Sorprendente Belgio

Un paese che snobbavamo ma che ci ha lasciati col fiato sospeso e ci è rimasto nel cuore.
Scritto da: cartours
sorprendente belgio
Partenza il: 11/08/2010
Ritorno il: 16/08/2010
Viaggiatori: 5
Spesa: 500 €
Ascolta i podcast
 
Primo Giorno

Partenza alle ore 09.05 dall’aeroporto di Trapani, principale base Ryanair in Sicilia, alla volta di Maastricht, meta del nostro volo, mentre la meta del nostro viaggio è il Belgio e, in particolare, le Fiandre dove non siamo mai stati ma delle quali abbiamo sentito ben parlare. Siamo in 5, oltre a me Carmelo ed a mia moglie Rita ci sono i nostri due bimbi Beatrice di 9 anni e Giuseppe di 4, completa il gruppo mia madre, anche lei Rita, tutti con quella espressione di chi parte per un viaggio in un posto di cui non sa nulla e che, in fondo crede una destinazione di serie B, ma come ci siamo ricreduti!

Arriviamo a Maastricht alle 12.20, piove a dirotto a dispetto della data, usciamo dall’aeroporto ed attraversiamo la strada per prendere il bus 59 della ditta Veolia che ci porta al costo di circa 15 euro per tutti alla stazione bus di parrallelveg 58, a pochi passi dal nostro autonoleggio Avis, dove ritiriamo la nostra auto, un’Opel Astra nuova fiammante, che ci condurrà in un’ora circa a Bruxelles, presso l’hotel Best Western Royale Centre, prenotato con booking ad un prezzo eccezionale. L’hotel si rivela un 4 stelle elegante e ben rifinito, pulitissime e curate le stanze e, cosa da non sottovalutare, centrale e dal personale affabile che ci fornisce di cartina e consigli su cosa vedere. Usciamo alla scoperta della capitale e ci infiliamo in una panineria affamatissimi, ci rifocilliamo e dopo pochi passi raggiungiamo la cattedrale gotica di San Michele, una specie di Notre Dame bianca, molto bella ed austera, dal cui sagrato si vedono grattacieli che danno la misura di questa città cosmopolita. Proseguendo sbuchiamo nella Grand Place, cuore della città, piazza splendida dagli edifici immensi, alle spalle della quale si trova l’Ilote Sacre, piena di ristoranti ognuno dei quali ha i buttadentro davanti le porte, dopo ci dirigiamo verso la Place Du Grand Sablon, dove troviamo una cioccolateria che ci consente di assaggiare le delizie belghe. Dopo la visita alla chiesa di Notre Dame du Sablon, ci rechiamo nuovamente verso la Grand Place dove cerchiamo un posto dove mangiare e ci lasciamo tentare dalle baguette fatte a vista di Subway, dopo le quali torniamo in albergo stanchi ma felici di aver scelto questa meta.

Secondo Giorno

Oggi, dopo l’abbondante colazione continentale del Best Western, dalla quale non manca nulla, ci portiamo all’Atomium, simbolo del Belgio, e dopo aver rinunciato alla salita a causa della lunga coda ci catapultiamo al parco mini Europe dove i bambini si divertono un sacco, a dispetto della leggera pioggerellina che ci tormenta durante la visita. Usciti dal parco decidiamo di pranzare al Village dove ci cibiamo di patatine fritte, in cui i Belgi sono maestri, accompagnandole con dei sanwiches con pollo e verdure. Il pomeriggio lo dedichiamo nuovamente alla Grand Place, che ci ha entusiasmati il giorno precedente, non senza fare un giro in auto per vedere la porta de Halle ed il quartiere europeo, transitando davanti al Palazzo Reale, fermandoci per cena in un locale che vende insalate e prodotti biologici, per depurarci un po’.

Terzo Giorno

Oggi, dopo colazione, si parte per Ghent come la chiamano i fiamminghi o Gand, come la chiamano i Valloni, le due anime rivali del Belgio, troviamo una città meravigliosa, cominciamo la visita dal castello di Gravensteen, detto anche castello dei conti, un meraviglioso castello fortezza che ci ha colpito molto, in special modo per la sala delle armi e quella delle torture. Usciti dal maniero ci dirigiamo verso il Markt e ci rendiamo conto che ciò che si dice di Gand non solo è vero ma addirittura riduttivo, dal ponte di San Michele vediamo le tre Torri di Gand, la Chiesa di san Nicola, il suo campanile e la chiesa di San Bavone.

