Solito & insolito Perù

Classico itinerario... con qualcosa in più
Scritto da: lysarxx
solito & insolito perù
Partenza il: 11/06/2016
Ritorno il: 26/06/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 4000 €
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Periodo di viaggio: dal 13 giugno al 25 giugno.

Persone: 4.

Spesa per persona: € 3.500,00 (compreso voli a/r, assicurazione, trasferimenti in Bus, hotel pernottamento e prima colazione, volo sulle linee di Nazca, escursioni varie, musei, trekking alle Rainbow Mountain, biglietto del treno a/r per Machu Picchu, ingresso a Machu Picchu e Wayna Picchu, pranzi, cene e souvenir vari).

Il nostro viaggio in Perù viene immaginato e organizzato leggendo i numerosi diari pubblicati. Quindi come suggerito dai tanti viaggiatori ci rivolgiamo a Angelo e Yolanda che tempestivamente forniscono un itinerario dettagliato ma che può essere modificato. Alla fine dopo tanto pensare decidiamo per il tour classico con una piccola modifica. Vogliamo fare un trekking alle Montagne Colorate. Inizia così la ricerca di qualsiasi informazione utile che ci possa servire per realizzare in nostro progetto. Grazie al loro suggerimento riusciamo a trovare un’agenzia di Cusco che organizza escursioni di un giorno e così la contattiamo. L’agenzia “Andes Path Perù” in risposta alle nostre numerose domande, visto che non abbiamo più 20 anni, ci riassicura sulla fattibilità del trekking e ci convince a prenotare. Tralascio il racconto della prima settimana da Lima a Puno (escursione alle Isole Ballestas, volo sulle Linee di Nazca, pomeriggio sulla dune buggy all’oasi di Hacachina, visita alla bellissima città di Arequipa, Monastero di Santa Catalina e Mummia di Yuanita, escursione al canyon del Colca e infine giornata sul lago Titicaca e Isola di Taquile) e inizio il diario di viaggio dal nostro arrivo a Cusco. Faccio una piccola premessa: personalmente ho sottovalutato il problema dell’altitudine e ho passato i tre giorni, dal Colca a Puno, con forti mal di testa, nausea, vomito ecc… sono stata veramente male e niente è servito né le foglie di coca, né le caramelle, né le soroche pills ….. Poi piano piano sono riuscita a regolare la respirazione e arrivata a Cusco i miei malanni sono guariti!

20/6

Arriviamo a Cusco al mattino presto (4,30 circa) con un bus notturno da Puno. Abbiamo scelto di non fare il tour proposto per poter recuperare un giorno. Prendiamo un taxi e andiamo direttamente in hotel (Hotel Tandapata quartiere San Blas, moderno, nuovissimo, pulito con stanze e bagni spaziosi). Dopo aver riposato e fatto un’ottima colazione scendiamo verso la piazza principale di Cusco. Con nostra sorpresa in città ci sono centinaia di persone vestite con i classici costumi locali ma non riuscendo a capire, l’Itmi Raymi non è il 24 giugno?, chiediamo in giro e scopriamo che la giornata è dedicata alle tante scuole ed università della regione con varie sfilate in costume… Uno spettacolo bellissimo, allegro, chiassoso e molto colorato! Girovaghiamo per la città seguendo uno dei tanti itinerari proposti dalla Lonely Planet. A pranzo ci fermiamo in un locale vicino alla piazza e gustiamo dei buonissimi spiedini di pollo. Ma purtroppo complice ancora un leggero malessere e l’abbuffata del pranzo inizio nuovamente a star male e così decidiamo di rientrare in hotel per un riposino. Usciamo verso sera per andare a comprare il boleto turistico, che ci servirà per la nostra visita alla valle sagrada e per ritirare il nostro itinerario per l’escursione alla Rainbow Mountain già pagata. Una volta arrivata all’agenzia la signora Tania, messa al corrente del mio problema, mi suggerisce una dieta per facilitare la mia respirazione (mattino mate de coca, pranzo zuppa di Quinoa, pomeriggio mate de muna e sera ancora zuppa di Quinoa e bere tantissimo!) e modifica l’itinerario prenotandoci 4 cavalli. A questo punto rientriamo a passo lento in hotel e dopo una cena a base di zuppa andiamo direttamente a dormire.

