Sithonia e Kassandra di penisola Calcidica e Salonicco

Viaggio in auto (arrivo e ritorno da Roma in aereo) per le penisole di Sithonia e Kassandra e le loro belle spiagge, con una capatina a Salonicco, città graziosa. Una vacanza rilassante e piacevole, rigenerante per lo spirito e gli occhi
Scritto da: Emy63
sithonia e kassandra di penisola calcidica e salonicco
Partenza il: 13/07/2015
Ritorno il: 22/07/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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SITHONIA E KASSANDRA (PENISOLA CALCIDICA) E SALONICCO LUGLIO 2015

Allora, innanzitutto una breve premessa: grazie a chi, su questo utilissimo sito, ha postato i propri racconti di viaggio nella penisola calcidica: abbiamo seguito molte indicazioni riportate e ci siamo trovati benissimo!

Ma cominciamo il racconto.

Il viaggio è un viaggio in coppia, di 10 giorni, dal 13 al 22 luglio 2015.

Partiamo all’alba di lunedì 13 luglio (decollo alle 6.40 da Ciampino) con volo Ryanair. Volo tranquillo e puntuale, anche se sui bagagli la Ryanair impone prezzi assurdi, cosi come è assurdo che si debba pagare a bordo per prendersi anche solo un caffè…ma il biglietto (80 euro, andata e ritorno) aveva un prezzo ottimo, anche se poi abbiamo dovuto aggiungere il prezzo dei bagagli…

Atterriamo a Salonicco e ci dirigiamo subito al desk della Thrifty, dove ci aspetta l’automobile prenotata grazie ad Autoeurope (ha i prezzi più convenienti di tutti e un ottimo servizio). Abbiamo pagato in anticipo, 304,06 euro per 9 giorni, ma al momento del ritiro dell’auto trattengono una franchigia di cauzione di 750 euro (da rimborsare al rientro della macchina – ma al momento di riconsegnare l’auto mi dicono che il riaccredito non sarà subito ma tra qualche giorno…speriamo bene!). Un furgoncino Avis ci porta al parcheggio li accanto all’aeroporto, ci consegnano l’auto, una Toyota Aygo che non ci darà alcun problema, e cominciamo la vacanza.

Prima destinazione Sarti, nella penisola di Sithonia. Ci arriviamo in circa due ore di viaggio tranquillo (le strade sono in genere larghe e ben tenute). Lì soggiorniamo all’Hotel Stefani (75 euro a notte, bed and breakfast), non lo consiglio: è lontano dalla spiaggia (e anche dalla confusione, questo è vero), stanzette minuscole (un bel balcone), doccia che allagava in parte anche la camera. Colazione molto ricca per la parte salata visti i tanti turisti dell’Est europeo, ma scarsissima per la parte dolce. Quando il mio compagno ha fatto presente la cosa ci hanno parlato di problemi con il personale e il giorno dopo ci hanno fatto trovare alcune fette di torta (tipo ciambellone). Il cibo era tenuto su di un tavolo completamente al sole, yogurt compreso! Spiacevole ulteriore scoperta: in Grecia non hanno il bidet!

Facciamo un giro per Sarti, paesino carino e piccolino, pranziamo con due insalate ad un locale al centro e ci portano un dolce in omaggio.

Un po’ di riposo in hotel e poi di nuovo in paese (a 5 minuti di macchina dall’hotel) perche’ sia io che il mio compagno abbiamo problemi con il cellulare. Ma in tutto la penisola calcidica pare non ci siano centri di assistenza telefonica, cosi compriamo a 5 euro una scheda che useremo nei vari telefoni pubblici che troveremo (per fortuna ce ne sono abbastanza),

La cena è sul lungomare, da Ta Bpaxakia, si affaccia proprio sul mare, bell’arietta, si mangia molto bene (pesce, ma non solo) e spendiamo in due (con acqua e mezzo litro di vino come bibite) meno di 50 euro.

