Sogno Kenya e incubo Istanbul

Mare da sogno, safari e quattro giorni in Turchia bloccati per la neve
Scritto da: massimacii
sogno kenya e incubo istanbul
Partenza il: 30/12/2016
Ritorno il: 12/01/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Ieri sera ci sono finalmente arrivate a casa le valigie tramite corriere, da Fiumicino, dopo una settimana dal nostro rientro allucinante da Istanbul. Finalmente possiamo ripensare con piacere alla bellissima settimana in Kenya. Ma partiamo con ordine: voli Turkish Airlines da Roma x Mombasa con scalo a Istanbul; andata il 30/12/2016 alle 11e50 con arrivo a Mombasa il 31/12/2016 alle 3e20 di notte e ritorno con partenza prevista da Mombasa il 7/1/2017 alle 4e20 di cui xò parlerò in seguito a lungo. Aerei nuovi e bellissimi, ampia scelta di film anche in italiano e servizio a bordo impeccabile: i nostri 2 voli passano velocemente e siamo già a Mombasa. Avevamo già organizzato i trasferimenti x Malindi e tutti gli impegni/escursioni/safari della settimana con un ragazzo di Malindi, consigliatissimo da amici, di nome Nicolas che potete trovare anche su TripAdvisor col nome Safari Kenya Plus: preciso, puntuale, simpatico e soprattutto onesto!

VENERDì 31 DICEMBRE

L’autista ci aspetta con un cartello col nostro nome, viaggiamo di notte col fresco e verso le 6 e 30 in poco meno di 3 ore siamo a Malindi al Mariposa, struttura gestita da un italiano con appartamenti privati e camere in affitto, bella piscina e posizione rilassante sulla spiaggia. Nicolas ci accoglie, è un ragazzo di 43 con una bella famiglia che conosceremo in seguito, ci regala una sim kenyota e ci ricarica di 100 scellini che basteranno x telefonare x tutta la settimana e tenerci in contatto; parla benissimo italiano, è sveglio, è un gran lavoratore e ti risolve qualsiasi problema, rimaniamo che alle 16e00 ci passa a prendere x la prima “escursione”, la visita della città di Malindi. Il monolocale è molto grande, ventilato e con fornello x cucinare, nella struttura c’è anche un ristorante di nome Blanco che utilizziamo per pranzo non prima, però, di un paio d’ore di riposo; pranziamo con 2 piatti a base di pesce x poco meno di 20€ e ci mettiamo in piscina: 33 gradi, sole fortissimo e una leggera brezza, l’alta marea sulla spiaggia, non bellissima, di Malindi sta tornando pian piano, noi ci prendiamo il primo sole africano.

Alle 16e00 puntuale arriva la nostra guida, aggancia due ragazzi con lo scooter che stazionano fissi di fronte al Mariposa ed inizia il giro, prima tappa La Fabbrica del Legno, e cominciamo a vedere un’immagine più realistica della situazione in Kenya, mi pare anche brutto fare le foto a queste persone che lavorano in condizioni assurde, sembra quasi di mancargli di rispetto ed infatti ci mandano sguardi poco amichevoli, proseguiamo con le foto ad alcuni Baobab passando per villaggi con capanne fatte con legna e fango, con pecore, mucche e galline che scorrazzano liberamente. Scendiamo nella piazza dove partono i matatu x Mombasa ed entriamo prima nel mercato turistico e poi in quello musulmano, compriamo del thè, c’è della bellissima frutta ma la nostra guida ce la sconsiglia; ci racconta usi e costumi, distinzioni tra i kenyoti musulmani e cristiani e noi incuriositi gli facciamo mille domande. Passiamo a Lamu Road via molto più occidentale fatta di ristoranti e negozi ad hoc x italiani e facciamo la spesa al Nakumatt x colazioni e cene in appartamento:i prezzi sono di poco inferiori ai nostri, facciamo una scorta e col tuk tuk torniamo in appartamento; cena e serata a bordo piscina ad ammirare il cielo stellato, siamo stanchissimi x le poche ore di sonno.

