Skopelos, l’unione del verde dei pini e del blu del mare
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SKOPELOS ARRIVIAMO!
Il 4 luglio siamo partiti da Orio al Serio alla volta di Volos. Dopo due ore di volo, alle 16, siamo arrivati nella campagna dell’entroterra greco e, onde evitare di perdere il traghetto e soprattutto con la voglia di regalarci un po’ di comodità, abbordiamo una coppia con l’intenzione di dividere un taxi per arrivare al porto. Loro acconsentono e così abbiamo il piacere di conoscere due belle persone, Carlo e Manuela, che ci accompagneranno per parte della nostra vacanza, dato che anche loro soggiorneranno qualche giorno a Skopelos. Presi i biglietti per il traghetto lento che in partenza alle 18.00 (24.50 euro Volos- Glossa) ci porterà fino a Skopelos, ci concediamo il primo Nescafè Frappè della nostra vacanza in un bar sul lungomare di Volos. La cosa che maggiormente mi colpisce è l’ospitalità ed i prezzi: con un semplice caffè ci offrono dell’acqua fresca con ghiaccio e una brioche a testa (ma noi abbiamo preso solo un caffè!). Sono molto contenta di essere riuscita a combinare gli orari e di non fermarmi a Volos; pur essendo vero che ogni luogo ha qualcosa di buono da offrire, Skopelos è risultata essere un’isola eccezionale. Appena saliamo sul traghetto scegliamo un posto all’aria aperta, per goderci l’aria tra i capelli. Lo spettacolo del mare profondamente blu con il paesaggio che ci scorre accanto di una costa brulla con gli arbusti verdi mi lascia già d’incanto. Il traghetto ferma a Skiathos intorno alle 21.00 quando comincia ad esserci buio.. le luci accese al calar del sole offrono uno scorcio magnifico su Skiathos. Impaziente aspetto l’arrivo a Glossa alternando passeggiate a bordo ponte alla lettura nella sala interna. Il mio fidanzato amante spassionato del mare riesce a scorgere anche dei delfini che nel tratto di mare aperto tra Skiathos e Skopelos passano vicino al nostro traghetto.
Arriviamo a Glossa con una mezzora circa di ritardo, intorno alle 22.00, ma ad attenderci c’è l’autobus di Skopelos che attraversa tutta l’isola, in effetti la maggior parte dei turisti soggiorna a Skopelos Town. Con 4.50 euro arriviamo in 45 minuti dall’altra parte dell’isola; io cerco di sbirciare il paesaggio dal finestrino ma c’è talmente buio che purtroppo non vedo proprio nulla. All’arrivo scendo dal bus e trovo un signore con un cartello riportante i nostri cognomi.. quasi incredula gli mostro un grande sorriso di ringraziamento; non sapevamo che il signore della pensione prenotata la mattina stessa in aeroporto tramite booking.com ci attendesse alla fermata del bus. Ci accompagna così verso la pensione Marialena che ci ospiterà solo questa notte (30 euro per una stanza doppia con un piccolo terrazzo che da direttamente sul porto, pulita ma non un granché per tutto il resto ad esser sinceri, ma per una notte ci si adegua). La notte soffia un vento spaventoso che ci fa sbattere continuamente lo scuro e così mi addormento con la speranza di trovare una giornata migliore al mio risveglio.
1° GIORNO: STAFYLOS-LIMNONARI
Inizia davvero il primo giorno di vacanza: la mattina svegli presto scendiamo al porto per far colazione in una bar e Pietro assaggia spavaldo una Milk Pie per colazione.. quel “serpentone” di pasta fillo ripieno di crema al latte fritto (simile alla tipica Skopelos Pie, ripiena invece di formaggio che assaggeremo in seguito) un po’ troppo impegnativa da portare a termine. Ci offriamo un altro lusso della vacanza: prendere il taxi per raggiungere la pensione che avevamo prenotato perché avevamo capito che la strada sarebbe stata alquanto ripida ed impegnativa da fare con le valigie. Così in 5 minuti, arriviamo alla pensione Panorama, al confine della Chora, in posizione sopraelevata, le cui stanze hanno terrazzini che danno sulla baia accanto, quella di Glyfoneri. Lascio subito una nota positiva a riguardo perché è stata una delle note più piacevoli del viaggio, l’appartamento era molto ben attrezzato con piatti posate, frigo, tv, phon; pulito ed ordinato, nel cortile aveva degli alberi da frutto che avevano proprio il profumo della campagna! La signora Aleka, che gestisce gli appartamenti è sempre stata gentile, disponile e presente, offrendoci anche una bella serata a metà del nostro soggiorno, per vedere le stelle, la Luna, Giove e Saturno con un amico che lavorava per la Nasa, proponendo per tutti gli ospiti anche un piccolo aperitivo con Skopelos Pie fatta da lei, e le honey balls (che forse in greco hanno un altro nome!).
