Slow Tour: La Transumanza 2009

Un modo decisamente "Slow" di viaggiare è seguire il passo lento del bestiame! Gli amici dell'associazione Duemilanodi ci raccontano la loro "Transumanza": dal 20 al 23 giugno 2009 hanno camminato seguendo gli animali dell'Azienda Agricola Santamaria dai pascoli invernali di Ferrandina (Matera) fino a Castelsaraceno (Potenza, ai confini del...
Scritto da: Redazione TPC
slow tour: la transumanza 2009
Partenza il: 20/06/2009
Ritorno il: 23/06/2009
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Un modo decisamente “Slow” di viaggiare è seguire il passo lento del bestiame! Gli amici dell’associazione Duemilanodi ci raccontano la loro “Transumanza”: dal 20 al 23 giugno 2009 hanno camminato seguendo gli animali dell’Azienda Agricola Santamaria dai pascoli invernali di Ferrandina (Matera) fino a Castelsaraceno (Potenza, ai confini del Parco Nazionale del Pollino) dove ci sono erba e acqua fresca per tutta l’estate. Più di 200 mucche e vitellini da portare a destinazione… Nel racconto di Nicola Donnoli

20 GIUGNO 2009 La sveglia suona alle 04.30, puntatina al panificio per comprare focaccia e biscotti per tutti e sono già le 5.00, sono le 6.00 quando arriviamo in azienda e la mandria sta già sfilando. Siamo arrivati un pò tardi ma facciamo in tempo a salutare Zio Ninuccio e la signora, mettere lo zaino nel fuoristrada, infilare gli scarponi, impugnare il bastone e partire per la TRANSUMANZA ESTIVA 2009.

*07.00 Fa già caldo e le mucche avanzano con difficoltà tra i calanchi stretti e l’invitante grano che non è stato ancora mietuto. I transumanti sono: zio Mario Santamaria, Franchino, Andrea, zio Antonio (detto Ricciotto), Luca (che in realtà ha un nome indiano molto più complicato) e Nicola (in rappresentanza della Duemila Nodi). Si aspettano anche zio Rocco (proprietario anche lui di una azienda agricola) e Frank Ciccolone (che potrà arrivare solo domani) *07.30 Procediamo lentissimi perchè gli animali, con la pancia vuota, non camminano. Zio Antonio ha 75 anni, fuma ma è il più arzillo di tutti e secondo lui le mucche non hanno ancora capito che devono andare in montagna. Intanto siamo fermi, le mucche mangiano e i campanacci che suonano in lontananza potrebbero essere scambiati per un flauto o per la suoneria polifonica di un cellulare che squilla dall’interno di qualche tasca.

* 07.40 I fischi e i versi dei vaccari aumentano d’intensità, la mandia si compatta… Si riparte! * 08.15 Zio Mario ha spinto tre vacche ad oltrepassare lo stretto ponte sulla Salandrella. Tutte le altre hanno capito che non c’era pericolo e, una dopo l’altra, sono passate tutte dall’altra parte.

* 11.30 Siamo fermi già da un pò. Le mucche stanno mangiando e lo facciamo anche noi all’ombra di un perastro che ci evita un pò di sole cocente.

* 13.30 Tra pochi istanti riprenderemo la marcia. Con Franchino siamo andati a prendere altra acqua alla fontana di Craco e ne abbiamo approfittato anche per prendere un caffè al bar. Gli altri, nel frattempo, hanno riposato.

* 15.00 Abbiamo finalmente raggiunto il Sauro. Le mucche adesso possono bere e mangiare mentre sono arrivati la pioggia e il vento e non sappiamo se guadare o meno. Al momento abbiamo percorso 24 km.

* 17.00 Riprendiamo la marcia dopo aver deciso di risalire il fiume. Piove ancora e il Sauro è pieno d’acqua perchè, evidentemente, hanno aperto la diga a monte.

* 19.00 L’idea di risalire il fiume non è stata delle più felici per i vaccari. Gli animali non hanno particolari problemi a camminare nell’acqua alta circa mezzo metro. Gli uomini si sono divisi. Qualcuno ha guadato e qualcuno no per poter impedire alle vacche di prendere qualsiasi direzione sbagliata. A un certo punto, però il fiume rasenta la parete verticale di un canyon e Andrea e zio Antonio non hanno potuto fare altro che risalire i campi, raggiungere la strada e telefonare per farsi recuperare dalla macchina.

