Siviglia, Cordoba, Granada
Partenza il 07/10/2007 con volo Vueling da Roma Fiumicino diretto per Siviglia, le prime due notti erano già state prenotate a Granada su Octopustravel. All’arrivo a Siviglia primo e unico inconveniente, l’ultimo treno della giornata dalla stazione Santa Justa per Granada era completo…Panico…Che fare? Dopo una ricerca veloce abbiamo noleggiato una Fiat Punto all’Avis, unica compagnia che ci ha chiesto un prezzo onesto, euro 135 per due giorni. Caricati i bagagli in fretta e furia ci siamo “lanciati” verso l’autopista con direzione Granada, consapevoli di arrivare stremati dopo 150 km percorsi da Grosseto(dove abitiamo) per l’aeroporto, trafila per il volo e relativo volo e per rifinire il tutto altri 250km per raggiungere la dimora per il riposo, Non appena ci siamo avvicinati alla città il traffico ci ha dato il colpo di grazia, alle 21.30 nelle città spagnole è ora di punta tra motorini, pedoni, macchine, bus, ambulanze e semafori che stanno fissi 15 minuti pensavo non se ne uscisse vivi. Dopo un’ora di ricerca abbiamo trovato l’albergo, abbastanza centrale pagato 158 euro con prima colazione abbondante compresa, le camere niente di che ma al momento ci abbiamo fatto caso relativamente perché gli occhi erano già chiusi! Il giorno dopo abbiamo visitato l’Alhambra e il Generalife senza fare file grazie alla prenotazione anticipata, questo ci ha concesso di disporre dell’altra metà della giornata per visitare l’Albaicin e il centro città. Tutto imperdibile!!!!! Il martedì mattina siamo ripartiti con la ns Punto e siamo ritornati a Siviglia, anche qui all’ingresso in città caos totale, a causa di un incidente abbiamo fatto un’ora di fila con un elicottero che ci svolazzava sulla testa e con i Tir che mancava solo ci salissero sulla cappotta!! Riconsegnata la macchina abbiamo prenotato (stavolta la Renfe non ci ha fregato)il treno per Cordoba il Venerdì. Abbiamo trovato con facilità il Don Pedro prenotato su Venere situato in Calle Gerona nel quartiere Macarena vicino al centro e pagato 82 euro a notte a camera (non carissimo rispetto ad altri), l’albergo è molto caratteristico poiché si accede alle camere dal patio interno ed è arredato discretamente, non dispone di prima colazione ma offre bevande calde gratuite alla macchinetta, inoltre a 300 mt circa si trova la più famosa pasticceria della città (la Campana) Paste e torte un delirio per il gusto e per la vista. Unico neo del Don Pedro è che il via vai dei coinquilini a tutte le ore del giorno e della notte è piuttosto rumoroso!!!! Martedì pomeriggio abbiamo preso dimestichezza con il centro città e visitato la zona intorno all’Universitàe al famoso Hotel Alfonso XIII e i giardini di Murillo.
Mercoledì visita alla Cattedrale e Giralda, Real Alcazar (esplosione di colori) e Archivio delle indie, Santa Cruz. Alle ore 21 spettacolo di Flamenco alla Casa della memoria decisamente suggestivo anche perché l’ambiente piccolo rende il rapporto artisti e spettatori molto intimo.
Giovedì abbiamo visitato Plaza del Toros, Torre dell’oro, quartiere Triana dove vendono delle fantastiche ceramiche all’ingrosso, io non ho resistito e ci siamo caricati di cocci e coccini…Ma che fatica portarli in albergo! Pomeriggio Piazza di Spagna (da vedere sicuramente) e Parque Maria Luisa. Alle ore 20.00 provata l’ esperienza Bagni Arabi… ci è piaciuta. Un’ora e 20 minuti di puro benessere 3 vasche di diverse temperature in ambiente soffuso con musica relax, bagno di sale, bagno turco con aromateraphy e idromassaggio micidiale che drena in contemporanea cosce, glutei, schiena, pancia e braccia!!Siamo usciti rilassati e con dolore alle gambe e ai piedi scomparso. Ci voleva!!! Informazioni tecniche: portarsi solo il costume, telo e ciabatte li forniscono loro ah dimenticavo anche una moneta da 1 per l’armadietto altrimenti non si chiude.
