Sognando la Florida

Da Miami alle Keys, poi la costa orientale.... per un tuffo nell'estate (d'inverno)
Scritto da: chiara bertuco
sognando la florida
Partenza il: 25/12/2011
Ritorno il: 04/01/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
Cari amici appassionati di viaggi, lo scorso Natale, esattamente il 25 dicembre, io, mio marito e le mie due figlie siamo partiti da Milano con destinazione Miami. La partenza non è stata delle migliori visto che la compagnia aerea Air Europa aveva cambiato data e luogo di partenza circa due mesi prima con relativi disguidi all’organizzazione del nostro viaggio, ma la voglia di fuga dal freddo inverno veronese era così tanta che l’emozione e l’eccitazione ha avuto il sopravvento! E, dopo parecchie ore di volo, dato lo scalo a Madrid e qualche ritardo, eccoci giunti nella sognata Florida! Ci rechiamo subito al box della Alamo per il ritiro dell’auto pagata dall’Italia ( calcolate il lungo tragitto per uscire dal terminal e una lunga attesa prima di ricevere le chiavi della macchina….) e ci dirigiamo verso il nostro hotel a Miami Beach prenotato con l’ affidabile booking.com. E’ ormai notte fonda e stanchi morti ce ne andiamo a letto.

1-GIORNO

La mattina il fuso orario e la curiosità mi fa svegliare presto e, mentre il marito ronfa ancora, me ne esco con la più piccola delle mie figlie a cercare un caffè. A due passi dall’albergo trovo uno Starbucks e mi sierdo fuori, sorseggiando la mia colazione e godendo della vista del mare. Sebbene sia Natale la gente non rinuncia al suo footing quotidiano. Seguo qualche ragazzo che corre lungo la strada per dirigersi in spiaggia: che meraviglia! Le onde dell’oceano e quanti gabbiani….inoltre il sole comincia a farsi sentire e viene voglia di….costume. I bay watch sono già al lavoro. Trascorriamo la mattinata come veri e propri bagnanti, poi nel pomeriggio inforchiamo l’auto e ci dirigiamo a Bayside, un mercato all’aperto lungo l’incantevole baia di Miami. Qualche souvenir e poi di ritorno a Miami Beach per una passeggiata lungo la Collins Avenue, che nel frattempo si è popolata di mille e più persone.

2-GIORNO

Come da programma lasciamo Miami per raggiungere Key West, la più meridionale delle isole Keys. Anche senza navigatore troviamo facilmente la strada e dopo circa due ore iniziamo a percorrere il lunghissimo ponte che collega queste piccole isole disseminate nell’oceano. Quante palme lungo la strada e quanti uccelli che ci danno il benvenuto. Dopo una sosta per la spesa al supermercato Publix (una vera manna dal cielo per un pasto veloce ed economico), altre due orette e giungiamo al nostro motel, il peggiore tra quelli visistati in questo viaggio, caro e molto fuori dal centro , ma dobbiamo accontentarci visto che abbiamo prenotato all’ultimo minuto e key west è molto rinomata in questo periodo dell’anno. Sistemati i bagagli, ci avventuriamo alla ricerca di una spiaggetta dove rilassarci: il cielo comincia ad annuvolirsi e la brezza marina a salire. Sulla spiaggia iniziamo a consumare il nmostro pseudo pranzo-merenda e scopriamo che negli States è vietato bere alcolici in luoghi all’aperto, o meglio lo puoi fare, ma mimetizzando con un sacchettino il contenitore: il nostro vicino di asciugamano ci dà l’esempio!

3-GIORNO

Oggi lo dedichiamo alla visita di Key West, partendo dalla sua piazza principale, Mallory Square, dove ci sono delle strane statue, in lontananza sembrano persone reali. Vicinissima alla piazza è ormeggiata una nave da crociera: è così vicina che sembra finta, pare quasi entrare in città! Ne scendono parecchi turisti per un giretto a piedi e noi li osserviamo tuffarsi tra le viette del centro. Proseguiamo il nostro girovagare a piedi tra le affascinanti casette in stile coloniale ed arriviamo davanti a quella che fu la casa di Hemingway. Ci spingiamo fino al punto più meridionale di tutti gli States dove troviamo un simpatico barilotto che indica la distanza da quel punto a Cuba: solamente 90 miglia! In serata giretto tra le vie del centro, ora illuminate e con le casette ricche di addobbi natalizi luminosi, una birra al Willie T’s, un originale bar con centinaia di banconote che penzolano dal soffitto, e poi a nanna.