Nel frattempo la mandria ha raggiunto il recinto dove passerà la notte che era nato come “forestazione produttiva” ma ora, di foresta, gli è rimasto solo il cartello perchè gli alberi sono tutti secchi.

* 19.30 Gli animali sono nel recinto. Sono arrivati dei commercianti di vitelli e zio Mario resterà con loro mentre noi altri, dato che il tempo minaccia pioggia per tutta la notte, ce ne torniamo in azienda.

21 GIUGNO 2009 * 03.30 Franchino è già sveglio da un’oretta. Torniamo dalle mucche.

* 04.00 Zio Ninuccio non sembra svegliarsi e di qui non si muove nessuno senza il suo caffè. Aspettiamo seduti nel buio, insieme ai cani.

* 05.00 Le mucche sono già compatte dietro il cancello. Piove e ci aspettano 6 km di asfalto da percorrere prima che il resto del mondo si svegli e si metta in macchina per andare al mare.

* 07.00 Oltre alla pioggia non c’è stato nessun altro problema ed abbiamo superato i km che ci preoccupavano. Abbiamo tenuto la fila delle mucche molto lunga così da occupare una sola corsia e consentire alle pochissime macchine che abbiamo incontrato, di superarci facilmente. E’ appena arrivato anche Frank Ciccolone.

* 07.30 Raggiungiamo il bar per prendere un caffè mentre le mucche mangiano e bevono sulla sponda dell’Agri.

* 08.30 Zio Mario è andato a vedere le condizioni del tratturo ma, a quanto pare, faremo pochissima altra strada. Gli animali hanno erba buona e acqua e credo che sfrutteremo questi elementi per far riposare soprattutto i vitellini che iniziano già ad accusare un pò di dolore ai piedi.

Intanto ha smesso di piovere e facciamo chiacchiere.

* 18.00 Siamo ancora fermi nello stesso posto. Abbiamo pranzato verso le 12 e l’arrivo di Ciccolone è stato provvidenziale. Infatti il vino è quasi finito e tutta la compagnia è decisamente più allegra rispetto a ieri. Dopo il pranzo abbiamo dormito chi all’ombra del ponte chi sotto i pioppi.

Le mucche che erano sparse lungo il fiume, adesso si stanno raccogliendo da sole e sono tutte sotto il ponte. Hanno mangiato, bevuto e riposato a sufficienza… Adesso vogliono partire e noi accogliamo la richiesta.

* 20.00 Siamo diretti al “parco” (così chiamiamo il recinto) di Giovanni “u rutunn’ar” dove gli animali passeranno la notte. Per noi si era parlato di un capretto arrosto e notte sotto le stelle ma la pioggia ci ha rovinato anche questi progetti. Torneremo anche stasera in azienda e il capretto avrà lunga vita!

22 GIUGNO 2009 * 05.40 Oggi non abbiamo troppa fretta perchè non ci saranno strade asfaltate da percorrere e dopo il caffè di zio Ninuccio, raggiungiamo le vacche.

* 07.00 Transumiamo lungo l’argine dell Agri * 08.00 Abbiamo raggiunto la “salicara” dove l’anno scorso abbiamo pranzato. Questo è il primo posto buono per sfamare gli animali ma pochi giorni fa ci è passata un altra mandria che ha spazzolato tutta l’erba buona. Staremo fermi solo un pò.

* 08.50 Ripartiamo. L’aria è fresca (si sta bene con la felpa) e tutt’intorno ci sono dei grossi nuvoloni. Dall’altra parte del fiume, sopra dei calanchi a picco, c’è Alianello.

* 09.30 Siamo di nuovo fermi. Questa volta, però, l’erba è buona. Siamo in una grande piana, da poco hanno mietuto il fieno e fatto dei balloni ma ce n’è rimasto tanto a terra e ne è ricresciuto anche un altro pò.

I vitelli dormono e le madri mangiano.

