aperitivo e la cena nella tipica piazzetta. La città fortificata è bellissima, seppur zeppa di turisti, meritava sicuramente la sosta fatta. Mercoledi 11 agosto: Carcassonne –Santillana del Mar Dopo la già accennata magnifica colazione partiamo alla volta della Spagna. In giro c’è traffico, che si intensifica nei dintorni di Tolosa e verso il confine franco-spagnolo. Superiamo San Sebastian (occhio se usate il tomtom, l’autostrada ha delle diramazioni nuovissime e le mappe ovviamente non sono aggiornate, comunque basta seguire per Bilbao e il gioco è fatto), Bilbao e arriviamo a metà pomeriggio a Santillana del Mar, cittadina turistica in piena Cantabria. Abbiamo prenotato 3 notti presso la “Posada Mediavia” (http://www.posadamediavia.com ) , situata a Ubiarco, piccolo borgo sul mare a 5 minuti di macchina da Santillana. Da segnalare che Ubiarco è praticamente composto solo da Posade e Ristoranti, e vista la vicinanza a Santillana (nonché a Santander, distante una ventina di km) può essere un’ottima base di appoggio per le escursioni giornaliere. La Posada Mediavia si rivela scelta felice, la casa è praticamente nuova, camere spaziose e pulite, buone colazioni (con orari spagnoli però, dalle 9 alle 12..) e gentilezza dei titolari ce la fa apprezzare. Prezzo direi buono, 60€ al giorno a camera con colazione. Dopo una doccia ristoratrice ci dirigiamo a Santillana del Mar, che pur essendo chiaramente super-turistica è molto carina e con angoli molto caratteristici. Ci facciamo qui il primo aperitivo con le famose tapas, qui chiamate “pinchos” e ceniamo, adeguandoci alle abitudini spagnole, dopo le 21-21,30. Per la cronaca a Santillana c’è abbondanza di bar e ristoranti, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Giovedi 12 agosto: Ubiarco – Cabo Penas – Cabo Vidio – Cudillero Ci sorbiamo qualche km extra oggi per raggiungere le Asturie e visitare due dei promontori più importanti della costa nord spagnola. Ci dirigiamo quindi a Cabo Penas e Cabo Vidio, entrambe con dei colori e delle linee molto simili alla Bretagna, alla Normandia..nonchè corredate di faro funzionante e stazione meterelogica adiacente. Per me che di fari sono grande appassionato è stato di sicuro un giro molto molto piacevole. Da segnalare nel percorso fatto anche la sosta a Cudillero, sempre nel territorio delle Asturie, piccolo villaggio di pescatori incastonato in un insenatura rocciosa, molto caratteristico e carino da vedere, dove al porticciolo vi sono anche diversi locali/ristorantini niente male. Nel rientrare verso Ubiarco abbiamo anche fatto tappa al Faro di Mathicaco nonché attraversato Ribadesella, cittadina balneare carina ma che sinceramente non mi ha lasciato più di tanto. Arrivando a Comillas, altra cittadina di mare più caratteristica e originale, dove tra l’altro c’è un opera di Gaudì, il Capriccio omonimo. Decidiamo che la sera seguente vi torneremo per visita e cena. Dopo una doccia andiamo a Santillana del Mar per la cena, anche stasera positiva.. Non amiamo rischiare sul cibo, io mi butto sempre su carne alla brace e peperoni/peperoncini e acciughe, un must in questa zona..non sbagliando mai! Venerdi 13 agosto: Santander – Comillas Appena alzati, dovendo aspettare le 9 per la colazione, ci regaliamo una passeggiata per i sentieri vicino alla nostra posada, stradine sterrate in ottimo stato che gravitano sempre per la costa. La passeggiata risulta piacevole anche se non poco impegnativa, visto il continuo saliscendi.. Tutto però non fa che accrescere la fame per affrontare la colazione! Prendiamo poi la direzione di Santander, dove giungiamo in 20 minuti scarsi.. Non avendo voglia di percorrerla avanti e indietro mi dirigo subito verso un parcheggio sotterraneo adiacente al centro, soluzione che ripercorreremo sia a Bilbao che a San Sebastian. Non è economico, ma sicuramente è più comodo e sicuro. Iniziamo il nostro giro come sempre dall’Ufficio Informazioni dove ci dotiamo di cartina e chiediamo le dritte principali. Un inciso:molte persone quando arrivano