Sogno Amazzonia
SABATO 17 OTTOBRE: partiamo da Firenze alle ore 19:30.
Prendiamo il volo della Swiss Air (€ 595,00 a testa compresa l’assicurazione di viaggio) che dopo un breve scalo all’aereoporto di Zurigo ci porta direttamente a San Paolo Guarulhos. Volo tranquillissimo e puntualissimo.
DOMENICA 18 OTTOBRE: Arriviamo a San Paolo alle 8 di mattina circa e ci facciamo più di un’ora di fila alla dogana. Dall’aereoporto decidiamo di prendere un taxi convenzionale (più sicuro e leggermente più caro) che per una tariffa fissa (80 reais) ci porta in centro al nostro albergo. Non abbiamo prenotato niente dall’Italia perché siamo in bassa stagione, così con l’aiuto della guida, troviamo una albergo molto centrale, proprio alla fine di Av.Da Paulista, (la strada principale di Sao Paolo) che si chiama Hotel Paulista (159 reais la doppia).
Lasciamo le valige e facciamo un giro per avere una prima impressiona della città che tutto sommato non ci entusiasma: San Paolo è piena di banche e uffici – una città molto all’europea – ed in più il cielo è quasi sempre grigio… Decidiamo comunque di fare un giro e prendiamo la metropolitana fino al mercato di Praça da Repubblica dove troviamo anche da mangiare delle ottime acarajè (delle polpette fritte fatte con pane gamberetti e verdura, tipiche dello stato di Bahia). Il pomeriggio prosegue con una visita la quartiere di Libertade dove la Cina ed il Giappone di sorprendono piacevolmente ad ogni angolo. In più, visto che è domenica, la piazza principale si riempie di bancarelle con sushi e sashimi, involtini primavera e riso alla cantonese.
Torniamo in albergo in tardo pomeriggio stremati dal jet lag per risvegliarci solo la mattina dopo.
LUNEDÌ 19 OTTOBRE: Dopo aver cambiato gli euro, andiamo alla stazione degli autobus per comprare i biglietti per Curitiba per quando torneremo dall’Amazzonia: abbiamo deciso infatti di visitare il sud e arrivare fino all’Ilha do Mel (il nord-est lo abbiamo già visitato).
Poi nel pomeriggio ancora una volta in aeroporto per prendere questa volta un volo della TAM che ci porterà a Manaus nel cuore dello stato dell’Amazonas. Finalmente ci siamo! Avevamo prenotato anche questo volo tramite internet dall’Italia e ci è costato circa 330 euro a/r a testa.
Il volo dura 4 ore e quando scendiamo a Manaus ad aspettarci all’aereoporto troviamo Raphael (il responsabile dell’agenzia di turismo Amazonia Riders alla quale avevamo prenotato dall’Italia) e un clima caldo umido che ci si attacca addosso e ci fa capire che siamo finalmente arrivati in Amazonia, per entrambi un sogno che si avvera! Raphael ci spiega che per questo tour saremo solo noi due (che fortuna!) e la guida, Corrado, una ragazzo con un’esperienza veramente eccezionale: ha lavorato con molte televisioni e testate di giornali americane per documentari e servizi vari in giro per tutta l’Amazzonia.
L’albergo che ci spetta compreso nel prezzo del Tour (1250 reais a testa comprensivo per tutto il tour) è il Rio Branco, situato nella parte vecchia di Manaus a due passi dal mercato delle banane e dal porto turistico. L’hotel è piuttosto spartano ma in camera c’è l’aria condizionata e quello ci basta! Prepariamo i bagagli per una settimana riempiendo gli zaini che ci porteremo nella foresta e lasciamo tutto il resto, compresi soldi, cellulari e documenti, nello zaino grande che rimarrà in albergo.
MARTEDÌ 20 OTTOBRE: Si parte! Alle 8:00, con molta puntualità Corrado ci passa a prendere e ci incamminiamo verso il porto, dove ci aspetta la nostra imbarcazione con la quale risaliremo il mitico Rio Negro! Ad attenderci c’è Anaconda, una piccola barca molto snella e veloce, di colore celeste e con un tettino a strisce gialle e bianche che ci farà compagnia per tutto il viaggio! Oltre a Raphael (che non verrà con noi) e a Corrado, c’è anche Adenì, un’altra guida indigena che ci accompagnerà in questa prima parte di viaggio.
Subito ci dirigiamo verso l’incontro delle acque, dove il Rio Solimoes ed il Rio Negro (quello chiaro e quello scuro) si incontrano e non si mescolano e causa delle loro caratteristiche molto diverse.