DOMENICA 1 GENNAIO

Oggi andiamo a Watamu, più precisamente a Sardegna 2, e abbiamo la fortuna che la bassa marea è la mattina così standoci tutto il giorno possiamo vedere il ritorno dell’acqua verso le 14e30. La nostra guida passa alle 9e00, aggancia i soliti 2 motoristi e si parte attraversando la via dei baobab direzione Sardegna 2. La strada è dissestatissima, loro vanno a palla, con la GoPro 5 faccio delle belle riprese dei villaggi e del panorama;in mezz’ora siamo sulla spiaggia, il sole picchia già e apprezziamo molto la scelta di Nicolas x il lettino: Safina Beach. Lettini comodissimi, location fantastica, ordiniamo subito x pranzo così Roby può andare a fare la spesa e noi possiamo goderci l’effetto della bassa marea; ci incamminiamo sulla lingua di sabbia, facciamo foto bellissime, l’acqua ormai è in poche pozze e si vedono tanti isolotti che arrivano fino a Sardegna 2 e alla barriera che pian piano si pullula di gente. Arrivano anche i famosi Beach Boys, noi troviamo 2 ragazzi sui 25 anni simpaticissimi. Mettiamo subito in chiaro che non abbiamo intenzione di comprare nulla, ma solo di vedere gli angoli più belli. Così ci portano nelle piscine, a vedere i pesci palla e le stelle marine. Torniamo verso il Safina e lasciamo ai ragazzi qualche scellino x comprarsi il riso. E’ quasi l’una e il sole picchia forte, il nostro tavolo è apparecchiato e la vista ora è mozzafiato: non c’è più acqua! Alle 13e40 arriva il riso “al succo di polpo” tenero e buonissimo, poi una magnificata grigliata di mare (calamari, gamberi, spada, aragosta e polpo) e infine un vassoio di frutta. Sazi e soddisfatti ci sdraiamo nuovamente con la marea che in un lampo riporta l’acqua, rimane solo una lingua di fronte ai nostri lettini. Sono le 15e30 ed è il momento di un bel bagno. L’acqua è caldissima, è pieno di beach boys e di turisti, ma noi sappiamo destreggiarci ormai e ci godiamo l’acqua fantastica. Alle 16e30 arriva Nicolas e la spiaggia ora pullula di famiglie keniote con bambini al seguito, tutti vestiti per l’occasione: ci spiega che il 25 Dicembre e il 1 Gennaio sono gli unici 2 giorni di festa annuali e che per loro vogliono dire mettersi il vestito buono ed andare a passeggio. Il locale ha organizzato x l’evento spettacoli di acrobazia e musica, noi assistiamo con curiosità. Ritorno al Mariposa con i motorini, siamo cotti ma soddisfatti, ultime raccomandazioni x i 2 giorni successivi, è finalmente giunto il momento del Safari.

LUNEDì 2 GENNAIO

Alle 6e50 puntuale arriva Kleopa, il nostro autista, con la Jeep che x i prossimi 2 giorni ci porterà a giro x lo Tsavo East, con soggiorno al Sentrim, lodge spettacolare con “tende” anche in muratura da 35 mq. A bordo c’è una ragazza, Tatiana, e un’altra coppia la recupereremo al Jacaranda. Siamo 5 italiani, tutti entusiasti. La strada x arrivare allo Tsavo gate è lunga e sterrata. Ci fermiamo al fiume x vedere scimmie e coccodrilli ed alle 10e00 entriamo. Il primo Game Drive dura fino alle 13e00. L’inizio è molto veloce x arrivare nei punti “caldi”, cmq si alza il tettino della jeep e ci mettiamo in modalità agguato: zebre, giraffe, antilopi, impala, facoceri, 1 bufalo e babbuini. I cielo è nuvoloso e x radio parte l’urlo “Simba!”, ovvero leone. L’autista vola sulle piste e arriviamo davanti a una bellissima leonessa in agguato, che poi ci sfila davanti: spettacolo. Nei pressi del lodge ci sono tanti elefanti, la reflex va a fuoco dai tanti scatti, pranziamo a buffet (buono) e ci infiliamo in piscina, ma il relax è rovinato da una chiassosissima famiglia pakistana che ignora ogni regola del buon senso. Alle 16e30 arriva il nostro autista e ripartiamo. Fino al tramonto vediamo sempre i soliti branchi e poi un ghepardo che mangia al riparo di un cespuglio ad 8 metri dalla jeep: si crea il caos (35 jeep imbottigliate), ma a lui non frega niente. E’ bellissimo. Cena a buffet e foto spettacolari al tramonto con gli elefanti proprio davanti alla tenda.

