Sognavamo un viaggio in..

Sognavamo un viaggio in Namibia, in Andalusia, oppure in Marocco, ma il caso ci ha portato alle Seychelles. Così, per caso, attratti da un ‘Coco de mer’ esposto al BIT di Milano, siamo atterrati in questo magnifico arcipelago. Il caldo tropicale che ci ha investiti appena scesi dall’aereo è stata una costante per tutta la settimana di...
Scritto da: cgattini
sognavamo un viaggio in..
Partenza il: 24/04/2006
Ritorno il: 01/05/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Sognavamo un viaggio in Namibia, in Andalusia, oppure in Marocco, ma il caso ci ha portato alle Seychelles. Così, per caso, attratti da un ‘Coco de mer’ esposto al BIT di Milano, siamo atterrati in questo magnifico arcipelago. Il caldo tropicale che ci ha investiti appena scesi dall’aereo è stata una costante per tutta la settimana di vacanza. Un caldo umido, ma sopportabile grazie ad una brezza leggera che ci accarezzava la pelle sotto un sole per fortuna velato da qualche nuvola; infatti è indispensabile un fattore di protezione molto alto per evitare scottature, e bisogna bere molta acqua.

La nostra vacanza inizia a Praslin, all’hotel Le Duc de Praslin: piccolo e ben inserito nel paesaggio tropicale grazie ad un curatissimo giardino vicino alla spiaggia di Anse Volbert. Il personale creolo è gentile, il proprietario un po’ invadente nel proporre, appena arrivati, le escursioni sulle isole per un coso a testa di euro 95, ed anche irascibile al contrario della moglie che è carina e premurosa. Il rapporto qualità-prezzo è comunque buono 190€ BeB per 2 persone. L’acqua dell’oceano indiano è tiepida, limpida e color verde smeraldo, la spiaggia quasi deserta è di sabbia bianca e fine ed impedisce alla vegetazione rigogliosa di palme ed alberi tropicali con fiori stupefacenti, che si inchinano al mare, di raggiungerlo.

Siamo incantati dal paesaggio, dall’esplosione dei colori della vegetazione, dal contrasto del suo verde con il turchese ed il blu del mare; e poi ancora del cielo che di notte ti avvolge come una cupola nera fittamente punteggiata di stelle, che se allunghi la mano ti sembra di toccare, tanto sono luminose. Ci sembra di vivere un sogno, ma li alle Seychelles è tutto vero. La prima sera ceniamo in hotel e l’incontro con la cucina creola è piacevole, perché la semplicità dei piatti ci conquista: insalate miste anche di papaia e di mango, riso indiano che accompagna un pesce enorme ben cotto alla griglia, oppure pollo al curry; per dessert gelato alla vaniglia (qui è di casa), macedonia di frutta fresca con crema di frutto della passione. Costo 30€, un po’ pretenzioso per una cena in hotel.

Il giorno seguente, muniti di auto a noleggio, raggiungiamo il Parco naturale de la Vallée de Mai, costo di ingresso 15€ (prima di inoltrarsi nel parco spruzzarsi molto bene di Autan o simili). Da visitare assolutamente e da attraversare in religioso silenzio, se si può, perché gli occhi e l’udito devono cogliere la vita che da secoli si svolge in questo regno del coco de mer. L’auto è indispensabile per raggiungere le spiagge più belle di Praslin come Anse Lazio, e la sera per recarsi al ristorante come quello del Casinò in un atmosfera old England coloniale: formale ed asettico come un club inglese (sono graditi i pantaloni lunghi) però la cucina è ottima: grigliata di pesce freschissimi e crostacei ( granchi e aragosta) con due bottiglie di vino sudafricano 40€ a testa. Il giorno dopo escursione alle isole di S.Pierre e Curieuse. Sulla spiaggia, accanto all’hotel Paradise Sun , abbiamo noleggiato una barca taxi che per 30 euro (20+10 di ingresso al parco marino) a testa ci ha portato alle isole e ritorno. S.Pierre è praticamente uno scoglio con poca vegetazione e tante lucertole curiose ed innocue. Ci siamo divertiti a fare snorkeling e a dar da mangiare ai pesci che per poco pane ti saltano in mano. I pesci più voraci e socievoli sono color argento con grandi occhi neri e la coda a forma di ¼ di luna.

