Sisters a Monte di Procida
2 novembre 2010: uscite dal cinema dove abbiamo visto il film “Benvenuti al sud”, ci siamo guardate sorridendo con gli occhi lucidi e ci siamo dette: “E’ davvero così!”. E pensare che fino a ieri eravamo anche noi da quelle parti, con i nostri nuovi amici a vivere un weekend indimenticabile… Ma andiamo per ordine. Fine ottobre 2010, weekend lungo grazie al ponte dei Santi. Otto mesi fa, allettate da un’offertona Lufthansa, acquistiamo un biglietto per Napoli perché la sister non c’era mai stata e a me fa un gran piacere poterla rivedere. E così si parte la mattina presto di sabato 30 ottobre alla volta di Capodichino, dove ad attenderci c’è un amico di Karin – Vincenzo – colui che, con la complicità di un gruppo di amici davvero speciali, ha saputo rendere questo weekend un sogno. Lungo la strada per raggiungere Monte di Procida, il bel paese dove dormiremo e dove conosceremo il nostro nuovo gruppo di amici, Vincenzo ci fa da Cicerone e ci racconta delle meraviglie del posto, dai fenomeni bradisismici legati alla silenziosa attività vulcanica sotterranea, alla storia antica di questi luoghi, ancora ben visibile nelle numerose rovine romane rimaste, sia sulla terra che sommerse. E già, proprio così: nella zona di Baia, a causa del fenomeno del bradisismo, la parte della cittadina che noi vediamo non è altro che quella che un tempo era la zona collinare, perché l’altra parte è sotto il livello del mare. Potete immaginare quanto fascino possa suscitare in me, subacquea e amante dell’arte. Penso che prima o poi tornerò equipaggiata a dovere per esplorare la parte sommersa della cittadina romana di Baia, le sue ville, i suoi mosaici e le sue strade ancora lastricate! Raggiungiamo Monte di Procida in una bella mattina di fine ottobre: la temperatura è gradevolissima, come l’atmosfera che ci attende. Incontriamo il primo amico presso la sua sede di lavoro: è Luca, responsabile pluripremiato dell’assistenza post vendita che ci raggiungerà più tardi per l’aperitivo. Dopo aver fatto un salto a casa per posare le valigie, lungo la strada incontriamo Rita, una bella montese tutta pepe, solare e grintosa, ci piace subito! Poco dopo abbiamo il piacere di conoscere suo marito Diego, una bomba di simpatia! Bene bene, le premesse sono ottime! Giretto del porticciolo insieme e poi aperitivo, dove conosciamo Antonio, che chiamerei o’ professore, avendoci intrattenuto con la sua invidiabile cultura storico-artistica, a volte forse un po’ accademico, ma un personaggio. Che bella atmosfera, è una splendida jurnata ‘e sole! Aperitivo, pranzo con innumerevoli assaggi della tipica cucina locale – finito dopo le 16! – e via tutti insieme (tranne Antonio) per la prima tappa di oggi: il Vulcano Solfatara! Spettacolo!!! Anzi… UAAA`!!! Consiglio a tutti i Turisti per caso di andare a visitarlo. In pratica è una passeggiata sul cratere di un vulcano quiescente che fa parte del complesso vulcanico dei Campi Flegrei ed epicentro del fenomeno del bradisismo: inizialmente si snoda lungo un percorso nel verde ma presto svela tutti i segni della sua natura, dal tipico odore di zolfo al ribollire dei fanghi e delle acque termali, agli sfiati di vapori sulfurei incandescenti – le fumarole – che raggiungono i 160°! Adoro la natura: trova sempre il modo per farci capire che noi altro non siamo se non degli esseri insignificanti al suo cospetto. La sister non gradisce le esalazioni puzzolenti e si distacca dal gruppo contrariata! Ehehehe, io invece mi godo il momento perché trovo che il posto abbia un fascino unico! Che impressione poi quando, scontrando un grosso sasso, abbiamo sentito il rimbombare del vuoto sotto al suolo che stavamo calpestando! Jamm’ ja’, è ora di proseguire, anche se ormai è sceso il buio, e raggiungiamo il centro di Napoli. Che traffico impressionante!!! Scorgiamo passando la maestosa