MARTEDì 3 GENNAIO

Alle 6e30 circa arriva l’autista, noi siamo prontissimi. La notte è passata bene con i ruggiti di leoni in sottofondo. Dopo nemmeno mezz’ora ecco simba, ci sono 7-8 jeep e l’autista ci dice: ”l’avete visto?”… no! Ma dov’è? Con la reflex finalmente lo metto a fuoco, a 80 metri un gruppo di zebre bruca, ma lo tiene d’occhio. Dopo 5 minuti ecco l’urlo x radio Doadoa… ghepardo. Nemmeno 500 metri da dove è il leone, siamo i primi ad arrivare e lui/lei è a bordo strada in posa. Sulla strada del ritorno vediamo altri branchi di erbivori e alle 10e00 siamo fuori. Sulla strada del ritorno ci fermiamo dai bambini, abbiamo una borsa piena di panni e bottiglie d’acqua che volevamo regalargli, il momento è toccante.

L’organizzatore del nostro tour ci chiama x sapere se è andato tutto bene, se siamo rimasti soddisfatti e cosa avevamo visto e per dirci che alle 19e00 ci passa a trovare. Alle 13e20 siamo in appartamento, pranzo veloce e piscina tutto il pomeriggio. Poi prendiamo uno scooter fuori e ci facciamo portare al Nakumatt x una giratina. Cena e relax in piscina.

MERCOLEDì 4 GENNAIO

Oggi giornata relax. Finalmente ci godiamo la piscina e i 30-32 gradi di Malindi. In spiaggia c’è l’alta marea e l’acqua sporca. Pomeriggio ancora relax, poi una giratina in centro e la sera siamo ospiti a casa di Nicolas, invito che abbiamo accettato molto volentieri. Una bella famiglia, ci trattano come ospiti d’onore, la moglie ci prepara piadine fagioli e pollo in umido in quantità. Ci danno birre e coca cola. I 3 figli, soprattutto la piccolina, si dimostrano molto curiosi e vogliono vedere le foto sul nostro cell. Passiamo una bellissima serata, uno dei ricordi più belli dell’intera vacanza. Poi ci riaccompagna sempre con i soliti 2 motorini fino al Mariposa x assicurarsi che non ci siano brutte sorprese… come abbiamo avuto modo di vedere in giro di bianchi (o mozzarelle) nn ce n’è traccia.

GIOVEDì 5 GENNAIO

La mattina inizia con nuvole e qualche schizzo di pioggia. Dura pochissimo x fortuna, perché oggi abbiamo in programma di visitare la spiaggia più bella. Il nostro organizzatore passa alle 9e30 e col Matatu andiamo fino a Watamu, in 18 nel pullman, esperienza divertentissima. Scendono al volo, si strattonano, x noi è buffo. Arrivati a Watamu prendiamo 3 scooter e andiamo a Garoda Beach: siamo all’interno del Parco Marino di Watamu. Non ci sono strutture fisse sulla spiaggia ma delle enormi tende con i lettini sotto e soprattutto non ci sono beach boys. La spiaggia è bellissima, infinita e bianca, sabbia soffice. L’acqua ha mille sfumature, la marea qui influenza un po’ meno ma alcuni speroni di roccia sulla spiaggia danno un tocco suggestivo. Abbiamo i lettini prenotati e ordiniamo il pranzo replicando la scelta del primo giorno. Fino alle 16 siamo in paradiso; come spiaggia, Garoda è più bella di Sardegna 2, anche l’acqua, però gli effetti della marea e soprattutto la qualità delle strutture in spiaggia è meglio a Sardegna 2. Alle 16 tuk tuk e si va a Mida Creek per una gita in canoa tra le mangrovie, ma soprattutto per il bellissimo tramonto dalle palafitte e dalle capannine dove facciamo aperitivo. Siamo agli sgoccioli della vacanza.

