Slovenia da nord a sud
Così giovedì 1° maggio 2008, alle 5,30 del mattino (x non trovare traffico e troppo caldo) si parte da Giulianova (provincia di Teramo); effettivamente tanto traffico non lo troviamo, tranne alla Barriera di Venezia-Mestre, famosa per le sue lunghissime code in qualunque periodo dell’anno; tuttavia alle 13,00 siamo già oltre frontiera (nonostante le 2/3 soste), ci fermiamo per il pranzo (al sacco) e si riparte, peccato che qui il tempo si presenta già un po’ grigio e lungo la strada per Lubiana viene giù di tutto (pioggia, grandine e chi + ne ha, + ne metta!).
Alle 14,30 siamo comunque a Lubiana, finalmente qui non piove, parcheggiamo subito l’auto (al Krekov Trg) e facciamo un giro per la città alla ricerca disperata di una sistemazione per la notte (visto che eravamo senza prenotazione), dopo aver chiesto ad un infinita serie di Ostelli, Pensioni e Hotel ci rivolgiamo ad un Turist Information che ci dice che in Lubiana non c’è + disponibilità, ma siamo fortunati in quanto ci trova una “Sobe” a Medno (circa 9 km da Lubiana) a 40 euro x una doppia, senza colazione.
Così inizia il nostro piccolo tour per la capitale Slovena, prendiamo la ripidissima funivia per salire fino al Castello di Lubiana, dalla quale si scopre il panorama di tutta la città, a partire dal Fiume Ljubjanica che taglia in due la città, le sue Chiese e l’immenso Parco Tivoli.
All’interno non ci sono molte cose da vedere, tranne un piccola mostra di oggetti appartenenti agli abitanti del castello, tuttavia approfittiamo di un viaggio tridimensionale che ci fa ripercorrere la storia della Slovenia e di Lubiana dalla preistoria, fino al suo ingresso nell’Unione Europea (2006); peccato che nel chiostro del Castello c’erano i lavori in corso per l’allestimento del Festival Estivo.
Terminata la nostra visita al castello ci siamo diretti verso il nostro alloggio Sobe Bojan Sustersic, gestito da una coppia di anziani, molto gentili, che al mattino ci hanno preparato anche il cappuccino.
La serata é terminata al Ristorante Messicano vicino Wolfova Ulica, unico ristorante che ci ha fatto sedere in quanto aveva un paio di tavoli ancora liberi alle 21:45, dato che tutti gli altri erano stracolmi ed impossibile mangiare senza aver prenotato un tavolo!(tenete conto che alle 22,00 i ristoranti non fanno più sedere per mangiare).
VENERDI’ 2 MAGGIO Sveglia ore 9,00 per smaltire un po’ di stanchezza, partenza ore 9,30 per il nord della Slovenia in una bellissima giornata di sole, che rende il paesaggio semplicemente fiabesco, sembra di essere nel paese di Hansel e Gretel, infatti la strada che percorriamo é circondata da splendidi paesini con case da tetti spioventi in legno, verde dappertutto (alberi, prati infiniti) e da splendide montagne aguzze bianche e detto da una persona come me (che odia la montagna e ama il mare), é davvero credibile!.
Alle 10,30 ci fermiamo a Skofja Loka, un piccolo paesino nel cuore della Slovenia, bagnato dal Fiume Sora, caratterizzata da un magnifico Castello del 1200, distrutto dal terremoto e fatto ricostruire nel 1500; dopo una piccola passeggiata per ammirare le bellezze del Paese (oltre il castello, la Chiesa delle suore, la casa di Homan, l’antico municipio, il ponte di pietra), si riparte per Kranj, Radovljica, Lesce e finalmente alle 12,00 siamo a Bled, giudicata come una delle più belle località turistiche europee (e credo che sia davvero così).
Parcheggiamo l’auto e via verso il Lago, dove ci mettiamo in lista per noleggiare una barchetta in legno e raggiungere lo splendido isolotto (grazie anche alle ottime previsioni meteo)… Credetemi davvero molto romantico.