21/6

Contattiamo tramite l’hotel un taxi che ci porterà alla stazione di Ollatayambo, facendoci fare il giro della valle sagrada. Il Taxista arriva puntuale e come prima tappa ci porta alle rovine Inca di Pisac. Il sito è in cima ad una collina all’entrata della valle. Sul fianco della collina si trovano le terrazze costruite dagli Incas che vengono ancora oggi utilizzate. Si pensa che il sito avesse un triplice obbiettivo grazie alle strutture militari, religiose ed agricole e che difendesse l’entrata meridionale della Valle sacra. Il sito archeologico è molto ben tenuto e la visita non dura più di un’ora (senza guida). Dopo di che è la volta di Moray. Il sito Inca contiene dei terrazzamenti concentrici. Alcuni pensano che fosse un laboratorio per l’adattamento delle diverse specie agricole coltivate a differenti quote di altitudine, altri invece ipotizzano fosse un sito Inca per cerimonie. Questo sito è molto ben tenuto anche se per arrivare bisogna percorrere una strada a tratti sterrata ed essendo la stagione secca la polvere è veramente fastidiosa. Alla fine arriviamo alle saline di Maras. Il sito di Maras risale al periodo Inca ed è composto da moltissime pozze che vengono tutt’ora utilizzate per l’estrazione del sale. Il sale si deposita nelle vasche che vengono riempite con le acque ricche di minerali che sgorgano dalla montagna. La visita si svolge all’interno delle saline ed è molto suggestiva perché si cammina proprio tra le bianche pozze che riflettono il sole. Finita la visita ripartiamo per Ollatayambo dove arriviamo ½ ora prima della partenza del treno che ci porterà ad Agua Calientes (i biglietti del treno Vistadome e l’ingresso a Machu Picchu e Wayna Picchu sono stati comprati direttamente da Angelo e Yolanda e consegnati a Lima con tutto il resto).

Il viaggio si svolge in completo relax con tanto di spuntino e mate de coca caldo e dopo circa un paio di ore arriviamo a destinazione. Una volta scesi dal treno ci dirigiamo direttamente in hotel (La Pequena Casita, hotel datato ma molto pulito in posizione strategica o davanti alla biglietteria dei bus per Machu Picchu e alla partenza degli stessi). Una volta sistemati andiamo in giro fino all’ora di cena dopo di ché subito a dormire perché l’indomani ci aspetta un’alzataccia.

22/6

Ci alziamo alle 4,30 del mattino e ci mettiamo in fila (già a quest’ora la fila è lunghissima …) per prendere il pulmino che ci porterà direttamente a Machu Picchu (il biglietto del bus lo abbiamo comprato la sera prima alla biglietteria di fronte al nostro hotel). Riusciamo a prendere uno dei primi pulmini in partenza e dopo circa 20 minuti siamo all’ingresso del sito. Entriamo e andiamo direttamente all’ingresso di Wayna Picchu (il percorso è a numero chiuso e possono entrare soltanto 200 persone al primo turno delle 7 e 200 persone al secondo turno delle 10) dove noi abbiamo la prenotazione del primo turno delle 7. All’entrata ci fanno firmare un registro di ingresso con le generalità, numero di passaporto, età, ecc…. e siamo pronti per iniziare il nostro trekking, una ascesa di circa due ore e ½ molto ripida e pericolosa che ci porterà in cima alla montagna di Whyna Picchu. Arriviamo stremati (non siamo giovanissimi e nemmeno particolarmente allenati) e aspettiamo che la nebbia salga e ci sveli una delle sette meraviglie del mondo. Nell’attesa facciamo uno spuntino (fornito dall’hotel) anche se non si potrebbe! E finalmente dopo un po’ la città si scopre in tutta la sua bellezza. E’ meravigliosa e misteriosa ancora un po’ avvolta dalla nebbia. Facciamo centinaia di foto e poi ci incamminiamo verso la discesa che è ancora più pericolosa. Firmiamo il registro all’uscita e poi ci dedichiamo alla visita vera e propria di Machu Picchu. Stanchi e accaldati rientriamo a Agua Calientes dove aspettiamo il treno. Arriviamo a Cuzco verso le 21 e andiamo direttamente a dormire perché il giorno dopo ci aspetta una ulteriore alzataccia!

