South West tra spiagge parchi e musica
Dato che tutti i racconti di viaggio sono dettagliatissimi mi limiterò a descrivervi il nostro itinerario e a fornirvi qualche informazione utile, in particolare in ambito musicale dato che io e mio marito amiamo tantissimo la musica (lui è chitarrista) e abbiamo girovagato per 5000 km senza smettere mai di cercare feste, saloon e locali con musica live e concerti! Dunque, il 3 Maggio ci siamo sposati e il 4 Maggio alle 13.30 siamo partiti dall’aereoporto di Verona con destinazione San Francisco. Dopo uno scalo a Monaco (aeroporto bellissimo, c’è anche una piazza con la banda che suona e i barettini wuster e crauti e birra) arriviamo per le 20.00 ora locale a San Francisco.
SAN FRANCISCO (3 NOTTI) la città è veramente bellissima, credo dia il meglio di se girata a piedi ma anche il mitico cable car è divertentissimo e gli autisti che ti invitano ad “appenderti” sono simpaticissimi e fuori di testa!Da non perdere la passeggiata tra Union Square, China Town, Lombard Street, Fisherman’s Wharf e ovviamente tutte le stradine e tutti gli angoli in cui vi perderete affascinati! Assolutamente da segnalare un locale che si chiama STARLIGHT CAFE’ all’ultimo piano dell’hotel Sir Francis Drake (vicino a Union Square). Questo locale, oltre a offrire arredamento elegante, ottimi cocktail e un favoloso sottofondo di musica jazz suonata dal vivo, è caratterizzato da una vetrata a 360° sulla città, in particolar modo la sera quando è tutto illuminato l’atmosfera è davvero magica.
MONTEREY (1 NOTTE) Monterey e Santa Cruz sono graziosi paesini sulla costa che si visitano tranquillamente in un’oretta. Noi ci siamo fermati in uno per pranzo e nell’altro per cena perché offrono numerosi e favolosi ristorantini di pesce (e anche tante foche puzzone e bellissime sulle spiagge). La notte abbiamo dormito in un motel sulla costa, sperduto tra le dune di sabbia, con una passeggiata attraverso queste dune abbiamo raggiunto l’oceano, che spettacolo!!! SANTA BARBARA (1 NOTTE) Da Monterey fino a Santa Barbara abbiamo trascorso la giornata percorrendo la famosa Highway 1 lungo la costa. Il paesaggio è mozzafiato, la strada è un po’ a curve e lunghina ma è tutta a due corsie (larghe) e ci sono numerosissime piazzole di sosta (una ogni 100 mt circa). Ne vale assolutamente la pena! Secondo me invece si può anche evitare la 17 miles tra Monterey e Carmel, carina ma no mi ha entusiasmato più di tanto (parere ultrapersonale). Se mentre percorrete la Highway 1 siete stanchi un bel posto per una pausa è il bar-ristorante NEPHANTE: super panoramico. Ricordatevi inoltre di viaggiare sempre con il serbatoio oltre la metà perché spesso capita di non trovare aree di servizio per molti km.
La sera siamo arrivati a Santa Barbara, purtroppo c’era già buio perché ci siamo fermati a vedere il tramonto al Big Sur e abbiamo fatto un po’ tardi. A Santa Barbara sul lungo mare la sera non c’è molta vita, solo tutti gli alberghi, invece all’interno del paesino (sulla strada principale) abbiamo trovato un sacco di giovani e di locali aperti (meno male perché di solito le cucine nei ristoranti chiudono alle 22.00). SANTA MONICA (1 NOTTE) Santa Barbara e Santa Monica sono molto vicine (circa 1.30), lungo il tragitto ci siamo fermati alla famosa Malibù che ci ha però un po’ deluso perché è molto più piccola di come la immaginavamo.
La spiaggia di Santa Monica è invece enorme! Abbiamo affittato le biciclette e siamo andati tramite la pista ciclabile sul lungomare a Venice. In generale c’è pieno di gente balorda, molto divertente però, e sulla pista ciclabile c’è pieno di sportivi con lo skate, la bici o i roller, ci sono anche le altalene e un sacco di attrezzi sulla spiaggia. Dopo il fantastico pomeriggio in bici la sera abbiamo girolato per la Third Street, la strada principale di santa Monica. La serata era animata da numerosissimi musicisti ad ogni angolo, persino un ragazzo con un pianoforte a coda in mezzo alla strada. Noi abbiamo cenato poi in un sushi bar su due piani molto bello, dal soppalco si vedevano i cuochi cucinare e contemporaneamente anche lì c’era una band che proponeva musica live vagamente latina.