Alle 13,00 Gianpaolo si mette alla guida della barchetta a remi e ci dirigiamo verso l’Isolotto del lago di Bled, mentre io fotografo il paesaggio tutt’intorno, caratterizzato dallo Splendido Blejski Grad (Castello di Bled) che si erge sul monte Na peceh (579 mt).
Dopo circa 15 minuti di rotta siamo giunti all’Isola di Bled, dove ci hanno accolto cigni, anatre e l’imponente Chiesa; qui abbiamo consumato il pranzo al sacco, comprato in uno dei tanti centri commerciali con il suo supermercato SPAR, incontrati lungo la strada (le baquette sono davvero speciali e non costano quasi nulla, e anche i salumi non sono niente male!) Rientrati sulla terra ferma, abbiamo preso un caffè e fatto una passeggiata per il paese (ho notato come il posto sia abbastanza turistico e i prezzi notevolmente più alti rispetto a Lubiana); siamo saliti in macchina fino al Castello e poi via per il Lago di Bohinj, situato nel bel mezzo del Parco Nazionale del Triglav.
Il posto offre mille e più svaghi, dalla pesca, al rafting, dalle gite in barca e quelle bici intorno al lago, allo sci e al pattinaggio sul ghiaccio durante il periodo invernale.
Arrivati a Bohinj abbiamo visitato la Chiesa di Sv. Janez, la statua che rappresenta gli Sloveni (si racconta infatti che per essere riconosciuto come un vero e proprio Sloveno, questo debba salire almeno una volta nella vita sul monte Triglav (il monte più alto della Slovenia, alto 2864 mt.), e giunto fin lassù venga colpito al sedere per quante volte sono i suoi anni.
Proseguiamo la nostra gita intorno al lago,fino a giungere al parcheggio (che abbiamo pagato ben 3 euro+ 4,80 euro per entrare nel percorso delle cascate), per poi salire a piedi fino a Slap Savica (le cascate di Savica), il sentiero é abbastanza faticoso e impervido, ma ne ne vale la pena, soprattutto per l’acqua che abbiamo potuto bere (freschissima e purissima!); un consiglio: se arrivate alle 16,55 non pagate né il parcheggio, né l’entrata alle cascate (perché la signora chiude bottega e si può entrare e parcheggiare liberamente).
Alle 18,00 riprendiamo la strada per rientrare a Lubiana, al nostro rientro in città ci fermiamo alla Gostilna Jelen, in Celovska Cesta, davvero niente male, io ho preso una scaloppina alla Parigina con patate arrostite, mentre Gianpaolo ha ordinato la classica carbonara, innaffiata dalla birra del posto Union e io dalla loro buonissima acqua di rubinetto (dato che non c’è nel loro menù l’acqua minerale), ad allietare il nostro palato delle pizzettine tonde bianche super morbide e calde che ti servono al posto del pane (totale14,00 euro).
Poiché ci siamo trovati bene siamo rimasti a dormire presso la Sobe Bojan Sustersic.
SABATO 3 MAGGIO Sveglia ore 8,15 per trovare immediatamente un distributore di GAS (l’unico a Lubiana e forse in tutta la Slovenia) nella zona industriale Plinarna (in Verovskova Ulica); fatto il rifornimento alla macchina e al nostro stomaco (colazione, naturalmente), abbiamo parcheggiato in Trg Kongresnj e ci siamo immersi nel famoso mercato in Vodnikov Trg, dove io ho comprato qualche souvenir per casa (principalmente oggetti in legno o in vetro), abbiamo fatto una passeggiata nel cuore della città: Presernov Trg e il triplice ponte Tromostovje, ci siamo diretti verso il Municipio (Rotovz), dove nella stessa piazza si può ammirare una splendida fontana che di notte si illumina di splendore, poi siamo andati al Tourist Information e con 2 euro (totali si intende) abbiamo noleggiato le bici per 2 ore, per poter girare meglio la città, arrivando fino alle Mura Romane, al Parco Tivoli e al Ponte del Drago, salutando definitivamente questa graziosa, ordinatissima e pulitissima capitale europea.