23/6

Ore 3,30. Assonnati e infreddoliti scendiamo in piazzetta San Blas ad aspettare la guida che ci porterà alle Montagne Colorate. Puntuale arriva e partiamo direzione campo base. Dopo circa 3 ore di viaggio ci fermiamo per dei lavori in corso e ci comunicano che la strada riaprirà soltanto nel tardo pomeriggio. Ma la creatività dei peruviani non ha limiti e in ½ ora la nostra guida riesce a trovarci un passaggio di fortuna con un motore accessoriato di cassone aperto con il quale percorriamo il tratto di strada chiuso. Una vera e propria avventura! Una volta bypassato il problema arriviamo alla fine del blocco stradale e li ci aspetta una macchina privata con la quale percorriamo l’ultimo tratto di strada. Con qualche difficoltà siamo finalmente al campo base. Li ad aspettarci ci sono la nostra guida, l’autista, il cuoco e l’aiutante che in pochi minuti organizzano una colazione completa di tutto (addirittura le omelette!). Rifocillati e pieni di energia ma rallentatati dall’altitudine (siamo a 4600 mt) aspettiamo le nostre guide Quechua che con i cavalli ci accompagneranno durante il nostro trekking. Iniziamo lentamente questo percorso fantastico, il paesaggio è ancora incontaminato e l’uomo non ha ancora costruito, non c’è l’elettricità, segnale del cellulare, acqua corrente. Il silenzio è assordante nonostante i tanti escursionisti che quel giorno stanno risalendo la montagna e ci gustiamo veramente questa passeggiata anche se la fatica è tanta. Dopo circa 3 ore arriviamo alla vetta ma gli ultimi 500 metri li dobbiamo fare a piedi e non è per niente facile a 5100 metri camminare in salita per ½ km, ma grazie alla costanza della nostra guida, che non ci ha mollato un secondo, riusciamo ad arrivare in cima. Davanti a noi si presenta con tutti i suoi colori la montagna. Il cielo è di un azzurro accecante e mette in risalto le sue striature (Il colore è dato dai vari metalli che la compongono). Per riuscire ad inquadrare tutta la montagna dobbiamo fare un ulteriore piccolo sforzo altri 100 metri. Riusciamo a fare una marea di foto e dopo aver riposato ci incamminiamo verso il campo base stavolta a piedi per un bel pezzo di strada… ma dalle nostre parti si dice che in discesa vanno anche le “ruzzole” e quindi con molta meno difficoltà e ancora circondati dal magnifico paesaggio riusciamo a rientrare al campo base a metà pomeriggio. Ad aspettarci una bella cena a base di zuppa di Quinoa calda e poi risaliamo sul van e ci dirigiamo verso Cusco. Abbiamo pagato molto questa escursione, a Cusco ci sono agenzie che con meno della metà spesa da noi, propongono escursioni simili. Ma la differenza e la fattibilità l’hanno fatta i cavalli. Senza un cavallo a testa noi non saremmo riusciti ad arrivare in cima. I gruppi numerosi organizzati a poco prezzo dalle altre agenzie non sono stati seguiti come noi e durante il percorso abbiamo dato una mano a diversi ragazzi che avevano difficoltà. Quindi per un trekking così impegnativo forse è meglio spendere un po’ di più ma essere sicuri e seguiti con professionalità oppure essere veramente allenati sia per la parte fisica ma soprattutto per l’altitudine.

24/06 – Cusco. Inti Raymi

Ancora stravolti dal giorno prima ci alziamo con calma e ci avviamo lentamente in piazza per seguire la rappresentazione dell’Itmi Raymi. La piazza straripa di persone soprattutto locali ma anche tantissimi turisti attirati dalla settimana di festeggiamenti. Questa festa non è altro che la festa del sole, una rappresentazione Inca in onore di Inti (dio del sole) e rappresentava l’inizio dell’anno. Dopo la sfilata in piazza di tutti i guerrieri, nobili Inca, contadini ecc. la festa si sposta a Sacsayhumanàn dove terminerà con una serie di rappresentazioni. Noi troppo stanchi non avendo la forza di arrivare fino a Sacsayhumanan rimaniamo in città improvvisamente svuotata e molto più vivibile e ci spostiamo fino al mercato di San Pedro. Passiamo la giornata bighellonando per Cusco, facendo molti acquisti e alla fine ci spostiamo in Piazzetta San Blas per la cena.

25/06 – Lima

Il nostro viaggio finisce oggi. Prendiamo al mattino il volo interno Cusco-Lima e attendiamo in aereoporto il volo Iberia che ci riporterà in Italia.

Cosa dire di questo viaggio; sicuramente soprattutto nella seconda parte molto impegnativo fisicamente, l’altitudine, come ho già detto, non è cosa da sottovalutare, prendetevi i vostri tempi e non forzate. Comunque sia ogni hotel ha a disposizione l’ossigeno per ogni eventualità e nella hall c’è sempre il mate de coca caldo. I peruviani sono persone sorridenti e molto disponibili. Cercate di lasciarvi un giorno per girovagare per Cusco. Dietro ogni vicolo c’è sempre una sorpresa e i negozi di artigianato locale molto belli e ben forniti. Contrattate quanto basta.

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Cusco

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Valle Sagrada

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Paracas

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Isole Ballestas

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Monastero di Santa Catalina

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Arequipa

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Cimitero di Chauchilla

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Trekking Rainbow Mountain

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Trekking Rainbow Mountain

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Trekking Rainbow Mountain

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Lago Titicaca

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Cusco

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Machu Picchu

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Colca Canyon

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Isola di Taquile

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Lago Titicaca



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