Courioeuse: l’isola delle tartarughe giganti. Qui sono allevate, protette e circolano liberamente offrendosi, più volentieri per qualche pelle di banana, ad essere immortalate da fotografi per “caso” di passaggio come noi. Dalla baia di approdo di Curioeuse, a piedi si raggiunge un’incantevole spiaggia dall’altra parte dell’isola, attraversando, a tratti su una passerella di legno, una foresta di mangrovie affascinante e caldissima, dove è facile incontrare …Le tartarughe. Durante queste escursioni consigliamo di munirsi di acqua e qualche banana presa dal buffet della prima colazione. Un ottimo ristorante a Praslin è Les Rochers: accogliente padiglione in stile tropical-coloniale affacciato su una spiaggia con vista, la notte, su un gruppo di rocce illuminate. Il prezzo è buono se di sceglie solo il piatto di pesce e non si beve vino.

Con mezz’ora di battello, il quarto giorno, siamo sbarcati a La Digue. Quella mezz’ora di mare è stata come prendere la macchina del tempo ed andare a ritroso fino alla dimensione in cui la vita scorreva più serena, più semplice e più lenta. Se non fosse per la presenza di pochi mezzi di trasporto (taxi e pick-up da prendere al volo per le valigie), sembra il set di un film: le persone accolgono con un sorriso e salutano socievolmente, i bambini giocano sulla spiaggia rincorrendo granchi e sono sempre accompagnati da cani docili che volendo puoi accarezzare. Tutto in un atmosfera di libertà assoluta ed immersi in una natura d’incomparabile bellezza. A La Digue abbiamo alloggiato al Patatran Village, un albergo con un buon rapporto di qualità-prezzo 175€ BeB per due. La proprietaria parla bene l’italiano, la conduzione è famigliare ed il cibo è genuino. Il complesso, fronte mare, è formato da bungalow che accolgono le camere spaziose con aria condizionata. Sotto l’hotel c’è una piccola spiaggia, molto bella. A La Digue si devono noleggiare le biciclette per poter raggiungere le spiagge più belle: Grande Anse, lunga e larga con le tipiche rocce tonde che fanno da anfiteatro. A Grande Anse c’è un ristorantino all’aperto con un tetto fatto di foglie di palma, tavoli in legno e per sedie pezzi di tronco infilati nella sabbia. Non ricordo il nome, ma il pranzo è stato ottimo, abbondante a prezzo fisso per rupie 125. Il cambio euro-rupia conviene farlo dove capita da privati, con discrezione, 1 euro= 10 rupie.

Sulla strada di ritorno da Grande Anse, attraversando il parco dell’Union, si arriva ad un’altra bella spiaggia composta da tante calette divise da rocce e una vegetazione lussureggiante: Anse Source D’Argent. Nel parco dell’Union è interessante vedere il vecchio torchio, mosso da un bue, per la lavorazione della noce di cocco, da cui si estrae l’olio omonimo per la confezione di saponette e cosmetici.L’entrata al parco costa E 4.

A la Digue vale la pena, al costo di 50€ (40+10 di ingresso al parco), recarsi in barca al parco marino che comprende le isole di Coco e Felicitè. La prima per praticare snorkeling, circondati da ogni specie di pesci che abitano la barriera corallina: una sorpresa ed una emozione assoluta, e se si ha la fortuna di incontrare un’aquila di mare con cui nuotare per un tratto, l’esperienza si arricchisce di un ricordo indimenticabile. A Felicitè il mare è cosi bello per la limpidezza ed il color turchese che non si vorrebbe mai uscire dall’acqua. E’ incredibile poter nuotare assieme alle tartarughe di mare, che si possono tranquillamente avvicinare in acqua, ma senza essere troppo invadenti! A malincuore lasciamo il paradiso di la Digue. I taxi sono decisamente cari: 100 rupie; meglio contrattare prima il costo. A Mahè abbiamo alloggiato per una notte all’hotel Coral Strand: grande, anonimo turistico da voli charter, però con due perle: il ristorante indiano, buono per una spesa di 35€ a coppia e il bar affacciato sulla spiaggia di Beau Vallon, che offre, dal tramonto a mezzanotte, un intrattenimento musicale da sballo. Si dice che partire è come un po’ morire; alle Seychelles abbiamo lasciato un po’ di cuore, ma abbiamo rubato con gli occhi i colori dei fiori, del mare, dei pesci ed il sorriso dei suoi abitanti, ma soprattutto sappiamo che il paradiso è li che ci attende.

Arrivederci Seychelles!!! Corinna



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