Mangiamo in un tipico ristorante “galleggiante” dopodichè lasciamo Anaconda legata saldamente a casa di amici e camminiamo per almeno 40 minuti per raggiungere l’accampamento della prima notte: Cobra Cabana, una collina su cui è costruita una capanna centrale molto grande, e intorno dei piccoli bungalows con amache e zanzariere. La vista è eccezionale, ne valeva veramente la pena! Sotto di noi il Lago Solimoes e la mata amazonica a perdita d’occhio.
Dopo un breve riposo sulle amache, scendiamo verso le piccole canoe per goderci il tramonto sul lago ed i suoi canali. La vegetazione è ricchissima, così come la fauna e non ci facciamo mancare l’esperienza di avvistare e prendere in mano i “cuccioli” di caimano ed altri pesci coloratissimi e bellissimi.
Torniamo con il buio – dopo aver provato anche un piacevolissimo acquazzone – ci asciughiamo un poco e mangiamo a lume di candela dei pesci buonissimi e grandissimi che la madre di Adenì ha cucinato per noi. mercoeldì 21 ottobre. Sveglia alle 5:00 da maña , riprendiamo Anaconda e ci dirigiamo verso Manaus dove ci viene incontro la Pereriña IV, una barca a motore più grande che ci porterà più a nord sul Rio Negro. Leghiamo Anaconda dietro, risaliamo il fiume e mangiamo a bordo, mentre il pomeriggio andiamo a visitare una riserva dove vivono alcuni indios di etnia Desana, che con molta ospitalità e serenità ci spiegano le loro tradizioni e ci mostrano molti dei loro balli e dei loro rituali. Per chi ha studiato antropologia come me è un’emozione fortissima e mentre ci coinvolgono nei loro balli trattengo a fatica le lacrime di gioia. La pace e la serenità di questa gente e di questi luoghi ci si attacca addosso come una seconda pelle, lasciando dentro di noi una piacevolissima sensazione di armonia.
Torniamo alla Pererinha e ceniamo tutti insieme (io, Sandro, Corrado, il Capitano e Ana la cuoca), poi ci dividiamo i letti e le amache: io e Sandro decidiamo di appendere le nostre nella parte alta della barca, sotto la tettoia, ad un passo dal cielo stellato! A notte fonda ci svegliamo e non riusciamo a riprendere sonno per lo splendore che ci circonda: le stelle si riflettono sulle acque calme del fiume Rio Negro formando un manto unico tra acqua e cielo, riusciamo a distinguere varie costellazioni e a vedere anche qualche stella cadente. E’ uno spettacolo mozzafiato. In acqua intanto, sentiamo i caimani che si gettano sulle loro prede e nuotano rumorosamente.
GIOVEDÌ 22 OTTOBRE. Ripartiamo con il sorgere del sole (anche l’alba ci lascia a bocca aperta e alla fine ci rendiamo conto di aver dormito solo poche ore) e ci dirigiamo ancora a nord. Con la piccola Anaconda entriamo in un piccolo affluente e ci fermiamo presso una capanna sul fiume che è adibita anche a bar ed ad abitazione. Là ci buttiamo in acqua insieme ai figli dei proprietari, e non attendiamo a lungo l’arrivo di Sophia, Freddy ed Estrella…3 stupendi botos (delfini rosa di fiume) che giocano volentieri con noi in cambio di grossi pezzi di pesce! Ripartiamo per fermarci poco dopo a fare ancora un altro bagno a Praia Grande dove l’acqua a riva è talmente calda che sembra veramente di essere in una vasca da bagno! Dopo mangiato ci dedichiamo alla pesca dei piranha (che cucineremo per cena in un’ottima zuppa) e subito dopo ci addentriamo con Anaconda in un altro affluente dove andiamo alla ricerca di macachi (ne scorgiamo diversi) e di bradipi…Purtroppo di questi ultimi avvistiamo solo una sagoma nera in cima ad un albero e molto in lontananza. Cena a bordo e a letto presto.
VENERDÌ 23 OTTOBRE. Salutiamo definitivamente la Pererinha, il Capitano ed Ana e proseguiamo io Sandro e Corrado su una Anaconda carica di provviste! Anche questa notte il cielo non ci delude e ci avvolge in tutta la sua languidezza. Ci addentriamo nel Rio Cueira (un affluente sulla parte destra del Rio Negro) per un paio d’ore, in un vero e proprio labirinto di affluenti e diramazioni. Ci fermiamo presso una spiaggia ed entriamo per la prima volta dentro la foresta dove Corrado ci indica piante medicinali e insetti molto strani, rimedi naturali e pericoli reali! Ad un certo punto la sorpresa e la fortuna sono dalla nostra parte e, davanti a noi, sul nostro sentiero incontriamo un boa constrictor dalla coda rossa!! Che emozione! Siamo tutti molto cauti visto che è lungo almeno 4 metri, ma ci rendiamo subito conto che non è interessato a noi, così mentre ci sfila davanti con calma ed eleganza, abbiamo il tempo di fare un filmato.
