Sithonia, la bellezza della Penisola Calcidica

Sithonia, Vourvourou, Sarti
Scritto da: ALESONIA
sithonia, la bellezza della penisola calcidica
Partenza il: 21/07/2013
Ritorno il: 04/08/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
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Quest’anno la meta della nostra vacanza estiva sarà Sithonia, il secondo dito della penisola Calcidica. Il nostro volo Ryanair da Roma Ciampino a Thessaloniki (Salonicco) è puntuale, lasciamo il sole di Roma per un cielo greco nuvoloso e cupo. Penso subito: vuoi vedere che la scelta della parte continentale non offrirà il sole costante delle isole? Per fortuna le nuvole ci accompagneranno solo i primi due giorni, per lasciare poi spazio ad un cielo limpido e al sole cocente. All’uscita dell’aeroporto troviamo l’addetto del noleggio Autoeurope che ci porta in auto agli uffici, non raggiungibili a piedi. Ritirata la nostra auto, seguiamo le indicazioni per Nea Moudania e da lì per Sithonia e Nikiti. La nostra prima destinazione è Vourvourou, dove già dall’Italia ho prenotato il residence Chasapis (www.chasapis-house.gr). I proprietari gestiscono anche il supermarket più grande del paese e i mini appartamenti sono ben attrezzati e arredati modernamente, con zanzariere alle porte e finestre, connessione WIFI, TV satellitare, aria condizionata. Sono considerati “luxury”, ma il loro costo è comunque contenuto, se rapportato ad analoga categoria in Italia.

Vorvourou in realtà non può definirsi paese, è un agglomerato di case con qualche supermarket e taverne, null’altro. Non ha nemmeno una passeggiata sul lungomare, l’unica strada su cui fare due passi è la stessa su cui transitano le auto che attraversano il paese. E’comunque un buon punto di partenza per visitare le spiagge del nord-centro-est di Sithonia e per spingersi in quelle della parte nord-ovest. La spiaggia più vicina a Vourvourou è Karidi, con sabbia fine e bianca, una mare basso e adatto ai bimbi dalle tonalità azzurro-blu da togliere il fiato, priva di lettini e ombrelloni, ma con una splendida pineta alle spalle dove ripararsi anche per mangiare un boccone alle “kantine” che vi stazionano. Peccato che nel pomeriggio quel colore del mare si sia trasformato in giallo-marrone, davvero non capisco se sia stato un raro episodio o se sia un evento quotidiano e attribuibile agli scarichi mal gestiti del paese. Nei giorni successivi ci siamo spostati alla spiaggia di Trani-Ammouda-Livrochio (ben 3 nomi diversi per un lunghissimo litorale della baia), che ha sia spazi attrezzati sia spazi liberi. Il mare sprofonda velocemente, colorandosi di verde, azzurro e blu intenso su una spiaggia di sabbia grossolana, molto bella e facilmente raggiungibile, anche se non ben indicata. In pratica si raggiunge dallo stradone statale che costeggia la penisola, si gira all’incrocio che porta ad Ormos Panagia, facendo attenzione a non entrare nel paese, ma a seguire una stradina laterale parallela allo stradone che conduce direttamente alla baia. Sul versante opposto della penisola consiglio di vedere Agios Ioannis, basta seguire le indicazioni che da Vourvourou conducono a Nikiti senza raggiungere il paese e deviare qualche chilometro prima dello stesso in direzione Neos Marmaras. Anche lì la spiaggia è molto bella, la sabbia è grossolana, il mare limpido e multicolore, ci sono parti attrezzate e parti libere. Assolutamente non degna di nota, invece, la baia di Fava, successiva a Karidi. Scendendo più a sud non si possono assolutamente saltare le spiagge di Armenistis e Orange beach (Kavourotripes). Alla prima si accede attraverso l’entrata di un camping , pagando 3 euro a persona (bimbi gratis) per ingresso senza consumazione al bar, oppure con un’aggiunta di 1,50 euro a testa se si consuma una bevanda al bar.

La spiaggia di Orange beach è divisa in due parti: una stretta mezzaluna di sabbia bianca adibita a spiaggia attrezzata con bar (impossibile mettere un ombrellone portato da casa) ed un’ampia estensione di rocce su cui potersi ritagliare spazi per sdraiarsi. La spiaggetta è minuscola, si riempie presto, gli ombrelloni non sono molti e si sta praticamente attaccati al vicino di lettino, ma è senza dubbio la baia più bella che io abbia visto a Sithonia. Ci sono pure due Kantine ristoro per un veloce pasto, immerse nella pineta circostante, piena di tende di liberi campeggiatori e di residenti (una tenda con annesso orto coltivato, micro pannelli solari e cucina a vista!). Purtroppo questa è la nota più stonata della penisola, la consuetudine al campeggio libero, permesso dalle autorità anche nei posti più belli.