DEATH VALLEY (1 NOTTE) Da Santa Monica siamo partiti per la death valley in tarda mattinata in modo da arrivare nel deserto per l’ora del tramonto e dormire là. La scelta si è rivelata azzeccata infatti le luci del tramonto hanno reso l’atmosfera ancora più magica ed in più la temperatura alle 8 di sera era sopportabile (circa 30°). Abbiamo pernottato al Furnace Creek Inn, una favola. E’ praticamente un resort che sorge come un’oasi in mezzo al deserto, le camere sono arredate splendidamente e hanno la vista sul deserto. Per cena siamo andati invece a circa un miglio di distanza (in macchina però, perché intorno c’è il nulla) al furnace creek ranch dove ci sono 2 saloon carini. Da segnalare durante il tragitto tra Los Angeles e la Death Valley abbiamo visitato Calico ghost town dove era in corso un festival bluegrass, una specie di mix tra blues e country, molto divertente! LAS VEGAS (2 NOTTI) Dopo aver passato ancora la mattinata nello splendido resort partiamo per Las Vegas, e così dopo un paio di ore la vediamo spuntare in mezzo al deserto! Come avevo letto su mille articoli e racconti di viaggio la città è veramente assurda, una città del divertimento allo stato puro! Abbiamo girato tutti gli alberghi casinò divertendoci un mondo e la sera abbiamo soggiornato al New York New York dove si gira tra statua della libertà, locali irlandesi e grattacieli, c’è persino un roller coster (che ovviamente abbiamo sperimentato!).
Tra i vari alberghi esistono alcuni collegamenti, tra il New York e il Mandalay bay (in tema resort tropicale) c’è una monorotaia gratuita. Anche gli altri hotel della strip sono collegati da una monorotaia, a pagamento però (circa 9 $ il giornaliero) che fa diverse fermate a partire dal MGM fino allo Stratosphere dalla cui torre si gode di una vista sulla città sensazionale. In alternativa potete tranquillamente spostarvi in auto usufruendo dei parcheggi gratuiti (self parking) dei vari hotel.
Per i divertimenti serali l’hotel che mi è piaciuto di più è stato il Mandalay Bay perché è pieno di gente giovane ed è più informale rispetto agli altri. I locali sono aperti fino a tardi e con spettacoli musicali. La prima sera abbiamo ascoltato una cover rock band veramente in gamba che proponeva Gun’s and Roses, Red Hot e Pearl Jam (con grande partecipazione ed entusiasmo del pubblico tra l’altro), la seconda sera siamo andati a bere una birra alla House of Blues e qui abbiamo assistito ad una specie di karaoke live, con tanto di band che accompagnava gli improvvisati cantanti.
GRAND CANYON (2 NOTTI) Da Las Vegas al Grand Canyon ci vogliono circa 5 ore di viaggio ma è una strada panoramica molto bella, che si percorre volentieri. Guidare negli stati uniti è molto semplice, il cambio è automatico, le strade larghe e dritte (anche per arrivare al grand canyon che è a 2000 mt neanche un tornante, è stranissimo) e la segnaletica molto chiara.
Al Grand Canyon abbiamo alloggiato allo Yavapai lodge, è una sistemazione semplice ed economica e un po’distante dalla posizione centrale dove si trovano gli altri lodge, ma la posizione delle camerette al limitare dei boschi è secondo me impareggiabile. La mattina ci siamo alzati e fuori dalla finestra c’erano 2 cervi e un sacco di scoiattoli. Lo Yavapai lodge ha un self service tutto sommato non male ma se volete fare una cena particolare potete andare in uno dei ristoranti dei lodge con vista sul canyon. A noi è piaciuto molto il Bright Angel e dopo cena anche lì abbiamo trovato un piccolo saloon con un cantautore country che ci ha intrattenuto egregiamente con la sua chitarra acustica.
Nei due giorni passati al grand canyon abbiamo passeggiato parecchio godendo delle magnifiche vedute e visto che alcune strade erano ancora chiuse abbiamo fatto alcuni giri con delle navette gratuite a disposizione dei visitatori del parco.
LAKE POWELL (1 notte) Dal Grand Canyon ci siamo spostati sul lago Powell, anche qui il paesaggio è straordinario.
Nel pomeriggio abbiamo fatto una gita organizzata (non si può andare autonomamente) al famoso Antelope Canyon, i cunicoli illuminati dal sole sono veramente magici anche se siamo usciti un po’ insabbiati.
La notte abbiamo pernottato al lake powell resort, con camera vista lago, davvero molto romantico. La mattina volevamo fare colazione in terrazza ma in giro non si trova nulla per fare le spese, quindi ricordatevi nel caso dormiate sul lago powell di fare tutte le spese a Page (distano circa 15 minuti d’auto).