Venerdì visita a Cordoba raggiunta dopo solo 1 ora circa di treno, visita alla Mezquita bellissima in grado di esprimere bene il potere che l’Islam ha avuto nella Spagna meridionale in passato. Il resto della giornata è trascorso a passeggio nel graziosissimo centro dove abbiamo scovato dei Patios meravigliosi, archi di mattoni, piastrelle colorate, piante di arancio e limone e vasi di fiori arricchiscono questi angolini tranquilli e nascosti, gli abitanti lasciano intenzionalmente le porte accostate, provate a bussare se nessuno risponde aprite leggermente la porta a volte la sorpresa è incantevole! Sabato ultimo giorno: shopping. Acquisti intorno a Calle Sierpes dove si trovano negozi tradizionali e catene conosciute. Nei negozi tradizionali (Diaz, Foronda) acquisto di scialle e stola di seta Pintadi a Mano (30 euro nemmeno tanto), ventaglio Pintado a mano su richiesta di mia mamma e nacchere. Per le “Catene”, abbiamo optato per quelle spagnole, Blanco per me e Springfield per mio marito. Al supermercato ci siamo procurati anche tre bottiglie di Vino Fino produzione andalusa assaggiato precedentemente in “Taparia”, secco, forte, fruttato..Da portare a casa per qualche bisbocciata! Ultimo acquisto: al Convento Santa Ines (vicino al ns albergo) abbiamo comprato i dolcetti fatti dalle suore..Buonissimi! Si deve entrare in un cortile e suonare il campanello, se le suore non sono in preghiera (il giorno prima non hanno risposto) vendono i dolcetti attraverso una impenetrabile finestra con scomparti scorrevoli, voi mettete soldi in uno scomparto e arrivano i dolcetti nell’altro! La lista è accanto al campanello ed ho scoperto da una cliente assidua che la suora di solito addetta “al pubblico” si chiama Hermana e i dolcetti migliori sono i biscotti di Santa Ines. Anche io sarei diventata cliente assidua, peccato che Hermana sia così lontana…
Sabato 13 ottobre per il compleanno di mio marito ci siamo concessi una cena con Paella, frittura e dolce con queso, il tutto annaffiato da birrone, il ristorante è situato in Santa Cruz vicino Alcazar si chiama La Cueva e si trova in una piazzetta tra le più caratteristiche, tanto che, mentre cenavamo, ben 7 coppie di sposi hanno fatto foto e film nella panchina accanto a noi!Lo consiglio, si mangia bene, è carino, non si spende tanto (55 euro in 2)… e ha il menù in italiano.
Le altre sere per mangiare ci siamo tuffati nei bar delle Tapas, due in particolare El Rinconcillo in Calle Gerona il più antico della città, e La Giralda il mio preferito (vicino al monumento) piattini abbondanti e gustosissimi (il top si chiama flamenchito) il conto lo scrivono col gessetto al bancone e via!!! Il viaggio è stato bellissimo merito anche del tempo sempre soleggiato e caldo (32 gradi)che ci ha assistito . I ricordi più belli della vacanza come sempre sono nei piccoli dettagli: le azulejos con i loro disegni particolari e i colori vivaci, i patios, i fiori profumatissimi, le piante di limone che si trovano ovunque nelle strade nelle piazze e nei viottoli, il vociferare vivace delle bambine che vanno a scuola in divisa con gonne al ginocchio a quadri, calzettoni e mocassini,l’allegria degli spagnoli che parlano fitto fuori dai locali fino a tardi la sera, tutto ciò rende questi posti unici per la loro tipicità. Buon viaggio e alla prossima da Marco e Simona