Slovenia on the road

Quattro giorni alla scoperta di posti splendidi e incontaminati
Scritto da: oppia80
slovenia on the road
Partenza il: 01/11/2012
Ritorno il: 04/11/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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1 NOVEMBRE

Per entrare in terra slovena siamo passati da Tarvisio, per evitare le autostrade e goderci i panorami offerti dalle strade secondarie, circondate dalla neve fresca.

Direzione Bled con il suo lago e il suo castello. Purtroppo il tempo era un po’ grigio e il buio iniziava a scendere. Ma nonostante tutto è davvero il luogo magico che tutti decantano. Malgrado il tempo e l’oscurità imminente decidiamo di fare il giro completo intorno al lago. Ci vuole circa un’oretta e mezza ma ne vale davvero la pena. Tornati alla macchina ci mettiamo in cerca di posto dove dormire. Proviamo prima in un affittacamere disperso nel nulla, ma la signora dispiaciutissima ci dice che è piena, di provare in un paesino più avanti dove sicuramente troveremo. Arrivati a Bohinjska Bistrica proviamo a chiedere da Apartmaji Žnidar. 37 € in 2 per un appartamento completo di cucina! Parlando un misto di inglese, tedesco, italiano e sloveno in qualche modo ci si capisce sempre! E poi almeno in questa parte di Slovenia sono tutti molto gentili e disponibili! Per cena, seguendo il consiglio dei proprietari, siamo andati in una gostilnica, Štrud’l. Un mix di salumi del luogo accompagnati da un vino rosso bello forte ad un prezzo ovviamente ridotto!

2 NOVEMBRE

Svegliati dall’incessante suono delle campane della vicina chiesa, facciamo colazione con caffè e brioches presi al supermercato del paese e partiamo in direzione del lago di Bohinj, un luogo con dei colori da favola. Da lì, siamo andati alle cascate di Savica. 2,50 € a persona per 20 minuti di passeggiata nel verde e nella quiete. Arrivati in cima più che la cascata in se, colpisce il panorama della vallata, reso ancora più affascinante dalla nebbia.

Saliamo in macchina e decidiamo di dirigerci a Caporetto. Dopo un panino mangiato ai bordi della strada ci dirigiamo verso il museo della cittadina. Prima però entriamo in un bar per un caffè dove troviamo un simpatico vecchietto un pò brillo e tanto loquace, che ci racconta un bel po’ di aneddoti sulla sua vita e sulle vicende di Caporetto durante la guerra. Sarebbe stato da ascoltare per ore!Il museo si concentra sugli avvenimenti della prima guerra mondiali con tutti i suoi risvolti. Veramente un museo interessante ricco di informazioni, dove la storia si respira davvero.

Vista l’ora iniziamo a dirigerci verso Lubiana, che sarà la tappa del giorno successivo. Trovare da dormire diventa tanto più difficile quanto più ci si allontana dalla zona delle alpi. Dopo diversi km di caccia, arrivati fino a Kranj, torniamo a Skofja Loka, simpatico paesino, e optiamo per Il Turizem Loka, Gestito da una famiglia giovanissima e gentilissima. 64 € con colazione per una camera enorme con 5 posti letto! Per cena ci facciamo consigliare e andiamo in un locale tipico, Kašĉa. Il posto è bello ma il cibo non ci ha soddisfatti granché.

3 NOVEMBRE

Sveglia con ricchissima colazione e partenza per la capitale Lubiana. Una capitale dove vecchio e nuovo vanno a braccetto. Una città che va girata sicuramente a piedi. Una passeggiata per il lungofiume e poi giro panoramico sulla collina del castello che sovrasta la città, raggiungibile sia a piedi che in funivia (consigliata). Noi ci siamo dedicati alla periferia, senza una meta particolare. Girare e gustare la Lubiana meno turistica ma forse più vera. Ci siamo ritrovati nel centro culturale Metelkova, un posto assurdo, che di sera si trasforma in uno spettacolo di colori, musiche e persone diverse! Sicuramente se in futuro si capita a Lubiana, questo posto merita una sosta notturna, magari pernottando all’Hostel Celica, un ex caserma-prigione trasformata in ostello, sempre all’interno del comprensorio. Per pranzo un bel panino self-service in un parco con sottofondo un piccolo flash-mob musicale messo in scena da alcuni ragazzi. Macchina e direzione Maribor fino a Celje, dove visitiamo il vecchio castello. 2 € a testa e un mezzo caffè offerto… Con l’arrivo della sera ci mettiamo alla dura ricerca di un tetto per la notte. Questa non dev’essere una zona molto turistica. Ci sono pochissimi posti per dormire, ma anche per mangiare. E la gente non è esattamente cordiale come nella zona delle Alpi. Fatto sta che guidando, guidando e guidando ci ritroviamo a Krško, quasi al confine con la Croazia. Per dormire siamo costretti a optare per un albergo, hotel City, assolutamente non consigliato! Per cena ci spingiamo fino a Brežice, troviamo un locale “pseudo” tipico dove riusciamo a mangiare degli ottimi Ćevapĉići!

4 NOVEMBRE

Giornata di rientro a casa con un passaggio molto rapido a Nova Gorica, cittadina abbastanza anonima, tanto che senza nemmeno farci caso ci ritroviamo in Italia.

CONCLUSIONI

La Slovenia va sicuramente visitata e scoperta. Regala scorci e panorami davvero notevoli. Si possono ancora trovare i colori dell’autunno se si va a ottobre e novembre. I prezzi in generale sono ancora molto contenuti rispetto ai nostri. L’unica cosa negativa è che appena inizia a calare il buio le strade e i paesi diventano deserti. Probabilmente complice il periodo poco turistico e le temperature. Magari in primavera insieme ai colori, si accendono anche le persone. Comunque è una destinazione consigliatissima, a due passi dall’Italia, anche solo per una toccata e fuga.



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