in un posto nuovo vanno in giro diciamo “a naso”..cosa che qualche volta facciamo anche noi, ma siccome il tempo a disposizione non è tantissimo preferiamo andare a botta sicura. Percorriamo a piedi tutto il lungomare con l’intenzione di arrivare alla Penisola de La Magdalena, dove c’è una residenza estiva dei reali spagnoli, ma una fastidiosa e persistente pioggia ci fa desistere, optando per anticipare il giro nel centro vero e proprio. Ci fermiamo per un pranzo al volo in un bar a base di peperoni e polpo, e percorriamo tutto il centro. La passeggiata è abbastanza piacevole, il centro di Santander non è nulla di eccezionale ma si fa apprezzare, molto ordinato e immediato. Dopo pranzo riprendiamo la macchina per andare alla Penisola de La Magdalena e girarla a piedi. Un caldo sole appena uscito rende la passeggiata oltremodo piacevole, e ci fa apprezzare i colori dell’oceano e il verde della tenuta in un bellissimo contrasto. Torniamo verso l’autostrada passando dalla zona delle spiagge del Sardinero e dalla zona del Casinò, zone devo dire molto carine e con architetture apprezzabili. Santander nei molti diari di viaggio letti prima di partire era quasi sempre giudicata malamente, a noi invece devo dire è piaciuta, val bene spenderci una giornata. Ritorniamo verso la Posada, doccia veloce e rigeneratrice e ci dirigiamo per la cena a Comillas, cittadina di mare a 15km da Santillana. Il borgo non è male, seppur affollatissimo di turisti, la cosa che c’ha indispettito è che il “Capriccio di Gaudì” si può visitare (anche solo l’esterno) fino alle 18.30-19, poi essendo attualmente un albergo-ristorante chiude i cancelli alle visite..giudicate voi se è giusto o no. Cena di pesce e rientro a Ubiarco. Sabato 14 agosto: Ubiarco – Bilbao Decidiamo di andare direttamente a Bilbao, anche perché abbiamo paura che andandoci la domenica, perdipiù a ferragosto, troveremmo tutto chiuso. Una pioggerellina ci accompagna fino in centro città, dove parcheggiamo nel solito parcheggio sotterraneo. Una nota per chi viaggia in auto: i dintorni di Bilbao per quanto riguarda le autostrade sono un unico cantiere, si sta rimodernando tutta la rete e magari qualche uscita o svincolo risulterà spostata o assente, ma ci si orienta abbastanza bene. Mi raccomando occhio agli autovelox fissi, ve ne sono a decine e tutti posizionati nei punti dove il limite scende anche a 80 km/h.. Iniziamo il nostro giro come sempre dall’Ufficio Informazioni e di conseguenza dal Casco Viejo. Le zone dei lungofiume sono tutte un fermento, ci si prepara per i festeggiamenti della Semana Grande che inizierà a giorni. La parte vecchia sinceramente non ci piace granchè, abbastanza sporca e maltenuta, brutte facce in giro e negozi orribili..unica nota lieta lo store dell’Athletic Bilbao dove faccio spesa.. Ci dirigiamo allora verso il Guggenheim Museum, sempre costeggiando il fiume e attraversandolo con il ponte realizzato da Calatrava (inconfondibile, è uguale a quelli di Reggio Emilia…). Architettonicamente il Guggenheim è veramente qualcosa di unico ed inconfondibile, anche se uno non ne mastica non può non rimanere affascinato dalle linee e dalle curve della struttura uscita dalla penna di Gehry. Facciamo un giro all’interno e allo shop per comprare un paio di souvenir e torniamo verso il centro. Il centro cittadino è abbastanza ben tenuto, non so che opinione darne perché vuoi perché era sabato e quindi tutto chiuso vuoi perché pioveva non lo abbiamo girato molto..magari potrebbe riservare belle sorprese nei giorni in cui scrivo che siamo in piena Semana Grande. Dopo esser passati a visitare il ponte sospeso nella zona della Portugalete ci dirigiamo allora verso l’agriturismo, situato fuori città, vicino al paese di Alonsotegi. Sul sito internet era indicato “8km da Bilbao”, quindi eravamo tranquilli. Però la localizzazione è un po’ ingannevole, infatti dal paese di Alonsotegi (che è sì a circa 8 km da Bilbao..) dobbiamo percorrere una strada bianca di almeno 4-5km verso le montagne. Arriviamo all’agriturismo “Ordaola” (www.ordaola.com) un po’ perplessi, ma l’accoglienza della padrona di casa ci fa presto cambiare idea, insieme alla visione della camera che non ha nessuna pecca, con un bagno accogliente e una bellissima vista dalla finestra. Complice un mio leggero malessere decidiamo di rimanere a cena direttamente all’agriturismo, e la scelta si rivelerà ottima, sia per quantità che per qualità!! Poi apprezzo molto certe atmosfere, con questa cena servita nel salone della casa insieme ai padroni stessi ed a un’altra coppia di ragazzi in vacanza..rende tutto molto caldo, informale, secondo me la vera essenze dell’agriturismo. Per la cronaca la spesa è stata di 70€ a camera a notte con la colazione, più 15€ a testa per la cena. Il posto è fuori mano, si può dire sperduto, ma ha un suo perché. Non piacerebbe sicuramente a molti, ma molti altri secondo me lo apprezzerebbero notevolmente. Domenica 15 agosto: Costa Basca Anche la colazione non ci lascia delusi, quindi iniziamo bene la giornata di Ferragosto. Oggi abbiamo in programma di percorrere la costa Basca, partendo appunto da Bilbao per arrivare quasi a Zumaia.. Partendo da Plantzia, dove troviamo una stupenda spiaggia ancora deserta vista l’ora, per continuare poi passando per Bakio (il paese dei surfisti), dove dopo pochi km troviamo l’eremo di San Juan de Gaztelugatxe, dove è tradizione arrivare a piedi per suonare la campana portafortuna. Beh, posso dirvi che è tanto affascinante e bello il luogo, tanto è dura arrivarci e soprattutto tornare. E’ una scarpinata di una mezzora per andare e altrettanta per tornare..ma con pendenze importanti e prolungate. Insomma la sconsiglio vivamente a chi non è allenato un minimo o peggio ancora ha problemi di cuore.. Mangiamo un boccone poi proseguiamo il nostro giro passando per Bermeo, Ea, Lekeitio, Mundaka (in quest’ultime due nemmeno riusciamo a scendere dall’auto dalla quantità di persone che c’è..parcheggi introvabili e dopo un paio di giri del paese la pazienza si disperde nell’oceano..ecco questa è forse una pecca di queste zone, sarà che non sono ancora entrati nell’ottica del turismo..ma i parcheggi sono oggettivamente pochi e poco capienti). Sembra una cavolata ma non lo è, molte persone come me rinunciano alla visita se non trovano posto per la macchina. Ci fermiamo nel tragitto per una birretta al villaggio di pescatori di Elantxhobe, molto caratteristico. Arrivati vicino a Zumaia facciamo marcia indietro, fermandoci a cena a Bakio e rientrando poi all’agriturismo Ordaola a sera inoltrata. Lunedi 16 agosto: San Sebastian Dopo la consueta ottima colazione salutiamo i gentilissimi padroni dell’agriturismo e ci dirigiamo verso San Sebastian (o Donostia per dirla con idioma basco). Parcheggiamo in un parcheggio sotterraneo praticamente in centro e ci addentriamo nella città. La prima impressione (poi confermata) è quella di una città colma di turisti (siamo in piena Semana Grande), ma allo stesso tempo ordinata, pulita e con infinite sfaccettature. Andiamo verso il porto dove c’è un gran fermento, nella giornata di oggi viene rievocata una battaglia o qualcosa del genere, ed il tema è quello “dell’arrembaggio dei pirati”, con una marea di ragazzi impegnati nell’organizzazione o partecipazione stessa a questi pseudo “giochi senza frontiere”. Facciamo un giretto poi entriamo nel Casco Viejo, questo davvero bello. Una marea di bar e ristoranti tipici, tantissime persone in giro..e soprattutto.. PINCHOS (tapas in basco) ad ogni angolo!! Birra e spuntino per non perdere l’abitudine e continuiamo i giri.. Torniamo al porticciolo per mangiare un piatto di ottima paella poi torniamo alla macchina passando per la stupenda promenade del Paseo Nuevo (il promontorio che divide in due S. Sebastian). Decidiamo di andare all’agriturismo, prendere possesso della camera, farci una doccia veloce e tornare in centro, dove per la sera son previsti anche i fuochi artificiali. La decisione si rivelerà felice, e passeremo una serata oltremodo piacevole. Dopo il solito