Sempre sul versante est di Sithonia consiglio la baia di Zografou-Bahia, ben indicata dalla strada principale e raggiungibile attraverso un ampio e agevole sterrato che conduce prima al camping (spiaggia di Zografou beach) e poi a Bahia beach, una cala posta tra due alti costoni rocciosi, adatta allo snorkeling, con spiaggia attrezzata e bar e con un piccolo spazio laterale libero. Ho dimenticato di dire che in qualsiasi spiaggia attrezzata della penisola basta consumare una bevanda al bar per usufruire gratuitamente di ombrellone e lettini. Vi offriranno in omaggio una bottiglietta di acqua per ogni ordinazione effettuata!

La seconda settimana del nostro soggiorno si è svolta in un appartamento moderno, di proprietà della signora Maria Mpotou, a metà strada tra Sikia marina (dove possiede alcuni monolocali) e Sikia paese. La scelta è stata azzeccata per visitare le spiagge del sud di Sithonia, che sono realmente le più belle della penisola, ma non avevamo previsto i continui e fastidiosi latrati notturni dei cani della campagna circostante ed i muggiti delle mucche…

Anche Sikia è priva di ogni vita, l’unica risorsa è il Carrefour per effettuare una spesa abbondante. Per fare due passi la sera bisogna spingersi a Sarti, l’unico vero agglomerato cittadino dell’est della penisola, dove non mancano negozietti, farmacia, un centro medico, ristoranti, bar e gelaterie a volontà, anche se le costruzioni sono così ravvicinate da non garantire, secondo il mio parere, un’adeguata ventilazione notturna nel caso in cui la scegliate come punto di appoggio.

Poco fuori Sarti ho notato un altro grande supermercato, di cui non ricordo il nome e segnalo la chiesa ortodossa del centro, veramente bellissima.

La cosa più unica che ci sia capitata è stata quella di poter vedere da riva i delfini nella baia di Sikia, probabilmente capita spesso, ma da terra non mi era mai successo!

Da Sikia si possono raggiungere delle spiagge notevoli, come Klimataria, di sabbia finissima e ampia, attrezzata di lettini e ombrelloni, bar e taverne, che consiglio assolutamente di raggiungere da Sikia marina seguendo l’indicazione del ristorante “5 steps in the sand” e proseguendo oltre verso la montagna. Non raggiungetela dalla freccia posta sulla strada statale principale che si snoda qualche chilometro dopo Sikia, vi perdereste in un dedalo di stradine e di gettate di cemento spesso senza alcuno sbocco (a che pro questo labirinto costruito dai locali senza un evidente senso? Devo ancora capirlo!). Questo stesso dedalo è necessario percorrerlo, invece, per raggiungere la spiaggia di Kriaritsi, che è comunque ben indicata da segnali in legno. Non è chiaro perché non abbiano fatto altrettanto per permettere alle auto di raggiungere da lì la spiaggia di Klimataria.

Kriaritsi è una enorme spiaggia libera di sabbia grossolana, dove l’acqua del mare è subito profonda e limpida, molto, molto bella. Stessa nota dolente di Orange beach, con campeggiatori fin sulla spiaggia, distanti dalla riva, per carità, ma davvero fuori luogo in una quadro così bello dal punto di vista naturalistico. Bella, ma non sensazionale, la baia di Kalamitsi, enorme e di sabbia grossolana, libera ed attrezzata, con alle spalle i negozi e le taverne dell’agglomerato urbano. Sul versante sud-ovest della penisola ci siamo spinti a Tristinika, una spiaggia lunga chilometri a prosecuzione della riva di Toroni, sinceramente non così bella come avevamo letto dovesse essere, ma comunque meritevole di un bagno.

Consiglio alcuni ristoranti e taverne in cui abbiamo ben mangiato:

Ad Ormos Panagia “Akrogiali”

A Vourvourou “Paris” e “Edra” (non consiglio invece “Gorgona i Pulman”)

A Sikia “5 steps in the sand” ed “Armira”, quest’ultimo con vista mozzafiato sulla baia

A Sarti “Arche Noach – Chivotos” con i tavoli direttamente sulla sabbia

Ed infine un’ottima gelateria, pasticceria, panetteria a Sikia marina, sullo stradone statale: Chatzi.

Per concludere, abbiamo anche passato una mezza giornata a Salonicco, ma devo dire che non mi ha entusiasmata, anche se ci sono diversi monumenti e antichità da vedere, come la parte della rocca antica che domina la città, gli scavi nel centro, l’arco di Galerio e la Torre bianca.

Il turismo che troverete nella penisola Calcidica è tendenzialmente slavo e centro europeo: serbi, bulgari, polacchi, russi, ungheresi, tedeschi. Sithonia è tranquilla, non mondana, adatta a famiglie con bambini, conveniente e semplice, non è la Grecia con le case azzurre e blu delle isole, ma dal punto di vista naturalistico è ugualmente bella. Buon viaggio!



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