Sofia, la rosa della Bulgaria

Weekend trascorso in una città magica e tutta da scoprire
Scritto da: famiglia BAMBA
sofia, la rosa della bulgaria
Partenza il: 19/09/2014
Ritorno il: 22/09/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Il nostro girare verso le capitali dell’Est continua, dopo la bellissima Polonia, Bucarest e la Transilvania, questa è la volta di Sofia. Siamo partiti poco organizzati e poco informati. Non è facile trovare una guida di solo Sofia, quindi dopo qualche lettura su internet partiamo, ma con poco entusiasmo. E’ stata la città ad accoglierci e a guidarci lasciandosi mostrare in tutta la sua bellezza. Sofia è ricca di parchi, panchine e fontane d ‘acqua; potete vagare tra strade e vicoli, la sua atmosfera ti coinvolge. Il punto di partenza è la cattedrale Aleksander Newsky, chiesa ortodossa che può contenere fino a 5000 persone, guardatela da ogni lato e godetevi i dipinti al suo interno. Da qui è tutto un susseguirsi di monumenti: Chiesa di Santa Sofia e i resti romani al suo interno, Palazzo Sinodale, Monumento ai caduti, Giardino Reale. Qui potete trovare il Baba Cultural Cafè, un vecchio bus inglese a due piani, oggi un bar. Percorrendo il marciapiede giallo costruito agli inizi del novecento in occasione del matrimonio dello Zar Ferdinando, sempre con partenza dalla cattedrale lungo il viale Zar Osvobodtel, si può incontrare il palazzo Assicurazione nazionale, la statua equestre di re liberatore Alessandro III e poi l’ambasciata italiana, Palazzo reale oggi galleria d’arte, la chiesa russa Zar Nicola, il circolo degli ufficiali, ex edificio della società cooperativa associazione degli operai.

Al Palazzo del Presidente della repubblica è possibile vedere il cambio della guardia, il Museo Archeologico. Entrate dal Palazzo del Presidente per vedere i resti romani e la chiesa di San Giorgio la Rotonda. Fidatevi del vostro fiuto, percorrete strade e stradine laterali, immergetevi nella città, potete arrivare al Teatro Nazionale visitabile due volte al giorno. Fermatevi sulle panchine di fronte alla fontana. Ci sarà sempre uno spettacolo musicale che vi intratterrà. Riprendete la vostra passeggiata verso viale Vitoscha, via pedonale di shopping; percorretela dal NDK (palazzo della Cultura) con la sua montagna Vitosa alle spalle, i suoi giardini, la fermata del metrò, fino alla chiesa di Santa Nedelia (circa 2 km), facoltà teologia, passando di fronte al Palazzo di Giustizia. Attraversando la strada al centro di un incrocio, sotto la statua della saggezza di Dio, si può vedere la chiesa dei Santa Petka dei Sellai, chiesa romana sui resti della vecchia Serdica, per poi raggiungere la moschea dei Bagni, ex palazzo termale. Qui molte persone passeranno con bottiglie d ‘acqua, seguitele e troverete molte fontanelle termali di acqua calda. Dopo andate al mercato coperto, provate qualcosa di locale, perdetevi con la gente del posto. Dal viale Vitoscia entrate nelle strade laterali, arrivate alla panchina di Slaveycov, scrittore risorgimentale bulgaro, vissuto proprio in questa piazza: qui c ‘è un mercato all’aperto di libri usati, la maggior parte in cirillico. Lungo la strada, banchetti di frutta e verdura fino alla chiesa de Santi Settimi. Passeggiate fino a ritornare al Palazzo assemblea Nazionale per poi dirigersi verso l‘università, il ponte delle Aquile e il suo parco. La città si visita bene in due/tre giorni: l’ingresso alle chiese è gratuito, si paga l’ingresso agli scavi di Santa Sofia. Consiglio una gita fuori Sofia, per vedere due chiese patrimonio dell’Unesco, presso il Monastero di Rila e Boyana. Noi siamo andati con un tour organizzato con durata dalle nove alle diciassette, con un pranzo facoltativo, lungo la strada, a base di trota. E’ organizzato da Traventuria e comprende: bus e guida in inglese, al costo di 25 € a persona. Sicuramente da provare, il solo monastero di Rila vale il costo del biglietto! Intorno a Sofia ci sono circa venti monasteri visitabili, ma noi abbiamo visto solo Rila e Poyana.

Di Sofia abbiamo portato delle piccole saponette di rosa, le rose bulgare sono usate in cosmesi, e qui possiamo trovare tutto, saponi, creme, candele tutto alla rosa. La pecca di Sofia sono i marciapiedi sconnessi, si rischia di cadere ad ogni passo e le barriere architettoniche non sono abbattute. Hanno però rispetto per i pedoni. L’unico ufficio del turismo l’abbiamo trovato alla metropolitana dell’università. I Bulgari sono cordiali, parlano tutti bene inglese,ma anche un po’ di italiano. Se si conosce bene l’inglese si può visitare Sofia con Free visit Sofia, lo consiglio. Noi abbiamo pernottato all’hotel Sense, ha un magnifico roof top bar, con una vista spettacolare sulla Cattedrale. Possiamo accedere al bar anche se non siamo clienti dell’hotel.

Per mangiare ogni posto è buono e i prezzi sono sempre vantaggiosi. A noi è piaciuto molto, per arredamento e per la cordialità eleganza SHTASTLIVECA lungo il viale Vitosa. Ad esempio una cena con un antipasto, un abbondante secondo, due dessert, acqua e vino può costare 8 Euro a persona!

Se volete dissetarvi, vi consiglio di fermarvi al Bubba, sempre in Vitosha b, con un bel assortimento di drink e smothies.

All’interno del mercato coperto, ci sono specialità gastronomiche da provare o negozi di souvenir.

Nelle vicinanze di Santa Sofia c’è un mercatino di antiquariato e di icone, da vedere.

La loro moneta si chiama LEI, noi abbiamo preso i soldi allo sportello del bancomat.

Il nostro giro in tre giorni è terminato, è stato piacevole e inaspettato, sicuramente da consigliare come meta insolita ed economica, non troppo lontana dall’Italia; raggiungibile in due ore di volo. Dall’aeroporto al centro la distanza è di circa 15 Km.

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