sagoma di Castel dell’Ovo e raggiungiamo il parcheggio adiacente allo splendido Maschio Angioino, davanti al quale scopriamo che – durante gli scavi per la metropolitana – sono stati rinvenuti resti dell’antico porto romano, con tanto di navi! Come ci ricordano i nostri amici montesi, qua ovunque scavi, trovi resti dell’antica e grandiosa civiltà antica. Piacevolissima passeggiata per il centro, passando dalla Galleria Umberto I fino a Piazza del Plebiscito col suo Palazzo Reale, tra uno struscio incredibile di gente! E’ già ora di cena ma noi, ancora sazi dal super pranzo, ci limitiamo ad un aperitivo a San Pasquale, la bella zona dei localini. Mamma mia quanta bella gente: notiamo subito un’altissima concentrazione di bellissime ragazze ma anche i rappresentanti maschili non sono da meno! La serata finisce passeggiando tra le stradine del centro. La mattina dopo è domenica e per la prima volta in un mio viaggio non metto la sveglia. Ora che ci penso, in questa vacanzina l’orologio è stato guardato ben poco. I ritmi sono diversi dai nostri soliti, le persone sono più rilassate, non ci sono orari, tanto ci si trova in paese. E così infatti è: ci troviamo con la compagnia di ieri al bar, dove facciamo colazione e conosciamo due nuovi amici, la bella Ramona e il suo fidanzato Stefano, proprio una bella coppia. E tutti insieme decidiamo quale sarà l’itinerario di oggi. Prima tappa: Pompei. Penso sia superfluo aggiungere qualsiasi commento su questo sito archeologico. E’ stupefacentemente bello e la temperatura decisamente superiore alle medie stagionali lo rende ancora più godibile. Lo lascio a malincuore perché ci sarebbe stato ancora tanto da vedere, è veramente immenso. Ma essendo pomeriggio inoltrato giustamente la fame si fa sentire e così usciamo. Dopo pranzo, via alla volta della Costiera Amalfitana ma il sole ahimè oggi tramonta presto perché stanotte siamo passati all’ora solare. Peccato! Facciamo un giro per Positano: ma quanto è bella!!!!! La vediamo solo by night ma si capisce da subito che è meravigliosa. Mi riprometto di tornarci in futuro, non posso perdermi lo spettacolo alla luce del sole! Il giorno successivo è il 1 novembre, in serata abbiamo il volo di ritorno: oggi tutta la compagnia (con una new entry: Daniela) si riunisce per un pranzo da mille e una notte, preparato da due cuochi d’eccezione: Vincenzo e Diego, che ci hanno deliziato con i loro paccheri all’astice e la sauté di vongole e lupini, senza dimenticare i tartufi di mare mangiati crudi e preparati con cura da Luca. Menzione speciale anche ai rollini di carne e friarielli e alla pasta al forno portati da Ramona. A chiudere il pranzo da re, caldarroste ed un babà imperiale! Ma soprattutto, che bella compagnia!!! Ebbene sì, non voglio parlare solo dei posti ma anche delle persone, perché sono state la più bella sorpresa del nostro weekend: abbiamo avuto la fortuna di conoscere dei ragazzi proprio speciali, affiatati, belli fuori ma soprattutto dentro, cosa che, oramai, molto spesso sembra inconciliabile a causa di chissà quale forma di presunzione, troppo presi dal curare solo la parte esteriore di noi stessi e trascurando quella interiore. Ma siccome noi sisters a queste cose facciamo caso, è nostro dovere sottolinearlo: questi ragazzi conoscono e praticano con una naturalezza d’altri tempi i principi e i valori – quelli veri – dell’amicizia, della solidarietà, dell’unione e non esitano a scaldare con il loro calore umano anche persone, come noi, non facenti parte del gruppo. Ci hanno accolte e coccolate tutti e tre i giorni con generosità, sempre tutti insieme come un’unica entità. E tutti hanno quella particolare luce negli occhi di chi è capace di amare e di dare amicizia incondizionatamente. Grazie di cuore, amici montesi, avete reso questo weekend davvero indimenticabile! Questo racconto è dedicato a voi.