Ci riprendiamo dal mitico incontro e ritorniamo alla barca per pranzare a casa di alcuni caboclos, cioè gli abitanti del posto, discendenti dalle unioni tra nativi e brasiliani. Sono molto ospitali e simpatici, e ci preparano un pranzo con i fiocchi. Dopo il doveroso riposo di metà pomeriggio (descanso) riprendiamo la barca per fare un giro tra i canali muniti solo di pagaia e macchina fotografica. Dopo il “solito” tramonto da favola, ceniamo e attendiamo la notte per scendere al fiume per lavarci sotto la luna e le stelle. Crolliamo sulle nostre amache appese nel salotto dei nostri amici caboclos.
SABATO 24 OTTOBRE. Di buon ora ci viene a prendere Roberto, un altro nativo della zona, che con il suo fuori bordo ci accompagnerà per i prossimi due giorni ancora più all’interno del territorio, su fiumi molto bassi. Dopo circa 6 ore di barca, ci fermiamo per il pranzo (pesce, carne alla griglia e riso) e ci prepariamo per la camminata di un paio d’ore dentro la foresta che ci condurrà al campo base per la notte: il tragitto è pieno di incontri meravigliosi e quando arriviamo all’accampamento sudati e stanchi come non mai, non ci resta che rinfrescarci nella cashueira (piccola cascata) vicino al nostro campo e prepararci a gustare un pollo alla brace (cotto sul falò dal mitico Corrado), che ha un sapore mai provato prima. La cena è impareggiabile, l’atmosfera incredibile: appendiamo le amache e dormire sotto le fronde degli alberi ascoltando i rumori della foresta! DOMENICA 25 OTTOBRE. Ci svegliamo presto per via delle scimmie che, saltando da un albero all’altro, scuotono anche i tronchi a cui sono appese le nostra amache: il risveglio nella foresta ha un sapore di vittoria e di avventura che non ti immagini! Ci rimettiamo in marcia e ritorniamo alla barca, dove Roberto ci attende con il pranzo fresco sulla brace: piranha e altri pesci enormi e saporitissimi. Sulla strada del rientro ci fermiamo presso un’altra famiglia di caboclos che ci mostra la lavorazione della manioca. Li aiutiamo con molto piacere nel loro lavoro che non si interrompe neppure la domenica. Ripartiamo per dormire un’altra volta nella foresta, ma siamo costretti a fermarci a causa del fondale del fiume troppo basso, così decidiamo di tornare indietro per dormire a casa di Roberto. Durante la via del ritorno accompagniamo i nostri pensieri con grandi sorsi di cachaça e ci riempiamo gli occhi di stelle. Una notte incantata. Arriviamo finalmente da Roberto dove lascio gli uomini a banchettare con altri pesci pescati durante il rientro, e mi getto sull’amaca…Forse troppa cachaça!? LUNEDÌ 26 OTTOBRE. E’ il giorno del rientro, da fare con Anaconda fino a Manaus, quindi partiamo presto. Salutiamo con il cuore in gola Roberto e la “mata” e riprendiamo i canali che ci riportano al Rio Negro. Dopo una sosta per il pranzo e per il riposo presso un posto di rifornimento ci incamminiamo verso Manaus con il tramonto alle spalle e la promessa di ritornare al più presto in Amazzonia. Il motto dell’agenzia Amazonia Riders si è rivelato giusto: avventura e sicurezza. A Manaus cerchiamo un albergo più confortevole (Hotel Ana Cassia, 100 reais a notte a coppia) e ci facciamo una doccia di un’ora a testa. martedì 27 ottobre. La mattina andiamo a visitare il mitico Teatro Amazonas (stupendo!) e già alle 10:00 l’afa ci prende alla gola. Comunque Manaus è una splendida città che ti affascina ad ogni angolo con i suoi retaggi di un’epoca coloniale ormai passata.
Ceniamo nella torre dell’Hotel Taji Mahal, nel ristorante rotatorio da dove si gode la vista di tutta la città (il ristorante migliore della città, circa € 35 a testa!).
MERCOLEDÌ 28 OTTOBRE. Ancora giri e shopping per Manaus e poi di nuovo in aereo verso San Paolo. Da lì prendiamo subito una autobus a lunga percorrenza per la città di Curitiba, nello stato del Paranà.
