Skopje, capitale dai due volti

Gradevole e sicura città dai due volti: l'antico bazar ottomano e la parte moderna, imponente, in gran parte ricostruita.
Scritto da: Enrico 9
skopje, capitale dai due volti
Partenza il: 07/06/2015
Ritorno il: 10/06/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Sì, andremo a Skopje 2 giorni e mezzo. Abbiamo visto foto in rete e ci sembra più che accettabile, la raggiungiamo low cost con wizzair, è una delle 2 capitali europee che ancora non abbiamo visto, sufficiente la carta d’identità. Skopje ex Jugoslavia è molto ospitale. Arrivati in orario a metà pomeriggio al moderno e piccolo aeroporto Alessandro Magno troviamo il taxi mandato dall’hotel con autista che parla inglese, 20 euro, prezzo usuale. Ci cambiano onestamente euro in Dinari (un Euro 60 Dinari) ed in 20 minuti siamo all’ottimo hotel Super 8 (3 stelle) contattato direttamente sul sito, la cui reception nelle persone di Resul e colleghi è molto attiva, centralissimo, tre stelle pulito con ottima colazione a 45 euro la doppia: eccezionale! Skopje è una gradevole capitale dai 2 volti: il centro è in parte Ottomana e in parte moderna, stile imperiale, ricostruita dopo il terremoto del 1963. Alle 17 ci dirigiamo nella Carsija, la parte vecchia, praticamente un bazar ben conservato con etnie albanesi, turche e mussulmane in genere dove giriamo alcune strade carine con tanti negozi (molti orefici e vestiti da sera) che di lì a poco chiuderanno, lasciando un’immagine romantica alla luce dei lampioni di questa zona di Skopje. A proposito consigliamo almeno 2 giorni pieni, uno dedicato alla parte vecchia, l’altro dedicato alla parte nuova. Facciamo uno spuntino all’aperto (è quasi tutta zona pedonale) presso Desdan, specialista in cevapcici, porzione classica 10 cevapcici (polpettine di carne mista a forma allungata) ma ne danno anche meno, serviti con cipolla tritata bianca (c’è sempre), peperoni piccantissimi e pagnotta di pane, il tutto a 4 euro, birra locale compresa (Skopsko, discreta). I prezzi del cibo sono davvero bassi, soprattutto in questo quartiere che è adeguato anche per souvenir: oggettistica, ceramiche, pelle e oro; noi abbiamo comprato una ceramica dipinta a mano in un piccolo negozio chiamato Dea Markt di Mitkovski in piccola piazzetta occupata da 2 ristoranti. Visiteremo meglio la città il giorno seguente, passando per la piccola moschea Murat Pasha al centro di 3 vie,camminando per il bazar e raggiungendo in lieve salita la moschea Mustafà, la principale, giardino e lavatoio esterni, tappeti e pochi arredi dentro. Entriamo: uomini senza scarpe e donne coprendosi il capo, da lì a due passi accediamo alla Fortezza di Kale, lavori in corso, dove ammiriamo il panorama e giriamo le vecchie mura, entrata gratuita. Questa è la parte più alta della città ed in estate ospita eventi teatrale. Ci avviamo al termine del perimetro del bazar dove ogni giorno si tiene un grande mercato, in parte anche alimentare, in mostra bella frutta e fresche verdure, noi acquistiamo spezie locali per insaporire zuppe e carni. Anche se Skopje è una città riconosciuta sicura e non si ha mai la sensazione di pericolo, nel mercato stiamo attenti alle nostre cose ma è soprattutto una prevenzione. Durante la passeggiata tante gelaterie e bar o piccole “trattorie” dove assaggiare kebab, spiedino con diversi tipi di carne ed altre specialità locali, noi mangiamo appunto il kebab di pollo servito con cipolla e 2 patatine ed un’insalata mista (cavolo cetriolo e pomodoro) con pane e birra 5 euro a testa. Andiamo oltre per vedere la torre Civica con orologio dove avevamo letto si poteva salire ma così non è, la torre è abbandonata e non vale la pena recarvisi. Intanto forse per colpa della pessima benzina l’inquinamento a tratti si sente. Si fà sera, il caldo nonostante i 32 gradi è stato sopportabile per l’ombra offerta dalle strade non larghissime. In lontananza notiamo sul monte Vodno la più grande croce al mondo, la Croce del Millennio, illuminata. Ormai poca gente in giro in questo Quartiere tanti anni fa forse malfamato, ora diventato trendy, almeno di giorno, Mentre la sera viene preferita la zona moderna. La giornata seguente la dedichiamo appunto alla parte nuova più affollata ed ancora con lavori in corso; dall’hotel prendiamo Viale Naumov e giungiamo al parlamento con parco di fronte, oltrepassando il centro commerciale Anja e cominciamo a vedere