Sognando la di Baja California

Agosto 2004: sognando la (baja) california…. ..che non è lo stato della CALIFORNIA (U.S.A) ma quella lunga e sottile penisola che sembra quasi “un’appendicite” messa a fianco del Messico, lo stato a cui appartiene, che confina sì con gli Stai Uniti, ma che oltre il confine, Tijuana, è in tutto e per tutto il Messico. Come mi sia...
Scritto da: saretta_1966
sognando la di baja california
Partenza il: 01/08/2004
Ritorno il: 15/08/2004
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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Agosto 2004: sognando la (baja) california… ..Che non è lo stato della CALIFORNIA (U.S.A) ma quella lunga e sottile penisola che sembra quasi “un’appendicite” messa a fianco del Messico, lo stato a cui appartiene, che confina sì con gli Stai Uniti, ma che oltre il confine, Tijuana, è in tutto e per tutto il Messico.

Come mi sia venuto in mente di andare lì è presto spiegato: un sogno. Il sogno che da anni accarezzavo dopo aver visto delle foto che raffiguravano una spiaggia incredibilmente bianca ed un mare cristallino dalle tonalità del blu e del verde che non avevo mai visto.

Il viaggio è alla portata delle mie tasche, basta prenotare solo il volo e poi organizzare tutto da là dove la vita costa poco, sicuramente molto meno che una settimana sulla riviera Adriatica. Mi accompagnano in questo viaggio altre 3 amiche, siamo tutte sopra i 30 anni (tranne una, le altre più verso i 40, sinceramente..) e per la prima volta ci “imbarchiamo” in una vera avventura: sappiamo quando partiamo e quando torniamo, per il resto sarà tutta una sorpresa! E’ eccitante e nello stesso tempo faticoso organizzarsi dall’Italia, allora decidiamo che è meglio pianificare il meno possibile anche perché non sappiamo cosa ci aspetta, preferiamo trovarci là e decidere al momento..Bellissimo!!! Non vedo l’ora di partire! Il 1 agosto siamo all’aeroporto con le nostre valigione piene di voglia di divertirci e cominciamo il nostro viaggio verso l’altro continente…