aperitivo nel Casco Viejo e la cena al porticciolo andiamo verso la spiaggia della Concha per assistere allo spettacolo dei fuochi. E qui un’altra chicca della città: per vedere i fuochi la gente si riversa in spiaggia, noleggiando una sedia per l’occasione (1€..) e mettendosi comodi.. Noi non facciamo eccezione, e ci uniamo alle altre penso 10000 persone presenti (non esagero!) per gustarci lo spettacolo pirotecnico, forse il più bello che abbia mai visto. Torniamo all’agriturismo a notte inoltrata, stanchi ma soddisfatti.. Martedi 17 agosto: San Sebastian – Hondarribia Colazione ottima (con tanto di prosciutto crudo, che qui a comprarlo nelle gastronomie costa quanto il tartufo da noi!) anche nella nostra nuova sistemazione, l’agriturismo “Zurgiarre” (http://www.nekatur.net/zurgiarre). Posizionato subito fuori S.Sebastian vicino all’abitato di Lezo, ci si arriva in 10min dal centro della città. Molto tranquillo, pulitissimo, con camere e bagni spaziosissimi, abbinato alla gentilezza della signora Karolina ce l’hanno fatto molto apprezzare e mi permetto anche di consigliarlo vivamente. Oggi decidiamo per il relax, e andiamo a S. Sebastian per goderci una mattinata di ozio in riva al mare. Optiamo per la spiaggia della Concha, a quest’ora (sono circa le 10) ancora completamente deserta. Mattinata davvero piacevole, condita da un bel bagno nell’oceano che ci rimette davvero in pace col mondo! Pranziamo al solito nel casco Viejo a base di pinchos e cerveza..poi facciamo 2 passi per tornarcene all’agriturismo. Ci rilassiamo un oretta e ripartiamo direzione ovest, verso il confine francese. Passiamo dal valico del monte JaizKibel, da dove si gode di un meraviglioso panorama sulla costa basca franco-spagnola, per arrivare ad Hondarribia, vivace cittadina dove si intrecciano storia e turismo moderno. La parte alta ha colori e caratteristiche medievali, con strade lastricate e palazzi a graticci, mentre scendendo verso il porto troviamo un bel viale modello rambla, con gli alberi al centro e un tanti locali e ristoranti ai lati. Solito clichè aperitivo pinchos/cerveza e poi cena..per una serata rilassante e piacevole. Mercoledi 18 agosto: San Sebastian – Lourdes Colazione dei campioni e via, iniziamo il percorso di avvicinamento a casa. Partiamo alla volta di Lourdes, dove ci fermeremo anche per la notte. Ci separano dalla città ai piedi dei Pirenei circa 200km, ma la stragrande maggioranza del tempo lo perdiamo per entrare a Lourdes, quindi decidiamo al primo parcheggio utile di fermarci e farci una passeggiata fino al Santuario. La zona del Santuario, della Cattedrale ma soprattutto le strade che si percorrono per arrivarci sono l’apotesi della commercializzazione della fede, insegne multicolori che pare d’essere a Las Vegas! Ed anche nelle zone cosiddette “di preghiera” ho trovato tantissima maleducazione, con pochissimo rispetto verso quelle persone che sono qui per intraprendere davvero un percorso di preghiera o ancora peggio persone malate. E mi duole dirlo ma i peggiori son proprio gli italiani, chiacchieroni e caciaroni anche dove non bisognerebbe davvero esserlo! Infastidito da questa situazione andiamo alla chambre d’hote, situata a Juncalas, piccolo borgo verso i Pirenei a circa 5-6km da Lourdes. Anche questa scelta si rivelerà ottima, con camera tipica, molto curata..e soprattutto una squisita padrona di casa che ci preparerà anche una succulenta colazione la mattina dopo, con tanto di crepe con la nutella (http://www.likhom.com/site_adherent/Maison-Monseigneur-Laurence/juncalas). Prezzo 57€ camera doppia (ampia e spaziosa, così come il bagno) con colazione. Torniamo a cena a Lourdes dove mangiamo un ottima pizza alla pizzeria “Amalfi”..chiaramente tutta roba italiana. Giovedi 19 agosto: Lourdes – Avignone Partiamo per la seconda tappa di avvicinamento all’Italia, che ci porterà fino ad Avignone. Arriviamo nelle prime ore del pomeriggio in Provenza, e lo percepiamo anche dal considerevole aumento della temperatura.. Andiamo direttamente alla chambre