Sognare a Taormina

Salve a tutti! Sapete, avrei dovuto impiegare il tempo che ho utilizzato per descrivere il mio viaggio prendendo appunti durante una delle mie tante lezioni di greco, ma vedendo la carta geografica che impera sulla parete di fronte a dove si trova il mio banco, mi ha invasa una voglia matta di viaggiare con la fantasia e mi sono ritrovata con la...
Scritto da: Laura T.
sognare a taormina
Partenza il: 31/07/2001
Ritorno il: 21/08/2001
Viaggiatori: in gruppo
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Salve a tutti! Sapete, avrei dovuto impiegare il tempo che ho utilizzato per descrivere il mio viaggio prendendo appunti durante una delle mie tante lezioni di greco, ma vedendo la carta geografica che impera sulla parete di fronte a dove si trova il mio banco, mi ha invasa una voglia matta di viaggiare con la fantasia e mi sono ritrovata con la mente a ripercorrere le giornate che ho trascorso nell’estate di quest’anno a Taormina.

Così, tra un paradigma e l’altro, ho buttato giù qualche riga, cercando di concretare attraverso la parola tutte le impressioni e le sensazioni che questa splendida e multicolore città mi ha suggerito. La decisione di visitare questa città turistica è partita anche stavolta da me (come per la Calabria, l’anno precedente), rapita dalle immagini indefinite, ma meravigliose che i miei ricordi di bambina rievocavano nella mia mente: esse non mentivano, nella mia mente avevo idealizzato Taormina; nella realtà, la realtà stessa superava la fantasia. In questa città la natura è riuscita a mantenersi intatta, a non essere contaminata dal lavoro artificiale dell’uomo e ci regala ancora spettacoli straordinari: tramonti infuocati che accarezzano con i loro raggi rossastri la superficie del mare che, increspato dalle onde, sembra sospirare rassegnato, sicuro della sua spettacolarità. E il vento che lo solletica sembra voler sfidarne la maestosità. Lo sguardo si perde innanzi a questi elementi naturali e capita spesso che distesi sulla spiaggia ci si diverta a inseguire il riverbero del sole sull’acqua, come quando i raggi del sole saltellano da una parte all’altra, specchiandosi sulle gocce della brina mattutina. Ma quello che colpisce ancora di Taormina è la sua dinamicità: pur non essendo tanto grande, riesce a far convivere persone di origini e razze diverse, in una commistione di colori, costumi e idiomi differenti che serpeggiano nei viali, nelle stradine, nelle case, negli alberghi in uno sfondo architettonico che rievoca la grandezza degli Antichi Romani e Greci (data la presenza di anfiteatri, chiese, ville antiche). Infatti la specialità di Taormina è quella di far conciliare il viaggio culturale con quello di piacere: alle vestigia antiche, alle chiese antiche, alle mura stesse della città che riempiono gli occhi di un’appassionata di archeologia come me, si alternano discoteche, pubs, cinema, spettacoli teatrali di alto livello dove ognuno può esprimere al meglio la propria voglia di divertimento. Al di là di questo è sempre la natura ad offrire il divertimento migliore per lo spirito : Isola Bella (è un’oasi naturale) e Mazzarò ne sono un esempio.Queste due spiagge sono famose per la purezza delle acque marine che le lambiscono e offrono agli occhi uno scorcio di mare da sogno: il mare è incastonato come la più preziosa delle perle all’interno di un abbraccio roccioso, impervio, selvaggio, a formare una piccola baia baciata dal sole che con la sua curiosità ne illumina i contorni, quando sorge; quando si ritira, invece, dà al paesaggio un carattere sublime, inquietante, che scatena nell’osservatore sensazioni primitive,facendolo sentire di nuovo parte di un mondo naturale da cui si è allontanato.

Da Taormina alle spiagge sottostanti si arriva attraverso una cable-way in circa 4-5 min., pagando un biglietto di andata e ritorno di £5000. Questo è il mezzo più comodo per accedere alle spiagge,dato che Taormina è una città arroccata in alto sulla roccia viva: tuttavia, si può andare al mare anche con la macchina in 10 min. (salvo ingorghi stradali) e lasciarla in parcheggi a pagamento. Vi è però una caratteristica di queste spiagge che potrebbe risultare un problema: per scendere in spiaggia e toccare la sabbia dovrete armarvi di buona volontà e cominciare a percorrere o una quarantina di scalini, se decidete di andare a Mazzarò, oppure 133 scalini in discesa per andare all’Isola Bella. Vi assicuro che l’andata sarà un gioco da ragazzi, il ritorno un’esperienza drammatica!!!! Poi c’è anche il problema della conformazione rocciosa della spiaggia: in effetti, la sabbia non esiste, è sostituita dalla presenza di vere e proprie pietre che rendono difficile ogni tipo di rilassamento al sole. Ma ne vale la pena!!!! Niente paura, però, perchè un pò fuori Taormina c’è un’altrettanto stupenda spiaggia per gli appassionati della sabbia vera e propria , quella che si insinua da ogni parte: Letojanni. Vi si arriva con 10 min. Di auto e vi assicuro che lo spettacolo che offre è davvero mozzafiato: una spiaggia talmente sconfinata che i suoi contorni si perdono nella nebbiolina del mare,frutto del moto continuo di esso. Che dire di più, forse niente, forse è giusto lasciare a chi deciderà di visitare questa località la possibilità di raccontare le altre sensazioni che la natura siciliana riesce a far provare. E chissà, forse qualcuno riuscirà a spiegarle molto meglio di me.



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