Passeggiata per Sarti (i negozi sono tutti aperti la sera, sia bar che ristoranti che negozietti di souvenir) e poi rientro in hotel.

Il giorno dopo, martedì, andiamo a Karidi Beach (risalendo da Sarti è prima di Vourvouru). Bella spiaggia, non attrezzata, con la pineta che arriva quasi al mare. Il mare è davvero bello (come dappertutto nella Calcidica) e l’atmosfera rilassante. Pranziamo con un panino e una bibita ad un chioschetto sulla spiaggia (ce ne era solo uno) dove il cibo costa pochissimo. Nel primo pomeriggio ci spostiamo un po’ più giù, a Orange Beach. Mare spettacolare, spiaggia (in parte attrezzata e in parte libera) di sabbia (poca) e rocce (molte). La spiaggia è affollatissima e trovare un posticino è un’impresa. Per il mare, dal fondo pietroso e ciottoloso, consiglio di usare le apposite scarpine (ce le siamo comprate anche noi a Sarti, costano 8 euro e proteggono perfettamente il piede da ciottoli e sassi quando si sta in acqua).

Dopo una rinfrescante doccia in hotel a cena a Sarti, da Arche Noach- Chivotos. E’ lungomare e ha i tavoli proprio sulla sabbia. Mangiato molto bene (filetto di pesce ottimo!) con acqua e vino spendendo 41 euro in due.

Mercoledì

Il tempo è incerto (unica mattinata con il tempo incerto). Vediamo varie spiagge a sud di Sarti: Sikia (non è granchè), Kalatmitsi (non ci colpisce neanche questa, è lunga e in parte attrezzata e in parte libera) e Porto Koufo. Porto Koufo, con il porticciolo e una spiaggetta sottile, che praticamente dà sulla strada, è un posto carino. Intanto è uscito il sole. Proseguiamo oltre Porto Koufo e Toroni e arriviamo alla spiaggia di Las Banditas: il paradiso! E’ attrezzata (ci sono anche le toilette!), con pochi ombrelloni distanziati tra loro, cosi che ognuno può stare in pace. Con una consumazione al bar si hanno ombrellone e due lettini e il mare è bello. Ci godiamo la pace (c’è anche una pineta intorno) e pranziamo li, con una pitta e un’omelette ottime, anche se non economiche – una omelette e una pitta (panino) con pollo, patate e pomodori e due bibite 21 euro. Del resto un espresso qui costa 2,50 euro!

C’è anche della musica di sottofondo, ma on disturba affatto, anzi. Rimaniamo qui a lungo, si sta troppo bene!

Rientro a Sarti, immancabile doccia e a cena sempre a Sarti presso Argiris, sul lungomare (ha i tavoli sul prato). E’ economico e il cibo ottimo (da provare le foglie di vite ripiene, calde calde).

Giovedì

Andiamo a Platanitsi, appena sopra Sarti. Vi si accede tramite un camping. Se si entra a piedi non ci sono problemi; se si entra con l’auto (la spiaggia è a 300 metri) bisogna lasciare un documento all’entrata e pagare 1,50 euro a persona. Il mare è bello e la spiaggia attrezzata. Il fondo del mare ha anche qui sassi e ciottoli. Con la solita consumazione ci danno ombrellone e lettini, ci sono vari chioschi per mangiare e ci sono pure le toilette. Musica di sottofondo, anche qui non fastidiosa.

Ci stiamo tutto il giorno.

La sera cena a Sarti, torniamo da Ta Bpaxakia, lo stesso della prima sera, dove avevamo mangiato bene: un antipasto, due secondi di pesce, due contorni, acqua e vino 49 euro in due. Il dolce è omaggio. Come contorno proviamo il gombo, che non conoscevamo, una specie di incrocio tra una zucchina e un fagiolino, molto buono.

