Slovenia – Un’idea per un “ponte”
Partenza sabato mattina e la nostra dose di coda la prendiamo subito alla barriera di Mestre. Per evitare quella alla frontiera a Trieste (che funesti bollettini radio davano per chilometrica) passiamo per Gorizia: strano ma vero deserta! Prima tappa le Grotte di San Canziano, assolutamente da non perdere. Iscritte nella lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1986, non vantano certamente le formazioni calcaree delle più famose grotte di Postumia ma danno al visitatore emozioni fortissime. Trovarsi nella Grotta del Silenzio, sospesi nel vuoto su uno stretto ponte metallico, su un canyon alto fino a 130 metri, con il rumore del fiume sotterraneo che non riusciamo a vedere e solo qualche flebile luce che segna il nostro sentiero ci fa sentire in un probabile girone infernale dantesco.
Dalle Grotte di San Canziano ci dirigiamo verso Skofja Loka che sarà il nostro punto di riferimento per questa breve vacanza.
La cittadina, una delle più antiche della Slovenia, vanta un centro storico interessante che si sviluppa intorno a due piazze e dominato dal castello. Di rilievo alcuni palazzi borghesi tra i quali la Homanova Hisa del 1724 e la Kasca del XVI Secolo.
A pochi chilometri da Skofja Loka, in aperta campagna, grazioso il santuario della Annunciazione Crngrob.
La sistemazione a Skofja Loka è modesta, l’albergo è una vecchia struttura anni ’70 che avrebbe bisogno di un po di manutenzione, ma in compenso il prezzo è contenuto ed il personale molto gentile.
Il giorno di Pasqua lo trascorriamo a Lubiana. Città dove è piacevole trascorrere una giornata, presenta graziosi scorci come la Presernov Trg., piazza dominata dalla barocca Chiesa dell’Annunciazione e dalla quale si accede ai 3 Ponti. Interessante è la Fontana dei Fiumi Carniolani, la Cattedrale di San Nicola, il Palazzo del Seminario e l’adiacente Piazza del Mercato.
Saliamo al Castello che, nonostante alcuni restauri discutibili, vale comunque la pena di visitare per la gotica Cappella di San Giorgio e godere del panorama che nelle giornate limpide arriva fino al massiccio del Triglav.
Il giorno dopo si sale in montagna.
Prima tappa Bled. Grazioso paese adagiato sulla riva dell’omonimo lago, ci accoglie in una giornata grigia e nebbiosa, che rende l’atmosfera magica.
Ci concediamo subito una romantica gita sulla tipica barca a remi, la pletna, fino all’isolotto posto al centro del lago. Si può visitare una graziosa chiesa mariana di stile barocco e non ci possiamo sottrarre al rito del suono della campana dei desideri del 1534.
Tornati a riva visitiamo il castello, all’interno del quale c’è un’interessante collezione di mobili in stile e dal quale si gode un bellissimo panorama del lago e dei dintorni.
Lasciato Bled saliamo a Kraniska Gora. Famosa stazione turistica invernale ed estiva è punto di partenza per interessanti escursioni nel Parco Nazionale del Triglav. Da Kraniska Gora la strada sale sul colle del Vrsic con ventiquattro tornanti ed una pendenza fino al 12%.
Lungo la strada si trova la Cappella Russa, costruita in memoria di prigionieri russi morti travolti da una valanga nel 1916.
Sul Colle del Vrsic il tempo non ci assiste e purtroppo non possiamo godere delle splendide vedute delle cime circostanti. Scendendo sull’altro versante incontriamo l’Isonzo che ci affascina per la limpidezza delle sue acque.
A pochi chilometri da Bovec, sotto una leggera pioggia, ci inerpichiamo per godere dello spettacolo della Cascata della Boka, alta 106 metri.
L’ultimo giorno dedichiamo la mattinata alla visita delle Grotte di Postumia. Alla bellezza delle concrezioni calcaree quali la Tenda, il Brillante, alla maestosità delle sale quali quella dei Concerti alta quasi 40 metri, si contrappone la consapevolezza di trovarsi in mezzo ad una vera e propria industria del turismo che riversa all’interno delle grotte migliaia e migliaia di turisti e ci fa rimpiangere non poco la primitiva bellezza delle Grotte San Canziano.
A pochi chilometri da Postumia visitiamo il Castello di Predjama. Di stile rinascimentale, è costruito sotto un arco naturale di roccia ed all’interno è arredato con mobili d’epoca.
All’interno si avverte silenziosa la presenza del Cavaliere Erasmo, la cui leggenda aleggia nelle stanze.
Termina qui la nostra micro-vacanza in Slovenia: abbiamo scoperto con piacere che a pochi passi da casa si possono visitare luoghi interessanti sia dal punto di vista storico che naturalistico con un buon rapporto qualità prezzo.
Vale la pena di andarci, provate anche voi!