Siviglia, cuore andaluso
Il primo impatto al vostro arrivo è quello della grande metropoli con strade larghe e trafficate, ma tutto cambia quando comincerete a girarla a piedi scoprendone i moltissimi vicoli che costituiscono il centro.
Se vi recate a Siviglia d’estate, troverete un clima caldissimo con temperature che raggiungano con molta frequenza i 40/45 C° ! Visitarla con queste condizioni climatiche é assai pesante e vi consiglio di farlo indossando un copricapo per evitare i colpi di sole, da cui il turista pensa sempre, erroneamente, di essere immune. Molte sono le cose da vedere in questa città “andalusa”, che fonde in se la cultura e l’arte fenicia e romana; il quartiere più tipico é il “Barrio de Santa Cruz”, che si estende lungo le mura dell’Alcazar, presso il celebre campanile della più grande cattedrale spagnola, la “Giralda”.
In questo suggestivo quartiere costituito da piccoli vicoli su cui si affacciano bianche case con le finestre ornate da fiori e chiuse da grate, vi consiglio di fare una passeggiata serale, per apprezzarne a pieno tutto il suo fascino.
L’impatto visivo della cattedrale é stupefacente; poche volte sono rimasto così colpito da un monumento e non credo che sia stato per il caldo insopportabile che ha accompagnato la mia visita alla città. Arrivando dalla Plaza Nueva, lungo Avenida de la Constituciòn, si comincia a vedere questo imponente costruzione, che diventa sempre più maestosa e grande mano a mano che vi avvicinate, sino a quando giunti sotto di lei vi sentirete infinitamente piccoli a cospetto di tale bellezza architettonica.
Eretta tra il 1401 e il 1506, dove un tempo sorgeva la moschea principale della città, é una delle più grandi cattedrali gotiche del mondo; se vi troverete a vederla capirete il perché sia considerata la chiesa più bella di Spagna.
Lo stupore per questa costruzione é destinato a crescere nel momento in cui si accede al suo interno; volte altissime e vetrate enormi con splendidi mosaici coloratissimi, che innescano stupendi giochi di luce, arricchiscono i numerosi capolavori contenuti nella chiesa. Tra questi quelli che più mi hanno colpito sono il grandioso “retablo” dell’altare maggiore e il monumento funebre a Cristoforo Colombo.
Se dall’esterno la cattedrale può sembrare grande, dall’interno questa percezione diventa ancor più reale; pensate che il corpo centrale é lungo 130 metri e largo 74 metri, conta 54 cappelle e 80 altari, disposti lungo le cinque navate che lo costituiscono ! Oltre a questo, se non bastasse, vi é poi la “Sacristia Mayor” presso la quale é raccolto e custodito il tesoro, che può essere ammirato durante le ore di visita.
Adiacente alla cattedrale sorge, in quello che anticamente era il minareto della moschea, la torre della “Giralda”; costruita tra il 1184 e il 1196 e trasformata in campanile successivamente con l’aggiunta della guglia terminale, é alta 93 metri.
Dalla sua piattaforma, a cui si arriva dopo un’interminabile gradinata, si gode una splendida vista su tutta la città. Di fronte alla cattedrale si trova l’Alcàzar di Siviglia, ovvero l’antico palazzo reale; di chiaro stile moresco, venne ampliato dai re cristiani, che lo adibirono a loro dimora.
E’ una costruzione formidabile, che racchiude nel suo perimetro, oltre a splendide sale e patios, anche uno magnifico giardino ricco di vegetazione e fontane; l’entrata é chiaramente a pagamento, ma vi assicuro che sono pesetas spese bene ! Si entra dalla “Puerta del Leon” (porta del leone) e dopo aver attraversato il patio omonimo, ci si trova di fronte alla facciata del palazzo.
Prima di accedervi, andate a visitare il “Cuarto dell’Almirante” (l’appartamento dell’ammiraglio), che si trova in fondo al cortile sulla destra; la sala é molto particolare, forse perché completamente decorata con preziosi arazzi.
Al piano superiore ci sono gli appartamenti reali, ma sono chiusi al pubblico o almeno lo erano quando ci sono stato io ! Dal “Patio del Leòn” si accede al palazzo attraversando uno splendido portale in stile mudèjar; di seguito un passaggio rettangolare conduce al suggestivo “Patio de las Doncellas, delimitato da un lungo colonnato formato da 52 colonne appaiate, che danno un bel colpo d’occhio.
Da qui si inizia la visita alle varie sale del palazzo, che si seguono le une alle altre; partendo dal lato nord si entra nel “Salon de Carlos V”, caratterizzato da un soffitto a cassettoni. A seguire ci sono le tre sale, che costituiscono l’appartamento di “Maria Padilla” a destra del quale si trova una lunga sala da pranzo, anch’essa con un soffitto a cassettoni.
Quindi si entra nel “Salòn de Embajadores”, che é una piccola perla; di forma quadrata e in chiaro stile arabo, ha una cupola decorata con arabeschi e stalattiti dorate; si passa quindi al “Dormitorio di Felipe II”, attraverso il quale si al “Patio de las Munecas”.
proseguendo la visita verso il lato Sud, si entra nel “Cuarto de los Principes” che ha tre splendidi soffitti di legno completamente intagliati, per poi, superato il “Dormitorio de los Reyes Moros” ritrovarsi al “Patio de Leòn”, da cui si é partiti.
La visita all’Alcazar dura qualche ore e le parole non possono descrivere a pieno le emozioni che la diverse sale sanno dare al turista, proponendo stili e ambienti diversi, che si fondono benissimo con o splendido giardino, nel quale spiccano i “Bagni della Sultana”. Usciti dall’Alcàzar ritornate su “Avenida de la Constitucìon” e andate verso sinistra, tenendo la cattedrale alle spalle, sino ad una piccola piazza; qui prendete la strada sulla vostra destra sino a giungere sul Canale, quindi fatti poche decine di metri verso sinistra arriverete alla “Torre dell’Oro”.
Particolarmente affascinante di sera, perché illuminata dalle luci della strada che si riflettono nel canale, la torre, eretta dagli arabi nel 1200, un tempo era collegata all’Alcàzar da mura di fortificazione, di cui non rimane oggi, purtroppo, più traccia. Seguendo il canale, lasciandosi alle spalle la “Torre dell’Oro”, si incontra il “Ponte di San Telmo”; giunti qui, attraversando i giardini che si hanno di fronte e costeggiando, prima sulla destra il “Palazzo di San Telmo” e dopo, sulla sinistra la maestosa Università, si arriva in una piccola piazza, nella quale spicca la “Statua del Cid”, eroe spagnolo.
A questo punto dirigendosi verso destra, lungo “Avenida Isabel de la Catòlica”, si approda nella bellissima “Piazza d’Espana”.
Siviglia comunque non é solo questo; ci sono molte altre cose da vedere e forse quelle da me descritte e scelte in base al tempo che avevo a disposizione si addicono a chi, in questa città, vuole stare, per necessità o per scelta, solo un giorno.
Tuttavia, con il senno di poi, sono convinto che per vedere anche le sue “bellezze minori”, bisogna soggiornarvi almeno tre giorni.
Se vuoi vedere le foto di Siviglia, vai sul mio sito NO PROFIT : http://members.Xoom.Virgilio.It/mfwebsite le troverai tutte.