grandi statue, ve ne sono a decine, enormi. Da lì in breve siamo all’arco di trionfo che fa il verso a quello di Parigi, quindi entriamo gratuitamente nella casa natia di Madre Teresa di Calcutta, ora resa museo e vediamo vecchi arredi e foto ed antichi scritti di suo pugno, ovviamente a piano terra negozio souvenir. Dopo aver fotografato la bella chiesa cattolica di San Clemente di Ohrid ci rechiamo nel centro ricostruito negli ultimi anni. Sembra di essere in una qualsiasi capitale europea, moderna, palazzi bianchi maestosi, a tratti sembra un’architettura kitsch, ma forse per questo interessante ed unica. Attraversiamo Piazza Macedonia con al centro l’alta statua equestre di Alessandro Magno nei Pressi della quale assaggiamo un ottimo gelato (2 palline 60 cent.). Sapremo poi che molte statue sono state fatte a Firenze; l’impatto è forte, siamo sulla riva del fiume Vardar su cui si affacciano il museo Archeologico (2 euro), il palazzo della corte costituzionale, il teatro ed altri imponenti edifici bianchi, sempre correlati da statue e lampioni che la sera offrono un’illuminazione spettacolare. Di giorno, causa i pochi alberi, qui si sente maggiormente il caldo, mentre la sera è più fresco. Ci avviamo per il Ponte di Pietra, vecchio must della città, che unisce la parte nuova a quella vecchia Ottomana. In piazza Karposh Incontriamo la bellissima statua di Olimpiade, donne e bambini in bronzo che introduce all’altissima statua dedicata a Filippo II con giochi d’acqua ed una piccola chiesa ortodossa adiacente (carina dentro). Siamo ormai ritornati nella Carsija ed a destra notiamo il grande Hamman turco con le sue cupole ora diventato la Galleria d’arte nazionale. Per quanto modestamente descritto, Skopje risulta una città particolare, unica nel suo genere. L’impatto è forte, costruzioni e statue nuove e vecchi palazzi di Tito. E’ bello passeggiare lungo il fiume ed incontrare tanti bar e ristoranti di specialità ma anche internazionali. In lontananza ed in alto domina il vecchio castello di Kale. Và comunque detto che le due diverse zone della capitale sono contigue, quindi in breve ci si sposta da una parte all’altra. Noi abbiamo cenato, consigliati dalla reception nei pressi dell’hotel all’Old city hauser, vecchia costruzione rinnovata, arredamento tipico ma raffinato; una cena completa costa 20/25 euro, il cibo è ottimo, ma alcune pietanze sono care per lo standard del luogo, ma se ci si accontenta di piatti semplici e tradizionali come kebab o bistecca verdure e birra si spendono meno di 15 euro: porzioni abbondanti. Abbiamo invece tralasciato il locale tipico Skopski Merak, con musica tradizionale dal vivo perché distante dall’hotel. Per la vita notturna occorre muoversi verso Gradski Park (zona stadio) detto valle delle discoteche, dove si può entrare al Sektor 909 per sentire all’aperto musica elettronica o godere di musica dal vivo al Marakana. Chi ha mezza giornata ancora si può recare a Nerezi per visitare la bella chiesa di San Pantaleimon, mentre chi può usufruire di alcuni giorni ancora, potrebbe recarsi, come fù a noi consigliato ma poi optammo per soli 3 giorni, nella cittadina di Ohrid, presso il lago omonimo, che ci dicono di straordinaria bellezza e grande interesse storico. A noi Skopje è piaciuta, manterremo un bel ricordo, gente gentile ed accogliente, alcuni parlano inglese e qualcuno italiano, pochissima polizia in giro: non ce n’è bisogno; è una capitale dai 2 volti, a basso costo raggiungibile low cost, in estate può fare molto caldo, in inverno molto freddo, quindi meglio le stagioni intermedie.
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Fortezza di Kale

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Arco di trionfo

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Statua a Carlo Magno

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Mustafà Mosque

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Moschea Murat

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Statua Filippo II

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Teatro

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Piazza Karposh

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Museo archeologico

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Vista sul mercato

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Via del Bazar



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