Solo andalusia

Siamo partiti in due da Bologna. Abbiamo speso circa 2400 € (in due). Avevamo prenotato tutti gli alberghi su internet, e direi che abbiamo fatto bene, visto il notevole numero di turisti presenti. Abbiamo scelto alberghi di buon livello, quando possibile case con un certo fascino. Abbiamo escluso i “parador” perché troppo costosi durante...
Scritto da: elisascala
solo andalusia
Partenza il: 23/03/2005
Ritorno il: 03/04/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Siamo partiti in due da Bologna. Abbiamo speso circa 2400 € (in due). Avevamo prenotato tutti gli alberghi su internet, e direi che abbiamo fatto bene, visto il notevole numero di turisti presenti. Abbiamo scelto alberghi di buon livello, quando possibile case con un certo fascino. Abbiamo escluso i “parador” perché troppo costosi durante la semana santa. Possono invece convenire nel carnet di 5 giorni, in quanto il prezzo a camera è di 78 € (più tasse). Alcuni parador hanno una posizione davvero notevole, anche se non hanno quell’atmosfera più “intima” che invece c’è in alcune case-hotel più piccole.

Partenza il 23 marzo, mercoledì. Volo delle 13.15 da Bologna, prenotato via Internet sul sito della Iberia. Bisogna starci un po’ dietro perché i voli si riempiono in fretta, ma i prezzi sono abbastanza buoni (500 € per due, partenza da Bologna. Ho prenotato circa 40 giorni prima della partenza, ed era alta stagione). Con altre compagnie si spende meno ma bisogna partire da altre città, e non avevamo tempo di spostarci. Sul volo non ti danno niente né da mangiare né da bere. Sosta a Madrid, poi Madrid-Sevilla. Arrivo 17.10. Ritiro macchina prenotata con Europcar dall’Italia, pre-pagata (totale 248 € comprensivo della tassa per l’abbattimento della franchigia, per stare sul sicuro…Anche la Crown locale non sembrava male, ma non ci siamo fidati del tutto. Con le grosse compagnie non si hanno mai problemi) e partenza per Carmona sulla E05, visto che a Siviglia era impossibile trovare posto per via delle Semana santa. A Carmona dormiamo all’Hospederia Marquè de las Torres, un ostello dietro alla cattedrale che ha anche camere doppie. La nostra era in una casina indipendente affacciata sulla piscina, con il bagno privato ma…Al piano di sotto!!! La camera è piccola ma il prezzo, comprensivo della colazione, è eccezionale: 56.71 €!!!! Il tempo è brutto e non è affatto caldo. Peccato! Ceniamo a base di tapas, buonissimi i salumi, al Bar Mingalario (16.50 €).

Il 24 marzo giovedì mattina giriamo un po’ per Carmona, visitiamo la torre (2 € a testa) e il centro. Carina (*). Visitiamo anche la necropoli romana, pessimamente segnalata, ma graziosa (*). Ci lanciamo quindi verso Cordoba dove arriviamo per ora di pranzo (che ormai è quello locale, cioè sempre più tardi…Addirittura verso la fine della vacanza mangeremo alle 15!). Prendiamo possesso del nostro 4 stelle (il Macia Alfaros, prenotato su Internet al www.Hotelspagna.Com a 125 € con prima colazione. Sono i giorni di altissima stagione e io avevo scritto a tutti gli alberghi e pensioni di cui avevo l’email, senza trovare un posto. Questa è una buona mediazione, anche se un po’ cara. Le camere sono enormi e silenziose, cosa apprezzabile in questo periodo. L’Hostal Osio, poi, girando, sembra carino e sicuramente più economico). L’hotel non è proprio vicino alla Mezquita ma è comunque a 15 minuti a piedi. Mettiamo la macchina in hotel per 11 € al giorno. Pranzo in un bar vicino alla Mezquita, la Taverna Los Palcos, caro e con porzioni modeste (23.86 €, il massimo speso per tapas nella vacanza!). Visitiamo la Mezquita (8 € a testa) (***) e la sera siamo catturati dalle prime processioni che vediamo nella carrera official (***). Andiamo a mangiare nella Plaza della Corredera, al Solano, a fianco al Paloma che era nella guida. Buona cena per 15 €.