A Page vi segnalo anche un ristornate con saloon (con musica live): il DAM BAR AND GRILLE (www.Damplaza.Com) dove credo di aver mangiato la bistecca e il panozzo con hamburger più grandi che io abbia mai visto! MONUMENT VALLEY (1 NOTTE) Da Page alla Monument Valley la strada è emozionante, arrivati là abbiamo alloggiato al Gouldings Lodge, bellissimo, con piscina e vista sui monoliti rossastri. Abbiamo partecipato ad una gita, organizzata in hotel, e ci siamo addentrati in questo paesaggio spettacolare e abbiamo anche visitato una tipica abitazione indiana. La Signora indiana che ci ha accolto, visto che ero l’unica visitatrice con i capelli molto lunghi mi ha anche fatto la tipica acconciatura indiana e devo dire che è stata bravissima perché nonostante il vento che tirava da quelle parti non si è spostata di un millimetro! Girare per le riserve indiane è un’esperienza unica anche se desta un po’ di tristezza, penso però che visitare questi posti con la loro guida, comprare il loro pane fritto o i bellissimi gioiellini che confezionano nelle bancarelle ai lati della strada sia uno dei modi migliori per venire incontro a questo popolo dall’infelice passato che oramai vive praticamente di turismo e agricoltura.
SANTA FE (2 NOTTI) Dalla Monument Valley a Santa Fe ci siamo sparati un sacco di Km…Santa Fe è molto carina, curatissima in ogni particolare, con bei negozi e bella gente ma…Piccolissima! Sono contenta di aver visto questa cittadina ma a posteriori riconosco che vale la pena fermarsi se ci si passa (route 66) altrimenti forse non vale la pena fare tutta quella strada a meno che non si decida di fermarsi per un po’ ad esplorare i dintorni che devono essere molto belli.
Anche qui ho 2 locali da segnalare: COWGIRLS (www.Cowgirlsantafe.Com) per assaggiare l’autentico barbecue e tutte le sere musica dal vivo e EVANGELO’S vicino alla piazza in centro a Santa Fe, ottimo blues e ottimi margaritas! FLAGSTAFF (1 NOTTE) Questo paesino graziosissimo circondato dai boschi è pieno di splendidi localini con musica live, ed è molto noto per questo motivo in tutta l’Arizona!!!C’è solo l’imbarazzo della scelta ma meglio se soggiornate qui nel weekend, potreste trovare davvero spettacoli di ottimo livello presso il teatro locale! PHOENIX (1 NOTTE) La tappa in questa enorme città piena di palme e afosissima in mezzo al deserto è stata per noi d’obbligo in quanto è sede dell’azienda produttrice della fender (un tipo di chitarra), io per la verità sono riuscita anche ad apprezzare moltissimo la zona di Scottsdale, con alcuni bellissimi negozi…
SAN DIEGO (2 NOTTI) Ovunque abbiamo incontrato qualcuno durante questo viaggio negli stati uniti ci consigliava di andare a San Diego e più di un americano ci ha detto che è la città più bella d’america. Un po’ perplessi abbiamo percorso i circa 500 km tra Phoenix e San Diego tra deserti, dune di sabbia (e relative tempeste, sembrava la nebbia da noi), montagne di rocce e prati fino a che…San Diego si è aperta ai nostri occhi: le Hawai sulla terra ferma! E’ davvero una città straordinaria, noi abbiamo soggiornato proprio in un hotel sulla spiaggia (Blue Sea Lodge, molto bello)vicino a Mission Bay: intorno le casette dei surfisti, tutte di legni con siepi di fiori coloratissimi, in spiaggia surf, kite surf, biciclette, roller, famiglie, giovani, anziani e poi ristorantini e localini favolosi! Il centro di San Diego è altrettanto bello, Gaslamp quarter pieno di splendidi edifici e il Balboa Park è veramente magnifico. Insomma, mi sono convinta anche io che questa città ti conquista! LOS ANGELES (1 NOTTE) Ultimo giorno! Si parte per Los Angeles, è venerdì e in questo tratto di autostrada è la prima volta che troviamo traffico e coda. A Los Angeles ci siamo dedicati ad un giro ad Hollywood e a Beverly Hills. La sera abbiamo passato in rassegna un po’ di locali sul Sunset Boulevard, siamo anche finiti in un locale metal, e per locale metal intendo uno con veramente la gente conciata in costume con le catene e le borchie, le corna finta da diavolo e la faccia mezza bianca e mezza nera! C’era persino la famiglia metallara che festeggiava il compleanno con la torta! Eppure, anche in un posto così, non ci siamo mai sentiti fuori luogo, mai nessuno ci ha guardato storto ma ci hanno sempre accolto con cortesia, in questo locale metal ci hanno persino regalato l’ingresso perché eravamo curiosi! LOS ANGELES-FRANCOFORTE-VERONA, ultimo tappa verso casa… Un po’ di malinconia ci assale, dopo tutti questi grandi spazi, tutta questa musica, il piccolo sedile dell’aereo ci va proprio stretto… Non rimane che cercare di dormire un po’, sognando il prossimo viaggio!