GIOVEDÌ 29 OTTOBRE. La città è fredda (16° rispetto ai 35 di Manaus..) e decidiamo di stare solo una notte (Hotel Tibagi, 100 reais a notte a coppia) giusto il tempo di prenotare all’Ilha do Mel, un’isola che si trova di fronte a Curitiba, raggiungibile solo in traghetto e dietro prenotazione (accettano un numero limitato di visitatori al giorno). venerdì 30 ottobre. Riusciamo ad arrivare al punto d’imbarco (Pontal du Sul) da dove raggiungiamo l’isola. Non ci sono strade, se non di sabbia, non ci sono macchine ma solo biciclette…L’unico modo di muoversi in questo posto incantato è lungo le spiagge e tra i sentieri dentro la vegetazione. Riusciamo a trovare una posada libera (40 reais a testa a notte). L’isola è splendida, ma purtroppo in questo periodo dell’anno è invasa dai tafani (la guida non lo menzionava) e quindi dopo due giorni passati a sfuggire ai tafani di giorno, e la notte a grattarsi i pizzichi su tutto il corpo (a nulla hanno servito zampironi e repellenti) scappiamo verso un luogo dove finalmente rilassarci.
DOMENICA 01 NOVEMBRE. Una volta tornati a Curitiba aspettiamo l’autobus a lunga percorrenza per Rio de Janeiro (6 ore per 80 reais a testa con posto letto) e arriviamo a destinazione la mattina successiva.
LUNEDÌ 02 NOVEMBRE. Rio è magnifica! Ci stabiliamo in un albergo dall’aspetto occidentale, il Cristal Palace, perché non ci fidiamo del tutto della grande città (che non abbiamo avuto il tempo di studiare a fondo durante la programmazione del viaggio) e scendiamo subito in spiaggia per goderci l’atmosfera: la spiaggia di Ipanema è come si vede nei film, bianca e piena di vita e di brasiliani che si allenano ovunque a ogni tipo di sport. Il pomeriggio facciamo invece tutta la spiaggia di Copacabana e con un taxi raggiungiamo il quartiere di Santa Teresa, molto pittoresco e bohemiène. La sera decidiamo di regalarci una cena ad un ristorante magnifico e molto romantico consigliato dalla guida, Zà Zà: il menù con piatti fusion è ottimo, e anche se il conto è un po’ salato (200 reais in due) decidiamo di non pensarci e di goderci questa splendida atmosfera! MARTEDÌ 03 NOVEMBRE. La mattina un tour organizzato ci aspetta insieme ad altri turisti dell’albergo per farci visitare il Corcovado con il Cristo Redentor, lo stadio Maracanà, il Sambodromo e la cattedrale di Rio. Tutto molto interessante. Pranzo veloce e di nuovo in spiaggia a Ipanema. La sera decidiamo invece di andare a vedere uno spettacolo di Bossa Nova (quartiere di Lapa) in un locale storico il Rio Scenario (entrata 20 reais e pranzo circa 50 reais a persona), dove si mangia anche molto bene, anche se la vera attrazione sono le band che si alternano fino a tarda notte…Davvero da non perdere! MERCOLEDÌ 04 NOVEMBRE. Passiamo la mattinata a godersi il mare e la spiaggia e il pomeriggio giriamo ancora per la città per il consueto shopping di ricordini da portare agli amici. La sera decidiamo di salutare Rio andando nuovamente a cena da ZÀ ZÀ.
GIOVEDÌ 05 NOVEMBRE. Riprendiamo l’autobus per San Paolo (60 reais) con la saudade nel cuore e la promessa (nche qui sigh sigh…)di tornare presto in questa città estremamente affascinante e piena di contraddizioni. Arrivati a San Paolo prendiamo un hotel (Akasaka, 100 reais la doppia) nel quartiere di Libertade. Ceniamo presso una Churrascheria dove ci riempiamo di carne alla griglia e andiamo a letto distrutti.
VENERDÌ 06 NOVEMBRE. La mattina ci dedichiamo ancora un poco allo shopping a facciamo un bel giro della città scoprendo angoli nuovi e singolari. Nel primo pomeriggio riprendiamo il taxi per l’aereoporto dove ci aspetta il volo per rientrare in Italia. Il viaggio è stato molto ricco di esperienze e di luoghi affascianti e molto distanti tra di loro. Le nostre impressioni più positive sono tuttavia legate all’Amazzonia che per noi è stata un’esperienza di vita, un ritorno alle origini crediamo ognuno di noi debba provare per capire di quante cose superflue non riusciamo a fare a meno nella vita di tutti i giorni. Ci è rimasta ugualmente nel cuore la magica Rio, una città con grandi opportunità e con grandi disuguaglianze sociali che vorremmo tentare di capire meglio.
Il sud del Brasile (San Paolo e Curitiba) invece non ci ha conquistato molto, a causa della sua atmosfera molto occidentale che si respira. Tuttavia è stato interessante rendersi conto delle differenti che attraversano in lungo ed in largo questo enorme e meraviglioso paese.
Se avete voglia di altre suggestioni o informazioni non esitate a contattarci! Buon viaggio a tutti! Martina e Sandro.