Alla mattina della partenza ha mandato la figlia a prenderci e portarci al porto (alle 6.30 del mattino), inoltre il giorno prima della partenza le avevamo detto che avremmo voluto acquistare le prugne perché avevamo sentito fossero buonissime e così ce le ha fatte avere da una signora del posto, sotto miele, davvero squisite! Il tempo di lasciare le valigie ed usciamo subito dall’appartamento che stanno ancora sistemando dato il nostro anticipo rispetto al check in e scendiamo a piedi percorrendo per la prima volta gli stretti vicoli della Chora per arrivare al porto e cercare una macchina a noleggio. L’insieme creato dal bianco accecante delle case, i tetti rossi, il mare blu di sfondo ed il cielo azzurro… beh è qualcosa di indescrivibile. La più bella sensazione, il più bel ricordo di questa vacanza. Dopo aver provato un paio di noleggi – nessuno aveva macchine piccole ed economiche a disposizione- abbiamo trovato una piccola Matiz per 35 euro al gg che ci accompagnerà nel nostro viaggio… azzurra come il cielo! Ci mettiamo subito in macchina e scegliamo per il resto della mattinata la baia di Stafylos, la più comoda a Skopelos Town. Ampia spiaggia, attrezzata in parte; noi con l’intenzione di fermarci per un paio d’ore ci sdraiamo comodamente con i nostri asciugamani sulla sabbia.
Il primo approccio con il mare greco è stupendo, l’acqua è più calda di quel che pensavo. Incontriamo casualmente di nuovo Carlo e Manuela, quattro chiacchiere sulle prime impressioni e poi ci salutiamo convinci di incontrarci nuovamente. Intorno all’ora di pranzo ci spostiamo per il pranzo perché a Stafylos il chiosco sulla spiaggia vende solo bibite, andiamo così verso Limnonari, qualche km più a nord. Per raggiungere la spiaggia si scende una strada asfaltata ma un po’ stretta così da godere appieno della vista della baia dall’alto. Ci fermiamo alla prima taverna (Limnonari complex), quella che dà direttamente sulla spiaggia e ci gustiamo la prima insalata greca. OTTIMA!! Forse la più buona di Skopelos! Con la consumazione del pranzo alla taverna abbiamo la possibilità di sfruttare i lettini con l’ombrellone per tutto il pomeriggio che passerà velocemente tra riposino all’ombra, lungo bagno ristoratore e tanto sole. Al ritorno verso casa ci fermiamo al supermercato a comprare le cose per la colazione che abbiamo intenzione di goderci sul nostro terrazzino sul mare. Per cena scegliamo un ristorante al porto consigliato da Puccy, Klimataria, dove abbiamo preso un ottimo agnello cotto in una specie di cartoccio con formaggio e verdure e il maiale con le prugne, un antipasto con tsatsiki e olive, spendendo circa 30 euro in due.
2° GIORNO: PANORMOS-MILIA
Il giorno dopo sveglia presto, ottima colazione sul nostro terrazzo e via alla volta di una nuova spiaggia Panormos. Leggendo prima di partire i giudizi di Tripadvisor questa era la spiaggia in vetta alla classifica, sicuramente molto bella, di piccoli ciottoli, tranquilla, ma non mi sento di metterla in vetta (ovviamente però sono semplicemente impressioni soggettive, è difficilissimo dare in generale una classifica delle spiagge di Skopelos, perché sono tutte bellissime!). Dopo una mattina rilassante, passata tra lunghi bagni e letture nel silenzio più assoluto di una spiaggia comunque “affollata” (una ventina di persone!) ma tutte molto discrete e silenziose; abbiamo pranzato da Rigas la taverna direttamente sulla spiaggia a Panormos, mangiando una moussaka e un’insalata per circa 18 euro in totale! Pomeriggio tranquillo e sereno passato a Milia, dove anche qui con una semplice consumazione di un caffè è possibile usufruire di lettini ed ombrellone. La sabbia è molto chiara e il mare scende lentamente… letteralmente un paradiso! Per cena siamo tornati al porto ed abbiamo scelto il ristorante accanto a quello della sera precedente: Molos. Decisamente più raffinato, leggermente più costoso- 1 euro in più a pietanza- ci ha proposto un ottimo souvlaki. Spesa comunque intorno ai 10-12 euro a testa (abbiamo preso un solo piatto). Dopo cena ci siamo concessi un Ekmek, un dolcetto con una crema sopra e della pasta kataifi con il miele sotto, da Ambrosia (spero di ricordare correttamente il nome della pasticceria!), veramente ottimo; diventerà un vizio fare un salto qui le sere dopo cena!