d’hote “Eden House” (http://www.likhom.com/site_adherent/Eden-House/les-angles ) , ubicata a Les Angles, paesino praticamente attaccato ad Avignone. Anche per quest’ultima notte di vacanza direi la scelta è stata ottima: una bellissima villa in pietra chiara tipicamente provenzale, con piscina e solarium, immersa nel verde; accoglienza dei signori Belilty ottima e camera spaziosa con bagno ancor più spazioso, dotato anche di vasca idromassaggio! Ci concediamo un oretta di relax in piscina, dove la signora ci serve pure un ottimo the con biscotti..piccole finezze che fanno la differenza. L’alloggio non è dei più economici (80€ a camera con colazione), ma per una volta uno può togliersi qualche sfizio no?? Dopo la piscina e la doccia (in camera) andiamo ad Avignone, distante 5min di macchina. Parcheggiamo in uno dei tantissimi spazi adiacenti alle mura della parte storica e ci dirigiamo senza indugi al Palazzo dei Papi. Edificio imponente, maestoso, che incute timore e rispetto.. Optiamo per la visita (12€ a testa) con audio guida, visita che acceleriamo perché la temperatura dentro al palazzo è tropicale! Solito (ed ultimo purtroppo) aperitivo con birretta poi andiamo a cena, sempre nella parte vecchia..accogliente e molto caratteristica. Anche dalla passeggiata post-cena si evince quanto sia importante per queste zone la lavanda, tutto ruota intorno ai profumi ed ai colori di questa pianta tipica di questi luoghi, peccato per la fioritura siamo in ritardo di un mesetto..ma ci torneremo.. Venerdi 20 agosto: Avignone – Pisa Ultima colazione della vacanza, anche questa ottima (in Francia nelle chambre d’hote troviamo praticamente sempre le marmellate fatte in casa, inutile decantarne la loro bontà..), e partenza verso l’Italia. Non prima però di aver fatto una capatina al Pont du Gard, attrazione turistica a circa 20km da Avignone. Ancora deserta al nostro arrivo visto l’orario, ma per esperienze di amici so essere sempre affollatissima. Qui giusto per concludere abbiamo preso la fregatura più fastidiosa della vacanza: vicino al Ponte vi sono ampi parcheggi, custoditi e recintati..noi entriamo ritirando il ticket, convinti ci fosse una tariffa oraria. Beh non è così, all’uscita vado alla cassa automatica dove scopro che la tariffa è unica, sia che la sosta sia di tutta la giornata sia di pochi minuti, e mi vedo richiedere 15€!!! Va a farsi benedire la confessione fatta a Lourdes ovviamente, e partiamo verso casa. Arriviamo a Pisa nel tardo pomeriggio, dopo aver fatto un po’ di code tra la Costa Azzurra e Genova. NOTE FINALI: Andando oltre i giudizi sulle singole città o luoghi, che sono per forza di cose molto soggettivi, vale la pena aggiungere un paio di riflessioni: – La costa nord della Spagna è stata una piacevole sorpresa, vi è molto turismo spagnolo e pochissimo italiano, e vi si possono trovare senza problemi bellissime e grandi spiagge praticamente deserte. Certo se si va alla Concha a S.Sebastian non si è soli..anzi..però ha un suo fascino, venir via dalla spiaggia ed infilarsi nel casco Viejo per una birra è proprio un bel vivere.. – Le autostrade francesi: ben tenute e con aree di sosta bellissime e con tutti i comfort..ma costose da morire. Specie nella parte della Costa Azzurra ogni 20 km c’è il fantomatico “pèage”!! – Le autostrade spagnole: bellissime, molte praticamente nuove (e altrettante ne verranno, ci son cantieri ovunque), gratuite (!!) tranne pochissimi e brevissimi tratti, ma praticamente senza aree di servizio. Ce ne sarà una ogni 100km..sennò ti indicano l’uscita più vicina dove puoi trovare rifornimenti ecc.. – GPL: in Francia lo trovi ovunque, in Spagna assente completamente, ma la benzina costa 20-30 centesimi meno che in Italia..quindi si compensa un po’. – Spesa: Tutto il viaggio descritto, comprensivo di spese di viaggio, (autostrade, carburanti) pernottamenti, pasti e aperitivi vari ci è venuto a costare circa 1100€ a testa..souvenir esclusi. – Per qualunque cosa o informazioni aggiuntive contattatemi senza problemi. Andrea