Le prime immagini che l’aereo ci regala avvicinandoci alla Baja California sono quelle di una terra arida che si allunga nel mare blu cobalto, ma le coste delineano dei colori più chiari: turchese, verde, azzurro chiaro…Uno spettacolo! La nostra prima meta è Lapaz, capitale della Baja California del Sud, una città tranquilla e molto calda, con un lungomare curato e pulito, con raffinate panchine bianche e piastrellato di rosa, dal quale si gode la vista di tramonti indimenticabili! Il sole cala dietro all’orizzonte trasformando il colore del cielo in un rosa tenue che diventa prima giallo poi arancione poi rosso…Poi scompare lasciando che la notte lentamente spenga quella meraviglia…E’ la prima sera e già la Baja California ci ha conquistate!!! Noleggiata un’auto (molto grande…4 donne hanno MOLTI bagagli!!!) su consiglio della nostra mitica guida Lonely Planet scegliamo di visitare le spiagge intorno a Lapaz e di nuovo ci aspetta una sorpresa: la foto della rivista che mi aveva fatto innamorare della Baja California sinceramente non era come quello che avevamo davanti agli occhi: la realtà superava ogni mia aspettativa, il mio unico pensiero di fronte al mare era solo questo : “come potrò mai descrivere quello che sto vedendo??” La luce ti abbaglia, la spiaggia è una distesa bianca di borotalco, l’acqua è caldissima e non è di un colore solo, è trasparente, è blu, è verde..No, è turchese, anzi indaco..No, guarda! Là è azzurro chiaro e lì è blu scuro..E questi?? Cosa sta passando intorno ai miei piedi? Pesciolini di ogni tipo, piccoli e grandi, trasparenti e del colore della sabbia..Ma dove siamo??? Ci perdiamo nel blu del mare e del cielo, ci sdraiamo sulla spiaggia e ci lasciamo coccolare dal proprietario del ristorante sul mare che ci porta cocktail colorati e gustosissime tortillas…Questa sì che è vita!!! Cambiamo spiaggia ogni giorno e scopriamo che sono tutte così…Ci fermiamo 3 giorni, poi è tempo di andare alla scoperta di altri luoghi ed il prossimo è la città di Loreto dove visiteremo una storica missione dei gesuiti e la famosa isola di Coronado, se avremo “buona suerte” potremo vedere una colonia di leoni marini…Saliamo sulla nostra auto che abbiamo chiamato “Conchita” e ci dirigiamo a nord… La Baja California è attraversata da un’unica grande via di collegamento, la MEX 1. E’ una strada a due corsie che si estende da nord a sud in mezzo al deserto, ai lati si vedono solo infinite distese di cactus che in primavera offrono, con la loro fioritura, uno spettacolo indimenticabile . In agosto, invece, tutto è più secco e il verde dei cactus è l’unico colore che si vede in giro. La penisola è lunga poco più dell’Italia (1.700 km), ma se da noi per percorrere 300 km impieghiamo poco più di due ore e mezza, lì ne occorrono il doppio: è un continuo sali-scendi, la strada è spesso interrotta da lavori in corso che ci costringono a fare una sorta di “Camel Trophy” in mezzo a nuvole di polvere che riducono notevolmente la visibilità formando la “neblina” (nebbia..!!). La velocità massima a cui possiamo andare è 80 km orari, senza contare i rallentamenti, per fortuna siamo in vacanza, non abbiamo vincoli di orario e, soprattutto, abbiamo l’aria condizionata!!! Per fotografare una bellissima chiesetta in mezzo al deserto, scendiamo dalla macchina e subito ci accorgiamo che la temperatura è altissima, fa un caldo pazzesco!! Velocemente risaliamo in macchina e decidiamo di non fermarci più fino a Loreto!! Lasciamo dietro di noi delle montagne che assomigliano molto a quelle piatte del Gran Canyon e fra un tornante e l’altro vediamo spuntare il blu cobalto del mare…Ci siamo!! Anche qui non restiamo deluse, sembra davvero un posto fantastico! Peccato che si faccia un po’ fatica a trovare un hotel e la temperatura esterna sembra ancora più alta che nel deserto!! L’umidità è a livelli eccezionali, troviamo posto in una sorta di vecchia “posada” messicana , del tutto simile alla piazza principale del paese di Zorro! Ci lanciamo letteralmente sotto la doccia per rinfrescarci ma…Probabilmente le tubature dell’acqua devono essere esposte al sole: è caldissima anche l’acqua fredda!!!! Pazienza, sopporteremo il caldo perché dobbiamo assolutamente visitare l’isola di Coronado domani! ..Ed infatti, dopo una lunga attesa sotto il sole che ci ha stremate, partiamo per l’isola con una piccola barchetta affittata solo per noi. Il nostro accompagnatore, un anziano pescatore del posto, ci illustra tutte le bellezze del luogo mentre ci conduce a Coronado. Vediamo ancora acque splendide, pesci volanti, rocce perfettamente levigate dall’acqua e dal vento che nascondono grotte e insenature da sogno, poi, dietro una punta, eccoli!! Una colonia di leoni marini che sonnecchiano pigri lasciando che le onde li rinfreschino..Sono bellissimi! Ci avviciniamo molto e loro, incuriositi, sollevano il collo e rispondono ai nostri richiami.. È davvero emozionante! Dopo un giro completo dell’isola, ci riposiamo in una spiaggia stupenda: la sabbia, bianchissima, è fatta di minuscoli pezzettini di conchiglie e coralli, intorno a noi ci sono piante grasse con fiori colorati, il mare è una tavola turchese ed i pellicani e i gabbiani ci camminano di fianco sulla spiaggia…Inutile dire che per un momento abbiamo pensato di non tornare più…!! La nostra ultima sera a Loreto è dedicata alla visita alla missione Gesuita , una bellissima costruzione del 1400 in stile spagnolo che si trova al centro del paese, il cui nome deriva dal suo fondatore, padre Salvatierra, originario di Ancona, che ha dedicato questo villaggio al nome della Madonna di Loreto.

Ma è tempo di ripartire, l’indomani ci aspetta di nuovo un lungo viaggio (circa 500 km) : torniamo a sud, a Los Cabos, la punta estrema della Baja California, la nostra meta è Cabo San Lucas: lì troveremo una città tipicamente turistica, colma di gente, di divertimenti e soprattutto andremo a vedere il punto dove il mar de Cortez incontra l’oceano Pacifico… Il viaggio verso Cabo San Lucas sembra interminabile, torniamo a ripercorrere la Carretera e facciamo solo una piccola deviazione verso Puerto Escondido, giusto per fare una foto ricordo sotto il cartello in onore del bellissimo film di Salvatores, di cui sono una grande estimatrice.

Un paio di fermate per il rifornimento di benzina e per fare uno spuntino, poi ancora in viaggio…Otto lunghe ore prima di arrivare a Cabo San Lucas.