3° GIORNO: PERIVOLI- MILIA
Al risveglio pianifichiamo la giornata: della costa ovest ci manca Kastani però per ora la lasciamo di nuovo da parte e decidiamo per esplorare la costa nord dell’isola. Proprio di fronte al nostro studio parte la strada interna dell’isola che arriva direttamente all’altra parte dell’isola, abbiamo così il piacere di salire su questi promontori coperti da tanta vegetazione; percorrere la strada con i finestrini abbassati è un’esperienza unica, prima di tutto perché non incrociamo mai nessuna macchina ed abbiamo la sensazione di essere gli unici abitanti del mondo se non fosse per le capre che troviamo sdraiate al sole in mezzo alla strada e poi è il profumo dei pini.. respirando a pieni polmoni mi pare ancora di sentirlo. Arriviamo a nord e come prima cosa decidiamo di visitare Agios Ionassis (la piccola chiesa dove si sposano alla fine di Mamma Mia!), perché a seguito della lettura del diario di Puccy abbiamo pensato fosse cosa intelligente non farlo sotto il sole di mezzogiorno! Effettivamente percorrere la scalinata che arriva in cima, con una temperatura ragionevole non è assolutamente faticoso. Da lassù è un incanto vedere il mare sottostante! A metà mattina decidiamo di andare a vedere una spiaggia in zona in modo da poterci fermare per pranzo a Glossa; optiamo così per Perivoli. Questa forse è l’unica spiaggia dove la nostra mitica Puccy non è stata ma io vi assicuro che è un posto incantevole, forse la miglior spiaggia dell’isola. Decentrata rispetto al flusso turistico, seppur raggiungibile in macchina/moto con una strada asfaltata, con un parcheggio comodo appena sopra la spiaggia, troviamo solo altre 6 persone in spiaggia e son già le 11.30! C’è una signorina molto gentile che si occupa di ombrelloni e lettini che noleggia a 5 euro al giorno (sono 6 in totale), inoltre ha con sé del caffè e dell’acqua. All’ora di pranzo decidiamo di andarcene riproponendoci di tornare e ci dirigiamo verso Glossa, dove andiamo a provare Agnanti. Appena entriamo al ristorante ci scontriamo con Manuela e Carlo, i nostri compagni di viaggio! Con questa piacevole sorpresa decidiamo di sederci assieme allo stesso tavolo così da fare quattro chiacchiere in compagnia e scambiarci le impressioni di questi primi giorni di vacanza su una terrazza che offre una vista magnifica del mare e del porto di Loutraki. Assaggiamo il piatto forte della vacanza: crostini con alici marinate, leggermente piccanti con gelatina di limone e finocchietto di mare. Io vi assicuro che me le sogno ancora di notte! Di secondo un pesce locale alla griglia ed una torta alle mandorle con gelato alla cannella condiviso in 2. Bevendo acqua abbiamo speso circa 20 euro a testa, ne valeva assolutamente la pena!
