Spagna
Barcellona: 3 giorni ad ottobre
BARCELLONA – 3 giorni intensi ad ottobre Di nuovo un volo Ryanair (20 euro a/r comprese le spese) ci porta questa volta a Barcellona. Partenza da Orio al Serio puntuale e alle 10,00 siamo già a Girona dove, appena usciti dall’aeroporto, sulla destra, attraversando la strada, si vede la postazione per la vendita dei biglietti (a/r € 21,00) per il Bus (Barcelona Bus – rosso e bianco – chiedere a quale numero si deve andare) che in circa un’ora e un quarto ci porta direttamente a Barcellona. Arriviamo in un deposito a fianco della Stazione Nord dove è bene recarsi all’ufficio informazioni per avere la mappa della città, farsi indicare dove è situato l’albergo scelto e farsi esattamente dire anche a che ora è bene prendere il bus per il ritorno secondo l’orario del volo (sono molto disponibili e cordiali). Avendo già predisposto il linea di massima il nostro tour e visto che è già mezzogiorno, apriamo subito la cartina e ci dirigiamo verso l’Arco di Trionfo attraversando un piccolo parco davanti alla stazione. Essendo domenica si stava svolgendo una gara di corsa proprio nei pressi dell’Arco. Subito tolgo il giubbetto visto che la temperatura è decisamente calda. La nostra tappa è prima di tutto l’Hotel del Mar che si trova proprio a cinque minuti a piedi dal Parco della Cittadella (dietro all’Arco) nella Plaza del Palau sotto un porticato. Veramente azzeccato visto che subito davanti c’è pure la fermata metro Barcelloneta e a piedi in pochi minuti si è già al mare e alle ramble. Nulla da dire sulla sistemazione per il prezzo pagato (€ 150,00 per due notti la doppia), la camera pulita, spaziosa con bagno abbastanza grande, con anche un balconcino da cui si vedeva il mare (all’angolo il ristorante “Le 7 porte”). Lasciamo i nostri due zaini (vuoti per il momento) e partiamo alla volta della città vecchia. Percorriamo le numerevoli stradine che lasciano vedere ad ogni angolo qualche particolare edificio (in un piccolo cortile su una scalinata ci sono addirittura appese 10 sedie in legno tutte dipinte) e troviamo Santa Maria del Mar, una deliziosa chiesa anche internamente con molte vetrate colorate. Sulla destra una piazza di mattoni rossi era il vecchio cimitero. Seguendo Via Laietana, centrale e molto caotica ma che presenta numerosi bar e negozi giusto per fare una veloce sosta per un pranzo con panino, arriviamo finalmente alla Cattedrale. La piazza davanti è però occupata da un grosso gazebo che ospita la mostra di filatelia. La vediamo esternamente, molto imponente, e la costeggiamo a destra (mura romane e notare le 7 lettere in bronzo con la scritta Barcino) entrando nel vicolo Bisbe per i chiostri (l’ingresso costa € 5,00). In alto un passaggio coperto che collega due edifici ci ricorda il Ponte dei Sospiri di Venezia. Sempre a destra si trova la Chiesa di S. Filippo Neri con piazza antistante (peccato la fontana chiusa e abbandonata). Si continua a Piazza del Rei per finire in piazza S. Giacomo (Jaume) che contiene il Municipio e il Palazzo delle Generalità (con relativo ufficio informazioni). L’arrivo è adesso in Plaza Catalunya e ci arriviamo velocemente (non sono neppure le 3) e quindi una piccola sosta è d’obbligo. Piazza grandissima e contornata da negozi e punti di ristoro (i classici Mac, Burger, e l’Hard Rock Cafè). Non dimenticate di passare all’ufficio informazioni posto sotto la piazza per prendere i diversi biglietti che permettono sconti alle attrazioni e in alcuni negozi. Ora davanti a noi ci sono le ramble (la zona centrale è esclusivamente riservata ai pedoni). Un serpentone vivente. Un consiglio: appena iniziata la rambla, sulla vostra destra, un gelateria particolare (Amorino gelato al naturale) che al prezzo di € 3,20 vi serve un cono costruito a rosa, palettata dopo palettata vengono applicati i petali e il risultato è bellissimo, peccato mangiarlo. Verso la metà sempre sulla destra il Mercato della Boqueria ma oggi essendo domenica era chiuso (siamo tornati nei due giorni seguenti per mangiare la frutta servita già in vaschette da passeggio e gustare i frullati di frutta di ogni tipo oltre che per ammirare i colori e i sapori dei vari banchi). In terra nei pressi si calpesta un mosaico Mirò. La vista spazia a destra e sinistra per notare i vari edifici. Passo a bere un caffè al Bosco de les fades (entrare a sinistra nel cortile del museo delle cere) dove si entra veramente in un bosco di alberi con luci soffuse. La rambla finisce al mare con il monumento a Colombo che saliamo grazie ad un ascensore (4 persone a volta) al costo di € 3,00 (scontati a 2,57 con il coupon preso a Catalunya). Dall’alto la vista è bellissima ma il poco spazio e la gente permette solo una breve sosta. Il riposo è ora d’obbligo sulla rambla del mar (direttamente nel mare) dove ci accolgono le panchine e dove i piedi trovano un attimo di sollievo. Non è passato molto tempo, sono le 6,00, e abbiamo già completato quanto previsto. Entriamo nel Maremagnum alla fine della rambla, un centro commerciale con negozi e punti di ristoro. Oltre questo centro si trova anche l’acquario. Proseguiamo oltre tutto il passaggio fino a ritornare al porto vecchio in piazza Lopez.
Per il secondo giorno è prevista la zona dell’Eixample. Sul Passaige de Gracia appaiono le “case” Morera, Amatler e Batlò (sulla sinistra) e continuando a destra Casa Milà. In direzione Diagonal altra casa Terrades e finalmente si arriva alla Sagrada Famiglia eternamente in costruzione con le sue gru e lavori in corso. La delusione è un poco sulla posizione, troppo centrale e trafficata e quindi non valorizzata (dietro solo un piccolo parco) ma la folla presente è tanta. Coda per entrare per due lati e quindi rinunciamo. La costeggiamo interamente per ammirare le facciate esterne e le torri. Continuiamo in salita verso l’Ospedale S. Croce, un edificio storico e molto bello. E’ ora di prendere la prima metropolitana (abbiamo acquistato nelle macchinette automatiche poste sotto un T10 che al costo di € 7,95 permette 10 corse non individuali con un risparmio notevole sul singolo biglietto che costa € 1,40). Ci dirigiamo, cambiando la linea (tutto è visibile e ben dettagliato nella metropolitana) alla fermata Vallcarca che permette di entrare nel parco dall’alto, dopo comunque aver percorso un tragitto “molto in salita” servito a tratti anche da scale mobili. Il parco è immenso e da visuale dall’alto è magnifica. Si entra in una zona verde per continuare nel percorso tipico di Gaudì (colonne oblique, panchine in roccia, costruzioni strane) e immancabili “vou cumprà” posti in ogni angolo, ma non invadenti. Si arriva alla piazza del serpentone che forma una panchina di mosaico. Sotto un imponente colonnato la sostitene. Le due case “da fiaba” segnano la fine del parco (o l’ingresso entrando dal basso). E’ ancora presto (il tutto fatto dalle 9 alle 15) e quindi possiamo andare a Piazza di Spagna. Passiamo per il parco Mirò e vediamo, in ristrutturazione l’Arena de Toro. Davanti a noi due torri veneziane (veramente come quella di Venezia) segnano l’ingresso del viale che porta al Palazzo Nazionale, davanti al quale la famosa fontana magica (funziona solo la sera e non sempre) che vediamo quindi all’asciutto. Il tutto sempre in salita. Da qui il paesaggio sottostante è favoloso. La zona dietro è quella delle olimpiadi del 1992. Visitiamo quindi lo stadio (accesso libero) e la grandissima zona intorno dove vi è anche il simbolo di Barcellona ossia la torre delle comunicazioni. Decidiamo di continuare a piedi direzione di nuovo ramble. La zona da attraversare non è delle migliori (raval) e quindi tengo stretta la borsa e iniziamo a scendere le viuzze del quartiere (zona anche cinese). Finalmente arriviamo a destinazione e ci concediamo il mercato della Boqueria anche se alle 6,00 molti chioschi sono già chiusi ma ci sono offerte economiche sulle vaschette di frutta che devono finire. Dopo una rinfrescata in hotel la serata sul mare e a maremagnum perché la stanchezza non permette altro. Ultimo giorno. Fatto il check out la fermata metro Barcelloneta vicinissima ci permette di arrivare alla destinazione più ambita da mio marito “il Camp Nou” del Barcellona. Consiglio di prenotare i biglietti via internet perché al costo di € 13,00 anziché € 19,00 richiesti all’entrata si ha la possibilità del tour completo (stadio e museo ingresso dalle ore 10,00 alla porta n. 9). Essendo la prima mia volta in uno stadio di calcio ho avuto una bellissima impressione (anche a detta di mio marito che è di casa allo stadio di Milano) e veramente anche dall’alto della tribuna stampa (35 mt) si vede benissimo il campo. Se si ha tempo consiglio questa tappa, pensate che si entra persino negli spogliatoi della squadra ospite (il giorno seguente si disputava la partita di Champion Legue con il Copenaghen) e si passa allo stadio direttamente come i giocatori che entrano in campo. L’uscita è obbligatoriamente passando per il mega store della squadra. La mattina è già passata e una nuova corsa in metro ci riporta alle solite ramble e al riposo sulla rambla del mar. Un piccolo tragitto a piedi per l’ultimo sguardo al parco della Ciutadella e all’arco di trionfo per finire alla stazione nord e aspettare (alle 18,45) il bus che ci porta a Girona per il volo delle 22,30 (piccolo neo finale, un ritardo di 45 minuti seguito poi, già sull’aereo, da un’altra ora per lo sciopero sui cieli francesi) con arrivo quindi ad Orio alle 1,45. Soddisfatti e stanchi pensiamo ora alla prossima tappa. Consigli pratici: visto le segnalazioni di borseggiatori vari, mi sono munita di spille da balia con sicurezza, quelle dei bambini, e con quelle ho bloccato le varie cerniere della borsa. L’aggiunta di un poco di attenzione ha evitato ogni guaio. La mappa che vi danno all’ufficio informazioni non è completa di tutte le vie, noi abbiamo portato con noi una cartina completa che ci è stata molto utile soprattutto nelle zone eixemple, parc guel e stadio, visto che le indicazioni stradali sono quali assenti. Acquistate l’acqua nei vari piccoli supermercati o negozietti meno cara che nei bar. Se decidete pranzare nel parc Guel ricordatevi di portare con voi il cibo e l’acqua perché non ci sono punti di ristoro (prima di entrare, sulle vie intorno alle scalinate, ci sono dei negozi).