Il 25 marzo è venerdì santo, Cordoba è pienissima di gente. Molti posti sono chiusi, fra cui la Medina Azahara che volevamo vedere oggi. Giriamo per il quartiere della Juderia, carinissimo. C’è un bel sole. Prendiamo la macchina e sfidiamo le strade di Cordoba per uscire e andare a Zuheros. In realtà ci fermiamo prima, a Montilla, perché temiamo di stare bloccati dalle processioni. La strada è molto gradevole, piena di olivi. A Montilla mangiamo benissimo al Don Quijote, in centro, degli enormi spiedoni di carne e pesce, per 17 €. Vediamo la prima processione sul ponte romano, poi risaliamo Calle Blanco Belmonte e ne incontriamo ben altre 3, bellissime (***), andiamo a cena nella Plaza San Miguel di fianco alla taberna San Miguel, consigliata, al Dehesa Santa Maria, nella stessa piazza. E’ la seconda volta che vogliamo andare in un locale ma ci sediamo in quello di fianco, in effetti non si riconoscono perché i tavolini sembrano tutti uguali. Bisogna guardare i menu sui tavoli e leggere il nome. Va bene lo stesso, spendiamo poco (10 €) per qualche tapas e da bere. L’ultima processione passa proprio sotto il nostro albergo alle 10.45!!! 26 marzo, sabato, partiamo presto per visitare la Medina Azahara, poco fuori Cordoba. Alle 10 siamo già lì, ma piove, e la visita (gratuita) è un po’ deludente, nonostante il sito sia bello (**). Partiamo verso Ubeda, dove ho prenotato al Maria de Molina, in pieno centro, una bella casa del XVIII secolo, per 95 €. La cittadina è molto bella (***), anche se il tempo è capriccioso. Arriviamo anche alla vicina Baeza (**). La sera andiamo al ristorante dell’hotel El Marques dove, al piano di sotto, c’è uno spettacolo di flamenco. Per soli 18 € a testa vediamo un bello spettacolo e ci danno anche da mangiare qualche tapas (le solite: formaggio, prosciutto, olive) e da bere! Davvero bello lo spettacolo, e con poca gente! 27 marzo, domenica. Colazione di fianco all’hotel (3.40 €, meglio dei 14 € dell’hotel!) Ci sarebbe l’ultima processione ma decidiamo di partire per Granata, dove abbiamo prenotato all’hotel Guadalupe che si trova di fianco al parcheggio dell’Alhambra (80 €). Seguendo per Alhambra nella circonvallazione si trova subito. Scarichiamo e andiamo a vedere la situazione dei biglietti, che non siamo riusciti a prenotare dall’Italia e che invece bisognava fare (ma mesi prima…) Ci mettiamo in fila alle 12.30, mangiamo un panino e entriamo per la visita, 10 € a testa. I palazzi (***) li vediamo alle 18 come da orario sul biglietto. La sera c’è un bus che porta giù in città, ma l’ultimo è alle 11. Finiamo in plaza Bib Ramala a mangiare in un posto caro con porzioni modeste, il ristorante Centro Cafè, spendendo 34 € per soli due secondi.

28 marzo, lunedì. Passeggiata sull’Albaicin, caratteristico quartiere di fronte all’Alhambra, con belle vedute. Si parte dalla Plaza Nueva e si va lungo la Carrera del Darro, dove vediamo un bell’albergo, la Casa del Capitel Nararì, che sembra molto carina e in una bella posizione. Vediamo anche la cattedrale, bella (**). A pranzo torniamo a Bib Rambla ma andiamo al cafè Bib Rambla, dove spendiamo 19.10 per varie tapas gustose. Quando riapre visitiamo la Capilla Real (**). Giro. Sera: Bodenega Castaneda 29 marzo, martedì: partenza per Ronda, dove arriviamo all’hotel San Gabriel (85 + tasse) alle 12. L’hotel è davvero bello, nella città vecchia vicino al ponte. C’è un gran bel sole. Vista e varie foto al ponte (**) e visita dell’arena (***), bellissima col sole e i contrasti di colori. Pranzo con due menu a Las Brides nella città nuova. Ancora a spasso per la cittadina. Visita anche al museo del bandolero, interessante. Sera al Relax cafè, solite tapas.

30 marzo, mercoledì. Colazione in centro da Daver (2 paste e due cappuccini per 3.90). Spiace un po’ non fare colazione in hotel ma per chi no0n mangia molto le colazioni sono davvero costose in albergo (14 € in due!). Poiché le due cittadine sono in realtà abbastanza vicine (Ronda e Arcos, la nostra prossima tappa), decidiamo di fare un percorso naturalistico e con piccole soste nelle cittadine dei pueblos blancos. Partenza per Setenil, molto curiosa per le sue case trogloditiche, poi puntiamo su Zahara de la Sierra, con una strada mozzafiato, e Grazalema, dove mangiamo al bar la Posadilla, bene per 13.20. Bellissima giornata di sole e caldo. Il panorama è bellissimo. Arriviamo ad Arcos alle 16.30, alla Casa Grande (88 + tasse) dove c’è una bellissima vista sullo strapiombo. Abbiamo la suite, forse un po’ sprecata dato che in albergo ci stiamo davvero poco, ma quando ho prenotato avevano solo quella e l’hotel, di quelli di charme, era invitante. Arcos è carina, un pueblo blanco. Carina la cattedrale ma soprattutto la posizione della cittadina. C’è un bel sole ed è caldo. Cena ottima a “El Convento” per 52.09 €, il primo vero ristorante della vacanza.