A forza di chiacchiere si fanno le 15.30 e a questo punto le nostre strade si dividono dandoci però appuntamento per la sera stessa da Anatoli, la taverna-ouzeria al Kastro di Skopelos Town. Percorrendo da Glossa la strada che costeggia la costa ovest proviamo a fermarci a Kastani ma ci rinunciamo appena scendiamo dalla macchina: la musica è troppo alta per i nostri gusti e c’è troppa gente in spiaggia, ci torneremo la mattina successiva con più calma. Torniamo perciò a Milia e dato che non avevamo bevuto il caffè al ristorante ordiamo un ottimo Nescafè Frappè che la signorina ci porta gentilmente al nostro ombrellone con in aggiunta due bottigliette d’acqua fresca offerte dal bar. Un servizio del genere in altre parti del mondo ce lo scordiamo! Intorno alle 18 riprendiamo la macchina per scoprire senza una meta precisa l’entroterra dell’isola, con una piantina dell’isola acquistata al porto e così scopriamo strade sterrate, monasteri nascosti, il frinio delle cicale e tanto tanto verde. Ci troviamo con i nostri amici da Anatoli: la location è veramente molto suggestiva.. si vede tutta la Chora, però purtroppo non abbiamo mangiato molto bene, sarebbe stato meglio andare dopo cena per un ouzo! Nonostante ciò la musica greca suonata dal vivo ha accompagnato piacevolmente la nostra serata.
4° GIORNO: KASTANI- VELANIO- LIMNONARI
La mattina successiva, come deciso dal giorno precedente andiamo a Kastani, arriviamo in spiaggia prestino intorno alle 9 e non c’è veramente nessuno, così la spiaggia si mostra nella sua veste migliore anche perché il mare è un incanto.. la sabbia bianca ed il mare che scende poco a poco. A pranzo sotto consiglio di Carlo e Manu andiamo a mangiare ad Agnontas alla taverna sul mare, assaggiando una buona moussaka a detta di Pietro e un ottimo fritto di calamari per me! Nel pomeriggio torniamo a Stafilo per arrivare fino a Velanio, la spiaggia che si apre percorrendo il sentiero alla fine della spiaggia di Stafilo. La spiaggia è molto ampia e lunga, però purtroppo quel giorno il mare era piuttosto mosso anche se non si muoveva un filo d’aria, essendo quindi primo pomeriggio e non essendoci riparo all’ombra, ci siamo soffermati solo dieci minuti. Una parte di questa spiaggia è riservata ai nudisti anche se ognuno poi è libero di stare come vuole. Accaldati, siamo tornati per la seconda volta a Limnonari visto che la prima volta ci era piaciuta molto, così con una coca cola fresca ci siamo riposati all’ombra dell’ombrellone. Per cena ci siamo trovati con Carlo e Manuela, era l’ultimo giorno per loro a Skopelos, l’indomani sarebbero partiti per Alonissos e poi prima di rientrare in Italia avrebbero fatto anche qualche giorno a Skiathos. Ci ha fatto molto piacere conoscerli perché è stato bello confrontarsi con loro che in tema di vacanze sono l’opposto di me, molto più all’avventura, senza prenotare troppe cose in anticipo (Carlo per tutta la vacanza mi chiamava scherzosamente l’ingegnere- effettivamente lo sono-perché la mia precisione ricadeva anche sulle vacanze.. deformazione professionale!), poi sono due persone di grande esperienza, che hanno viaggiato molto, socievoli e di gran cuore. Un grazie anche a loro per aver reso la vacanza stupenda! Comunque, scusatemi per la divagazione, la cena è stata ottima.. il ristorante, Rodi, si trova all’interno della Chora e per trovarlo è meglio chiedere a qualcuno, ci siamo accomodati nel cortile esterno e abbiamo assaggiato tante cose tipiche differenti e nonostante sia stata la cena più costosa del viaggio (45 euro a coppia, con una bottiglia di vino) è stata la migliore a Skopelos Town.
5° GIORNO: HOVOLO-PERIVOLI
La mattina seguente decidiamo di andare a Neo Klima per raggiungere la spiaggia di Hovolo. È un po’ difficoltoso arrivarci perché, dopo aver parcheggiato la macchina alla fine del paese, ci si incammina a piedi tra gli scogli per raggiungere in 10 minuti la spiaggia, peccato che quel giorno ci fosse un po’ d’aria ed il mare fosse un po’ mosso.. camminare tra gli scogli con le onde che si infrangono non è stato così piacevole ma quel che abbiamo trovato dopo ha ripagato questi minimi sforzi! A pranzo non resistiamo alla tentazione di tornare da Agnanti e così cogliamo l’occasione di mangiare nuovamente le alici e io per secondo assaggio un chicken roll leggero e saporito e Pietro del maiale con peperoni e riso (sempre spendendo intorno ai 20 euro a testa). Nel pomeriggio siamo tornati a Perivoli, soprattutto a Pietro era rimasta così nel cuore che avrei potuto lasciarlo lì definitivamente! Rientrando verso Skopelos abbiamo approfittato della vicinanza con l’appartamento per fare un ultimo bagno a Glysteri una piccola spiaggetta molto tranquilla e piacevole, non attrezzata (se leggete il diario di Puccy, antecedente al mio, diceva di una taverna sulla spiaggia con tante cose tipiche all’interno: ora è chiusa, non c’è più nulla). Per cena, scegliamo Zoupa, all’inizio del porto, nella via che sale proprio davanti al parcheggio gratuito per le auto, dove ho mangiato un’insalata molto buona e ricca e Pietro una specie di kebab scomposto (intorno ai 12 euro a testa).