* 11.30 Abbiamo fatto poche centinaia di metri ed attraversato il bosco per arrivare in un’altra piana. Qui ci sono cardi fioriti alti più di due metri e tanto trifoglio per la felicità delle mucche e nostra che ci fermiamo per il pranzo.

* 14.00 Abbiamo pranzato, chiacchierato e fatto anche un pisolino nonostante la fastidiosa pioggerella ma adesso ripartiamo perchè dobbiamo attraversare un altro pezzo di bosco nel quale, se viene a piovere, non si possono usare neanche gli ombrelli che si strapperebbero tra i rovi e i rami.

* 19.00 Ci è voluto parecchio tempo per percorrere pochi chilometri. Le piogge abbondanti hanno allagato i terreni tra il fiume e l’argine. Le mucche non hanno nessun problema ma per gli uomini il problema è che ci si bagna le scarpe e i pantaloni e ne è un esempio Salvatore che, ormai, è bagnato fradicio.

Con l’aiuto del fuoristrada abbiamo guadato per due volte l’Agri e il Racanello senza bagnarci.

Siamo passati dentro delle gole spettacolari ed ora gli animali pascolano in un campo incolto proprio all’incrocio tra la SS 598 Val d’Agri e la strada che va a San Chirico Raparo.

* 20.00 Chiuse le vacche nel recinto ce ne torniamo a casa perchè anche stasera piove. Prima, però, abbiamo tirato fuori “la spesa” per farci uno spuntino tardo-pomeridiano… Ben-accetto!

23 GIUGNO 2009 * 06.00 Oggi ce la prendiamo con ancora più calma perchè la giornata sarà sicuramente fresca per non dire fredda. Con Franchino e Luca andiamo a mungere le capre e far allattare un capretto e un agnellino che hanno pero le madri.

* 08.30 Nel parco le mucche non ci sono già più. Zio Mario, zio Antonio, zio Rocco e un signore di Castelsaraceno le hanno già fatte uscire e sono partiti alla volta di Castello. Il tempo è buono e la mandria procede lenta in salita perchè si cammina sull’asfalto e ai vitellini questa cosa, per via del dolore ai piedi) non piace proprio.

* 10.30 Ci fermiamo per far mangiare le vacche e anche noi tiriamo fuori focaccia e caciocavallo di podolica approfittando della sosta e della birra portataci da un signore.

* 11.30 La mandria era gia ripartita quando il cane del benzinaio si è messo ad abbaiare verso il fiume. Palluncella stava tornando indietro al trotto perchè non trovava un passaggio tra i rovi e le altre erano già molto più avanti quando finalmente è riuscita a riprendere la strada. Poi, nonostante non conoscesse la strada, forse servendosi dell’olfatto, ha raggiunto le altre. Ricomincia a piovere.

* 12.30 Ci fermiamo per il pranzo di uomini e animali * 13.45 Ricomincia a piovere forte. E’ meglio ripartire! * 14.40 Zio Mario da le dritte per attraversare il paese… Chi deve fermarsi e dove. Si và * 17.30 Prima di entrare nel centro abitato ci siamo fermati per far riposare gli animali che, ancora una volta, hanno mangiato. Adesso abbiamo superato il paese da un bel pò e le vacche sono in una zona a loro familiare. Anche i vaccari sono rilassati e passo-passo seguono le vacche che si sentono a casa.

* 17.40 Le prime hanno già lasciato l’asfalto e si stanno arrampicando su una salita nel bosco per raggiungere il posto in cui trascorreranno l’estate. Sembra inverno. Ci sono 8° e piove. L’erba, in alcuni punti, è alta anche un metro ma in altri punti è alta solo pochi centimetri. Zio Mario spera che questa pioggia la faccia crescere mentre gira intorno ai suoi pascoi per controllare lo stato dei pali e del filo elettrificato. Anche questa transumanza, nonostante la pioggia, si è conclusa nel migliore dei modi e ci vogliamo scusare con tutti quelli che avrebbero voluto partecipare per non essere riusciti a fargli avere una data certa per la partenza.

Speriamo di riuscirci il prossimo anno, a presto, DuemilaNodi http://www.Duemilanodi.It/



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