Rientro in hotel, bibita rinfrescante a bordo piscina e a nanna.

venerdì

Il giorno dopo lasciamo Sarti alle 9.25 e in un’oretta (passando da sud – superando Porto Koufo, Toroni e Neos Marmaras) siamo alla spiaggia di Lagomandra. La spiaggia è in parte attrezzata e in parte libera, il mare è bello e subito profondo. Ci sono posti per mangiare ed anche le toilette. Pranziamo lì… e attenzione a non chiedere nello stesso pranzo cibo della panineria e macedonia dello snack bar, far unire le due cose ai due diversi chioschi (uno di fronte all’altro) ha causato quasi un incidente diplomatico!!!!!

Il gestore dell’hotel di Sarti, oltre a Lagomandra, ci aveva consigliato anche Elia Beach, sopra Lagomandra, ma non ci passiamo, preferiamo proseguire diretti per la penisola di Kassandra, per l’esattezza a Polichrono, la nostra prossima meta, dove arriviamo in un’ora e mezza di auto (da Lagomandra).

A Kassandra c’è molta più gente, molti più turisti, molto più traffico e tanti semafori! Noi ci eravamo abituati a Sithonia, pochissime auto, nessun semaforo….qui a Kassandra basta pensare che a Kallithea c’è un semaforo al quale si sta fermi 20 minuti se si è fortunati!!!

A Polichrono soggiorniamo al Royal Hotel dove, al momento della prenotazione ci avevano proposto un’alternativa: un prezzo maggiore, rimborsabile in caso di annullamento della vacanza, oppure 260 euro (per 4 notti in bed and breakfast) non rimborsabili. Abbiamo scelto la seconda alternativa. Polichrono è affollatissimo di locali e gente sul lungomare, e altrettanto affollatissima è la sua spiaggia (in parte attrezzata e in parte no). Soggiornare sul lungomare sarebbe stato rumoroso, ma il nostro hotel anziché in cima al lungomare (dove il rumore e il caos non sarebbero arrivati) è addirittura dall’altra parte della strada statale!

Neanche qui c’è il bidet. E nel bagno, nonostante sia presente un asciugacapelli (inesistente all’hotel di Sarti) non ha neanche un posto per poggiare spazzolini e saponi! La doccia ha un lato aperto e dal chiusino esterno, quando si fa la doccia, fuoriesce moltissima schiuma! Inoltre il tubo della doccia non si fissa al muro, va tenuto in mano e farsi la doccia (e soprattutto lavarsi i capelli…le signore che leggono mi capiranno benissimo!) è difficilissimo! La stanza è più grande di quella di Sarti (ha pure un frigo e un angolo cottura), ma il balconcino dà su abitazioni e manca lo stendipanni, che era presente invece all’hotel di Sarti – e che per asciugare costumi e varie era comodissimo).

Ci facciamo una doccia rinfrescante e poi ce ne andiamo al lungomare. Ceniamo proprio li, da Flegra, buon cibo, costo 49 euro in due, cena di pesce. Dolce e bruschette offerte dalla casa.

Passeggiata dopo cena. Polichrono è affollatissimo, molto più di Sarti! E i vari souvenir che a Sarti costavano 1 euro qui (uguali uguali) ne costano 3 o 4!!!! Nella zona più alta molto carine due chiesette tipiche.

Ritorno in hotel, dove scopriamo che il condizionatore funziona solo con il balcone completamente chiuso. Ma: o il condizionatore spara aria fredda a palla (con rischio congestione) oppure il balcone aperto immette calore. Risultato: notte quasi in bianco. (A Kassandra fa più caldo che a Sithonia, oppure la temperatura si è alzata dappertutto).

sabato

Colazione anche qui deludente: abbondante e variegata per la parte salata dedicata ai turisti dell’Est, scarsa per la parte dolce (gli italiani nella Penisola Calcidica sono pochissimi). Facciamo il primo pieno all’auto (40 euro, ma abbiamo girato tantissimo!) e ce ne andiamo per spiagge. Ad Afytos c’è poca gente, ma la spiaggia non è niente di che. A Kallithea la spiaggia è affollatissima, sembra Rimini ad Agosto, con gli ombrelloni attaccati l’uno all’altro! Proviamo allora a Pefkohori: mare bello, spiaggia attrezzata e libera (ci sono pure le toilette), ombrellone e lettini gratis con consumazione e una bottiglietta di acqua a persona omaggio. Il fondo del mare è pieno di sassolini, ma noi abbiamo ormai le nostre fide ed utilissime scarpette apposite, cosi ci godiamo il bagno. Pranziamo li, una omelette e una pitta più una macedonia, 2 acque e 1 caffè per euro 18.50.