Qui tutto è diverso, ci troviamo di fronte ad una cittadina piena di gente che ricorda molto…LAS VEGAS!! Caspita! Un sacco di luci, neon colorati che indicano ristoranti, locali notturni, areoplanini finti che volano sopra il tetto di un ristorante per attirare la tua attenzione, il solito Hard Rock Cafè con la musica altissima e …Tantissimi americani!! Anzi, qui ci sono SOLO americani!! Si parla inglese ovunque, perfino nei negozi ti indicano il prezzo in dollari e non in pesos…Ma dove siamo finite???? Okay, troviamo un posto dove dormire…Un bell’albergo che dispone di due camere doppie al piano terra, entrambe hanno un bel terrazzo e la vista sul mare e sui “faraglioni” di Cabo San Lucas dietro ai quali si trova il famoso Arco, simbolo della città, dove i due mari si incontrano..Meglio di così! Ci fermeremo qui fino alla fine della vacanza, 7 giorni di assoluto relax! Dopo un meritato sonno ristoratore, la mattina ci avviamo verso la spiaggia Mèdano, si trova proprio di fronte a noi ed è la più famosa di Cabo San Lucas…Ma ci ritroviamo in mezzo ad una bolgia infernale! Una piccola Rimini in cento metri quadri di spiaggia dove gli ombrelloni sono attaccati l’uno all’altro, dove la musica del bar è a livelli insopportabili, dove i venditori ambulanti passano a distanza di 30 secondi l’uno dall’altro, dove fa un caldo insopportabile…AIUTO! Si salva solo il solito mare, ma in quel momento decidiamo che l’indomani faremo una scelta più oculata e cambieremo spiaggia! La Transpeninsular è una strada costiera che attraversa tutte le località di Los Cabos,da Cabo San Lucas a San Josè del Cabo, ad ogni chilometro c’è una spiaggia da vedere, scegliamo la Bahia Santa Maria, indicata dalla Lonely Planet come la più bella…E al solito la Lonely non sbaglia! E’ splendida! Sabbia arancione, mare trasparente, un punto bellissimo anche per fare snorkelling e, soprattutto, semideserta! Non c’è nulla, solo qualche messicano che affitta ombrelloni a fiori e vende bibite riposte con cura in una ghiacciaia portatile..Proprio il posto che fa per noi!! Trascorriamo qui tutta la giornata e poi ci tuffiamo nella vita notturna di Cabo San Lucas.

Scopriamo, però, che tanto notturna non è…Quasi tutti i ristoranti chiudono la cucina verso le 23, ovvio..Con tutti questi americani che mangiano alle sei di sera! E poi i locali sono night club non propriamente per signore, a parte l’Hard Rock e qualche tipico locale messicano, come il “Margaritaville” , dove ti portano dei cocktail margaritas grandi come dei catini!! Sinceramente, stanche come siamo dopo l’intera giornata al mare, pensiamo che la sera sia sufficiente farci una bella cenetta tutte insieme, berci una bella birra fresca e andare a dormire..Optiamo, quindi per dedicare le nostre serate alla ricerca di ristoranti tipici diversi, per provare sempre qualcosa di nuovo . Così, grazie anche ai preziosi sugggerimenti della nostra guida, scoviamo posti carinissimi, locali con sedie di legno colorate e tovaglie variopinte, piccoli ristoranti in stile messicano con selle di cavallo al posto degli sgabelli, oppure con tavolini a ridosso del porticciolo dove i mariachi, con i loro strumenti musicali, rallegrano i turisti intonando le canzoni della loro terra “…Ay ay ay ay, canta y no llores, porque cantando se alegran cielito lindo, los corazones…!!” Finalmente è arrivato anche il momento di vedere il famoso Arco del mar de Cortez e di visitare la splendida Palya del Amor..Con un taxi boat raggiungiamo la spiaggia, che è in una bellissima caletta di sabbia chiarissima, e scopriamo che dalla parte opposta l’acqua che vediamo è quella dell’oceano pacifico! Le onde sono molto alte, si infrangono sugli scogli e sembra di assistere ad uno spettacolo di fuochi d’artificio, qualche temerario tenta di fare surf, ma inutilmente…Viene risucchiato dal mare e ributtato infelicemente sulla spiaggia che non per niente viene chiamata “la spiaggia del divorzio”: chi si tuffa fra quelle onde potrebbe anche non tornare più…Ma che bello, che bello!!! C’è uno splendido sole, facciamo il bagno e, sulla via del ritorno, c’è ancora il tempo di vedere l’Arco sotto al quale i due mari si congiungono formando correnti fortissime ..E ci imbattiamo ancora nei simpaticissimi leoni marini!! Trascorriamo i giorni sdraiate sui lettini in un angolo di spiaggia tranquillo vicino all’albergo, c’è il bar, il ristorante, la doccia (non sempre le spiagge ne sono attrezzate) e un giovane cameriere messicano che ci ha preso in simpatia e ci coccola…Ci fa assaggiare un fantastico cocktail. Il Miami Vice, a base di rhum, ghiaccio, pinacolada e succo di fragola..Squisito, fresco, dissetante…Prendiamo l’abitudine di berlo mentre, accoccolate sul lettino, guardiamo il fantastico mare di Cabo San Lucas senza stancarci mai! Purtroppo però è giunta l’ora di tornare in Italia! L’ultimo giorno lo trascorriamo a Lapaz, ci godiamo le ultime ore nella nostra spiaggia preferita, quella di Tecolote, e poi saliamo sull’aereo che ci porterà a Città del Messico, poi a New York ed infine a Milano… fa molto caldo anche qui, e ci manca il nostro splendido e indimenticabile Mar de Cortez!!!!



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