6° GIORNO: ESCURSIONE IN BARCA AD ALONISSOS
Dopo cena pianifichiamo il giorno successivo perché dobbiamo restituire la macchina e quindi andiamo alla ricerca di un’escursione in barca da fare. Alla fine optiamo per la più turistica (purtroppo non ricordo il nome, comunque è la prima che si trova al porto, la più grande) che per 20 euro a testa ci accompagna in un tour giornaliero ad Alonissos; l’alternativa era una vela che proponeva tour meno turistici a 55 euro a testa (comprensivi di pranzo) per un massimo di 10 persone; sicuramente la qualità sarebbe stata diversa ma un po’ per risparmiare ci siamo concessi quella da 20 euro. Il tour comunque è bello e ben organizzato perché lascia il giusto tempo a disposizione in ogni sua tappa (Patitiri, Leftos Ghialos dove abbiamo pranzato alla taverna Eleonas e Steni Vala dove dopo una breve passeggiata siamo andati alla spiaggia di Glifà). Passiamo l’ultima sera a Skopelos a cena da Anna’s Restaurant sempre nell’interno del paese, ma ben segnalata con dei piccoli cartelli azzurri (basta prendere il vicolo che sale parallelo alla pasticceria Ambrosia) dove abbiamo mangiato bene, un antipasto ed una portata per circa 18 euro a testa. Il locale è molto carino con un bel cortile esterno dove mangiare. Per imprimerci bene l’ultima sera nella memoria, saliamo la scalinata che dal porto sale al locale Vrachos dove beviamo un ouzo godendoci la vista della Chora tutta illuminata. Prima di risalire tutta la Chora per arrivare al nostro appartamento (ok, è vero.. la salita a piedi è un po’ faticosa!) andiamo a comprarci dei dolcetti da Ambrosia da mettere in valigia. Forse per la prima volta non compro nessun tipo di souvenir.. ho talmente tanti bei ricordi di Skopelos che non serve nulla per ricordarmela.
7° GIORNO: IL LUNGO RITORNO A CASA
La mattina alle 7 ci aspetta l’aliscafo che in due ore ci porterà a Volos, così in piedi alle sei ci godiamo lo spettacolo più bello che Skopelos potesse lasciarci come ricordo: l’alba che sale dietro Agios Gheorghios. All’arrivo a Volos intorno alle dieci del mattino (l’aliscafo è un po’ in ritardo) facciamo una passeggiata di un’ora in questa città di porto che mi sembra abbia poco da raccontarmi forse perché ero ancora così affascinata da Skopelos che nulla poteva destarmi dai miei pensieri. Alla fine un po’ desolati decidiamo di prendere il pullman per l’aeroporto, pensando almeno di stare al fresco dell’aria condizionata, di mangiare un panino e di proseguire con la lettura dei nostri libri in attesa del volo delle 16.00 del pomeriggio. Arrivati alla stazione dei pullman (una ventina di minuti a piedi dal porto di Volos) scopriamo con rammarico che le corse giornaliere del pullman di trasferimento all’aeroporto sono solo 3 (8.30-13.30-17.30) e quindi non ci resta altro che sederci e aspettare le nostre 2 ore al caldo infernale di quella mattina. Arriviamo in aeroporto intorno alle 14.20, facciamo il check in, speravamo poi di prendere di mangiare un panino, peccato che il bar in aeroporto sia veramente squallido e ci fossero 2 panini di numero di dubbio aspetto, così la scelta ricade su un semplice gelato confezionato, meglio di niente. L’aeroporto è veramente piccolo e ha anche pochi posti a sedere. Con questo viaggio di ritorno piuttosto lungo si chiude la nostra prima vacanza in Grecia, con una certezza… di certo non sarà l’ultima!