Nel pomeriggio ci prendiamo un caffettino e… un espresso qui costa 3,50 euro! Hai la bottiglietta di acqua omaggio, ma per 3.50 euro l’acqua me la sono ben che pagata da solo!

La sera cena al paesino di Afytos. Molto molto carino, pieno di botteghe artigianali (carina, anche se cara, la bottega KM vicino alla chiesetta, sulla piazza). Ci sono poi molti ristoranti sulla terrazza lungomare (bellissima vista!) e ceniamo li, da Eaahnikon/Ellinikon, cena a base di pesce, acqua e vino 48 euro circa in due. Bruschette e dolce omaggio.

Passeggiamo per il paesino, davvero grazioso e compriamo vari souvenirs.

domenica

A colazione (ore 9.20, la colazione comincia alle 8) torta dolce (l’unica che fanno) e caffè caldo sono finiti! Di già! (il caffè caldo resterà inesistente per tutta la durata del nostro soggiorno li). Inoltre alle 9.40 (ci stavamo preparando in camera) arriva la ragazza per rifare la stanza, le diciamo che non siamo ancora pronti ma praticamente ci costringe ad uscire per forza! No comment.

In macchina per trovare belle spiagge. Proviamo la punta di Kassandra e arriviamo a Nea Skioni, ma la spiaggia è troppo affollata, così proseguiamo fino alla spiaggia di Posidi/Possidi (lo trovate scritto in tutte e due i modi). Il mare è bello, la spiaggia meno, con i lettini attaccati l’uno all’altro, ma è già ora di pranzo cosi ci fermiamo li. Solita consumazione con ombrellone e lettini omaggio. Pranziamo ad una taverna li accanto, sul lungomare, sotto un bell’albero che fa ombra. Un’omelette, uova con pomodoro (squisite), acqua e il nostro amato carpusia (cocomero) per 18.50 euro.

Un altro po’ in spiaggia, poi torniamo a Polichrono e per arrivare a Kallithea passiamo dall’interno, via Kassandria, che è quasi una città fantasma! (alle 17 negozi chiusi e nessuno in giro!).

Dopo una refrigerante (ma difficoltosa vista la situazione della doccia) doccia ce ne andiamo a cena ad Hanioti/Chanioti (spesso le località sono scritte in due modi diversi), subito sotto Polichrono. Bella la piazzetta con la fontana con i giochi d’acqua e belle un paio di chiesette. Il lungomare è tranquillo perchè ristoranti e negozi sono solo al centro, che infatti è affollatissimo. Cena presso la stessa catena del ristorante di Afytos, Eaahnikon/Ellinikon, acqua e vino, pesce, insalata di patate (ottima!) e dolce 37,20 euro in due. Il caffè greco è offerto dalla casa.

Ci facciamo una bella passeggiata, c’è tantissima gente e i negozietti sono pieni di gente che compra. Tanti i negozi di abbigliamento.