Comincia a piovere e ci rifugiamo sulla sponda del Lys, dove prendiamo un battello coperto che ci fa girare la città via fiume, con una brava guida che alterna le informazioni in fiammingo a quelle in inglese per noi poveri italiani, sbarcati in coincidenza al miglioramento atmosferico andiamo a visitare le chiese di San Nicola e San Bavone e poi ci precipitiamo a pranzare con una deliziosa pizza belga accompagnata da coca cola per i piccoli e le donne e da una deliziosa Kreek, birra alla ciliegia, per me.

Dopo pranzo un’ultima passeggiata e partiamo alla volta di Brugge, la Venezia belga, anch’essa tra i canali. L’hotel che abbiamo scelto è l’Etap hotel Bruges Centrum, vicino alla stazione, ottimo essential hotel ma difficile da trovare se non sai dove cercarlo, bisogna infatti parcheggiare l’auto al parcheggio a pagamento, salire al piano superiore e lì si trovano le scale e l’ascensore che portano al piano della strada dove ha sede l’hotel.

Il bello di tutto ciò è che al prezzo di 2,50 euro si parcheggia per 24 ore e si viaggia gratis sul bus da e per il centro per tutto il gruppo. Sistemate le valigie prendiamo il bus e ci rechiamo nel Markt Place, la piazza principale e ci perdiamo in una meravigliosa e romantica passeggiata tra ponti, canali ed edifici medievali, la città è zeppa di turisti ed i locali traboccano di gente, ma noi italiani troviamo posto perché tutti cenano alle 18, per cui alle 21,30 quando fa buio, i tavoli sono vuoti e ceniamo in un fast food scelto dai bambini proprio sulla piazza.

Torniamo in albergo verso mezzanotte, trasognanti, stanchi ma sempre più felici.

Quarto Giorno

La giornata inizia con una colazione fai da te con tutto il necessario comprato al supermarket vicino l’hotel, poi di nuovo a perdersi tra le mille stradine con ponti e canali di Brugge dove, tra l’altro, troviamo un bellissimo mercatino di antiquari che non manchiamo di percorrere per intero, trovando tante piccole sorpresine da comprare.

A pranzo troviamo un ristorante che prepara panini imbottiti e pizza e, sempre a richiesta dei bambini, decidiamo di fermarci lì, incoraggiati anche dal menu in italiano. Il pomeriggio lo dedichiamo ad un incontro che non potevamo e non volevamo perderci: il mare del Nord. Ci spingiamo verso Ostenda, principale centro turistico della costa Belga, con tanto di lungomare e Casinò, trascorriamo il tardo pomeriggio a passeggiare sul lungomare, l’intenzione è quella di cenare con del pesce fresco appena cucinato, in vendita nei chioschi vicino al porto turistico ma quando torniamo lì sono già tutti chiusi e ci tocca quindi fermarci in un ristorantino ben più caro ma per quei sapori ne vale la pena, non prima di aver fatto, al tramonto, un giro in calesse per la cittadina. Rientriamo quindi in hotel e vorremmo rituffarci a Brugge ma i bambini si addormentano ed anche noi optiamo per la buona condotta.

Quinto Giorno

Sveglia presto e rapida colazione per poter percorrere in tranquillità i circa 100 km che ci separano da Anversa e dalla cattedrale di Notre Dame dove partecipiamo alla santa messa, è ferragosto ma anche domenica, finita la messa, dopo un attenta visita della cattedrale, non avendo molto tempo per andare in giro optiamo per un tour in trenino gommato che ci porta nei monumenti principali della città, anche se non capiamo molto di quanto dice la guida che parla solo in fiammingo, rimaniamo incantati dalla capitale dei diamanti, tanto che a fine giro quasi non vogliamo scendere dal treno, poi, dopo un pranzo veloce ci rimettiamo in auto e raggiungiamo il nostro ultimo hotel, il Tulip Inn Maastricht airport hotel, praticamente dentro la pista dell’aeroporto dove l’indomani abbiamo il volo. Deposti i bagagli, andiamo a fare un giro in auto della città, vediamo sotto la pioggia la cattedrale di San Servaas, il Markt e la chiesa di Nostra Signora, sulla sponda della Mosa, poi, intristiti dalla fine del viaggio e dal tempo cupo, ci rifugiamo in un locale, con vista sulla Mosa dove, tra una cioccolata ed una birra aspettiamo la sera.

Decidiamo di lasciare l’auto oggi per non perder tempo domani e quindi, sempre col solito bus Veolia andiamo in hotel e decidiamo di cenare nel ristorante che con ampie vetrate mostra la torre di controllo e la pista, ci servono un ottimo filetto di salmone e anneghiamo nell’ultima birra le emozioni di questo viaggio, domani si parte alle 10,00 dopo la solita abbondante colazione che ci da la forza di lasciare queste terre che tanto ci hanno affascinato.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche