Snowing in Praha

Weekend freddissimo a Praga!
Scritto da: scricciolo87
snowing in praha
Partenza il: 25/11/2010
Ritorno il: 28/11/2010
Viaggiatori: gruppo di 20 persone
Spesa: 500 €
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Come ogni anno io e mia mamma ci regaliamo un week-end in una capitale europea, l’ultima settimana di novembre. Ci aggreghiamo ad un gruppo di sole donne –quasi sempre– di un paesino vicino al nostro e dopo Madrid, Londra e Parigi, era il turno dell’incantevole Praga! La prima giornata è stata completamente impiegata per il viaggio dato che abbiamo optato per la corriera perchè più economica per il gruppo. La sconsiglio vivamente perchè il viaggio è veramente scomodo e soprattutto lunghissimo, all’incirca 12 ore intervallate da qualche sosta, di cui una a Salisburgo. Il secondo giorno abbiamo iniziato ad esplorare la città accompagnate da una guida ceca. Dal nostro albergo Hotel Don Giovanni****, Vinohradska Praha4, ci siamo dirette prima in pullman e poi a piedi nel quartiere di Staré Mesto. Prima tappa Nàmésti Republiky con la Casa civica di cui si ammira la splendida facciata decorata dai maggiori talenti della Secesione preghese. Al suo interno si trovano saloni, sale da concerto, caffé, ristoranti tutti decorati. Proseguendo si incontra la casa “alla Vergine Nera”, opera esemplare dell’architetto cubista Josef Gocar, che ospita un museo dedicato a questo movimento. Prendendo la via laterale Zelezna, si sbuca nella coloratissima vecchia piazza trianglare Staromestské Nàmestì, teatro degli avvenimenti più significativi della storia di Praga come l’assassinio di san Venceslao, l’inconorazione di Carlo IV, l’esecuzione dei capi hussiti… La piazza è scandita da abitazioni gotiche e facciate rinascimentali a graffiti. Si trovano anche il Municipio con il suo famoso orologio astronomico; palazzo Kinsky, uno dei più bei palazzi in stile rococò, sede della collezione di arte grafica (dal Medioevo a oggi) della Galleria Nazionale; la chiesa Madonna di Tyn, secondo edificio gotico per importanza della città e la chiesa di San Nicola, uno dei primi esempi di barocco praghese. Proseguendo per via Parizska, chiamata via Parigi per via delle boutiques e caffé eleganti che la dominano, si arriva al quartiere ebraico. Con un unico biglietto si possono visitare il museo ebraico che contiene testimonianze di più di mille anni di storia di una delle più importanti comunità ebraiche d’Europa; il Vecchio cimitero ebraico che conserva quasi 12000 lapidi disposte su più livelli; la Sinagoga Vecchionuova che conserva il ricordo dei massacri e delle persecuzioni di cui furono vittime gli ebrei del ghetto e la Sinagoga spagnola, a fianco della quale si può ammirare la statua del famoso scrittore praghese Kafka. Da qui attraverso il Cechuv Most ci siamo dirette nella zona di Hradcany, dominata dal castello e dalla cattedrale di San Vito, dove abbiamo assaggiato il celebre piatto ceco gulash, in un ristorantino tipico del luogo. Dopo pranzo, abbiamo passeggiato lungo la famosa Nerudova, tratto della via Reale che ospita palazzi barocchi tra cui la casa del saggista e poeta Jan Neruda e il palazzo Thun-Hohenstein sede dell’ambasciata italiana, per arrivare nel quartiere di Mala Strana con la sua omonima piazza in cui si alternano facciate rinascimentali e barocche, costruite dopo l’incendio del 1541. Lungo Karmilitska, una visita d’obbligo al santuario dedicato al famoso Gesù Bambino di Praga, di fronte al quale si trova il splendido palazzo che ospita il museo ceco della musica. Oltrepassato quest’ultimo, si incontra l’isola di Kampa che offre una vista mozzafiato sul ponte Carlo e la riva opposta della Moldava. Piuttosto di oltrepassare il ponte Carlo, abbiamo preferito attraversare il fiume a bordo di un battello per ritemprarci dall’aria gelida! Ve lo consiglio vivamente soprattutto all’imbrunire perchè la vista è semplicemente spettacolare! Terminato il giro in battello, era ora di rientrare in hotel per relax e cena, ma io ho deciso di unirmi ad un altro gruppetto di donne per cenare fuori e continuare la visita Praga di sera nonostante il freddo e quasi 10 ore di cammino sulle spalle! Ci siamo dedicate ad un po’ di shopping ed entrando e uscendo dai negozi, ci siamo accorte che era persino iniziato a nevicare! Non accennava a smettere, così ci siamo rifugiate in un bar dove abbiamo cenato con una cioccolata calda e un pezzetto di strudel! Il mattino seguente il paesaggio era incantevole: tutto innevato, sole, tanto freddo. Dopo parecchie ore di sonno, eravamo pronte per un nuovo tour de force. La giornata è iniziata con la visita del Vecchio Palazzo Reale oggi sede del governo, dominato dalla più grande chiesa gotica del paese: la Cattedrale di san Vito. Enorme ed imponente. Abbiamo dedicato l’intera mattinata al quartiere di Hradcany in cui si trova anche il Vicolo d’oro, abitato nel XVI sec. da arcieri, mercanti e battilori, che però era chiuso per restauro. Sarà per la prossima volta! Al pomeriggio abbiamo visitato il quaritere Vynohrady, vicino al nostro hotel, in cui si può ammirare la torre avveniristica della televisione di 216m di altezza, caratterizzata da sculture di bambini che salgono e scendono lungo la torre; la chiesa del Sacro Cuore, con la sua facciata di ceramica invetriata, il largo campanile e l’immenso orologio in vetro; la stazione centrale, il più grande edificio Secessione della città dopo la Casa civica; l’Opera di Stato in cui si possono ascoltare le opere di Strauss e le sinfonie di Mahler, per arrivare infine nella famosa Vaclavské Namestì, dominata dall’enorme Museo Nazionale. La guida, poi, dopo aver attraversato il Ponte Carlo, il più antico della città, ci ha riportate nel centro di Praga, Malé Namestì per gli ultimi acquisti. Qui ci siamo imbattute nell’accensione delle luminaire natalizie, dell’enorme abete che dominava la piazza e nell’apertura dei mercatini natilizi. La piazza era gremita di gente e l’atmosfera molto calda nonostante il freddo pungente. La serata si è conclusa in un ristorante all’interno della Casa civica dove abbiamo assaggiato il famoso prosciutto cotto di Praga. Il giorno dopo esausti a quasi -8°C siamo ripartiti per tornare in Italia. Ultima tappa Linz, in Austria. Una breve visita alla piazza principale e poi di nuovo in corriera. Durante il percorso ci siamo addirittura imbattute in una bufera di neve!


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