lunedì

Il 20 luglio decidiamo di andare alla spiaggia di Boussolaus Beach, a Sani (è sopra Siviri). Noi all’andata siamo passati da Kassandria (tramite Kallithea), ma la strada da qui per Sani è difficile, ci siamo persi, abbiamo chiesto un paio di volte indicazioni, la strada è quasi deserta anche se bella, passa per boschi e campi di girasoli. Al ritorno siamo passati per Nea Fokea, molto più diretta e veloce. Arrivati a Sani scopriamo che non c’è un paese, ma un immenso resort per ricconi, con tanto di vigilantes che vegliano! Chiediamo ad uno di loro e ci indica la strada per Bussolaus Beach (vi conviene arrivare al Sani Resort – seguite le indicazioni – e li chiedere di Bussolaus Beach). Vi si accede (per chi non è cliente del resort) tramite una stradina in salita che passa per la pineta, non è difficile, si arriva alla spiaggia in 10 o 15 minuti, ma è in salita appunto, e fa caldo. Arrivati in vista della spiaggia restiamo a bocca aperta: il mare più bello visto finora, cristallino e trasparente, acque basse, spiaggia bianca. Chiediamo un ombrellone e due lettini (che qui hanno addirittura una specie di materasso sopra!) e… amara sorpresa: ombrellone e lettini sono solo per i clienti del resort! I “visitatori” (detto con tono un po’ spregiativo) possono avere ombrellone e lettino SOLO dalle ore 15 in poi, pagando 20 euro (!). Nel frattempo possono star seduti al bar sopra alla spiaggia. Non abbiamo parole! Decidiamo di fermarci (l’acqua è troppo bella!) nella piccolissima spiaggia libera in fondo (il resort occupa quasi tutto lo spazio… non mi pare giusto, ma che si sono comprati una spiaggia intera?), ma prima chiediamo (la salita per la spiaggia ci ha accaldati molto) un’aranciata Fanta piccola e una spremuta….avremmo dovuto insospettirci quando ci hanno chiesto se volevamo pagare contanti o con carta di credito…comunque le due bibite ci costano 11,20 euro! Un furto!

Purtroppo non abbiamo ombrelloni (né li li vendono), visto che in tutta la Calcidica è normale trovare ombrelloni e lettino bevendo qualcosa, cosi, nonostante un lunghissimo bagno nelle acque cristalline e meravigliose e sabbiose di quello splendido mare, sentiamo che ci stiamo ustionando (nonostante i chili di crema abbronzante….) e alle 13.30 ci arrendiamo e andiamo via (io facendo le boccacce a quell’antipatico resort di ricconi e facendo anche pipì negli aristocratici bagni del bar sulla spiaggia – la pipì almeno ce l’hanno concessa!).

Torniamo verso Polichrono passando appunto per Nea Fokea e ci fermiamo a Kriopigi, paese proprio prima di Polichrono. Lì andiamo alla spiaggia del camping e ce la godiamo. Il mare è bellissimo, la spiaggia non ampissima in larghezza ma lunga, attrezzata e libera. Al camping ci chiedono una consumazione di 3 euro per avere ombrellone e lettino e ce ne stiamo come due pascià sul bagnasciuga, all’ombra, davanti ad un’acqua meravigliosa. Però sono le 14 passate e non abbiamo il pranzo. Il mio compagno prende al chiosco del camping un panino con la feta, io (che sono intollerante al lattosio) non so che fare, ma… meraviglia delle meraviglie, passa in quel momento uno dei tanti camioncini che abbiamo visto in giro, che vendono frutta fresca. Ci prendiamo pesche e uva e ci regalano due pomodori, laviamo il tutto alle docce sulla spiaggia e mangiamo le pesche più dolci e l’uva più gustosa della vacanza… alla faccia di quelli del resort di Sani! (si è capito che mi stavano antipatici?).

Rientro a Polichrono, doccia nella complicata cabina doccia e a cena sul lungomare, da Nepean/Nefeli. Ottime le foglie di vite ripiene di riso e l’insalata di patate. Preso pesce, dolce (qui avevano il dessert a pagamento) e due caffè greci: 45.50 euro. Mini gelato e dolcetto offerti dalla casa.