4-5-6-GIORNO

Lasciamo l’isola per la nostra prossima meta: Marathon. Il motel prenotato dall’Italia ci lasciava perplessi visto che è costato molto poco, ma si rivelerà essere la migliore delle sistemazioni! Molto comodo, con una stanza dotata di cucinetta e con il molo popolato dai pellicani, dove la mattina offrono gratuitamente un buon caffè in riva all’acqua. Nel pomeriggio decidiamo di andare nella spiaggia più vicina, Sombrero beach, molto carina e popolata dalla gente del posto e da americani in pensione che vengono qui a svernare. L’acqua è molto bella ma un po’ frizzantina! Il giorno seguente ci inoltriamo nel luogo che in assoluto ci è piaciuto di più: Bahia Honda State Park, una zona protetta, dalle tipiche caratteristiche tropicali, un mare bellissimo, ricco di flora e fauna caraibiche. L’ingresso con auto costa 10 dollari e il primo giorno restiamo nella spiaggia di fronte al parcheggiop, attrezzata con panche e travoli per picnic. L’acqua è freddina, d’altronde è inverno anche qui, ma così bella che un tuffo lo facciamo lo stesso: peccato non aver portato la mezza muta! La sera ceniamo in un localino sul mare molto semplice ma carina: cucina ottima (mangiamo squisiti granchi fritti ) in compagnia degli immancabili pellicani. Il giorno seguente torniamo a Bahia Honda, questa volta camminando verso nord e troviamo una spiaggetta semi deserta, all’ombra di una palma. Qui conosciamo una ragazza canadese molto più equipaggiata di noi che si immerge alla ricerca di strane conchiglie. Lei ci consiglia un localino per la sera seguente, la notte di capodanno, dove infatti ci recheremo. Mangiamo ottime bistecche e dopo cena preferiamo festeggiare in motel: con una bottiglia di vino californiano e dei fuochi d’artificio, brindiamo al nuovo anno sul molo, in compagnia di una coppia di tedeschi con figli a seguito. Poi a nanna perchè il giorno dopo ci aspetta un lungo viaggio.

7-8-GIORNO

Proseguiamo il tragitto verso nord perchè tra due giorni abbiamo una prenotazione ad Orlando. Per spezzare il viaggio decidiamo di fare sosta a Fort Lauderdale per due notti. Prenotiamo una stanza in un internet point al Best Western e, arrivati a destinazione, voliamo in spiaggia. Qui la gente è principalmente giovane, soprattutto universitari in vacanza, che si dilettano a giocare a beach volley sulla spiaggia o ad improvvisare una qualche partita di football americano. L’atmosfera è molto giocosa ed il mare pulito e un po’ meno freddo. La sera andiamo in centro e ceniamo in una pizzeria “su misura”: puoi scegliere una pizza small, medium, large e…da bravi italiani optiamo per quella extra large. E’ curioso vedere come il ragazzo che prepara i panetti di impasto li pesi su una starna bilancia! il giorno seguente di nuovo spaiggia e centro, in assoluto relax.

9-10-11-GIORNO

Direzione Orlando: scelta unicamente per accontentare le bambine visto che la città non offre niente di interessante. Il tempo sta peggiorando e la temperatura cala: riprendiamo dalla valigia il maglione che metteremo per ben due giorni. Poichè mia figlia è super appassionata di Harry Potter, decidiamo di dare la precedenza al parco dedicato a lui, “Island of Adventure”. L’attrazione più bella, merita veramente la pena di essere vista, è il castello di Hogwarts: una giostra che ti illude di viaggiare a cavallo di una scopa nel cielo e nelle zone più remote e misteriose del castello. Per entrare abbiamo fatto due ore di coda, ma nel frattempo, per far passare il tempo, sorseggiamo una squisita birra burro, la bevanda preferita di Harry. Il giorno seguente visitiamo gli “Universal Studios”, il parco più vecchio di Orlando, ma non per questo il meno interessante e, aspetto fantastico, non c’è quasi nessuno! Nel pomeriggio visitiamo un centro commerciale dove acquistiamo ad un ottimo prezzo scarpe bellissime per tutta la famiglia. In effetti questo è il paradiso per gli amanti dello shopping.

12-GIORNO

E’ giunta l’ora di tornare… Ed è ancora più difficile del previsto dato che è tornato il sole e il caldo. Come abbandonare la Florida senza fare un ultimo bagnetto? Ci fermiamo a caso nella cittadina di Pompano beach, molto simile a Fort Lauderdale. Spiaggia, bagno, pranzetto in una locanda sul lungo mare e poi diretti verso l’aereoporto di Miami per il rientro in Italia. Il viaggio in Florida è stato stupendo per la faciluità con cui riesci a fare tutto, anche se ti organizzi da solo come nel nostro caso, la gente è gentilissima, non vi è delinquenza e ti senti veramente benvoluto. Non a caso in qualsiasi posto tu sia e qualsiasi cosa tu chieda ti senti rispondere: You’re welecome!



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