VENERDì 6 GENNAIO

Ultimo giorno a Malindi… che tristezza. Passiamo la giornata in piscina a rinforzare l’abbronzatura e sfruttiamo il wi-fi per pensare già al prossimo viaggio (Singapore e Bali). Ci riposiamo qualche ora, prepariamo le valigie e ceniamo al ristorante Blanco. Alle 23 ci vengono a prendere x andare a Mombasa.

SABATO 7 GENNAIO

All’una circa siamo in aeroporto ed abbiamo la prima sorpresa, volo in ritardo di 2 ore…che poi diventeranno 4 poi 6 poi 9! A Istanbul sta nevicando fortissimo, alle 13 finalmente partiamo già col pensiero di dover riprogrammare la coincidenza per Roma, ma senza la minima idea di cosa andremo a trovare. Atterriamo a Istanbul sotto la neve poco prima delle 20 e in aeroporto c’è il caos…centinaia di voli cancellati, allerta meteo per il giorno dopo ed aeroporto chiuso per lo meno fino a lunedì. Con l’aiuto di altri italiani capiamo quale fila dobbiamo fare per rifare il biglietto e dopo 4 ore e mezza lo abbiamo. Ripartiremo lunedì 9 alle 12e50… bene… per modo di dire. Facciamo la fila x l’albergo e verso le 2 siamo in camera all’Hotel Clarion nel centro di Istanbul, tutto a spese della compagnia.

DOMENICA 8 GENNAIO

Rassegnati, ci svegliamo verso le 10e30 e facciamo colazione/pranzo, poi una piccola giratina, ma la neve che viene giù è fitta e ci sono -8°C. Non sono il massimo per chi è in pantaloni e maglietta leggeri e fortunatamente giacchetto di pelle. Nevica forte tutto il giorno, ai Tg italiani (lo vediamo in camera) nessuno ne parla, si nomina solo l’Olimpia Milano “costretta” a Istanbul e con la partita da rimandare…

LUNEDì 9 GENNAIO

Ci svegliamo prestissimo, tanto sapevamo già che lo shuttle x l’aeroporto gratis non ci sarebbe stato e così infatti è… Complimenti alla receptionist della sera prima, molto probabilmente imbeccata dall’alto a tranquillizzarci. Vabbè, poco male. Allo sportello ATM prelievo 80£ turche e taxi (59£) x Ataturk: alle 8 siamo in aeroporto. Voli cancellati, voli in ritardo anche di 5-6 ore, abbiamo poche speranze di partire… ma nessuno ci dice nulla, non abbiamo mai potuto parlare con nessuno… vabbè!

Check-in, controllo sicurezza, ecco il gate 222… si va. Nel frattempo il ritardo si gonfia e non si vede un’anima al gate: alle 16 nevica da far paura e vengono cancellati tutti i voli fino alle 23, aeroporto chiuso.

Il telefono al gate suona a vuoto poi uno di noi decide di rispondere anche per far sapere a chi di dovere che c’hanno abbandonato completamente. Appena appare “cancellato” io e Pamela con altri ragazzi corriamo per uscire dall’area dei gate e rifare il biglietto…arriviamo a Passaporti 2 che c’è già il mondo e ci rimbalzano, ci mandano al banco Transfer per fare la fotocopia?!?! Cosa? Facciamo la fotocopia in un cicciaio impressionante, gente che urla “Police”, chi si mette le mani addosso e le guardie che smettono di rispondere in inglese e ci ridono in faccia… dopo 1 ora esco vivo e facciamo 2 ore di controllo passaporti; A questo punto il personale dell’aeroporto ci riprende coi telefonini, pensano che sia una scena divertente molto probabilmente ma non è così. Alle 19 circa siamo a fare l’interminabile fila per il nuovo biglietto e conosciamo una coppia di Roma ed altri 4 ragazzi e in un modo o nell’altro riusciamo a saltare tutta la fila andando direttamente da un Supervisor: nessuno che ce l’abbia detto, solo un’intuizione… è veramente vergognoso che non abbiano mai pensato a mandare personale a dare istruzione alla gente, siamo già quasi a 1000 voli cancellati con 200 persone di media…fate i conti. In 10 minuti abbiamo il biglietto per la mattina dopo e il tipo, gentilissimo finalmente, ci dice che domani dà bel tempo e ci augura di non rivederci più… è anche il nostro augurio.