Salutiamo il mare (domani si va a Salonicco) ed andiamo a nanna.

martedì

Il 21 luglio lasciamo Polichrono alle 8.40 e alle 10 siamo al parcheggio accanto all’areoporto di Salonicco per riconsegnare l’auto (fatto il pieno, come da regolamento, prima della riconsegna: 24 euro). Al bancone della Thrifty, all’interno dell’areoporto (dove ci portano dal parcheggio, sempre tramite il furgoncino dell’Avis) ricontrollano il contratto e ci dicono che la cauzione (750 euro) non ci verrà riaccreditata subito, ma tra qualche giorno (e tra qualche giorno, quando controlleremo, speriamo di trovare i nostri soldini).

Dall’areoporto, tramite taxi siamo a Salonicco in 25 minuti circa (costo della corsa 24 euro). Siamo presso l’Egnatia Palace, a via Egnatia, in pieno centro (70 euro una notte una doppia, con colazione).

La stanza è minuscola (o ci stiamo noi o i due trolley, e se si apre l’armadio non si riesce ad entrare in bagno….) e senza balcone (le finestre danno su un orribile cortile interno) ma il condizionatore funziona bene.

Lasciati i bagagli andiamo subito a zonzo per la città. Vediamo il variopinto mercato Modiano (molto molto carino) Agia Sofia (riproduzione della chiesa omonima di Istanbul, che abbiamo visto e che preferiamo senz’altro) e la Torre Bianca al porto (qui sono presenti delle toilette pubbliche, tenute in modo decente) e da qui prendiamo un bus turistico (7 euro a persona per andata e ritorno, 10 euro per scendere e salire liberamente alle fermate – prendiamo l’opzione dei 7 euro). Dal bus ci vediamo la chiesa di Agios Dimitrios, l’università, la fiera, la torre delle comunicazioni, le mura e il castello bizantino. La vista dall’alto della città è bellissima. Scesi dal bus (il giro dura circa un’ora) ce ne andiamo a pranzo al mercato Modiano, dove ci sono varie trattorie e dove mangiamo bene.

Riprendiamo a camminare, cercando la Bay Hamman decantata dalla nostra guida, ma nessuno pare sapere dove sia e ci fanno andare avanti e indietro sotto un sole cocente a una temperatura di 39 gradi. Alla fine troviamo il posto, che però è chiuso perchè ci stanno girando un film. Ci rifocilliamo ad un bar a piazza Aristoteleus, con macedonia e yogurt greco con miele e frutta fresca, ma fa ancora troppo caldo, quindi torniamo in hotel per una bella doccia. La doccia è nella vasca e la vasca non pare pulitissima… ma chiudiamo gli occhi e via.

Ci riposiamo un po’ (abbiamo perso ettolitri di sali minerali) ed usciamo poi per la cena, sempre in zona mercato Modiano, dove troviamo una taverna dove ci sono due suonatori e una tavolata di commensali che danza il sirtaki, che ci fanno divertire.

Ultimo caffè greco li al centro e poi in hotel.

mercoledì

Il 22 luglio facciamo colazione al volo in hotel (stavolta la parte dolce è ben curata) e poi, tramite taxi (24 euro) torniamo all’areoporto e di li, sempre con Ryanair, torniamo a Roma. Vacanza finita, purtroppo!

Vi consigliamo senz’altro la penisola calcidica, considerate che in genere ombrellone e lettini vengono dati con una consumazione al bar, i parcheggi sono gratis, il mare bellissimo (le strutture alberghiere pare molto meno). I Greci non sono soliti sparecchiare durante i pasti (al ristorante lasciano li le cose, pare perchè ciò indica che l’avventore è generoso) e le portate arrivano spesso tutte insieme o in ordine sparso (non vi aspettate prima l’antipasto e poi il primo, insomma).

Salonicco è una città in cui far tappa, per visitarla basta una giornata.

In Grecia non si usa il bidet. E sono un’ora avanti rispetto a noi.

Speriamo di esservi stati utili con il nostro racconto e le nostre indicazioni. Grazie ancora a chi ci ha preceduto in queste località per i consigli offerti (le guide della penisola calcidica sono rare e non complete) qui sul sito. Buone vacanze a tutti, ovunque voi andiate!



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