Alle 12,30 si riparte per Postojna (Postumia), per poter visitare le grotte più belle del mondo, il nostro giudizio non lo esprimiamo in quando entrambi non siamo dei grandi amanti e intenditori di grotte, il percorso guidato all’interno delle Grotte é durato circa 1 ora e 1/2, in parte con un trenino e in parte a piedi, comunque piacevole e interessante.
Il biglietto per l’ingresso alle Grotte di Postumia, lo abbiamo acquistato comprensivo dell’ingresso al Castello di Predjama, che non ha nulla da invidiare ai Castelli della Scozia, per la posizione in cui é stato costruito e per il fascino che trapela dall’interno delle sue stanze, per lo più in un pomeriggio grigio come quello in cui lo abbiamo visitato noi, davvero affascinante.
Alle ore 17,00 prendiamo l’autostrada da Postojna, per dirigerci verso la costa Slovena, esattamente verso Portoroz, Piran, Izola e Koper; arrivati alle 18,00 a Portoroz restiamo davvero senza parole, non credevamo assolutamente che la Costa Slovena potesse essere così affollata in una normale domenica di maggio (quindi non di altissima stagione), dopo una breve passeggiata sul lungomare e al porticciolo abbiamo deciso di andare via da qui, dato che la cittadina era secondo noi un po’ troppo turistica e piena di Hotel lussuosi per i nostri gusti molto spartani.
Ciò che cercavamo l’abbiamo trovato a pochi chilometri da Portoroz, esattamente nell’incantevole cittadina di Piran, immaginate un paesino di mare (una specie di Positano, Sorrento) e delle vecchie mura dislocate al di sopra di una collina, e una splendida chiesa al lato; il sole é ancora alto e decidiamo di visitare le vecchie mura e insistiamo per dormire in questo paese, della quale io sono già innamorata; detto/fatto, cerchiamo e alla fine troviamo l’unico posto rimasto in un tutta la costa Sobe Sabina (un mini-appartamento situato in una vecchia casa in stile veneziano, arroccata nel centro storico, 45 euro per una notte); in serata dopo una bella pizza e un gelatino il centro sembra ancora più grazioso, sarà quella riservatezza e quella poca infiltrazione di turisti (tutti diretti verso la Rimini Slovena: Portoroz).
DOMENICA 4 MAGGIO Sveglia ore 8,30 colazione a Piran, passeggiata al porto (compriamo le sigarette, che costano ben la metà rispetto all’Italia, e faccio il pieno di benzina dato che costa soltanto 1,08 euro al litro!) e via si riparte per Izola , breve passeggiata per il centro, completamente smantellato e in piena ristrutturazione (che peccato!); e via verso il confine Gianpaolo ha fretta di tornare a casa e soprattutto paura di incontrare traffico nelle autostrade italiane, così alle 11,30 siamo già a Trieste, decidiamo di fermarci al Castello di Miramare, ma che sfiga la Litoranea é chiusa per una maratona, quindi l’accesso al Castello é stato impossibile. Alle 19,00 in punto eravamo a casa, traffico non ne abbiamo trovato, ad eccezione del solito posto (Barriera Venezia, già citata all’inizio del racconto); io e Gianpaolo abbiamo viaggiato altre volte in macchina in Italia, questa é stata la nostra prima esperienza in auto in un paese straniero, in totale abbiamo percorso 1900 km in piena tranquillità e godendoci in pieno un paese che merita di essere visitato, senza incontrare grosse difficoltà, nonostante la loro lingua sia davvero difficile da capire (… E da leggere), abbiamo incontrato molta gente disponibile, gentile e accogliente; tuttavia se intraprendete questo viaggio in Slovenia fatte attenzione, i controlli sulla strada sono molti, noi siamo stati piuttosto prudenti ma speriamo di non ricevere multe di autovelox o per divieti di sosta nascosti; un altro consiglio magari se organizzate il viaggio un po’ in anticipo, potete prenotare anche su internet degli Hotel in centro a poco prezzo (anche 20 euro a notte x una doppia); infine se avete qualche giorno in più visitate la parte verso est del Paese, quella in cui ci sono dei centri termali, io magari una giornata di relax me la sarei fatta. Ciao a tutti e alla prossima vacanza, a me piacerebbe la Croazia, spero mio marito sia d’accordo.