31 marzo, giovedì. Partenza e arrivo a Cadice, dove ci sono 34 gradi ma molto vento. Lasciamo la macchina nel parcheggio di fronte al Puerto comercial, a pagamento. Abbiamo su i bagagli ma non si vedono, dappertutto ci sono avvisi di non lasciare nulla in vista, e quindi facciamo sempre così. In effetti non ci sono mai stati problemi, per fortuna! Passeggiata sul lungo mare, da dove si hanno belle vedute sulle due fortezze (che però non si visitano); pranzo ottimo nella freiduria Las Flores (gamberoni, paella e pulpo alla gallega) per 27 €. Forse la cosa migliore di Cadice… Arriviamo a Sevilla dopo una autostrada (a pagamento) ventosissima. Vorremmo passare dall’albergo per lasciare i bagagli ma le strade e i sensi unici ci persuadono a riportare la macchina nella stazione San Justa, riconsegnarla alla Europcar e poi prendere un taxi. Con un taxi (6 €) arriviamo all’hotel Amadeus, davvero caratteristico, anche questo prenotato su Internet. Tutti gli hotel li avevamo prenotati, e abbiamo fatto bene perché era sempre tutto pieno, almeno le soluzioni che a noi piacevano di più. Giro per il nostro quartiere, il Barrio Santa Cruz, delizioso, e vista della cattedrale di sera, splendida. Cena alla San Teresas vicino all’hotel. Solite tapas.

1 aprile, venerdì. Alle 10 siamo nella cattedrale, che però apre alle 11 ai turisti. C’è una messa e fanno entrare, quindi è comunque suggestiva, ma molte sale sono chiuse e anche la Giralda. Alle 11 ci cacciano fuori per farci rientrare poco dopo aver pagato il relativo biglietto (7 € a testa). La cattedrale è bella (***) e anche la Giralda e la sua vista dall’alto (**). Scendiamo poi nel quartiere dell’Arenal e andiamo a visitare la Real Maestranza, cioè l’arena (**). Riusciamo a fare l’ultima visita perché alle 15 chiude per lo spettacolo del pomeriggio, una vera corrida (che però non vogliamo vedere!). Pranzo alla Casa Pepe Hillo, dove le tapas sono enormi. Le servono solo però all’interno, al banco o sui tavolini con sgabelli. Altra passeggiata e visita della Casa de Pilatos, molto bella (**). Facciamo anche la visita del piano superiore (8 € in tutto). In hotel per prepararci per lo spettacolo di flamenco alla Casa della Memoria, molto più economico del Los Gallos (12 contro 27 €!!!). Spuntino e spettacolo, carino nel patio suggestivo. Cenetta con tapas nel Barrio al Bar Campanario per 9 €, niente di speciale, locale moderno.

2 aprile, sabato: tempaccio!!! Alle 9.30 siamo già di fronte all’Alcazar (***), con un po’ di pioggia ogni tanto, ma con ancora poca gente. Con calma ci mettiamo quasi due ore per la visita, ma nei giardini stiamo poco per via del brutto tempo. Giro per il centro della città pedonale, dove i sivigliani si stanno preparando per la Feria acquistando bellissimi vestiti tradizionali stile flamenco. Andiamo pure ai grandi magazzini La Corte Ingles ma non compriamo nulla. Verso le 16.30 prendiamo un autobus (il C3) che fa un gran giro anche nel quartiere di Triana e poi arriva alla chiesa della Macarena. Il giro è carino, nel frattempo c’è anche il sole ed è di nuovo caldo! Nella chiesa c’è la statua famosa della Madonna della processione più famosa, ed in effetti la Madonna è bellissima, ma c’è un matrimonio e noi non possiamo fare foto. Torniamo con un altro autobus, distrutti. Cena ancora da Pepe Hillo (29 €) non così interessante come a pranzo. Ultimo sguardo verso la Cattedrale e la Giralda, e siamo a letto per prepararci ad una alzataccia (le 5.20!!!!). Aereo alle 7.30, sosta a Madrid, e a Bologna alle 11.35.

Bellissima Andalusia!!!!



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