Facciamo subito il check-in e stiamo nei gate per cenare e per dormire, il volo è presto, 9e20, e la fila per l’hotel ad occhio supera le 3 ore… ceniamo in un locale di stampo October Fest e vediamo che effettivamente non nevica più e gli spazzaneve hanno pulito le strade. Vediamo tante lucine intorno agli aerei, buon segno. Dalle 23 i voli ripartono, con qualche disagio, ma con regolarità… sembra fatta! Dormiamo al gate 226.

MARTEDì 10 GENNAIO

Dormiamo su 4 poltroncine e alle 7 ci svegliamo, non sarà il Four Seasons ma almeno siamo già qui. Ritardo di 1 ora… Vabbè ci può stare, ma la giornata è bella e ogni poco si vede volare un aereo… gate 502 andiamo.

1 ora… 2 ore… 3 ore… volano tutti, noi no! Alcuni ragazzi chiamano per l’ennesima volta la Farnesina… che per l’ennesima volta se ne lava le mani… mitici! Chiamiamo il console italiano in turchia (volutamente minuscolo) che ci garantisce che l’aereo alle 14 partirà, ma che c’è un problema di overbooking e stanno cercando un mezzo più grosso. Le parole vengono confermate da un dipendente della Turkish che alle 13e30 finalmente fa capolino al gate fra le urla della gente inferocita perché stavano volando tutti tranne i voli per Milano, Napoli e Roma.

Inizia a nevicare forte e a palesarsi l’ennesimo incubo, l’aereo viene fatto ritardare ancora e a quel punto devo essere sincero la situazione era ad un centimetro dal diventare pericolosa: per fortuna ci fanno salire! La salita con la neve è allucinante, ci stipiamo nell’aereo e le hostess con moltissima calma controllano i comparti per i bagagli, sembra ce lo stiano facendo per dispetto. Vediamo che non riescono a far salire le valigie sul nastro dell’aereo e finalmente si va… la nevicata è stata forte ma brevissima, gli aerei vanno, il nostro si ferma in piazzola per spruzzare il gel sulle ali e intorno alle 15 si vola…sembra impossibile! Siamo sopra quel maledetto aeroporto.

Atterrati a Roma tra scene che nemmeno al rigore di Grosso al Mondiale 2006 andiamo al nastro 9… come volevasi dimostrare arrivano 12 valigie… su 200 persone… Lost&Found e scopriamo che le valigie sono sempre a Mombasa… meglio lì che nel casino di Istanbul.

Le valigie ci arriveranno tramite corriere Lunedì 16 Gennaio direttamente a casa, in buono stato e con tutto dentro.

CONCLUSIONI

Una settimana in Kenya è veramente poco, ma avendo viaggiato molto nel 2016 (Praga, Budapest, New York, Polinesia Francese) avevamo poche ferie residue e ci siamo dovuti accontentare. Vi consiglio di appoggiarvi a qualcuno del posto di fiducia per risparmiare qualcosa, avere un contatto più amichevole e un aiuto in più anche per i piccoli problemi (cambio moneta, spesa, sconti ecc ecc).

Per il safari è meglio stare nei lodge all’interno dei parchi e viaggiare con jeep a 6 posti in modo da poter stare più comodi ed avere tutti maggiore visibilità.

Non volerò mai più con la Turkish, non ne voglio più sapere dell’aeroporto Ataturk, gli aeromobili ed il servizio sono eccellenti, ma non sono minimamente in grado di gestire o anche solo aiutare i passeggeri se c’è un contrattempo. Mai più.

Jambo e Asante Sana.

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